Idee e grafici. - Cap. 2 (3 lettori)

dondiego49

Forumer storico
Draghi e la Bce convincono i mercati.
Milano chiude a +2,3%, spread a 205


I listini internazionali guardano alla riunione della Banca centrale europea, che lascia invariati allo 0,25% i tassi d'interesse. Nessuna sorpresa per contrastare il calo dei consumi, ma il numero uno dell'Eurotower convince gli addetti ai lavori. Btp ai minimi dall'ottobre 2010

di GIULIANO BALESTRERI Lo leggo dopo
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La Bce lascia i tassi invariati allo 0,25%.
Draghi: "Azioni decisive se necessarie"



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MILANO - Le Borse europee scommettono sulla Banca centrale europea e sulla capacità di Mario Draghi di sostenere la ripresa e scacciare il rischio deflazione. Come da attese, l'Eurotower non ha toccato il costo del denaro lasciandolo invariato allo 0,25%, ma molti si aspettavano misure straordinarie per rilanciare i consumi. Misure che, nonostante il calo registrato da Eurostat, non sono arrivate. Eppure il mercato ha accolto bene le parole del presidente della Bce secondo cui la deflazione (la crescita dei prezzi negativa dettata dal crollo dei consumi) resta un rischio reale. Un messaggio ai falchi tedeschi cui ha ricordato che il mandato della Banca centrale europea non solo è quello di mantenere il tasso d'inflazione sotto il 2%, ma anche di non farlo scendere troppo in basso. Soprattutto quando il calo dipende dalla domanda interna. Tra gli economisti, poi, non manca chi sostiene che alcuni settori economici abbiano già crescita negativa. Anche per questo la Banca d'Inghilterra ha lasciato i tassi di riferimento invariati allo 0,50% confermando il piano di riacquisto Bond a 375 miliardi di sterline.

Ragionamenti che hanno indotto all'ottimismo per tutta la mattinata creando aspettative su tutti i mercati internazionali. Wall Street,
in attesa dei dati di domani sull'occupazione New York che si attendono positivi, vola e segna il miglior rialzo dell'anno: alla chiusura il Dow Jones sale dello 1,19%, l'S&P500 dell'1,24%, mentre il Nasdaq aggiunge l'1,14%. Sotto osservazione Twitter dopo la delusione dei conti, mentre i profitti Disney salgono del 33% grazie al cinema e quelli di Fox si dimezzano.

In Europa le Borse si rafforzano con le parole di Draghi. A Milano, Piazza Affari chiude in progresso del 2,28%, sui massimi di giornata. Netti rialzi anche per gli altri listini Ue: Londra chiude in rialzo dell'1,55%, in linea con Francoforte, mentre Parigi aggiunge l'1,71%. Tra le singole azioni italiane si è guardato a Telecom, positiva nel giorno del consiglio di amministrazione sulle possibili offerte per Tim Brasil. Tod's ha recuperato terreno, ma rallentato nel corso della giornata dopo l'andamento negativo degli ultimi giorni; bene anche Ferragamo.

L'euro recupera dopo le parole di Draghi sull'assenza di deflazione: la moneta unica europea viene scambiata con il biglietto verde a 1,36. Lo spread, la differenza di rendimento tra Btp e Bund tedeschi decennali, cala in area 205 punti base con i titoli italiani che rendono il 3,75%.

La Spagna, intanto, fa il pieno in un'asta di titoli a tre e cinque anni, con rendimenti in calo. Il Tesoro iberico ha venduto 5,590 miliardi di euro di titoli di Stato, oltre il target di 5,5 miliardi. I tassi sulla scadenza triennale (2017) sono scesi all'1,562% dall'1,595% dell'asta di gennaio mentre su quella quinquennale (2019) sono calati al 2,254% dal 2,382%. Negli Usa, il deficit commerciale di dicembre sale a 38,7 miliardi di dollari, sopra le attese; calano invece di 20mila unità le richieste settimanali di sussidi alla disoccupazione, per un totale di 331mila. In questo caso il risultato è migliore delle aspettative, che davano le richieste sì in calo ma a 335mila unità.

In mattinata, la Borsa di Tokyo ha concluso la seduta in lieve ribasso dello 0,18% in un mercato che si è rivelato attendista. Gli occhi dei trader sono puntati sui risultati di alcune società giapponesi e sul rapporto sull'occupazione statunitense atteso per domani. L'indice Nikkei ha perso 25,26 punti e terminato le contrattazioni a 14.155,12 punti. L'indice Topix ha chiuso stabile, lasciando sul terreno 0,27 punti a 1.162,37 punti. Sony, intanto, ha annunciato tagli al personale per 5mila unità e un rosso da 800 milioni per il 2013.

Sul fronte delle materie prime, l'ondata di gelo che sta continuando a colpire gli Stati Uniti sostiene le quotazioni del petrolio. Il contratto a marzo segna un +1,25% a 98,60 dollari al barile. L'oro ad aprile è in rialzo dello 0,25% a 1.260 dollari l'oncia.
 

dondiego49

Forumer storico
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