Idee e grafici. - Cap. 2 (1 Viewer)

dondiego49

Forumer storico
Zignago vetro


okkio........................volumi importanti
:D

Scambi in forte rialzo per Zignago Vetro
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(Teleborsa) - Brillante rialzo per il produttore di contenitori in vetro, che lievita in modo prepotente, con un guadagno del 3,31%.
Lo scenario su base settimanale di Zignago Vetro rileva un allentamento della curva rispetto alla forza espressa dal FTSE Italia Mid Cap. Tale ripiegamento potrebbe rendere il titolo oggetto di vendite da parte degli operatori. Il quadro tecnico di breve periodo della società industriale mostra un'accelerazione al rialzo della curva con target individuato a 5,538 Euro. Rischio di discesa fino a 5,343 che non pregiudicherà la buona salute del trend corrente ma che rappresenta una correzione temporanea. Le attese sono per un'estensione della trendline rialzista verso quota 5,733. Le indicazioni sono da considerarsi meri strumenti di informazione, e non intendono in alcun modo costituire consulenza finanziaria, sollecitazione al pubblico risparmio o promuovere alcuna forma di investimento. (A cura dell'Ufficio Studi Teleborsa)
 

contim

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don siamo in attesa, un'altro politico fuori dal parlamento canditato premier ormai il presidente non capisce piu niente, il popolo ormai e stanchissino,meglio andare a votare ma questi la poltrona non la mollano
 

dondiego49

Forumer storico
don siamo in attesa, un'altro politico fuori dal parlamento canditato premier ormai il presidente non capisce piu niente, il popolo ormai e stanchissino,meglio andare a votare ma questi la poltrona non la mollano
:lol::lol::lol:
scusa ma mi viene spontaneo ,e il popolo che vota e questi sonno i risultati ,dicono che i politici sonno lo specchio del popolo che li vota .Io sonno scapato per fortuna mia ,Ma mi spiace ugualmente questa situazione e vedere i giovani che vanno in delirio per un delinquente condannato... che non capisco il perché ancora in libertà :mmmm: e tutto normale questo uno condanato da oltre 6 messi e gira normalmente anche dentro le camere dove e stato dimesso :cool: unica soluzione fare il giustiziere e nascondersi :(
 

contim

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ormai la democrazia e sepolta questi concatenati come sono parenti faccendieri e affini riescono a prendere la meta dei votanti il resto e poco perche ce molto astensionismo
 

dondiego49

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sul 15" minuti la Kairi e girata SELL e inizia sul 30" qui in mostra il 60" inizia anche ora il 4 ore ancora in salita unica speranza stoc alto sul 240"


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contim

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don spiegami una cosa perche quasi tutti comprano in discesa e non su denaro adesso penso che fara un'altra gamba in su ecco e partita
 

dondiego49

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News

14/02/2014 12:09
Ma che ottimismo! L'Europa e la sua crescita sono sul baratro!
Rossana Prezioso
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Le grandi colonne dell'economia europea diventano sempre di meno e il loro spessore sempre più sottile di fronte alle forze preponderanti di un panorama che si vuole vedere positivo a tutti i costi, pur non essendoci tutti i presupposti perchè ciò accada. Ma si sa, la bellezza è negli occhi di chi guarda e la forza dei dati (minima) può facilmente tramutarsi in una gioia per un futuro roseo di chi per forza la pensa così. E sia. In realtà la crescita di Germania e Francia è stata superiore al previsto nel quarto trimestre dello scorso anno il che farebbe pensare a un'accelerazione del processo di recupero per quanto riguarda la zona euro. Ma di ieri il bollettino Bce che vede proprio questa ripresa esposta alle intemperie dei mercati emergenti e ai tanti rischi al ribasso. Inutile parlare di deflazione, un rischio che per il numero uno della Bce non c'è al momento. Invece da Bruxelles le prospettive di crescita del Pil per il 2014 si attestano sull'1% e 1,5% per il 2015, frenate dalle altre grandi economie, quelle stavolta malate, di Spagna e Italia con il loro carico di disoccupati. Ed è proprio il lavoro la grande incognita futura perchè sarà proprio dall'humus della produzione che dovrebbe arrivare, in futuro, il sostegno a quella ripresa anemica e fragile che, se tutto va bene, non supererà il singolo punto percentuale. Ad ogni modo, oggi, sappiamo che nel 2013 la Germania ha potuto beneficiare di un pil in crescita dello 0,4%, oltre le aspettative degli esperti ferme allo 0,3%, fornito per lo più da un export in aumento. Buone notizie anche per Parigi con quel suo 0,3%. Inutile dire che la propaganda politica in questo caso ha gioco facile nel far passare una crescita da prefisso come una grande vittoria soprattutto per chi, come il ministro francese delle finanze, lo fa passare paer una prova del percorso di crescita intrapreso dalla Francia. Francia che in questo periodo ha registrato nel frattempo un pericoloso umento dle debito pubblico arrivato al 95%, di poco sotto la soglia di quel 100% oltre la quale la gestione diventa problematica prima e impossibile poi. Dato interessante, per Parigi, il fatto che la domanda interna sia in aumento, mentre la produzione industriale e il settore dei servizi rimangono deboli. Produzione industriale che anche in Italia fa preoccupare e non poco con quel -3% in un anno. Da parte sua Roma, invece, registra un dato, sempre da trimestre a trimestre come tutti quelli riportati pari allo 0,1%. Un dato positivo che tecnicamente farebbe ben sperare e sarebbe, sempre in teoria, interpretabile come un inizio di inversione di rotta. Ma allargando la prospettiva si interrompe l'ottimismo su quel -1,9% anno su anno. Un gap recuperabile, a questi ritmi, solo nell'arco di una quindicina d'anni. Partendo da queste premesse e da questi dati, con un -1,9 anno s anno di ricchezza, quali sarebbero le risorse utili per creare investimenti e ricchezza e poter creare nuovi posti di lavoro? Se tutto va bene. A questo punto l'unica speranza sarà farsi nuovamente trainare dal gigante tedesco il quale, però, non è esente da fragilità a sua volta. Esterne come l'export verso la Cina che sembra essere tornata a macinare utili (e materie prime), anche se in forma minore. Ma Berlino e Roma sono accomunate da un elemento sintomatico molto forte: domanda interna asfittica. In altre parole non possono permettersi di camminare sulle proprie gambe perché dipendono dagli umori dei mercati esteri. E questi, a loro volta non potranno essere d'aiuto per molto tempo visto che tra tassi e problemi dovuti alla possibile inflazione (le onde lunghe della Fed potrebbero manifestarsi proprio adesso) non potranno a loro volta aumentare più di tanto la loro domanda commerciale. Fonte: News Trend Online
 

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