Idee e grafici. - Cap. 2

Vi posto il 4 ore perché il 60" e al massimo e non vedo la resistenza futura che vedo qui ,al momento i segnali si mantengono fortemente LONG
wink.gif
thimbsup.gif



spacer.gif
spacer.gif
spacer.gif
spacer.gif
Allegati:


 
News

26/03/2014 14:12
Mediolanum: utile netto di 337 milioni nel 2013
Financial Trend Analysis
o.jpeg


Il Consiglio di Amministrazione di Mediolanum S.p.A., riunitosi oggi a Basiglio (MI), ha approvato il progetto di bilancio d'esercizio e consolidato del Gruppo Mediolanum al 31 dicembre 2013. Il Consiglio ha inoltre deliberato di proporre all'Assemblea dei Soci un dividendo relativo all'utile del 2013 di Euro 0,25 per azione. Considerando l'acconto sul dividendo già distribuito a novembre 2013 di Euro 0,10 per azione, il Consiglio proporrà all'Assemblea una distribuzione a saldo di Euro 0,15 per azione - al lordo delle eventuali ritenute di legge - a partire dal 22 maggio 2014, con stacco cedola (n°28) il 19 maggio 2014. Il RISULTATO DEL GRUPPO per l'esercizio 2013 conferma l'ottima qualità del business: le commissioni di gestione - i ricavi ricorrenti più importanti - sono in continuo aumento, grazie alla forte raccolta netta nei fondi comuni che nel 2013 ha fatto registrare il massimo storico - e compensano ampiamente il calo del margine da interessi. Pertanto: o L'Utile Pre-Imposte è stato di Euro 544,1 milioni, +9% rispetto al risultato record dell'anno precedente: si tratta del miglior risultato nella storia della Società. o L'Utile Netto è stato di Euro 336,6 milioni, -4% rispetto al risultato del 2012, a causa di alcuni oneri fiscali non ricorrenti che hanno inciso in maniera significativa sul risultato netto dell'anno. o Il totale delle Masse gestite e amministrate si è attestato a Euro 57.832 milioni, in crescita del 12% rispetto al 31 dicembre 2012. (RV) Autore: Financial Trend Analysis Fonte: News Trend Online
 
Rischio bolla altissimo: il settore (e i nomi) da evitare

Tutto nasce anche in seguito all’affaire Herbalife dove George Ackman miliardario gestore di un hedge fund, ha scommesso un milione di dollari sul crollo della società da lui accusata di essere sorretta da un enorme schema Ponzi. Meglio muoversi con cautela.

Rossana Prezioso 4 ore fa

AGENDA MACROECONOMICA - Il calendario degli aggiornamenti macroeconomici attesi sui principali mercati internazionali. Per ciascun evento sono indicati l’orario di diffusione, il grado di importanza, l’indicazione attuale, quella precedente e la previsione degli analisti. Apri l'Agenda.

Tutto nasce anche in seguito all’affaire Herbalife dove George Ackman miliardario gestore di un hedge fund, ha scommesso un milione di dollari sul crollodella società da lui accusata di essere sorretta da un enorme schema Ponzi, alla base del quale ci sarebbero conti gonfiati non da veri e propri investimenti e utili, ma solo dal continuo reclutamento di venditori. Un’operazione che per molti è addirittura senza precedenti, con la raccolta di nominativi e testimonianze contro la ditta. Certo è che in un settore di particolare importanza come quello del biotech, dove si tratta della salute e delle tecniche farmaceutiche per salvare milioni di vite umane, il problema non è indifferente. Infatti voci come la ricerca sulle cellule staminali, gli antitumorali o la lotta al Parkinson e alle malattie cardiache attirano l’attenzione della popolazione, degli investitori e, ovviamente, di chi sfrutta la situazione.

E le azioni spesso salgono (e scendono) senza motivo.
Bolla oppure no?

La domanda è quella classica da un milione di dollari (anzi, meglio di euro…). Infatti i titoli dei giornali parlano di un evento a dir poco miracoloso, quello del rialzo delle quotazioni sul settore biotech. Il che avrebbe anche una logica: popolazione che invecchia, sfruttamento delle conoscenze anche nel campo dell’agricoltura, ottimizzazione delle rese per le coltivazioni. Quindi i punti a favore ci sarebbero tutti. Solo che… Solo che molti nomi “vantano” un effetto traino o di un ottimismo che potrebbe essere non giustificato.

Un esempio? Geron in calo del 58% dall’inizio dell’anno. Debolezza del mercato? No, solo la decisione da parte delle autorità sanitarie di bloccare alcuni suoi prodotti. Quindi errore della società
AGENDA MACROECONOMICA - Il calendario degli aggiornamenti macroeconomici attesi sui principali mercati internazionali. Per ciascun evento sono indicati l’orario di diffusione, il grado di importanza, l’indicazione attuale, quella precedente e la previsione degli analisti. Apri l'Agenda.
I nomi

Altro nome Cerese qui ci spostiamo sul settore agricolo. Non cambiano invece i dati negativi -37 %. Nonostante le necessità di un settore, come quello delle colture, soggetto a gravi perdite per il maltempo, giustificherebbero invece un rialzo.

Xoma, Cytrx e Celldex Therapeutics tutte e tre con un - 39%. La prima vittima di conti negativi all’inizio del mese, la seconda invece al centro di uno scandalo e una possibile indagine da parte delle autorità di vigilanza, mentre la terza è in una situazione anche peggiore visto che si trova in calo vistoso nonostante abbia beneficiato di vari investimenti effettuati nel campo della ricerca oncologica, voce particolarmente sensibile e capace di attrarre capitali. Da qui la paura di un titolo sopravvalutato. Sopravvalutazione che potrebbe aver coinvolto anche la NewLink Genetics e la Raptor Pharmaceuticals entrambe con un -37%. Ma la lista pubblicata è lunga Agenus (-33 %), Galena Biopharma(-32 %), Zogenix (-32 %), Novavax (-34 %) e Oramed Pharmaceuticals (-27 %).

Sulla base di queste cifre è difficile dire come e perchè molti parlino di una serie di ottime performance. Indubbio il fatto che nel 2013 ci sia stato un aumento di Ipo e M&A e che a fronte di queste perdite si registrino i famosi sopra citati “miracoli” come quello del +450% di Intercept Pharma, ma resta pur sempre il fatto che i nomi che possono registrare performance a tre cifre sono sempre di meno e soprattutto sono sempre di più quelle che in passato lo hanno fatto senza mantenere le promesse.

Sembra essere già più ottimista JP Morgan che se di una bolla può temere l’insorgere, in particolare sulle small cap, preferisce mantenersi ottimista sui grandi nomi. Una implicita ammissione di bolla?
 
Longo (IG) “Volatilità sui mercati almeno fino a metà anno”

Volatilità, vera protagonista dei mercati sia su Piazza Affari che sul resto d'Europa. Ma fino a quando gli investitori andranno sull'ottovolante? Ci risponde Vincenzo Longo, Market Strategist di IG.

Rossana Prezioso 3 ore fa

Volatilità, vera protagonista dei mercati sia su Piazza Affari che sul resto d'Europa. Ma fino a quando gli investitori andranno sull'ottovolante? Ci risponde Vincenzo Longo, Market Strategist di IG.

1) Da Piazza Affari all'Europa intera la volatilità continua ad essere l'unica certezza.Fino a quando?

Dovremmo abituarci a questo volatilità, che potrebbe accompagnarci ancora a lungo. Da inizio anno i listini azionari hanno intervallato sedute di forti cali a sedute caratterizzate da forti rialzi. Lo scenario sui mercati è diventato mutevole e sul panorama internazionale i segnali di incertezza sono arrivati da più fronti. Mentre la Bce temporeggia sull’introduzione di ulteriori misure espansive, dall’altra parte dell’oceano la Federal Reserve sta ritirando gli stimoli monetari e si prepara ad alzare i tassi. Al quadro di politica monetaria, si aggiungono rischi geopolitici emersi nell’Est Europa nelle ultime settimane, che in qualche modo frenano la propensione al rischio tra gli operatori. Non dimentichiamoci poi dei Paesi Emergenti che hanno scosso i mercati a inizio anno e che potrebbero tornare a pesare nei prossimi mesi man mano che la Fed continuerà il tapering. Rispetto a due mesi fa, quindi, lo scenario si presenta sensibilmente più incerto e le borse Usa vicino ai massimi traduco questa incertezza in volatilità. In linea generale, sembra diffondersi la convinzione che questo rally che dura da oltre 5 anni potrebbe essere prossimo a una svolta e i volumi sembrano confermare questa view. A Wall Street, le sedute in rosso hanno visto volumi sempre maggiori o in linea con la media di periodo, mentre in sui rimbalzi successivi sono rimasti sempre ben al di sotto della media.
2) Stiamo assistendo alle prime reazioni a freddo dei mercati dopo le parole della Yellen

A una settimana di distanza dalle parole della Yellen i mercati continuano a prezzare un rialzo anticipato dei tassi di interesse. Anche i discorsi di molti governatori del board della Fed, in ultimo Plosser ieri, hanno confermato la possibilità di vedere i tassi sui Fed Funds molto più alti rispetto allo 0-0,25% attuale. Gli operatori stanno puntando su un rialzo dei tassi di interesse, come dimostra la curva delle scadenze dei titoli di Stato Usa, dove si è assistito a una sensibile risalita dei rendimenti soprattutto sulle scadenze a breve. Ieri il Treasury a 2 anni in asta è stato collocato con rendimenti ai massimi del 2011 con una domanda in calo rispetto alle recenti emissioni. In una simile ottica, ogni tensione sui mercati potrebbe far preferire il Bund agli investitori al posto del Tnote. Questo farà salire lo spread Tnote-Bund verso nuovi record, dopo che negli ultimi giorni questo differenziale si è spinto ai massimi dal 2006. Il rialzo dei tassi di interesse potrebbe alimentare una nuova ondata di emissioni corporate, già molto intense negli ultimi mesi. Le aziende per evitare di dover riconoscere un rendimento maggiore sulle proprie obbligazioni cercheranno di anticipare la risalita dei tassi. Oltre che ai tassi, movimenti interessanti ce li aspettiamo sul dollaro Usa. Ogni dato macro migliore delle attese potrebbe alimentare gli acquisti sulla divisa statunitense, mentre dati sotto le attese porteranno a delle vendite temporanee. In linea generale, ci aspettiamo un dollaro più forte verso quasi tutte le valute da qui a un anno. I movimenti saranno marcati verso quelle valute, come l’Euro, dove le Banche centrali rimangono ancora accomodanti.
3) A suo tempo ci fu la reazione isterica dopo l'annuncio di Bernanke dell'arrivo del tapering. Potrebbe succedere la stessa cosa quando i tassi saranno effettivamente in rialzo?

Magari questa volta la reazione sarà più morbida. La Yellen ha iniziato ad annunciare ai mercati un possibile rialzo dei tassi, secondo le nostre stime, potrebbe essere annunciato a marzo 2015. Bernanke lo aveva fatto il 22 maggio dello scorso anno con l’annuncio della cessazione degli stimoli entro la fine del 2013 e dopo 6-7 mesi è passato dalle parole ai fatti. Anche i commenti dei vari governatori, come accennato prima, continuano a sottolineare l’arrivo dei rialzi dei tassi e hanno la funzione di preparare il mercato a questo evento. Dovremmo stare attenti agli effetti indiretti derivanti da una simile politica restrittiva, che potrebbe impattare sui Paesi emergenti, come già visto a inizio anno.

L'Ucraina ancora sotto i riflettori: i toni si infiammano e adesso si parla di escludere la Russia dal prossimo meeting del G8 (che poi diventerebbe G7).

Lo scontro ora sembra aprirsi tra Usa ed Europa. Da una parte l’Europa tenta di sostenere anche economicamente l’Ucraina ora che la Russia sta chiudendo i rubinetti e i collegamenti, ma non vuole andare oltre le sanzioni che ha già imposto. Dall’altra parte, invece, abbiamo gli Stati Uniti, sempre agguerriti, tanto che non escludono l’opzione dell’intervento armato nel caso in cui la Russia dovesse continuare a minacciare l’Ucraina. Per ora ci aspettiamo che le tensioni possano tornare ad assopirsi, ma non scompariranno del tutto. Intanto l’unica decisione per ora è stata quella di non dar vita al meeting di Sochi del G8 previsto per giugno, sostituendolo con un meeting informale del G7 .L’incertezza rimane alta sulla zona.
 
Unicredit mira nuovamente ai massimi di periodo

News alert: UnicreditUnicredit (+1,34%) prova a risalire la china in direzione dei massimi toccati la scorsa ottava a 6,635.

Financial Trend Analysis 16 minuti fa Unicredit (+1,34%) prova a risalire la china in direzione dei massimi toccati la scorsa ottava a 6,635. Una netta rottura del lato superiore del canale che sale dai minimi di dicembre, in transito in questo punto, rilancerebbe le intenzioni di crescita verso almeno area 7,00. Discese sotto area 6,00 rischiano invece di favorire l'affondo sul supporto in area 5,50, base del canale che sale da luglio 2013.
 
WOW. Giornatona.
Azzeccato la salita quasi al 100%.
Mollato a 20795 FIBC4.
Poi scalping su/giu.
Ultima posizione da chiudere su piccolo ritracciamento (20765) e poi ho fatto il 100% gain. Se no mi accontenterò di un po' meno :D

:ciao:
 

Users who are viewing this thread

Back
Alto