a qualcuno verrà il sospetto che l'ingerenza in libia abbia creato per tutti più danni che vantaggi ?
http://www.corriere.it/esteri/14_agosto ... 7a50.shtml
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«Tripoli bombardata da caccia arabi» I raid lanciati senza informare gli Usa
Per il giornale americano Emirati, Egitto e Arabia Saudita si oppongono alle milizie libiche sostenute dalla Fratellanza musulmana e dal Qatar
di Guido Olimpio
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WASHINGTON - Il mistero è finito. Sono stati caccia degli Emirati Arabi Uniti, decollati da basi in Egitto, a bombardare per due volte milizie islamiste libiche nella zona di Tripoli. A rivelarlo, dopo giorni di interrogativi e supposizioni, il New York Times che ha raccolto l’indiscrezione di fonti americane. E il quotidiano ha anche aggiunto un dettaglio significativo: i due paesi hanno lanciato i raid senza informare Washington che sarebbe stata colta di sorpresa. Anche se non è credibile che gli Usa non abbiano “visto”. Probabilmente Washington, alle prese con la Siria e l’Iraq, ha preferito lasciar fare.
Le missioni
Gli Emirati hanno messo a disposizione piloti, caccia e un velivolo per il rifornimento in volo. Gli egiziani hanno offerto un paio di basi, non lontane dal confine libico. Da queste installazioni sono partite missioni d’attacco che hanno colpito unità che tentavano di impadronirsi dell’aeroporto internazionale di Tripoli. Un intervento però che si è rivelato inutile in quanto alla fine i miliziani hanno conquistato lo scalo mettendolo a ferro e fuoco.
Contro la Fratellanza musulmana
Subito dopo il blitz si erano diffuse molte voci sui responsabili del bombardamento. Si era pensato ad un’azione del generale libico Haftar, avversario degli islamisti e vicino all’Egitto. Si era ipotizzato che piloti dell’epoca di Gheddafi avessero volato su caccia forniti dall’Egitto. Ora invece è emersa tutta un’altra storia, dalle implicazioni profonde. Gli Emirati, insieme a Egitto e Arabia Saudita, fanno parte di uno schieramento che si oppone alle milizie libiche sponsorizzate dalla Fratellanza musulmana e dal Qatar. Uno scontro regionale che potrebbe ampliarsi viste le tensioni che oppongono i diversi paesi in modo diretto e attraverso i loro “clienti”. Non si esclude neppure che possa essere formata una forza di stabilizzazione che cerchi di riportare l’ordine a Tripoli.
Situazione delicata
Una situazione delicata dove tutti cercano di agire in modo discreto. Il Cairo ha smentito le rivelazioni del New York Times ma ha anche affermato che «si sente in dovere» di agire in Libia per tutelare la propria sicurezza minacciata da gruppi islamisti che hanno connessioni e sono coinvolti in traffici d’armi che arrivano fino al territorio egiziano. Timori condivisi anche dall’Algeria e dai paesi occidentali. La Libia rischia di trasformarsi nel grande santuario di formazioni estremiste che hanno diramazioni in Tunisia, nel Sahel e che potrebbe fare da sponda ai piani dell’Isis.
25 agosto 2014 | 23:57
© RIPRODUZIONE RISERVATALE RIVELAZIONI DEL NEW YORK TIMES
«Tripoli bombardata da caccia arabi» I raid lanciati senza informare gli Usa
Per il giornale americano Emirati, Egitto e Arabia Saudita si oppongono alle milizie libiche sostenute dalla Fratellanza musulmana e dal Qatar
di Guido Olimpio
25 agosto 2014 | 23:57
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questa volta mi sembra giusto che se la sbrigano fra loro era ora ,facciano una vera pulizia loro sanno come fare ,anche se non colpiranno sollo i malnati neri dentro e fuori
Buona giornata a tutti
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