dondiego49
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30/07/2012 16:48
Piazza Affari: la festa continua. Roubini meno pessimista
Alberto Susic
A circa un'ora dalla chiusura delle contrattazioni odierne, le Borse europee si confermano tutte in denaro, a poca distanza dai massimi intraday. Il Cac40 avanza dello 0,97%, mentre il Ftse100 e il Dax30 si apprezzano rispettivamente dell'1,21% e dell'1,17%. i listini del Vecchio Continente trovano sostegno nell'andamento leggermente rialzista di Wall Street dove i tre indici principali si muovono tutti poco al di sopra della parità, ma con variazioni percentuali decisamente contenute. Ad avere la meglio su tutti è ancora Piazza Affari che vede il Ftse Mib a ridosso dei 13.950 punti, con un vantaggio del 2,74%. Solo due le blue chips che si muovono in controtendenza e si tratta di Saipem che scende dell'1,32% dopo la diffusione dei conti del primo semestre dell'anno, mene Ansaldo STS cala dello 0,33%. Spicca tra i titoli del Ftse Mib il rally di A2A che vanta un progresso di quasi sette punti percentuali e lo shopping si concentra sui titoli del settore bancario. La migliore performance è quella di Intesa Sanpaolo che si apprezza del 6,31%, seguito da Monte Paschi e Banco Popolare che avanzano di quasi il 6%, mentre Banca Popolare di Milano e Unicredit guadagnano poco più di cinque punti percentuali. In una seduta priva di dati macro di rilievo e di trimestrali societarie americanae degne di nota, il sentiment degli investitori continua ad essere alimentato dalle recenti iniezioni di fiducia sulle prospettive dell'euro. Dopo le parole di Draghi arrivate la scorsa settimana, c'è stata la telefonata tra la Merkel e Monti che hano ribadito l'impegno di Germania e Italia a fare di tutto per preservare l'area euro. Qualche segnale confortante che lascia ben sperare arriva anche da Nouriel Roubini, professore di economia all'Università di New York. Il famoso economista, pur non abbandonandosi ad alcuna visione permeata da ottimismo, se da una parte si guarda bene dal pensare che il pericolo sia scampato per l'area euro, dall'altra si mostra meno catastrofico di qualche tempo fa. Nell'ambito di un'intervista rilasciata a Repubblica, Roubini ha dichiarato che forse sarà evitare quella che lui stesso aveva definito la tempesta perfetta su scala globale. , Ci sono ancora molti fattori che inducono l'economista a rimanere scettico, ma a suo dire il tracollo dell'eurozona forse sarà scongiurato e questo grazie alle recenti prese di posizione del presidente della BCE, Mario Draghi. Roubini apprezza l'ex Governatore della Banca d'Italia, ma a suo dire il vero banco di prova dell'Europa sarà il passaggio dalle parole ai fatti, dal momento che ciascuna delle azioni possibili ha delle controindicazioni. E non caso l'economista mette in guardia dal fatto che ci aspettano ancora tempi non facili visto che non solo l'anno in corso ma anche il prossimo saranno duri su scala globale, anche se la più drammatica di queste crisi, quella europea, non è più una certezza negativa. Anche per l'America le prospettive sono meno fosche del previsto, tanto che Roubini si aspetta una crescita anche nel 2013, quando però il ritmo di incremento del PIL non dovrebbe essere superiore ad un punto percentuale. Con riferimento all'Italia l'economista parla di una situazione complicata, visto che il nostro Paese ha già perso una parte di accesso ai mercati, con uno spread insostenibile, ma non è impossibile uscire dalla situazione attuale. Roubini elogia il presidente del Consiglio Monti, indicato come l'unico in grado di mettere in cantiere la disciplina fiscale, anche se sembra gli manchi il sostegno politico interno di cui avrebbe bisogno, soprattutto a destra. Infine, nel corso della sua intervista l'economista ha indicato la sua ricetta per uscire dalla crisi, spiegando che la Banca Centrale europea non ha molte alternative per uscire dall'inferno dello spread. Una possibilità è quella di mutualizzare il debito con gli eurobond, ma fino alle elezioni tedesche non se ne parla. Un'altra opzione è quella di attrbiuire la licenza bancaria all'Esm, indicando come terza alternativa la monetizzazione del debito con l'acquisto di bond sul mercato secondario e questo sembra essere il sentiero preferito da Mario Draghi. Fonte: News Trend Online Fonte: News Trend-online
30/07/2012 16:48
Piazza Affari: la festa continua. Roubini meno pessimista
Alberto Susic
A circa un'ora dalla chiusura delle contrattazioni odierne, le Borse europee si confermano tutte in denaro, a poca distanza dai massimi intraday. Il Cac40 avanza dello 0,97%, mentre il Ftse100 e il Dax30 si apprezzano rispettivamente dell'1,21% e dell'1,17%. i listini del Vecchio Continente trovano sostegno nell'andamento leggermente rialzista di Wall Street dove i tre indici principali si muovono tutti poco al di sopra della parità, ma con variazioni percentuali decisamente contenute. Ad avere la meglio su tutti è ancora Piazza Affari che vede il Ftse Mib a ridosso dei 13.950 punti, con un vantaggio del 2,74%. Solo due le blue chips che si muovono in controtendenza e si tratta di Saipem che scende dell'1,32% dopo la diffusione dei conti del primo semestre dell'anno, mene Ansaldo STS cala dello 0,33%. Spicca tra i titoli del Ftse Mib il rally di A2A che vanta un progresso di quasi sette punti percentuali e lo shopping si concentra sui titoli del settore bancario. La migliore performance è quella di Intesa Sanpaolo che si apprezza del 6,31%, seguito da Monte Paschi e Banco Popolare che avanzano di quasi il 6%, mentre Banca Popolare di Milano e Unicredit guadagnano poco più di cinque punti percentuali. In una seduta priva di dati macro di rilievo e di trimestrali societarie americanae degne di nota, il sentiment degli investitori continua ad essere alimentato dalle recenti iniezioni di fiducia sulle prospettive dell'euro. Dopo le parole di Draghi arrivate la scorsa settimana, c'è stata la telefonata tra la Merkel e Monti che hano ribadito l'impegno di Germania e Italia a fare di tutto per preservare l'area euro. Qualche segnale confortante che lascia ben sperare arriva anche da Nouriel Roubini, professore di economia all'Università di New York. Il famoso economista, pur non abbandonandosi ad alcuna visione permeata da ottimismo, se da una parte si guarda bene dal pensare che il pericolo sia scampato per l'area euro, dall'altra si mostra meno catastrofico di qualche tempo fa. Nell'ambito di un'intervista rilasciata a Repubblica, Roubini ha dichiarato che forse sarà evitare quella che lui stesso aveva definito la tempesta perfetta su scala globale. , Ci sono ancora molti fattori che inducono l'economista a rimanere scettico, ma a suo dire il tracollo dell'eurozona forse sarà scongiurato e questo grazie alle recenti prese di posizione del presidente della BCE, Mario Draghi. Roubini apprezza l'ex Governatore della Banca d'Italia, ma a suo dire il vero banco di prova dell'Europa sarà il passaggio dalle parole ai fatti, dal momento che ciascuna delle azioni possibili ha delle controindicazioni. E non caso l'economista mette in guardia dal fatto che ci aspettano ancora tempi non facili visto che non solo l'anno in corso ma anche il prossimo saranno duri su scala globale, anche se la più drammatica di queste crisi, quella europea, non è più una certezza negativa. Anche per l'America le prospettive sono meno fosche del previsto, tanto che Roubini si aspetta una crescita anche nel 2013, quando però il ritmo di incremento del PIL non dovrebbe essere superiore ad un punto percentuale. Con riferimento all'Italia l'economista parla di una situazione complicata, visto che il nostro Paese ha già perso una parte di accesso ai mercati, con uno spread insostenibile, ma non è impossibile uscire dalla situazione attuale. Roubini elogia il presidente del Consiglio Monti, indicato come l'unico in grado di mettere in cantiere la disciplina fiscale, anche se sembra gli manchi il sostegno politico interno di cui avrebbe bisogno, soprattutto a destra. Infine, nel corso della sua intervista l'economista ha indicato la sua ricetta per uscire dalla crisi, spiegando che la Banca Centrale europea non ha molte alternative per uscire dall'inferno dello spread. Una possibilità è quella di mutualizzare il debito con gli eurobond, ma fino alle elezioni tedesche non se ne parla. Un'altra opzione è quella di attrbiuire la licenza bancaria all'Esm, indicando come terza alternativa la monetizzazione del debito con l'acquisto di bond sul mercato secondario e questo sembra essere il sentiero preferito da Mario Draghi. Fonte: News Trend Online Fonte: News Trend-online