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News
21/08/2012 13:06
Piazza Affari torna a salire. Italia fuori dalla crisi nel 2013?
Alberto Susic
Lo scivolone registrato ieri da Piazza Affari viene prontamente recuperato quest'oggi con il nostro mercato che al momento si conferma il migliore in Europa. L'indice Ftse Mib, che pure ha ritracciato dai massimi, si presenta in rialzo dell'1,39%, ad un passo dall'area dei 15.200 punti. Il ritorno degli acquisti si inserisce nel trend positivo di breve che ieri ha incontrato una battuta d'arresto durata solo poche ore. A favorire il recupero dei listini contribuiscono anche alcune indicazioni incoraggianti che arrivano sullo stato di salute del nostro Paese. Non più tardi di ieri il Presidente del Consiglio, intervenendo al meeting di Comunione e Liberazione a Rimini, ha palesato un certo ottimismo, affermando che per l'Italia è più vicina la fine della crisi, segnalando che quest'ultima un anno fa era peggiore di quella attuale. Le parole di Monti sono state supportate dalle dichiarazioni del Ministro dello Sviluppo, Corrado Passera, il quale ha fatto sapere di vedere l'uscita dalla crisi, aggiungendo che molto dipenderà da quello che il Governo riuscirà a fare. Dichiarazioni che però non sono condivise dai sindacati, secondo cui è difficile comprendere dove il Governo veda l'uscita dalla crisi, visto che i dati in loro possesso denunciano l'esatto contrario e preannunciano un autunno molto complicato. Un'iniezione di fiducia arriva intanto da Moody's, i cui analisti ritengono che l'Italia, insieme al Portogallo e alla Spagna, potrebbero uscire dalla crisi entro il primo anno, mentre servirà più tempo per Irlanda e Grecia, per i quali si dovrebbe attendere fino al 2016. L'agenzia di rating ha però avvertito che sarà necessario proseguire con le riforme strutturali, visto che un simile processo è completo solo per metà, a seconda del Paese in questione. , Gli analisti segnalano che la contrazione dell'economia non solo in Italia ma anche in Spagna, è relativamente poco profonda, almeno fino a questo momento, ed è simile a quella della Svezia. Assumendo quindi il caso svedese degli anni '90 come benchmark, l'Italia potrebbe tornare ai livelli di PIL pre-crisi già nel 2013, ossia dopo 17 trimestri come accaduto in passato per la Svezia. Moody's ha elogiato i primi passi compiuti dal nostro Paese sul piano della riforma del lavoro, richiamando l'attenzione al contempo sul buon posizionamento dell'Italia in termini di ricezione del suo export a livello internazionale. In ogni caso bisognerà attendere ancora del tempo perchè il Belpaese possa registrare una crescita positiva, visto che anche per il 2013 l'agenzia di rating si aspetta una rilevazione del PIL compresa tra lo 0% e il -0,5%. Molto dipenderà anche dal lavoro che riuscirà a fare l'attuale Governo, sul quale scommette senza indugio Fitch. Gli analisti di quest'ultima ritengono che l'esecutivo di Monti abbia molta credibilità, ma è necessario che siano compiuti progressi il più velocemente possibile in modo da creare una certa luce in fondo al tunnel. L'idea è che i rischi legativi alla fine del Governo Monti del 2013, superino i problemi dell'economia italiana. Per Fitch è importante che l'Italia, al pari della Spagna, prosegua lungo la strada delle riforme, perchè in mancaza di progressi entro la fine dell'anno, ci sarà il rischio concreto di nuovi tagli ai rating sovrani. La recessione in Italia e Spagna si sta mangiando il sostegno politico alle misure di austerità e all'euro, ma per Fitch non sono necessarie ulteriori misure di austerità nel nostro Paese, dove l'evoluzione della crisi è legata a quanto accadrà in Spagna e alla possibilità che Madrid chieda ufficialmente aiuto all'Europa. Fonte: News Trend Online Fonte: News Trend-online
“Italia fuori dal tunnelâ€, ma i dati smentiscono Monti | Linkiesta.it
Usciti dalla crisi ... si solo per gli allocchi!