Idee e grafici. - Cap. 2 (25 lettori)

dondiego49

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per ora uno stop a 3,4840 su UCG e di obbligo ,altrimenti può non rimanere niente se scendono veloci , poi si lamentiamo che in borsa nessuno fa Gain
 

dondiego49

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16/04/2013 14:35
Us market mover: nuovi cantieri a 1,036 mln unità a marzo, oltre attese

A marzo i nuovi cantieri per la costruzione di unità abitative negli Stati Uniti si sono attestati a 1,036 mln di unità, contro le 939 mila precedenti. Gli analisti avevano previsto un calo a 940 mila.
Fonte: News Finanza.com
 

dondiego49

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16/04/2013 14:36
Us market mover: inflazione a marzo +1,5% annuo, -0,2% mensile

L'indice dei prezzi al consumo negli Stati Uniti ha registrato a marzo una crescita su base annua dell'1,5% rispetto al +2% della precedente rilevazione e al +1,6% atteso dagli analisti. Su base mensile l'indice ha mostrato un calo dello 0,2% contro il +0,7% di febbraio. Gli esperti avevano pronosticato una variazione nulla.
Fonte: News Finanza.com
 

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16/04/2013 14:32
Us market mover: permessi edilizi in calo a quota 902 mila a marzo

Le licenze edilizie negli Stati Uniti a marzo sono scese a 902 mila unità rispetto alle 968 mila della precedente rilevazione (dato rivisto da 946 mila). Il dato è sotto le attese che erano a quota 940 mila.
Fonte: News Finanza.com
 

dondiego49

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16/04/2013 14:44
Piazza Affari sui massimi intraday

La Borsa di Milano, dopo essere passata in territorio positivo, accelera al rialzo e aggiorna i massimi intraday. L'indice Ftse Mib, a meno di un'ora dall'apertura di Wall Street, avanza dello 0,42% a 15.696 punti.
Fonte: News Finanza.com
 

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16/04/2013 14:45
Wall Street: punto di non ritorno?
Rossana Prezioso
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L'unica consolazione, che riesce a sorreggere gli animi degli investitori in una zona di totale incertezza come quella che si sta delineando, sono gli utili di Goldman, Coca Cola, Wells Fargo che stanno battendo le attese degli analisti, ma senza creare l'entusiasmo cui siamo abituati ormai da tempo. Evidentemente questa si presenta come una ulteriore conferma che il vero trend che regola l'andamento della Borsa americana è da tutt'altra parte. In realtà si tratta di quella Federal Reseve che offre appoggio incondizionato e, a quanto pare, continuerà ad offrirlo anche dopo la presenza di Bernanke alla direzione della Banca Centrale, nel caso in cui dovessero essere confermate le voci che vogliono Janet Yallen come sua erede. Quindi, paradossalmente, nel momento in cui sono arrivati i risultati sperati, Wall Street ha registrato un andamento tendente al negativo, preoccupata più per il Pil trimestrale di Pechino che non dei risultati dei suoi colossi. Ma è sull'oro che gli analisti temono di più, proprio perchè il suo crollo sta assumendo un andamento strano, visto che dopo un crollo inaspettato sta procedendo verso un cauto recupero, aiutato, però, dalle tragiche paure di un ritorno dell'insicurezza a livello odiale. MA per chi ha una visione a lungo termine sull'oro e vuole investire per un ritorno non immediato, il calo dei prezzi dell'oro potrebbe significare la possibilità di acquistare una posizione di rilievo a un prezzo molto più conveniente di quanto prima sarebbe stato". E' l'opinione di Mark Fisher di MBF Clearing espressa alla CNBC. Ma nonostante le rassicurazioni e l'adozione di diversi punti di vista, molti produttori potrebbero trovarsi a dover lottare non poco nel caso in cui l'oro dovesse toccare i 1200 dollari l'oncia, se non scendere addirittura oltre, facendo arrivare le conseguenze di un crollo del genere a tutta l'industria estrattiva e mineraria fino al 2017, secondo le previsioni di Goldman Sachs. , Il declino dell'oro, di cui tanto si è parlato, sembra essere confermato anche dal fatto che la risalita si trova ad essere molto più stentata rispetto alla discesa nonostante le incertezze del panorama internazionale e anche i piani di liquidità delle banche centrali che dovrebbero (condizionale d'ordinanza) favorire una inflazione che, a sua volta, logica vorrebbe che rafforzasse il metallo prezioso. Un processo che stavolta ha trovato anche più di un ostacolo alla sua realizzazione, soprattutto nella vendita, per ora paventata, di riserve auree a rimedio della crisi del debito. Una situazione molto complessa visto che le industrie estrattive e i giacimenti sono distribuite in tutto il mondo con miniere in Australia e Africa, ma anche Regno Unito e Cina. "Il livello d'allarme è a $1200 l'oncia" ha sottolineato James Sutton, gestore del portafoglio clienti della JP Morgan Natural Resources Fund, cifra che è anche la soglia minima per la copertura dei costi di produzione ed estrazione. Intanto, però, per sicurezza, anche il fondo ha iniziato a tagliare le sue riserve auree a livelli che non si vedevano dall'inizio della crisi finanziaria con percentuali che si aggirano sul 20% sia nel portafogli europei che statunitensi ed è un cambiamento significativo rispetto all'estate scorsa quando si viaggiava sul 30% di media Un problema anche per il settore dell'oreficeria e della gioielleria? Non proprio perchè l'oro destinato a questo settore costituisce appena il 10 per cento di quello estratto nelle miniere. Fonte: News Trend Online
Fonte: News Trend-online
 

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