Idee e grafici. - Cap. 2

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03/05/2013 11:18
Italia: Commissione Ue vede disoccupazione 2014 al 12,2% - Flash

Italia: Commissione Ue vede disoccupazione 2014 al 12,2%
Fonte: News Finanza.com
 
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03/05/2013 11:39
Italia: Commissione Ue taglia stime su 2013 e 2014, disoccupazione vista al 12,2% l'anno prossimo

L'economia italiana segnerà quest'anno una contrazione dell'1,3%, mentre l'anno prossimo dovrebbe espandersi di un +0,7%. Le nuove stime, snocciolate oggi dalla Commissione europea, sono inferiori a quelle calcolate in precedenza (rispettivamente -1% e +0,8%). Secondo Bruxelles, il mercato del lavoro continuerà a peggiorare evidenziando nel 2014 una disoccupazione al 12,2%.
Fonte: News Finanza.com
 
don sei short okkio

che ucg dopo sta news bona sta volando

adesso 3,95...verso i 3,98 :up:


io sto ancora flat..a 3,916

era da entrae sempre per prenderla piu' giu'

poi lo prendo nel k..ull


io rimango short ,per ora ,tu non sei obbligato a seguire me

Non e detto che io sia da la parte giusta :no: se ti sembra che sale fai bene a entrare :bow:
 
News

03/05/2013 11:54
Perchè ai mercati non conviene un'economia in ripresa
Rossana Prezioso



I mercati azionari non vogliono un'economia forte, dal momento che un ritorno di crescita significherebbe la fine del denaro a buon mercato e la fine delle preoccupazioni sull'inflazione. "Il massimo che ci si può attendere dagli operatori, è un'economia "decente", quel tanto che serve per mantenere il sistema a galla e permettere alla Federal di continuare a provvedere in prima persona alle incombenze più gravi", lo ha dichiarato Bob Doll, chief equity strategist per Nuveen Asset Management, aggiungendo "Nel caso dovesse riattivarsi il meccanismo si avranno inesorabilmente anche delle domande e soprattutto arriveranno i primi nervosismi su quando il QE avrà effettivamente termine, quale strategia verrà adottata per l'uscita di scena, i traumi possibili e soprattuto, come se la potranno cavare gli operatori, di fronte a condizioni di rinnovata competitività?'" La cosa ovvia è che in questo caso è il mondo della finanza e non più dell'economia che guida la partita, arrivando così a una vera e propria dittatura dei mercati di nome e di fatto. Anche perchè il miglioramento dell'azionario si è registrato proprio nel momento in cui l'economia reale è peggiorata. L'entrata in scena degli attori principali (Fed, Bce, BoE, BoJ) non ha fatto altro che creare la famosa "politica accomodante" troppo in realtà e quindi gli operatori ne hanno approfittato per recepire l'invito e si sono buttati a capofitto. , "Se si vuole un forte mercato azionario, almeno nel breve termine, si vuole una economia buone, per lo meno discreta, ma non ottima, perchè questo presuppone il doverla mantenere tale attraverso operazioni di finanza, di marketing e non con un'assistenza da parte delle istituzioni finanziarie". Ma un'economia come quella attuale degli States è destinata a rallentare, perciò sarà necessario, ogni tanto, darle una sorta di "ricarica" come una sorta di sveglia di quelle vecchie. Un paragone non azzardato visto che lo stesso Doll si aspetta che le aziende ricomincino a dar vita ad assunzioni e investimenti a fine anno, cosa che non darà una spinta decisiva all'economia ma solo una iniezione di fiducia. Destinata a sgonfiarsi nel giro di poco. Infatti si tratterà di un semplice escamotage per dare cifre migliori nei registri dei conti e permettere, con numeri in positivo, un interesse da parte degli azionisti a loro volta impressionati da una ripresa (fittizia) dei fondamentali. "Se non otteniamo la crescita dei ricavi, il mercato azionario avrà difficoltà a salire". In questo equilibrio precario ed artificiale, Doll pensa anche a riacquisti e dividendi: restituire il capitale agli azionisti non darà un grande impulso all'economia in genere ma rientrerebbe sempre in quell'operazione di fiducia sul brand e, di conseguenza, sulle azioni Fonte: News Trend Online
 

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