M5S alla 'ex' Paola De Pin: "Venduta" .
Lei scoppia in lacrime, Letta la difende 	    		
 	    		Alta tensione in Aula. La senatrice  fuoriuscita dal Movimento di Grillo dichiara di votare la fiducia e  viene attaccata dagli ex compagni di partito
 	    		                 Lo leggo dopo
 	    	 	    	            	     	     	         	        	 	             	             	    	 	        	 	             	             	    	 	        	 	             	             	            	 	           		 	             	    	 	    	 	    	                      	    		
                                                                   La senatrice ex grillina Paola De Pin in lacrime al Senato (lapresse)                                       	    	 	    	  	                                   	         		        		           		           		          
ROMA -Sale la  tensione in Senato dopo il discorso di Enrico Letta. E quando Paola De  Pin, uno dei quattro senatori "transfughi" del Movimento Cinque Stelle,  ora nel Gruppo Misto, dichiara di votare la fiducia al governo, in aula  scoppia la bagarre. Secondo un tweet del senatore Pd 
Stefano Esposito,  la De Pin sarebbe stata addirittura minacciata da un suo ex compagno di  partito: "Senatore grillino - scrive Esposito - minaccia in aula la  senatrice De Pin uscita da M5S dicendole ti aspettiamo fuori, questo è  squadrismo mafioso".
 Aldilà di questo tweet tutto da verificare,  quel che è certo è che la parlamentare è stata attaccata duramente dai  suoi ex compagni di partito dopo aver dichiarato il suo voto di fiducia  all'esecutivo Letta. "Pur mantenendo le mie riserve sull'attuale governo  mi vedo costretta a dare la fiducia", annuncia la De Pin  visibilmente  emozionata ma lungamente applaudita a fine discorso. "Andare per la  quarta volta al voto con l'attuale sistema sarebbe una irresponsabilità  senza precedenti", continua, contestando "i vertici" del movimento di  Grillo, che "con la scusa della fedeltà a un pezzo di carta hanno  tradito gli elettori che chiedevano un cambiamento". A questo punto dai  banchi i senatori M5S insorgono e le urlano "Venduta, dimettiti!". 
                                          	 	 		                                                                                                                  	     	         	         	                                                                                          	         	         	          	         	          	         	                  	 	         			                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                  		 		  			  		  			  		  			  		  			  		  			  		  			  		  			  		  			  		  			   			 	   			 		 		 		 		 		 		 			 					 			 		 		 		 		                                                                               	         	       	                       	 	 	 	 	 	   	   	  	 	
		
	 
		
	 
		
	 
		
	 
     									 	 
L'ex grillina mantiene la calma, ma il tremolio delle sue mani mentre legge la dichiarazione tradisce un forte nervosismo. Subito  dopo la conclusione del suo intervento scoppia in lacrime ed viene  consolata dai senatori, dalle colleghe del Pd e dallo stesso premier  Letta, che nella replica ammonisce: "Nessuna minaccia nei confronti di  chi ha cambiato idea". 
                                          	 	 		                                                                                                                  	     	         	         	                                                                                          	         	         	          	         	          	         	                  	 	         			                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                  		 		  			  		  			  		  			  		  			  		  			  		  			  		  			  		  			  		  			   			 	   			 		 		 		 		 		 		 			 					 			 		 		 		 		                                                                               	         	       	                       	 	 	 	 	 	   	   	  	 	 	
     									 	 
Appena finito il discorso, un senatore M5S (si tratta di 
Gianluca Castaldi, secondo quanto twitta 
Lorenzo Battista)  si avvia verso il banco dove siede De Pin, protetta dai senatori del  Pd, per contestarla: è stato necessario l'intervento dei commessi mentre  il presidente Piero Grasso stigmatizza il fatto, annunciando che sarà  posto all'attenzione dei questori.  "All'ordine qui ci penso io", dice  Grasso lamentando il fatto che il 31 luglio "quando senatori del Pd mi  contrastarono nessuno chiese l'intervento della presidenza".
Pronta  la replica di Castaldi che spiega su Facebook la sua versione dei  fatti: "Non ho minacciato nessuno. Le ho solo detto più o meno questo:  dov'è la tua coerenza? Dovresti stare a casa e lasciare il posto ad un  altro cittadino. Tutto qua!". 
Le presunte minacce sono condannate dagli alcuni esponenti del M5S. Su Facebook il senatore 
Francesco Campanella  scrive: "Paola De Pin ha definitivamente consumato il proprio distacco  dal M5S. Ogni critica politica è legittima ma, sia chiaro, non è  ammissibile nessuna violenza, anche solo verbale". Una posizione in  parte condivisa anche da 
Maurizio Buccarella, che  afferma su Fb: "L'amico e collega Gianluca Castaldi non è riuscito a  trattenersi dopo il vergognoso intervento della senatrice De pin e si è  avvicinato a lei con fare agitato e dicendo non so che. Un errore  madornale che adesso consente persino a Letta di darci lezione di morale  e di democrazia, occorre sangue freddo ed intelligenza, chi non riesce a  controllare la propria frustrazione e rabbia danneggia tutti noi.  Adesso avranno un altro argomentone per massacrarci". 
Ma c'è anche chi contesta duramente la posizione della senatrice. 
Francesco Nuti ribadisce sempre sul social network: "Oggi De Pin, la Gambaro, Mastrangeli e Antinori (i quattro senatori ex M5S, 
ndr) hanno dicharato di votare la fiducia al governo Letta e attaccato il M5S (...). Sono solo SCILIPOTINI come già previsto". 
Claudio Messora attacca: "De Pin rinnega le idee  del Movimento e preferisce il Palazzo". Va giù

 duro anche il deputato 
Cosimo Petraroli:  "Dopo aver letto il post di Giancarlo Cancelleri sul blog di Beppe, la  senatrice Paola de Pin non può che far venire il vomito. Spero che alle  prossime elezioni Neppe e Casaleggio pensino a un sistema di  reclutamento per evitare che questa fogna ci invada". Più morbido 
Andrea Cioffi: "Non userei la parola 'traditore' (...), la De Pin haabdicato l'anima alla Realpolitik"