Il brano melodioso di oggi è ....
- Creatore Discussione Zymurgy
- Data di Inizio
Zymurgy
Forumer attivo
Tanto difficile, che penso sia impossibile.
Ora vi racconto.
Siamo nel 1974. Io ero piccino, Melodia forse non era ancora nata.
Alla televisione davano un programma che si chiamava Milleluci, che si chiudeva con un brano cantato da Mina: "Non Gioco Più".
Un brano bellissimo (e che in questa versione la nostra melodia riuscirà senz'atro a trovare) perchè Mina era accompagnata da uno dei più bravi solisti di armonica a bocca di allora: Toots Thielmans.
Un titolo, un destino: quella trasmissione e quella canzone, non gioco più, saranno anche l'addio di Mina al pubblico: dopo di allora si ritirò a vita privata.
La canzone (musica e parole) era firmata da tal Gianni Ferrio.
In quei giorni, piccolo e impiccione bimbetto, ero andato a ravanare negli scatoloni della cantina e avevo tirato fuori una trentina di vecchi 78 giri che ogni tanto mi mettevo ad ascoltare.
E ad un certo punto che mi salta fuori in mezzo ai fruscii? Un pezzo jazz strumentale assolutamente identico a quello di mina, con armonica e tutto il resto.
Evidentemente il buon Ferrio aveva pensato bene di riarrangiare un vecchio classico anteguerra firmandolo come se fosse suo. Ricordo che anche l'assolo di armonica era molto simile.
Dal momento che l'impresa di trovare l'originale sulla base di queste poche indicazioni sia pressochè impossibile anche per la nostra segugia, prometto però di ritornare un giorno nella polverosa cantina di quella vecchia casa dove non abito più e ritrovare quel disco, che sono sicuro è ancora lì ad aspettarmi da più di trent'anni.
E questa è una chicca, perchè di questo plagio non credo ne sia mai uscita parola da nessuna parte ...
Ora vi racconto.
Siamo nel 1974. Io ero piccino, Melodia forse non era ancora nata.
Alla televisione davano un programma che si chiamava Milleluci, che si chiudeva con un brano cantato da Mina: "Non Gioco Più".
Un brano bellissimo (e che in questa versione la nostra melodia riuscirà senz'atro a trovare) perchè Mina era accompagnata da uno dei più bravi solisti di armonica a bocca di allora: Toots Thielmans.
Un titolo, un destino: quella trasmissione e quella canzone, non gioco più, saranno anche l'addio di Mina al pubblico: dopo di allora si ritirò a vita privata.
La canzone (musica e parole) era firmata da tal Gianni Ferrio.
In quei giorni, piccolo e impiccione bimbetto, ero andato a ravanare negli scatoloni della cantina e avevo tirato fuori una trentina di vecchi 78 giri che ogni tanto mi mettevo ad ascoltare.
E ad un certo punto che mi salta fuori in mezzo ai fruscii? Un pezzo jazz strumentale assolutamente identico a quello di mina, con armonica e tutto il resto.
Evidentemente il buon Ferrio aveva pensato bene di riarrangiare un vecchio classico anteguerra firmandolo come se fosse suo. Ricordo che anche l'assolo di armonica era molto simile.
Dal momento che l'impresa di trovare l'originale sulla base di queste poche indicazioni sia pressochè impossibile anche per la nostra segugia, prometto però di ritornare un giorno nella polverosa cantina di quella vecchia casa dove non abito più e ritrovare quel disco, che sono sicuro è ancora lì ad aspettarmi da più di trent'anni.
E questa è una chicca, perchè di questo plagio non credo ne sia mai uscita parola da nessuna parte ...
carrodano
Forumer storico
Non gioco più
Mina
Non gioco più
me ne vado
non gioco più
davvero
La vita e' un letto sfatto
io prendo quel che trovo
e lascio quel che prendo
dietro di me
Non gioco più
me ne vado
non gioco più
davvero
La faccia di cemento
tu parli e non ti sento
io cambio e chi non cambia
resta là
Non gioco più
lascia stare
non gioco più
ti assicuro
se ti faccio male
poi ti passerà
tanto il mondo come prima
senza voglia girerà
Non gioco più
me ne vado
non gioco più
davvero
non credere ai capricci
di una foglia
che col vento se ne va
Non gioco più
non gioco più
non gioco più, no!
Mina
Non gioco più
me ne vado
non gioco più
davvero
La vita e' un letto sfatto
io prendo quel che trovo
e lascio quel che prendo
dietro di me
Non gioco più
me ne vado
non gioco più
davvero
La faccia di cemento
tu parli e non ti sento
io cambio e chi non cambia
resta là
Non gioco più
lascia stare
non gioco più
ti assicuro
se ti faccio male
poi ti passerà
tanto il mondo come prima
senza voglia girerà
Non gioco più
me ne vado
non gioco più
davvero
non credere ai capricci
di una foglia
che col vento se ne va
Non gioco più
non gioco più
non gioco più, no!
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