Il caso del giovane werther

Amare idealmente è meglio che amare fisicamente. E' come sognarti una magnifica cena in un ristorante di grido.
Quando uscirai da li, è molto facile che qualcosa ti abbia deluso.
L'idealizzazione è una forma sublimata, specialmente nell'amore.

La pensavo così da ragazzino... oggi che ho passato i 50
penso che è meglio una cena vera in trattoria
che sognare il restaurant a 5 stelle :-o
 
[ame=http://www.youtube.com/watch?v=ibA3E0MGmko&feature=related]YouTube - Fiorella Mannoia - L'amore con l'amore si paga[/ame]
eh eh....
 
[ame=http://www.youtube.com/watch?v=bb4hxu2cFxA&feature=related]YouTube - l'amore ci cambia la vita - Gianni Morandi[/ame]
uh uh
 
14 dicembre

Che cosa provo amico mio? Ho paura di me stesso. Il
mio amore per lei non è forse il più santo, il più puro, il
più fraterno amore? Ho mai sentito nell'anima un desiderio
colpevole? Non voglio giurare... E ora i sogni...
Avevano proprio ragione gli uomini che attribuivano a
potenze estranee alcune manifestazioni contraddittorie!
Stanotte, tremo nel dirlo, io la tenevo tra le braccia, la
stringevo al petto, coprivo di innumerevoli baci la sua
bocca che mormorava amore; il mio sguardo nuotava
nell'ebbrezza del suo! Mio Dio! sono colpevole se provo
ancora adesso un sentimento di beatitudine rievocando
interiormente questa ardente voluttà? Carlotta, Carlotta!
è finita per me: i miei sensi si smarriscono, da otto giorni
non ho più la forza di pensare, e i miei occhi sono
pieni di lacrime. Sto male dappertutto. Non desidero

nulla. Sarebbe meglio per me, se me ne andassi.

In questo periodo di tempo e in tali circostanze la decisione
di abbandonare la vita si era radicata con maggior
forza nell'animo di Werther. Dopo esser ritornato presso
Carlotta, questa era sempre stata la sua prospettiva, la
sua speranza suprema; ma aveva detto a se stesso che
voleva agire senza fretta né precipitazione, e che voleva
compiere questo passo dopo essersi profondamente convinto

e deciso con calma.
I suoi dubbi, la sua lotta interiore si rivelano in un biglietto
che sembra essere il principio di una lettera a Guglielmo,
e che è stato trovato fra le sue carte, senza data.
"La sua presenza, il suo destino, l'interesse che lei prende
al mio, fanno sgorgare le ultime lacrime dal mio cervello
disseccato.
Alzare il sipario, e passarvi dietro: questo è tutto! e perché
temere, ed essere indecisi? Forse perché non si sa
che cosa avviene di là? o perché non si ritorna? E perché
è innato al nostro spirito l'immaginare tenebre e
confusione nei luoghi di cui non sappiamo nulla di certo?"
Infine, egli si familiarizzò sempre più con quel triste
pensiero, e una prova della sua ferma, irrevocabile decisione,
si trova nella seguente, ambigua lettera che egli

scrisse all'amico.

N.B. il testo sul web lascia un po' a desiderare rispetto il libro.
 
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