tontolina
Forumer storico
Il debito in proporzione della ricchezza
Nonostante l’aumento della ricchezza, nel periodo 2000-2008 il rapporto tra debito e patrimoni netti è aumentato in media di circa il 50% nella maggior parte dei paesi in cui l’indebitamento delle famiglie supera la soglia di USD 1000 miliardi.
Negli Stati Uniti il debito è cresciuto dal 18,7% della ricchezza netta nel 2000 fino a un picco del 30,5% nel 2008, prima di scendere nuovamente al 21,7% nel 2011.
Il Regno Unito ha evidenziato un andamento pressoché analogo, con una crescita dal 15,2% al 23,4% tra il 2000 e il 2008 e un successivo arretramento al 20% nel 2012.
L’aumento del rapporto debito/ricchezza è stato molto più accentuato nei Paesi Bassi e in Spagna; nel primo caso l’incremento rispetto al 2000 ha leggermente rallentato, assestandosi al 71%, mentre per la Spagna non appare in vista alcuna decelerazione, tanto che tale rapporto è oggi maggiore del 90% rispetto all’inizio delle misurazioni.
La crescita dell’indebitamento è stata marcata anche in Italia, che però partiva da un livello molto più basso; non a caso, il rapporto indebitamento/ricchezza dell’11,1% registrato nel 2012 non solo è il più contenuto tra quello dei paesi presi in esame, bensì si colloca anche al di sotto della media mondiale complessiva (17,7%).
Su livelli inferiori a tale soglia si attestano anche
Francia (12,8%),
Germania (16,4%)
e Giappone (16,6%).
Nei paesi in via di sviluppo, l’importo in termini assoluti del debito risulta raramente al di sopra di USD 1000 per adulto,
benché livelli eccezionalmente elevati – oltre USD 5000 per adulto – siano registrati in Brasile, Cile e Sudafrica.
FondiOnLine.it
Nonostante l’aumento della ricchezza, nel periodo 2000-2008 il rapporto tra debito e patrimoni netti è aumentato in media di circa il 50% nella maggior parte dei paesi in cui l’indebitamento delle famiglie supera la soglia di USD 1000 miliardi.
Negli Stati Uniti il debito è cresciuto dal 18,7% della ricchezza netta nel 2000 fino a un picco del 30,5% nel 2008, prima di scendere nuovamente al 21,7% nel 2011.
Il Regno Unito ha evidenziato un andamento pressoché analogo, con una crescita dal 15,2% al 23,4% tra il 2000 e il 2008 e un successivo arretramento al 20% nel 2012.
L’aumento del rapporto debito/ricchezza è stato molto più accentuato nei Paesi Bassi e in Spagna; nel primo caso l’incremento rispetto al 2000 ha leggermente rallentato, assestandosi al 71%, mentre per la Spagna non appare in vista alcuna decelerazione, tanto che tale rapporto è oggi maggiore del 90% rispetto all’inizio delle misurazioni.
La crescita dell’indebitamento è stata marcata anche in Italia, che però partiva da un livello molto più basso; non a caso, il rapporto indebitamento/ricchezza dell’11,1% registrato nel 2012 non solo è il più contenuto tra quello dei paesi presi in esame, bensì si colloca anche al di sotto della media mondiale complessiva (17,7%).
Su livelli inferiori a tale soglia si attestano anche
Francia (12,8%),
Germania (16,4%)
e Giappone (16,6%).
Nei paesi in via di sviluppo, l’importo in termini assoluti del debito risulta raramente al di sopra di USD 1000 per adulto,
benché livelli eccezionalmente elevati – oltre USD 5000 per adulto – siano registrati in Brasile, Cile e Sudafrica.
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