IL DRAMMA DELLA NOSTRA EPOCA E' CHE LA STUPIDITA' SI E' MESSA A PENSARe

La BCE è un istituto privato partecipato da altri istituti privati che va a braccetto con questa gente..e ci guadagna.

stampando schiavizza i tuoi figli e i tuoi nipoti sacrificandoli sul altare dello Spread o dell' (è l'europa che c'è lo chiede)

ormai è una metastasi non ci liberiamo + da questa situazione..
quanto abbiamo pagato in un anno di finanziarie/tagli ?

te lo dico io, circa 200 Mld e non è finita, stiamo parlando di 1/10 del nostro debito, benefici?
nessuno manco se fossero stati 400 mld ci saranno benefici.

vogliono i nostri soldi punto e basta

purtroppo hai maledettamente ragione.... siamo noi popolo i pir.la della situazione :wall::wall:
 
La BCE è un istituto privato partecipato da altri istituti privati che va a braccetto con questa gente..e ci guadagna.

stampando schiavizza i tuoi figli e i tuoi nipoti sacrificandoli sul altare dello Spread o dell' (è l'europa che c'è lo chiede)

ormai è una metastasi non ci liberiamo + da questa situazione..
quanto abbiamo pagato in un anno di finanziarie/tagli ?

te lo dico io, circa 200 Mld e non è finita, stiamo parlando di 1/10 del nostro debito, benefici?
nessuno manco se fossero stati 400 mld ci saranno benefici.

vogliono i nostri soldi punto e basta

è una tesi complottista la tua :-o non si tiene in piedi mi sembra :specchio:

se è come dici tu il drago l'avrebbero stoppato subito:help: ...è la bundesbank che comanda in europa nessun altro :-o

i cani ci fanno comodo a livello commerciale .....esportazioni ....ma non li ama nessuno ..tranquillo :wall::wall:

ps : si inizia a intravedere un minimo di logica nelle azioni di bin laden:wall: anche perche' lo sporco lavoro è stato sempre fatto con i paesi sottosviluppati .....adesso ci inkazziamo perche' tocca a noi :titanic:
 
La consistenza della ricchezza lorda delle famiglie corrisponde a circa sei volte il PIL e tale ricchezza è composta per circa un terzo da attività finanziarie. Alla fine del 1995 le famiglie italiane possedevano 1.712 miliardi di euro di attività finanziarie. Di queste attività finanziarie facevano parte 446 miliardi di euro in titoli pubblici, 182 miliardi di euro in titoli privati, azionari ed obbligazionari, emessi da imprese, 68 miliardi di euro in quote di fondi comuni e 558 miliardi di euro in depositi ed altre forme di raccolta bancaria (Fazio 2004). Alla fine del 2002 il quadro era mutato: le attività finanziarie delle famiglie corrispondevano a 2.494 miliardi di euro, di cui i titoli pubblici solo 218 miliardi di euro.
Il declino del saggio di risparmio familiare è l’effetto di una serie di cambiamenti che si sono manifestati nella società e nell’economia italiane. Numerose sono le variabili economiche, politiche, demografiche e sociali che hanno contribuito a generare questa tendenza nella dinamica del risparmio delle famiglie. Ricordiamo in particolare l’aumento della pressione fiscale, lo sviluppo del credito bancario alle famiglie, per l’acquisto della casa e per i consumi, e le variazioni intervenute nella composizione delle forze di lavoro, imputabili, queste ultime, a due fenomeni: la femminilizzazione e l’immigrazione.
 
Alla fine del 2010 la ricchezza lorda delle famiglie italiane era pari a circa 9.525
miliardi di euro, corrispondenti a poco meno di 400 mila euro in media per famiglia.
Le attività reali rappresentavano il 62,2 per cento della ricchezza lorda, le attività finanziarie il 37,8 per cento.
Le passività finanziarie, pari a 887 miliardi di euro, rappresentavano il 9,3 per cento delle attività complessive.


·
Fra la fine del 2009 e la fine del 2010 la ricchezza netta complessiva a prezzi
correnti è rimasta invariata; a prezzi costanti (utilizzando il deflatore dei
consumi) si è ridotta nell’ultimo anno dell’1,5 per cento.
Dalla fine del 2007, quando l’aggregato ha raggiunto il suo valore massimo, il calo è stato pari al 3,2 per cento.​

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Alla fine del 2010, la ricchezza in abitazioni detenuta dalle famiglie italiane era
stimata in circa 4.950 miliardi di euro.
In termini nominali la ricchezza abitativa è aumentata dell’1 per cento rispetto alla fine del 2009 (-0,5 per cento in termini reali).
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L’aumento delle attività reali (1,1 per cento) è stato compensato da una
diminuzione delle attività finanziarie (0,8 per cento) e da un aumento delle
passività (4,2 per cento).
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A fine 2010 circa il 35 per cento dell’ammontare dei titoli depositati presso le
banche italiane da famiglie residenti era riferito a conti titoli di valore
complessivamente inferiore a 50 mila euro; i finanziamenti erogati alle famiglie
di importo compreso tra 30 mila e 75 mila euro rappresentavano il 20 per cento
circa del totale; quelli compresi fra 75 mila e 250 mila euro erano il 56 mentre il
restante 23 per cento era ascrivibile a finanziamenti di importo superiore a 250
mila euro.
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Secondo stime preliminari, nel primo semestre 2011 la ricchezza netta della
famiglie italiane sarebbe aumentata dello 0,4 per cento in termini nominali:
l’aumento delle passività è stato più che compensato dalla crescita delle attività
reali e finanziarie.
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Nel confronto internazionale le famiglie italiane mostrano un’elevata ricchezza,
pari, nel 2009, a 8,3 volte il reddito disponibile, contro l’8 del Regno Unito, il
7,5 della Francia, il 7 del Giappone, il 5,5 del Canada e il 4,9 degli Stati Uniti).

Esse risultano inoltre relativamente poco indebitate: l’ammontare dei debiti è​
pari all’82 per cento del reddito disponibile (in Francia e in Germania è di circa
il 100 per cento, negli Stati Uniti e in Giappone è del 130 per cento, nel Regno
Unito del 170 per cento).

 
Ultima modifica:
diro' di piu' il risanamento di bilancio degli stati europei andava fatto prima 20anni fa...ora si tappano i buchi sotto attacco...la colpa è sempre della politica...in questo caso (brussel)ora è tutto difficile:wall: ...ma l'euro vi piaccia o no ..è la nostra unica ancora di salvezza :bow:
 
Per debito pubblico nazionale si intende il debito dello Stato italiano nei confronti di altri soggetti, individui privati, imprese, banche o soggetti stranieri, che hanno sottoscritto obbligazioni in Italia (es: BOT, CCT) destinate a coprire il fabbisogno finanziario statale ovvero coprire l’eventuale deficit pubblico. I seguenti dati statistici sono consultabili sul sito web della Banca d’Italia.

DEBITO PUBBLICO ITALIANO
mese di riferimento Maggio 2012
>>> 1.966,303 miliardi di euro
 

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