Buongiorno, con l'analisi che vado a fare ora cercherò di far capire come legge il mercato un opzionista. In parole povere lo legge sui soldi che ci sono in ballo.
La prima domanda che mi faccio è se questo rialzo gode dei fondamentali oppure no. La risposta cerco di trovarla analizzando l'option pain e gli open interest degli istituzionali (grafici postati ieri qualche pagina sopra).
Premessa: il mercato delle opzioni va visto solo dalla parte dei venditori, cioè da coloro che rischiano di più e che possono coprirsi utilizzando il sottostante.
L'option pain e gli open interest di put e di call mi dicono che, se l'indice chiudesse così o addirittura salisse ancora, i venditori di call sarebbe in grave perdita
Anche il put/call ratio che è semplicemente il rapporto fra put e call, sembra confermarmi questo. In breve sta a significare che se ci sono molte più put ci troveremmo in un mercato rialzista, viceversa ribassista. Nel nostro caso invece c'è una sorta di quasi parità, con un pò più di posizioni sulla parte call (quelli che subirebbero le perdite maggiori), questo posizionamento però non è confermato dal prezzo dell'indice e rende questo rialzo poco probabile, non impulsivo. Parlando pratico i large trader non temono questo rialzo. Per di più, se riguardiamo gli o.i. vediamo come lo strike di call 21500 è quello più carico di tutti e da dove gli istituzionali non si sono quasi mai mossi, ma anzi, hanno rinforzato le loro posizioni. Gli unici movimenti degni di nota da parte degli opzionisti sono stati fatti sopratutto dal lato put, spostandosi sempre più in alto fino a quota 20500 e chiudendo nel range 20500-21500 la zona di indifferenza. In più, da utilizzatore del future per necessità, si vede abbastanza bene che questo rialzo non è sostenuto da volumi importanti e, cosa di non poco conto, la volatilità sta pian piano salendo ed i rialzi importanti si hanno partendo da massimi di volatilità e non da minimi.
Spero di aver dato il mio contributo.
Questo è il put/call ratio