Erminiottone
Lufthansameeeehhh
IL MATRIMINIO DEL MIO MIGLIORE AMICO
Finalmente Andrea e Paola, dopo ben 7 anni di fidanzamento, decisero di coronare il loro sogno d'amore e di sposarsi. In un momento di follia
mi nominarono testimone ed io, come un uccellino implume e spaurito, accettai il tanto insistente invito.
“No, non posso, ho mille impegni, vi ringrazio, ma sono troppo occupato. A proposito, che si magna?” Dopo una strenua resistenza pari ad un nanosecondo me ne sbottai con un: “Ok vengo. Andiamo pure a rogito!! Sto matrimonio SADDAFA’!!!”
Arrivò domenica mattina. Santa domenica dissi io: moglie a casa, lontano finalmente da rompiscatole, e soprattutto il mio pensiero gastroculinar godereccio poteva pregustare e salivare nei confronti di quel bendiddio di menù che avrebbe poi colmato quella mia mancanza d'affetto. La sposa era più bella che mai se non fosse per quel suo naso aquilino che usciva dal velo. Entrammo in pompa magna tutti in chiesa ed iniziò la "mesta" cerimonia. Il primo sguardo era rivolto verso l'altro testimone e in base ad una occhiata furtiva e aggrappata alla fisiognomica, pensai tra me e me: ma dove diavolo sono andati a beccare, quello lì? Il tomo in questione, rappresentava ciò che nemmeno il miglior Mr Bean poteva incarnare: sguardo assente, occhio e palpebra assonnati, viso scavato e corpo segaligno. Impeccabilmente vestito di grigio e almeno tre taglie in più. Pensavo tra me e me: "Bah... forse si ritrova così perché avrà partecipato ai bagordi dell'addio al celibato della sera prima, si sarà fumato una canna, avrà sniffato una mutanda al gas merdino e in quelle condizioni avrà beccato la primo vestito che ha trovato”. Macchè, lui era così già di suo. Mi sentivo un tantinello preoccupato, ma proprio una punta… sapete... a volte si avverte come un sesto senso. Avete presente quel sesto senso per scegliere il proprio Guru?
E purtroppo il mio sesto senso non sbagliò. Ettepareva!!!
Iniziò la cerimonia e il LELO (lo chiamerò così per facilità di identificazione) cheffà? Secondo voi cheffà un testimone? Sta attento, segue la cerimonia con partecipazione, direte voi. Ennò..cavoli… Lui no!!
Lelo decise di intraprendere, in quel preciso momento, la nobile arte dello scapperamento nasale.
Il mio sguardo era tra il "non ci posso credere" e il divertito. Lui, imperterrito, avanti tutta con il suo pollice e l'indice in abile roteazione.
Maccheccacchiofàààààà????No... dico... non sarà così stupido?!?!?
Invece sì! Lelo continuò con quella flemma alla Mr Bean e con quello stacanovismo da vero professionista tale che gli mancava solamente il cartello con la scritta: "STIAMO LAVORANDO PER VOI".
Mi prese un attacco di riso. Andrea mi guardava impietrito, ma anche ammiccando; non sapevo come spiegargli del perché di tanta mia "apparente" esuberanza. Per non fare la classica figura del cretino, mi massacrai la coscia destra affondando con tutta la forza a me disponibile le unghie delle mani nella speranza che i lavori in corso terminassero presto e finisse così il mio martirio. MACCHE'!
Dico io... ma chi hanno beccato?... Uno stacanovista del CAPPERO???
I suoi movimenti lenti erano sempre più degni di un abile professionista, ma puercocan e se mi fossi imbattuto nel campione del mondo? Magari, che dite, avrei dovuto chiedergli l'autografo?
Lelo si mostrava sempre più un grande: lavorava, produceva, roteava, insomma probabilmente un bergamasco o un bresciano ... sapete, quelli che anche quando dormono devono lavorare... perché dormire è solo una perdita di tempo.
La mia gamba era sempre più massacrata e invocava pietà, ma lui nulla, mi guardava con sguardo perso e via...W l'italia che produce, pensai.
Già mi immaginavo campagne elettorali con slogan del tipo: un milione di nuovi scapperatori! Purtroppo, come ben sapete, .le sfighe non vengono mai da sole. Perché? Ma vorrei vedere io.
Ad un certo punto, Lelo scoprì di essere incappato con le sue dita trivella in una miniera d'oro. Aveva trovato il suo Eldorado.
Eh... si, cappero, si rese conto che nella sua narice poteva essere serbata una grande scoperta da mettere in condivisione con tutta l'umanità.
Immagino che se al matrimonio avesse partecipato il Prof. Chiumento (noto ufologo), sarebbe rimasto attratto dal reperto extraterrestre che Lelo aveva scovato.
Eh sì, un reperto alieno degno di tutto rispetto: un mostruoso cappero… sapete, quelli che nascono duretti e che poi, man mano, tendono al rammollimento con annessa goccina finale?
Beh, io non potevo crederci. Pensavo di sentirmi male, ero tutto paonazzo. Andrea mi guardava sempre più sconvolto: io mi trattenevo; la gamba era sempre più sottoposta al massacro. Il mio sguardo non sapeva più dove parare. Pensavo a qualche funerale, alla faccia della Jervolino, ma nulla, non riuscivo a contenermi. Direte voi… beh… così è finita e amen. MACCHE' FINITA E FINITAAAA. L'apoteosi doveva ancora arrivare.Lelo, sempre più assurdo e sempre più Lelo, decise di sbarazzarsi del cappero extraterrestre. Metti che poi la CIA lo avrebbe tempestato di domande, vuoi per una notorietà indesiderata, vuoi perché avrebbe potuto diventare un guru new age, oppure perché pressato dalle richieste del Costanzo Show...insomma, sta di fatto che preso da panico decise di sbarazzarsi nel peggior modo di quel popo di materiale. Avete presente… con quel ghigno di chi lascia il proprio cane su un'autostrada prima di scappare per le vacanze. Per liberarsi del prezioso reperto, decise di appoggiare la parte secca del cappero sul pollice e con un gesto esperto con l'indice… zacchete… criccò ramdom alla ndo cojo cojo.
Credevo di morire. Perché? Ma cacchio... il destino era stato di una beffardaggine degna del peggior Fantozzi: il tutto si stampò sul velo della sposa. Le gambe erano oramai martirizzate, non potevo più tenere dentro me quel segreto e decisi di rivolgermi con lo sguardo verso i presenti in prima fila e di stringermi il naso con tutta la forza subendo in viso i colori dell'arcobaleno.Il mio morire dentro sarà durato ben 2 o 3 minuti e poi per mascherare il tutto, finsi subdolamente (ebbene sì, lo ammetto) di smorzare un mega starnuto.Purtroppo nessuno la bevve e passai per il pirla di turno. Peccato! Quel giorno ero stato per la prima volta un Testimone. Già ma in questo caso un testimone oculare.
Finalmente Andrea e Paola, dopo ben 7 anni di fidanzamento, decisero di coronare il loro sogno d'amore e di sposarsi. In un momento di follia
mi nominarono testimone ed io, come un uccellino implume e spaurito, accettai il tanto insistente invito.
“No, non posso, ho mille impegni, vi ringrazio, ma sono troppo occupato. A proposito, che si magna?” Dopo una strenua resistenza pari ad un nanosecondo me ne sbottai con un: “Ok vengo. Andiamo pure a rogito!! Sto matrimonio SADDAFA’!!!”
Arrivò domenica mattina. Santa domenica dissi io: moglie a casa, lontano finalmente da rompiscatole, e soprattutto il mio pensiero gastroculinar godereccio poteva pregustare e salivare nei confronti di quel bendiddio di menù che avrebbe poi colmato quella mia mancanza d'affetto. La sposa era più bella che mai se non fosse per quel suo naso aquilino che usciva dal velo. Entrammo in pompa magna tutti in chiesa ed iniziò la "mesta" cerimonia. Il primo sguardo era rivolto verso l'altro testimone e in base ad una occhiata furtiva e aggrappata alla fisiognomica, pensai tra me e me: ma dove diavolo sono andati a beccare, quello lì? Il tomo in questione, rappresentava ciò che nemmeno il miglior Mr Bean poteva incarnare: sguardo assente, occhio e palpebra assonnati, viso scavato e corpo segaligno. Impeccabilmente vestito di grigio e almeno tre taglie in più. Pensavo tra me e me: "Bah... forse si ritrova così perché avrà partecipato ai bagordi dell'addio al celibato della sera prima, si sarà fumato una canna, avrà sniffato una mutanda al gas merdino e in quelle condizioni avrà beccato la primo vestito che ha trovato”. Macchè, lui era così già di suo. Mi sentivo un tantinello preoccupato, ma proprio una punta… sapete... a volte si avverte come un sesto senso. Avete presente quel sesto senso per scegliere il proprio Guru?
E purtroppo il mio sesto senso non sbagliò. Ettepareva!!!
Iniziò la cerimonia e il LELO (lo chiamerò così per facilità di identificazione) cheffà? Secondo voi cheffà un testimone? Sta attento, segue la cerimonia con partecipazione, direte voi. Ennò..cavoli… Lui no!!
Lelo decise di intraprendere, in quel preciso momento, la nobile arte dello scapperamento nasale.
Il mio sguardo era tra il "non ci posso credere" e il divertito. Lui, imperterrito, avanti tutta con il suo pollice e l'indice in abile roteazione.
Maccheccacchiofàààààà????No... dico... non sarà così stupido?!?!?
Invece sì! Lelo continuò con quella flemma alla Mr Bean e con quello stacanovismo da vero professionista tale che gli mancava solamente il cartello con la scritta: "STIAMO LAVORANDO PER VOI".
Mi prese un attacco di riso. Andrea mi guardava impietrito, ma anche ammiccando; non sapevo come spiegargli del perché di tanta mia "apparente" esuberanza. Per non fare la classica figura del cretino, mi massacrai la coscia destra affondando con tutta la forza a me disponibile le unghie delle mani nella speranza che i lavori in corso terminassero presto e finisse così il mio martirio. MACCHE'!
Dico io... ma chi hanno beccato?... Uno stacanovista del CAPPERO???
I suoi movimenti lenti erano sempre più degni di un abile professionista, ma puercocan e se mi fossi imbattuto nel campione del mondo? Magari, che dite, avrei dovuto chiedergli l'autografo?
Lelo si mostrava sempre più un grande: lavorava, produceva, roteava, insomma probabilmente un bergamasco o un bresciano ... sapete, quelli che anche quando dormono devono lavorare... perché dormire è solo una perdita di tempo.
La mia gamba era sempre più massacrata e invocava pietà, ma lui nulla, mi guardava con sguardo perso e via...W l'italia che produce, pensai.
Già mi immaginavo campagne elettorali con slogan del tipo: un milione di nuovi scapperatori! Purtroppo, come ben sapete, .le sfighe non vengono mai da sole. Perché? Ma vorrei vedere io.
Ad un certo punto, Lelo scoprì di essere incappato con le sue dita trivella in una miniera d'oro. Aveva trovato il suo Eldorado.
Eh... si, cappero, si rese conto che nella sua narice poteva essere serbata una grande scoperta da mettere in condivisione con tutta l'umanità.
Immagino che se al matrimonio avesse partecipato il Prof. Chiumento (noto ufologo), sarebbe rimasto attratto dal reperto extraterrestre che Lelo aveva scovato.
Eh sì, un reperto alieno degno di tutto rispetto: un mostruoso cappero… sapete, quelli che nascono duretti e che poi, man mano, tendono al rammollimento con annessa goccina finale?
Beh, io non potevo crederci. Pensavo di sentirmi male, ero tutto paonazzo. Andrea mi guardava sempre più sconvolto: io mi trattenevo; la gamba era sempre più sottoposta al massacro. Il mio sguardo non sapeva più dove parare. Pensavo a qualche funerale, alla faccia della Jervolino, ma nulla, non riuscivo a contenermi. Direte voi… beh… così è finita e amen. MACCHE' FINITA E FINITAAAA. L'apoteosi doveva ancora arrivare.Lelo, sempre più assurdo e sempre più Lelo, decise di sbarazzarsi del cappero extraterrestre. Metti che poi la CIA lo avrebbe tempestato di domande, vuoi per una notorietà indesiderata, vuoi perché avrebbe potuto diventare un guru new age, oppure perché pressato dalle richieste del Costanzo Show...insomma, sta di fatto che preso da panico decise di sbarazzarsi nel peggior modo di quel popo di materiale. Avete presente… con quel ghigno di chi lascia il proprio cane su un'autostrada prima di scappare per le vacanze. Per liberarsi del prezioso reperto, decise di appoggiare la parte secca del cappero sul pollice e con un gesto esperto con l'indice… zacchete… criccò ramdom alla ndo cojo cojo.
Credevo di morire. Perché? Ma cacchio... il destino era stato di una beffardaggine degna del peggior Fantozzi: il tutto si stampò sul velo della sposa. Le gambe erano oramai martirizzate, non potevo più tenere dentro me quel segreto e decisi di rivolgermi con lo sguardo verso i presenti in prima fila e di stringermi il naso con tutta la forza subendo in viso i colori dell'arcobaleno.Il mio morire dentro sarà durato ben 2 o 3 minuti e poi per mascherare il tutto, finsi subdolamente (ebbene sì, lo ammetto) di smorzare un mega starnuto.Purtroppo nessuno la bevve e passai per il pirla di turno. Peccato! Quel giorno ero stato per la prima volta un Testimone. Già ma in questo caso un testimone oculare.