Il paese dei bambini perduti, rubati alle famiglie, il caso di BIBBIANO

Fare ammuina
20 novembre 2019
Bonafede lancia la “squadra speciale” per l’infanzia, ma è solo scena sull’onda di Bibbiano
L’Osservatorio nazionale è scaduto da marzo, nella manovra sono previsti 2 milioni di tagli alle adozioni. E la Garante a breve tornerà a chiedere l’introduzione dei Livelli essenziali di assistenza sul welfare per i minori



Il ministro della Giustizia Alfonso Bonafede ha lavorato d’anticipo. E alla vigilia della Giornata internazionale dell’infanzia e dell’adolescenza ha voluto presentare, due settimane prima della scadenza, i primi risultati della Squadra speciale per la protezione dei minori, la task force creata con un decreto lo scorso luglio sull’onda mediatica dell’inchiesta “Angeli e Demoni” sugli affidi a Bibbiano, che già dal nome crea non pochi imbarazzi agli stessi componenti.

Una conferenza stampa in via Arenula per illustrare i primi dati raccolti sul territorio nazionale (12.338 minori collocati in ambiente terzo da gennaio 2018 a giugno 2019), annunciare la “fase due” della squadra e dire che «quando si parla di bambini si parla di priorità» e che «la maggioranza politica al governo ha concentrazione massima sulla materia». Ma a pochi passi dal ministero della Giustizia, nella giornata organizzata dal Garante dell’infanzia a 30 anni dalla Convenzione Onu sui diritti dei bambini – dove pure il Guardasigilli era atteso, senza però presentarsi – quello che è emerso è tutt’altro che la «massima concentrazione» del governo sul mondo dell’infanzia. Anzi.

L’Osservatorio nazionale sull’infanzia e l’adolescenza, che riunisce gli esperti del settore per la stesura delle politiche e le strategie che riguardano i minori, è scaduto lo scorso marzo e da oltre un anno non viene convocato

Al di là delle iniziative politiche nate sulla scia dei fatti di Bibbiano, che hanno provocato più di qualche sorrisino, emergono enormi buchi e pure qualche passo falso.
Per dirne una: le linee di indirizzo per l’accoglienza nei servizi residenziali per i minorenni, approvate a inizio 2018 dalla Conferenza Stato Regioni, non sono state recepite ancora da nessuna regione. Senza che dal ministero della Giustizia battessero ciglio.

Bonafede, al contrario, come ha raccontato Il Dubbio, ha trovato invece il tempo per esprimersi contro la nomina di Giuseppe Spadaro, presidente del Tribunale dei minori di Bologna, a procuratore minorile di Roma. È bastato l’annuncio dell’invio degli ispettori ministeriali negli uffici da lui diretti per congelare tutto.

Così come si è fermato in Commissione Giustizia della Camera il cammino della proposta di legge sulle modifiche in materia di affidamento di minori “post Bibbiano”, prima firmataria Stefania Ascari (M5s), già criticata dalle associazioni competenti per essere più una legge “contro” l’affido che sull’affido. Bonafede ha detto che ora la “squadra speciale” lavorerà a una proposta legislativa di modifica all’articolo 403 del Codice civile. E la richiesta arriva anche dalla Commissione bicamerale infanzia presieduta da Lucia Ronzulli.

E se Bonafede parla di priorità, come ha ricordato dalla conferenza organizzata dal Garante Gianmario Gazzi, presidente del Consiglio nazionale assistenti sociali, quello che manca sono gli assistenti sociali. In alcune parti d’Italia si arriva anche a un rapporto di uno ogni 5.500 abitanti. «Perché si finanziano solo misure per gli adulti come il reddito di cittadinanza e per i bambini non si spendono soldi?», ha chiesto Gazzi, che è pure membro della “squadra speciale” di Bonafede.

Intanto, l’Osservatorio nazionale sull’infanzia e l’adolescenza (di competenza del ministero del Lavoro e delle politiche sociale e del dipartimento della famiglia), che riunisce gli esperti del settore per la stesura delle politiche e le strategie che riguardano i minori, è scaduto lo scorso marzo e da oltre un anno non viene convocato. Nonostante i continui richiami della Garante dell’infanzia Filomena Albano a riprendere i lavori, e le raccomandazioni del Comitato dell’Onu sui diritti dell’infanzia a rafforzare il ruolo dell’Osservatorio, per il momento vige il silenzio. Il monitoraggio del vecchio (il quarto) Piano nazionale infanzia non è ancora stato pubblicato. Mentre l’Osservatorio dovrebbe già essere impegnato nella stesura di quello nuovo. Ma, anche qui, non si è ancora trovato il tempo per farlo.

Al contrario, mentre si annunciano nella manovra i bonus per i nuovi nati, sotto il tappeto si nascondono i tagli al mondo dell’infanzia in un Paese che già spende solo lo 0,2% del Pil per i bambini. Nella bozza del bilancio si prevedono tagli al Fondo per le adozioni: 542mila euro in meno nel 2020, oltre 610mila euro in meno nel 2021 e più di 933mila euro nel 2022. Complessivamente, circa 2 milioni in meno nei prossimi tre anni in un mondo che già sta affrontando enormi criticità con un calo costante delle adozioni internazionali, che per il 2019 scenderanno per la prima volta sotto quota mille.

Ora, approfittando della sessione di bilancio, in settimana il Garante per l’infanzia presenterà la sua proposta in quattro punti sull’introduzione di Livelli essenziali di assistenza (Lea) nel welfare per i minori, in modo da garantire una protezione uguale per tutti al di là delle condizioni economiche delle famiglie. Su questo punto, lo scorso Piano nazionale infanzia si era arenato. Il motivo: introdurre i Lea per i bambini costa troppo. E sui più piccoli ora si può risparmiare, senza sapere però che il costo sociale in futuro sarà più che salato.
 
il sindaco di Bibbiano RESTA INDAGATO per abuso e falso.
I commenti del PD, di Zingaretti e Renzi sono fuori luogo esattamente come lo furono le strumentalizzazioni della Lega.
Addirittura le sardine scrivono: "archiviata Bibbiano".
Inimmaginabile l'ignoranza, l'illogicità e la mancanza di buon senso in questo caso: per andare contro Salvini si arriva a negare la vicenda.

Le misure cautelari vengono stabilite dai giudici in caso di:
Pericolo di fuga
Pericolo di reiterazione del reato
Pericolo inquinamento delle prove
sulla base di indizi del reato particolarmente gravi
a fronte di un'indagine nei confronti di un determinato soggetto.
I giudici ora hanno stabilito non sussistesse nessuna di queste condizioni e gli hanno revocato le misure cautelari ma non cadono le accuse nei confronti del sindaco e l'indagine va avanti per abuso di ufficio e falso.

Ma sindaco a parte, le vicende degli affidi rivelano un sistema fatto di abusi e sopraffatto dall'obiettivo del profitto che ha distrutto in modo inesorabile la vita a bimbi ed intere famiglie.
 
Meloni: «Vergogna Pd e M5S, non vogliono risarcire le vittime di Bibbiano» (video)
lunedì 30 dicembre 17:41 - di Redazione
Meloni: «Non vogliono risarcire le vittime di Bibbiano»- Secolo d'Italia


Vergogna sinistra: Pd e M5S non vogliono risarcire le vittime di Bibbiano. È forte la denuncia di Giorgia Meloni. «Bocciato emendamento di Fratelli d’Italia alla legge di Bilancio per istituire un fondo con cui risarcire le famiglie alle quali sono stati ingiustamente sottratti i figli. Decisione presa da una maggioranza imbarazzante, incapace di distinguere il piano politico da quello ideologico». La leader di FdI esprime la sua indignazione in un video sulla sua pagina Facebook.

Il fatto è che Bibbiano è un tema forte per la destra quanto un motivo di grande imbarazzo per la sinistra. E forte, nel Pd e dintorni, è la tentazione di rimuovere o mistificare la triste vicenda.Tanto che il sindaco del comune emiliano s’è addirittura presentato nelle vesti di vittima, come ha denunciato Panorama. Perseguitato? Vittima? Addirittura «crocifisso», come si è autodefinito, paragonandosi nientemeno che a Gesù sul Golgota? Non scherziamo: intanto il sindaco di Bibbiano, Andrea Carletti, resta indagato. E poi resta indagato nell’ambito di una inchiesta che ha sollevato il velo su un orrore spaventoso, quello del business sui minori strappati alle loro famiglie. Dunque dovrebbe pensarci due volte prima di proclamarsi vittima. Come dovrebbero pensarci il segretario del suo partito, Nicola Zingaretti del Pd, e tutti gli altri politici che si sono affrettati a guadagnare un titolo di giornale, vestendo i comodissimi panni dei martiri mediatici. Perché, in questa vicenda, le vittime ci sono davvero. Ma non sono quelli che stanno sulle cadreghe che contano e strepitano sui giornali. Non sono né il sindaco né il segretario del Pd. Non sono i partiti politici e i loro rappresentanti. Le uniche vittime di questa vicenda, purtroppo, sono i bambini.
 
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Selvaggia Lucarelli: “Bibbiano: le nuove storie horror dei bambini rubati”
Dentro le carte – Se riuscite a non avere il magone, leggete le 71 pagine di conclusioni indagini: i passaggi angoscianti e le intercettazioni folli.


Selvaggia Lucarelli: “Bibbiano: le nuove storie horror dei bambini rubati”
(di Selvaggia Lucarelli – Il Fatto Quotidiano) – Mentre Matteo Salvini usa Bibbiano come la Nutella, il rosario e il parmigiano, e la sinistra (ieri anche Giachetti) si occupa solo di rimarcare il dramma che vive il sindaco Carletti senza mai spendere un tweet o una parola sul dramma vissuto dalle famiglie, la solita sensazione è che di quello che raccontano le carte, non freghi niente a nessuno. E che nessuno abbia idea della montagna di dolore che questa vicenda si porta dietro, al di là degli esiti del processo.

Perché, ricordiamolo, se gli indagati sono stati travolti dalla gogna, le persone coinvolte hanno vissuto lo strazio infame di essere accusate di pedofilia, di aver subito l’allontanamento dai figli, i processi, le mortificazioni pubbliche e private, di essere annientate nel loro ruolo di genitori e cittadini perbene.

Bisogna leggere le 71 pagine relative alle conclusioni delle indagini per capire di cosa si sta parlando. Riuscendo, se possibile, a non farsi venire il magone, perché ci sono passaggi angoscianti, talvolta surreali, con intercettazioni che svelano dinamiche folli.

C’è una bambina che viene convinta di aver subito abusi dal padre, ma a lei quel padre manca. Le manca sua mamma. È stata affidata a una coppia di donne, amiche della responsabile dei servizi sociali della Val d’Enza, Federica Anghinolfi (64 i capi di imputazione a suo carico). Quest’ultima suggerisce a un suo collaboratore, Monopoli, di “spostare l’attenzione per spostare l’emozione”, ovvero di aiutare la bambina a dimenticare i genitori e di interrompere gli incontri di questi con la figlia.

Il papà è disperato, invia messaggi a un’educatrice contando sul fatto che li farà leggere alla figlia: “Ciao, il papà non riesce ad avere risposte per portarti fuori a mangiare il sushi. Spero che stai bene e ti voglio un mondo di bene”. La Anghinolfi scrive all’educatrice: “Bene, questo messaggio non lo diremo alla bimba”.

Sempre la stessa bambina ha atteggiamenti sessualizzati, ma viene omesso il fatto che in passato avesse avuto accesso a materiale pornografico. Le due affidatarie raccontano che masturba il gatto domestico, ma non è vero. Dicono che la bambina va in bagno ed emette gemiti di piacere, ma omettono che la bambina aveva spiegato di avere difficoltà di defecazione. Non confessa gli abusi subiti dal padre e allora la moglie di Claudio Foti, Nadia Bolognini, sua terapeuta, le spiega che deve svuotare gli scatoloni “sesso” e “papà”, le suggerisce che sua madre sia una prostituta, che il sadismo nei confronti del gatto sia conseguenza degli abusi subiti. Le due affidatarie le urlano con parolacce che se non svuota gli scatoloni loro ne soffriranno.

“Stanotte ho pianto tanto perché mi mancavano i miei genitori”, scrive invece la bambina in uno dei bigliettini trovati a casa delle due affidatarie.

Nel caso di un’altra bambina, la Anghinolfi convince un’assistente sociale a redigere una relazione falsa su genitori e nonni della minore. Convince la collega raccontandole che esiste una setta satanica dalla quale deve difendere i bambini e anche se stessa perché gli operatori sociali vengono pedinati (!).

C’è chi modifica i disegni della bambina, chi accusa i suoi nonni di averle comprato un cagnolino col bieco scopo di rendere più doloroso l’allontanamento da loro, mentre l’acquisto del cane era stato suggerito dalla psicologa.

Un altro bambino viene allontanato dalla famiglia perché tre degli indagati depositano, secondo l’accusa, una relazione falsa. Descrivono il bambino come denutrito (smentiti dal pediatra), omettono che le macchie trovate sulle mutandine del minore, a seguito di accertamenti, sono risultate essere solo feci, “lasciando però residuare sospetti di abuso sessuale del bambino”. Dicono che suo padre è alcolizzato, protagonista di risse in paese, con la patente ritirata, che non paga le rette scolastiche. Non è vero nulla.

C’è un altro bambino la cui storia trasmette un profondo senso di angoscia: viene allontanato dal nucleo familiare e, in un contesto già così doloroso, Gibertini e la Anghinolfi convincono sua madre a rivelare al figlio allontanato che quello che ritiene sia suo padre, non è il padre biologico. Ovviamente, la loro convinzione è che l’uomo abbia abusato di lui. Il bambino si dispera, piange, supplica di riportarlo dalla madre e da colui che riteneva suo padre. La Bolognini poi si traveste da lupo e da altri personaggi cattivi “inseguendolo nel suo studio, urlandogli contro col dichiarato fine di punirlo e sottometterlo associando la figura del lupo cattivo al padre”. A volte lo interroga nascondendosi dietro un lenzuolo.

C’è poi un padre che è stato scagionato dall’accusa di aver molestato il figlio, ma a cui la Anghinolfi e Gibertini precludono comunque la possibilità di incontrare i suoi due bambini. Dicono alla bambina che il padre ha fatto cose brutte al fratellino. La Anghinolfi riferisce al padre che può incontrare i figli solo se consentirà a Claudio Foti di effettuare della psicoterapia sul bambino.

C’è un padre a cui è stata tolta la figlia e scrive che per lui vivere senza di lei “è come morire”. La figlia dice di voler scappare dal centro per tornare da lui.

C’è, infine, la storia di un’altra ragazzina. Nadia Bolognini, al fine di sviare le indagini per il reato di maltrattamento da parte del padre, ne altera lo stato emotivo tramite quello che l’accusa definisce un sorta di atto esorcistico: “Convinceva e ribadiva alla bambina che all’interno del suo corpo a seguito degli abusi subiti, si era creata una doppia personalità malvagia che riusciva a prendere il sopravvento sulla parte buona inducendola a compiere atti aggressivi e ingiuriosi nei confronti dei coetanei. Effettuava anche una sorta di atto esorcistico in cui tentava di interloquire con tale entità malvagia presente nella bambina, chiedendo che quest’ultima autorizzasse fisicamente la bambina a rispondere alle sue domande muovendo una parte del corpo”.

Come se non bastasse, la Bolognini riteneva prove degli abusi subiti della bambina i (presunti) racconti di quest’ultima alla madre affidataria: la notte di Halloween, quando lei aveva 4 anni, il papà l’aveva coinvolta in omicidi, riti sessuali da parte del padre e dei suoi amici mascherati su bambini. Questi ultimi, col sangue delle vittime sul volto, erano andati a fare dolcetto e scherzetto.
 
il Regno Unito ha un’organizzazione che sottrae i figli alle famiglie “inadeguate” e li mette in adozione con criteri inquietanti, che ricordano da vicino quel che si è scoperto a Bibbiano.
Anzi, è come se “lo spirito di Bibbiano” avesse in Gran Bretagna le sue prime manifestazioni, anzi la messa a punto delle sue metodologie e della sua ideologia. L’ente si chiama Barnado, dal nome del missionario anglicano Thomas Barnado che, nel 1867 allestì 50 “orfanatrofi” che riempi con i bambini dell’Est End
tolti alle famiglie alcolizzate o alle ragazze-madri. Già Barnado il fondatore, trovandosi in difficoltà economiche, vendette 18 mila bambini al Canada e all’Australia per l’equivalente di 18 euro ciascuno. I tribunali, che guardavano con simpatia al metodo di popolamento delle colonie, non procedettero contro il filantropo.
La contraccezione di massa ha reso scarsissimi gli adottabili.
Ma Bernado’s, ente statale, esiste ancora e ha sviluppato un sistema completo per togliere i neonati a ragazze madri con motivazioni assurde e liberticide (“rischia di rivedere il partner”, scrivono le assistenti sociali), a madri disfunzionali (col che intendono: letti non fatti, frigo vuoti; quoziente intellettivo inferiore); il rischio di fratture emotive future” è motivo per togliere il bambino alla neo-mamma povera, ossia: lo togliamo alla madre adesso per non doverlo togliere quando è ragazzino… ; così come il disturbo fantomatico di Borderline Personality Disorder (BDP), definito come “incapacità di collaborare con gli assistenti sociali” ossia resistenza a farsi togliere il figlio.
Due pediatri, Roy Meadow e David Southall sono stati vicini a finire in galera: il primo aveva teorizzato che le donne che avevano perso il bambino per la sidnrome di moret improvvisa del neonato, l’avevano assassinato: e ha fatto incarcerare povere donne-. L’altro, Southall, aveva “comprovato” che le madri nei reparti di maternità asfissiano i loro neoanti; poi s’è scoperto che era lui a sperimentare gli effetti della privazione d‘ossigeno, minacciando i genitori di “chiamare i servizi sociali” se si opponevano. Ci sono state paralisi cerebrali nello Staffordshire, dove il pediatra ha operato.
I due sono scampati per la compiacenza dei tribunali, ancora una volta.

(Vedere: Storia delle Adozioni forzate in Gran Bretagna – https://www.cairn.info/revue-journal-du-droit-des-jeunes-2013-6-page-26.htm)

Se tutto ciò vi ricorda qualcosa, dovete unire i puntini.



Sapere che la Open Society di Georges Soros ha enunciato:
La crisi del coronavirus mostra che è tempo di abolire la famiglia
Cosa ci dice la pandemia sulla famiglia nucleare e la famiglia privata?
di Sophie Lewis 24 marzo 2020
dove si legge:
La famiglia dove “il lavoro riproduttivo è così ferramente legato al genere” (sic), alla “proprietà privata fondiaria”, alla “genitorialità patriarcale e (spesso) all’istituzione del matrimonio”, come “può giovare alla salute? Le persone queer e femminilizzate (trans) non sono certo al sicuro lì”.
The coronavirus crisis shows it's time to abolish the family

E in secondo studio, lì organizzazione di Soros spiega:
L’abolizione della famiglia non significa porre fine all’amore e alle cure. Si tratta di estenderlo a tutti
La pandemia mostra come dobbiamo ripensare le cure al di là delle strutture familiari obsolete e inadeguate e dei lavoratori precari.
Sophie Silverstein 24 aprile 2020
dove si legge:
“La famiglia nucleare è costruita sull’intersezione di razzismo, sessismo e omofobia . […] Difendere la “famiglia monogama, eterosessuale, con molti figli” non è un atto neutrale di difesa del diritto a una casa sicura e accogliente, ma è spesso legato ad altri obiettivi politici conservatori”.
Family abolition isn’t about ending love and care. It’s about extending it to everyone

Allora, attenzione alla veterinaria virologa valorizzata dai media:
Adnkronos
✔@Adnkronos

#IlariaCapua: "Bambini potrebbero essere colpiti, bisogna prepararsi" https://tinyurl.com/ycmo75wn #DiMartedi
125
23:04 - 28 apr 2020
Informazioni e privacy per gli annunci di Twitter
273 utenti ne stanno parlando
https://twitter.com/Adnkronos/status/1255241377195143171
Attenzione a Zingaretti, il capo PD:
Fase 2, Zingaretti “Pd al lavoro per un piano per l’infanzia”
“È necessario pensare a un nuovo modo di organizzare i servizi educativi, ludici, sportivi in un’ottica di protocolli sanitari e gestionali con strategie condivise dai diversi attori coinvolti”
Fase 2, Zingaretti “Pd al lavoro per un piano per l’infanzia” - QdS



Attenzione al sindaco di Milano, Sala PD, possibile prossimo governatore della Lombardia:
Coronavirus, Sala: «Pronta struttura per accogliere bambini figli di ammalati»

Questi stanno già operando a realizzare il programma enunciato da Attali e da Soros, con “l’aiuto” del coronavirus che loro sanno sarà una epidemia permanente.
Entrare nelle case e portare via i bambini lo fanno davvero. Hanno sempre obbedito a queste direttive per creare il nuovo mondo globale .

Almeno sappiate che il pretesto sanitario per dividere bambini dai genitori e dai nonni, non ha alcuna base scientifica. Qui ecco le parole di Andrea Crisanti, il virologo (umano) che ha debellato l’epidemia di Vo’ Euganeo, docente all’Imperial College di Londra , oggi direttore dell’Unità complessa diagnostica di Microbiologia a Padova.

“I dati sui bambini che abbiamo fatto a Vò (uno dei pochissimi studi al mondo in questo senso) parlano molto chiaro: i bambini sono tutti negativi. I bambini, per quanto abbiamo visto noi, non portano il virus. Non sono portatori sani .. Se si positivizzano si tratta di una infezione molto leggera e veloce.
“Abbiamo preso tutti i 255 bambini di Vò sotto i dieci anni, li abbiamo sottoposti tutti a tampone. Tutti negativi. La cosa più interessante è che 25 tra loro vivevano in case dove c’erano genitori o parenti che erano positivi e che hanno trasmesso l’infezione ad altri adulti. Ma non si sono infettati comunque. I bambini da noi analizzati hanno una ‘finestra’ virale estremamente breve e debole.
“ Il che non vuol dire che si possano riaprire automaticamente le scuole, perché il problema rimane comunque l’assembramento di adulti. Immaginare invece soluzioni dove gli adulti siano ridotti al minimo mentre i bambini possano stare tra loro liberamente è possibile. […] proteggere gli insegnanti adeguatamente, sanificare costantemente gli ambienti, utilizzare spazi aperti”.

"SORPRESA". L'IMMUNITÀ NON C'È PIÙ. | Estreme Conseguenze

Ciò che muove questi malvagi al potere è, rendere permanente la minaccia del coronavirus (sanno già che in autunno “tornerà”) per abolire la libertà (con l’app immuni che diverrà obbligatoria, altrimenti non potrete salire su un mezo pubblico, treno, aereo), entrare nelle vostre case coi loro assistenti sociali e viro-veterinari, allo scopo di distruggere la famiglia “patriarcale” da cui nascono le idee “conservatrici” e la “proprietà privata”..

VERSO LA BIBBIANO GLOBALE — Blondet & Friends
 

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