IL PROBLEMA DELLE MENTi CHIUSE E' CHE HANNO LA BOCCA APERTA

Così OLLY si salva :D

ROMA - NoMásCuloBlanco, tradotto Mai più sedere bianco: questo il nome del costume in transol ultratraspirante che non lascia il segno dell’abbronzatura.



Il transol è un tessuto speciale composto da milioni di microforature che lasciano traspirare il 50% di raggi solari in più rispetto ai costumi tradizionali, oltre all’acqua e all’aria.
“Vi sembrerà di essere nudi e di non indossare nulla” dice e assicura l’azienda produttrice di Valencia. Il costume si può comprare sul sito ufficiale dell’azienda (questo il link) e i prezzi (per lui e per lei) variano dai trenta ai sessanta euro.
 

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:up::clap: altro che politica
Così OLLY si salva :D

ROMA - NoMásCuloBlanco, tradotto Mai più sedere bianco: questo il nome del costume in transol ultratraspirante che non lascia il segno dell’abbronzatura.



Il transol è un tessuto speciale composto da milioni di microforature che lasciano traspirare il 50% di raggi solari in più rispetto ai costumi tradizionali, oltre all’acqua e all’aria.
“Vi sembrerà di essere nudi e di non indossare nulla” dice e assicura l’azienda produttrice di Valencia. Il costume si può comprare sul sito ufficiale dell’azienda (questo il link) e i prezzi (per lui e per lei) variano dai trenta ai sessanta euro.
 
Questo è la sinistra. Tutto è permesso. STOMACHEVOLE.
Adesso voglio proprio vedere il buffone di corte cosa dirà e farà.

La prima sezione civile del Tribunale di Napoli ha accolto il ricorso del presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca contro la sospensione dalla carica prevista dalla legge Severino.
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Ne dà notizia uno dei legali del governatore, l’avvocato Lorenzo Lentini, che parla di "grande soddisfazione e di vittoria della giustizia".

Di fatto adesso De Luca può entrare a Palazzo Santa Lucia.

Il Tribunale di Napoli, accogliendo in pieno la richiesta dei legali del governatore, ha disposto la sospensiva della sospensione, che venerdì scorso era stata firmata dal governo nei confronti di De Luca per effetto della legge Severino.



Il neogovernatore potrà dunque firmare gli atti e nominare la giunta.



La sospensiva della sospensione, come per il sindaco di Napoli Luigi de Magistris, è stata disposta con decreto dal presidente della prima sezione civile del Tribunale Guglielmo Cioffi in attesa che la Corte Costituzionale si esprima (il 20 ottobre) sulla legge Severino.
 
Ha fissato incredula quel “Gratta e Vinci”, ha cominciato ad urlare di gioia e ha trascinato in una grande euforia collettiva l’intera tabaccheria.
È successo ieri mattina attorno a mezzogiorno in un’attività del Miranese, la voce si è subito diffusa in un baleno perché la cifra era davvero super.

Il tabaccaio ha controllato e ha annuito con la testa: sì, parevano proprio dieci milioni.

La donna, in evidente pathos emozionale, ha consegnato i propri estremi bancari, il gestore ha subito registrato la vincita nel sistema informatico.
Baci, festeggiamenti, congratulazioni e una battuta spontanea: «In supermercato non ci vado a lavorare più».
Per due ore la donna ha sognato ad occhi aperti, avvisando quasi sconvolta amici e famigliari e immaginandosi magari in un’isola deserta a fare la vita che ha sempre sognato.
Basta con lo stress lavorativo, basta con i Gratta e Vinci, basta con tutto.

Dopo un paio d’ore, però, ha dovuto svegliarsi: hanno letto male tutti, lei e il tabaccaio, la dicitura non è chiara.
Niente vincita milionaria, ma comunque ben 10mila euro: ma una bottiglia è stata stappata comunque.
La signora non potrà lasciare il lavoro.
 
Spero proprio si tratti di una bufala. Credo proprio sia così.

ROMA - Dalla pipì alla pilsner. E’ lo slogan degli organizzatori del festival di Roskilde, in Danimarca.

Si tratta di un evento in cui si beve tanta ma tanta birra.

E ora, nelle zone del festival sono stati allestiti una serie di grandi contenitori metallici che serviranno per raccogliere l’urina dei partecipanti.

L’obiettivo, racconta il Guardian in un lungo reportage, è quello di riuscire a raccogliere almeno 25mila litri di pipì.


L’urina sarà poi tutta riutilizzata per fertilizzare le piantagioni di orzo e malto da cui verrà ricavata la birra che sarà servita nel festival 2017.

“E’ un modo diverso per riflettere sui nostri rifiuti, considerarli non più spazzatura ma una potenziale risorsa” ha spiegato al Guardian Leif Nielsen, tra i massimi responsabili di agricoltura in Danimarca e tra i principali sponsor del Festival.


L’iniziativa, per ora, sembra funzionare.

Bisognerà però vedere cosa succederà nel 2017: i danesi berranno la birra fatta grazie alla loro pipì?
 
VICENZA – Prima ha sistemato la bimba in macchina, legandola al passeggino, e poi ha caricato le buste della spesa nel portabagagli. Ma all’improvviso è scattata la sicura centralizzata e la piccola, di appena 7 mesi, è rimasta imprigionata nell’auto. E’ accaduto mercoledì mattina, poco dopo mezzogiorno, nel parcheggio dell’ipermercato Famila di Creazzo, in provincia di Vicenza.
Immediata la chiamata della mamma ai Vigili del Fuoco. Ma la donna, in preda al panico, non ce l’ha fatta ad aspettare l’arrivo della squadra e ha deciso di sfondare il finestrino della vettura per trarre in salvo la sua bambina. Il tutto sotto gli occhi degli altri clienti del supermercato, alcuni dei quali sono poi intervenuti in sostegno della donna.
Pochi minuti dopo i pompieri sono giunti sul posto ma la mamma aveva già riabbracciato la sua piccolina. Il caldo torrido (oltre 30° C) e l’auto parcheggiata sotto il sole rovente di luglio l’hanno convinta ad agire d’impulso.
 
VICENZA – Ha infilato la testa tra le sbarre del cancello di casa ed è rimasto incastrato. Succede al civico 3 di via Tonini a Chiampo, in provincia di Vicenza, dove un impavido bimbo di appena 3 anni ha aspettato di essere liberato prima di sciogliersi in un fragoroso pianto.
Quando ha visto che non riusciva più a liberarsi, il piccolo ha avuto la prontezza di chiamare la nonna in soccorso che, a sua volta spaventata, ha chiamato la mamma al lavoro. Le due donne, dopo svariati inutili tentativi, si sono decise a chiamare i Vigili del Fuoco di Arzignano. Giunti sul posto, i pompieri sono riusciti a risolvere l’emergenza in pochi minuti.
Senza utilizzare particolari strumenti, hanno sollevato il bambino fino a metà cancello e mentre due allargavano le sbarre a mano, altri due hanno sfilato la testa del bimbo, traendolo in salvo. A quel punto il piccolo, che fino a quel momento aveva dimostrato un coraggio encomiabile, è scoppiato a piangere.
 
TORINO – Sono stati cinque ragazzini di età compresa tra 12 e 14 anni a saccheggiare e devastare 19 appartamenti di un condominio di Bardonecchia, sulle montagne vicino Torino, lo scorso maggio. I carabinieri sono risaliti a loro, che hanno detto di avere agito “per divertimento” e avevano ancora tutta la refurtiva con sé, partendo da un piede di porco trovato in una delle case depredate. I cinque sono stati denunciati alla procura dei minori. Le vittime potranno rivalersi sui genitori.
I furti, tutti nel condominio di via Genova 22, che ospita decine di seconde case, sono stati messi a segno tra il 19 e il 23 maggio scorsi, quando nessuno si trovava al loro interno. I cinque ragazzini, secondo la ricostruzione dei carabinieri, hanno forzato le porte d’ingresso e, dopo aver rovistato e rubato tutto quello che hanno trovato, hanno spruzzato la schiuma di un estintore sui pavimenti e sui mobili delle stanze di alcuni appartamenti. A tradirli è stato il piede di porco con cui i carabinieri, dopo averlo trovato, hanno fatto il giro delle ferramenta della zona. Uno dei rivenditori ha ricordato di averlo venduto a uno dei ragazzini. Una volta individuato quest’ultimo gli investigatori sono risaliti anche ai suoi complici. Tutti hanno ammesso le loro responsabilità.
 
Ed ora abbiamo anche il Festival internazionale dei beni comuni. La più contraddittoria e bizzarra teoria degli ultimi anni, abbandonata la veste seriosa dei trattati di filosofia politica, scende in piazza per raccattare le tante “anime belle” e irriflessive che compongono l’universo, non solo giovanile, dei cosiddetti “antagonisti“. Cioè di coloro che vogliono realizzare, come dicono, un’alternativa di sistema all’attuale modo di produzione e distribuzione della ricchezza, nonché di organizzazione del lavoro e della società. In una parola, all’odiato capitalismo. E il Comune di Chieri, ridente cittadina alle porte di Torino, che organizza la kermesse (dal 9 al 12 luglio prossimi), farà sicuramente il botto: sia perché le suggestioni anticapitalistiche non conoscono mai crisi, soprattutto nel nostro Paese, sia perché il parterre messo su è il meglio che si potesse concepire per abbindolare i gonzi e anche, direi, per offrire suggestioni a buon mercato ai tanti nostalgici di una sinistra sinistra che, seppur ridotta in apparente minorità, ha ancora forza a sufficienza per influenzare e immobilizzare questa vecchia e stanca Italia. Nostalgici di cosa è presto detto, senza perifrasi: del comunismo, di cui il “benecomunismo“, che lo richiama anche nel nome, può essere considerato un surrogato forte ma anche presentabile perché apparentemente non compromesso con le nefandezze del ventesimo secolo. Un brand che funziona, anche se ovviamente in modo molto furbo e ipocrita. Esso infatti lavora sul più inveterato fra i tabù della sinistra, generatore irrazionale di risentimenti e acrimonie contro i cosiddetti “ricchi”: la proprietà privata. Sottrarre gradualmente al privato, come suggeriscono i “benecomunisti”, settori sempre più ampi della produzione dei beni materiali e dei servizi sarebbe pertanto un’anticipazione parziale di quella comunione dei beni che Marx considerava l’ultimo stadio nella presa del potere da parte del proletariato: “Da tutti secondo le proprie possibilità, ad ognuno secondo i suoi bisogni”.
 
Qualcuno si muove......

Ferruccio De Bortoli, ex direttore del Corriere della Sera, si scaglia nuovamente contro il Presidente del Consiglio, Matteo Renzi. Ha scelto di farlo questa volta dalle colonne della storica rivista Linus, che è tornata in edicola con una nuova veste grafica.
Ecco alcuni passaggi dell'invettiva di De Bortoli contro Renzi: "Parla di sé in terza persona. È fantastico. Lui pensa che per governare basti raccontare una bella storia al Paese [...] Il renzismo è un prodotto di sintesi del berlusconismo di sinistra. È la dimostrazione di come il Pd, che ha sempre combattuto Berlusconi, sia stato conquistato da un suo clone. Ultimamente però inizia a battere qualche colpo a vuoto, tanto da sembrare in uno stato quasi confusionale".
Per l'ex direttore del quotidiano di Via Solferino, il Presidente del Consiglio è anche "meschino" per non aver difeso il sindaco di Roma Ignazio Marino, travolto dallo scandalo Mafia Capitale. Per De Bortoli, il chirurgo genovese, sin dall'inizio, era inopportuno per guidare la Capitale. Ma, allo stesso tempo, segnala, "non è buona norma scaricare i propri candidati nel momento in cui non ti servono più".
 

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