IL SOLO OBBLIGO CHE HO DIRITTO DI ASSUMERMI E' QUELLO DI FARE SEMPRE CIO' CHE RITENGO GIUSTO

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Con la fuga precipitosa, duramente pagata con i morti negli attentati a Kabul,

gli USA hanno lasciato dietro di se forti polemiche, ma anche un enorme arsenale che ha reso, in pochi giorni,

i talebani una discreta potenza militare internazionale, forse al di sopra di alcuni loro vicini delle repubbliche centrasiatiche.



Questa infografica, diventata virale, mostra l’enormità di quanto lasciato sul campo dall’esercito USA


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Per dare un parametro un esercito europeo come quello Irlandese ha solo 10 elicotteri d’attacco e da trasporto.


Ora i talebani sono nell’élite mondiale che opera con il gli elicotteri Balckhawk.

Oltre ai visori notturni vi sono anche gli strumenti per il riconoscimento facciale

che daranno accesso non tanto ai talebani, ma soprattutto ai servizi segreti pachistani, a importanti database a stelle e strisce.



Un enorme disastro.


Alla fine della seconda guerra mondiale i piloti tedeschi buttarono bombe a mano nei motori dei loro aerei per non farli cadere in mano alleata.


Sarebbe stato così difficile dare ai soldati americani un ordine simile?
 
:rosa:
Dany, non funziona esattamente così...
...giusto e corretto per me e per gli altri...altrimenti dovresti vivere isolata dagli altri...
Anche qualche dittatore nazista riteneva ( per lui) giusto assumersi il dovere di fare certe cose.
Un saluto.

PS: belle foto!:)
 
:rosa:
Dany, non funziona esattamente così...
...giusto e corretto per me e per gli altri...altrimenti dovresti vivere isolata dagli altri...
Anche qualche dittatore nazista riteneva ( per lui) giusto assumersi il dovere di fare certe cose.
Un saluto.

PS: belle foto!:)
Ciao Dinogi :)
Si, hai ragione... ma purtroppo penso sia un pensiero utopico come "la pace nel mondo" :(

Ho voluto citare questa frase proprio per l'ambiguità che genera questo pensiero.
La sua interpretazione può risultare tanto terrificante (l'esempio di un dittatore è perfetto) quanto difensiva (ribellarsi al dittatore).
Naturalmente questo è solo il mio pensiero :)

Grazie per le foto :ops:
 
I tedeschi cominciano a seccarsi per la politica espansiva della BCE
e questo avrà delle conseguenze politiche sicure.

Prima la ricerca poi le considerazioni.


Secondo una ricerca condotta da DIA Germania
la maggioranza dei tedeschi si aspetta un’inflazione ancora alta.

Per essere precisi la maggior parte dei tedeschi presume
che l’inflazione rimarrà alta come lo è ora o addirittura aumenterà nei prossimi anni.

Solo una piccola minoranza crede in un ritorno ai tassi d’inflazione estremamente bassi del recente passato.

Questo è il risultato dell’ultimo trend della DIA Germania,
che l’istituto di ricerca d’opinione Insa Consulere ha raccolto per conto dell’Istituto tedesco per la previdenza.

Secondo questo, un terzo degli intervistati
ipotizza che il tasso di inflazione si manterrà al livello del tre-quattro per cento, come avviene attualmente.

Quasi altrettanti (31%) si aspettano addirittura che l’inflazione continui a crescere
e sono possibili aumenti superiori al 5%.

Le aspettative d’inflazione aumentano con l’età.

Un numero significativamente maggiore di persone di 50 anni e oltre
assume un tasso d’inflazione costantemente elevato rispetto alle fasce di età fino a 39 anni.


“Le ragioni di questa valutazione più scettica non sono state determinate nel sondaggio,
ma si può presumere che le persone anziane ricordino ancora fasi con alta inflazione nei decenni precedenti
e che queste esperienze influenzino anche la visione degli sviluppi futuri”,
prova il portavoce della DIA Klaus Morgenstern a spiegare queste differenze.

Inoltre, le valutazioni dell’andamento dell’inflazione dipendono chiaramente dalle preferenze dei partiti.

La maggioranza degli elettori dell’AfD (56 percento)
e degli elettori del partito di sinistra (46 percento)
presume che l’inflazione continuerà a salire.

Gli altri gruppi di elettori, invece, hanno indicato che il tasso d’inflazione rimarrebbe al tre-quattro per cento nel prossimo futuro.


Il mese scorso l’inflazione tedesca ha toccato un punto che non vedeva da venti anni, il 3,8%.
I dati preliminari usciti proprio oggi danno un 3,9%, ancora peggio.

La fiammata non era dovuta solo all’aumento dell’IVA, ma si rivela più duratura.


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Il questo momento il debito tedesco paga un -0,46% d’interessi sul debito pubblico,
il che rende il tasso reale negativo, se fosse confermato un livello simile inflazionistico, di oltre il 4,3%!.

Potete ben capire come questo fatto, che porterebbe solo gioia in Italia,
porti invece terrore e disperazione nelle terre teutoniche.

Quindi la politica dovrà tenerne conto ora,
alla vigilia di una tornata elettorale che vede la CDU non come primo partito,
sia dopo.

I Verdi sono poco sensibili sul tema,
ma la AfD ne farà un cavallo di battaglia portando via ulteriormente voti alla CDU/CSU.

Le pressioni sulla BCE saliranno alle stelle.

Eppure la BCE non ha altra scelta in un momento in cui anche la variante Delta
fa sentire il suo peso economico e dove il debito pubblico è un tema pesante anche in Francia e Spagna.


L’alternativa?

Dexit, almeno dall’unione monetaria, se ne hanno il coraggio.


Con quella risolverebbero tutti i loro problemi.
 
E' cosa certa e giusta, è ritenere di fare quello che è giusto,
senza che dei dementi ti impongano di fare un qualcosa di demenziale.

Ecco qui degli esempi di poveri cervelli lobotomizzati, incapaci di pensare e capire
che anche se hai fatto il vaccino, puoi prendere il virus e lo puoi trasmettere.

NON SEI IMMUNE.

Il passaporto verde non serve a nulla. ZERO.


Se vuoi avere una certezza, devi fare il tampone.


Il prossimo 5 settembre si disputerà in quel di Orte, ridente cittadina laziale,

la XXI edizione del “Trofeo delle 7 Contrade”.


Leggendo il regolamento, che per ciò che concerne le misure anti-Covid
continua a prevedere l’obbligo abbastanza insensato di correre i primi 500 metri di gara
(in cui vi è senz’altro una richiesta maggiore di ossigeno) con la mascherina,
in grande evidenza si trova la seguente prescrizione:


“Al ritiro del pettorale è richiesto esibire Green pass o tampone con validità in corso.”


Ora, soprattutto per quel gran numero (almeno spero), di appassionati che non corrono solo con i piedi,

una simile richiesta imperativa deve sembrare ancora più insensata

rispetto a quella che impone di correre con una pezzuola che copre bocca e naso.

E in verità lo è, se consideriamo che al momento

la normativa vigente non prevede il citato passaporto sanitario per partecipare ad eventi sportivi all’aperto.



Ma tant’è, evidentemente anche nel nostro piccolo mondo antico amatoriale
c’è qualcuno che ama essere più realista del re, come si suol dire,
escogitando una sorta di segregazione sanitaria tra i praticanti della nostra nobile disciplina.


D’altro canto, per comprendere l’assurdità della cosa,
basti pensare che il 5 settembre sarà possibile mangiare nei ristoranti all’aperto di Orte,
magari stazionando per qualche ora a pochi metri da altri clienti seduti ai tavoli,
ma non partecipare ad una corsa locale che prevede sporadici contatti tra gli atleti,
rigorosamente gestiti con tanto di distanziamento e mascherine,
se non si esibisce il Green pass o in subordine un tampone in corso di validità.


Che dire allora: dal momento che all’inferno si finisce a piccoli passi,
c’è il rischio che per continuare la nostra passione sportiva ci venga imposto da qualche solerte organizzatore
di correre con una sorta di scafandro. Al peggio sembra non esserci mai fine.


Attualmente gli organizzatori oscillano al riguardo:
per esempio è stato specificato che alla Marcialonga di Moena del 5 settembre non sarà necessario il cosiddetto Green pass;

che diverrà invece obbligatorio alla maratona Alzheimer in provincia di Forlì-Cesena la domenica successiva.

Mentre la più parte degli organizzatori, pur non richiedendo il certificato,
impone l’autocertificazione scritta, talvolta (ma raramente) accompagnata dalla misurazione della temperatura.
 
Le malattie vanno CURATE.
Non vigilante attesa .........BUFFONI.


Scontro all’Ok Corral tra Ignazio La Russa e Andrea Crisanti in diretta televisiva sul tema sempre caldo della pandemia.

È accaduto nei giorni scorsi durante “Agorà Estate”, programma mattutino di approfondimento in onda su Rai Tre.

L’esponente di Fratelli d’Italia è letteralmente sbottato dopo aver ascoltato

una impressionante mitragliata di numeri allarmanti esposta dal microbiologo, accusando quest’ultimo di spargere terrore a piene mani.


In particolare Crisanti, dopo una lunga dissertazione sull’uso della mascherina
da utilizzare vita natural durante nonostante i vaccini, ha dichiarato:

“In Italia muoiono circa 450mila persone all’anno.
In Inghilterra più o meno lo stesso numero.
E in questo momento in Gran Bretagna muoiono 100 persone di Covid al giorno, questo significa 37mila persone all’anno.
Io penso che sia vergognoso che esista una malattia trasmissibile che causa il 10 per cento delle morti totali annue di un Paese.”



E rivolgendosi a La Russa: “Terrorista è lei che consente e favorisce la trasmissione di una malattia mortale”.


Ora, assumendo la visione catastrofica del virus che Crisanti ci racconta dall’inizio di questa tragedia,
bisognerebbe modificare la definizione “malattia mortale” in tutti i migliori dizionari della lingua italiana.


Ad esempio, in quello della “Treccani” si definisce letale una patologia che ha per lo più esito mortale.


Ma dal momento che si stima che almeno il 96 per cento di chi contrae il Sars-Cov-2 è asintomatico o paucisintomatico,

la malattia che da esso scaturisce non può essere definita mortale, caro professor Crisanti.



Poi sui numeri, che come è noto hanno la testa sempre molto dura,
il virologo del terrore sembra aver preso una cantonata colossale.


Infatti, prima del Covid in Italia morivano mediamente quasi 200.000 mila persone in più
rispetto a quanto sostenuto da Crisanti (nel 2019 si sono registrati 647.000 decessi).


Non quisquilie o pinzillacchere, Anacleto!


Ma diversamente dal gufo altamente istruito di disneyana memoria,

il microbiologo di Padova ha proseguito a violentare la matematica sostenendo che 37.000 morti,

quest’ultimi basati su un dato falso

(visto che da tempo mediamente sia in Italia che nel Regno Unito i decessi col Covid-19 sono circa un terzo),

rappresentano il 10 per cento di 450.000.


A questo punto viene spontaneo da chiederci se questo ascoltato professionista della paura

parli in buonafede o se egli tenda volutamente a distorcere i dati per sostenere una linea del terrore

che lo ha proiettato alla ribalta delle cronache.



Ma anche accettando la prima ipotesi, quanta fiducia possiamo concedere a un novello Savonarola sanitario

che spara numeri a casaccio, creando un eccesso di allarme che tanto male sta facendo al Paese?




Nel frattempo segnalo che, nonostante i vaccini,
gli Stati che non hanno seguito la linea chiusurista di Crisanti,
puntando sull’immunità naturale, su tutti la Svezia,
registrano una situazione ospedaliera decisamente migliore
rispetto a chi continua ad adottare le misure più restrittive.


Tant’è che il 17 agosto del 2020, con zero vaccinati e senza passaporto sanitario interno,

in Italia si contavano 810 ricoverati con sintomi e 58 in terapia intensiva.


Lo stesso giorno del 2021, invece, sono stati registrati ben 3.472 ricoverati con sintomi

e 423 terapie intensive occupate da malati di Covid-19.



Magari l’illustre Crisanti potrebbe svelarci l’arcano

di questa apparentemente sconcertante discrepanza

tra i suoi illuminati desideri e la realtà.
 
OGGI IN LOMBARDIA

48 DEGENTI IN TERAPIA INTENSIVA

341 PAZIENTI NEI REPARTI DEGENZA COVID

alla faccia dei vaccini.....e di Crisanti.
 

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