IL SOLO OBBLIGO CHE HO DIRITTO DI ASSUMERMI E' QUELLO DI FARE SEMPRE CIO' CHE RITENGO GIUSTO

Si sa già come funziona.
Si mandano avanti dei fomentatori, che nulla hanno a che vedere con il POPOLO
e si aspetta l'effetto che fa, facendo di un filo d'erba, un fascio.
E poi si chiedono le limitazioni alle libertà di pensiero ed espressione.
Alla propria capacita di DECIDERE del proprio destino.
Della vita.

Hanno sempre fatto così...dai tempi lontani.

Ed ecco un esempio di giornalaio adepto al "potere".
Lui sì negazionista. Lui sì portatore di demagogia.



Certe tendenze bisognerebbe fermarle per tempo,

correggendo subito quel che c’è da correggere

nel modo di affrontare i problemi,

nel modo di darne conto e nel modo di discuterne,

per evitare un’escalation di violenza e imbarbarimento del dibattito

che è ovviamente un male in sé,

ma può avere anche pesanti ricadute sulla campagna di vaccinazione in un momento delicatissimo,

e rivelarsi dunque un male al quadrato, anzi al cubo.


Prima di tutto occorre che se ne facciano carico politici,
giornalisti e opinionisti, sindacalisti e intellettuali,
conduttori televisivi e personaggi pubblici in generale.


Ma a questo punto è importante che se ne faccia carico anche il governo,

tagliando la testa al toro e spingendo la sua riluttante maggioranza

– indovinate chi sono i più riluttanti? –

a prendere la strada dell’obbligo vaccinale per tutti.



Adesso, dinanzi alle violenze, da sinistra si levano indignate accuse ai partiti di destra
colpevoli di avere legittimato e cavalcato il delirio no vax, ovviamente senza nessun riferimento ai Cinquestelle,
che pure di questa roba detengono il copyright, perché la destra non ha fatto altro che copiare da loro.

Enrico Letta invita giustamente tutti i partiti a non ammettere più alcuna ambiguità su questo terreno,
ma continua a passare sotto silenzio le mille ambiguità – per non dire di peggio, e andrebbe detto di molto peggio –
che su green pass e misure di sicurezza vengono quotidianamente dai sindacati, e da Maurizio Landini in particolare.


La verità è che in questi anni, purtroppo,

la lunga semina populista e antipolitica,

anzitutto da parte del mondo dell’informazione,

ha creato un’amplissima vulnerabilità di gregge,

che ci rende particolarmente permeabili a qualsiasi campagna di disinformazione,

alla diffusione virale di qualunque pericolosa fregnaccia,

quale che ne sia l’origine, colposa o dolosa (ammesso che in questo campo la distinzione sia sempre possibile).


Occorre alzare un argine,

va fatto adesso,

e bisogna che tutti diano una mano.


Senza un sussulto di responsabilità, da parte di ognuno,
è concreto il rischio di venire travolti, dai contagi e dalla demagogia.
 
BUFFONE.

Dillo chiaramente, scrivilo ai tuoi lettori,
rendili edotti di quale sia la reale copertura dei "vaccini",
che pfizer e moderna non sono "vaccini",
che astrazeneca e johnson danno gravi complicazioni,
che - lo dice la medicina - in tempo di circolazione del virus
non ci creano i vaccini, perchè a loro vlta, creano le varianti,
dillo che il virus muta ad ogni stagione autunnale ed in ogni continente,
dillo che ogni 4/6 mesi avremo una nuova variante che
non sarà coperta della sperimentazione, perchè di sperimentazione si tratta,
dillo che i "richiami" andranno avanti all'infinito, senza una cura,
dillo che le lobbies farmaceutiche fanno quadrato perchè "guadagnano lautamente",
che i presunti "vaccini" non sono testati, che sono stati approvati
in emergenza e che non vengono portate avanti le "CURE" alla malattia,
dillo che NOI stiamo facendo "la sperimentazione". Noi siamo le cavie,
ad un virus parainfluenzale che colpisce il 5% dei positivi.

Dillo, che - seppure vaccinato - puoi contrarre il virus e lo puoi ritrasmettere.
 
Sebbene l’inusitata introduzione di un salvacondotto sanitario
abbia di fatto realizzato una forma di obbligo vaccinale strisciante,
se quest’ultimo fosse stabilito erga omnes con legge ordinaria,
così come prescrive la Costituzione,
ci troveremmo di fronte ad un provvedimento senza precedenti nella nostra storia repubblicana.


Finora sono stati resi obbligatori una dozzina di vaccini,
in gran parte rivolti ai minori e a particolari categorie professionali,
per malattie che comportano rischi ben più alti rispetto quelli che si corrono contraendo il Sars-Cov-2.

Tra questi vaccini ricordiamo quello per la poliomelite, la difterite, la pertosse, la meningite, l’epatite B, il tetano e la tubercolosi.


Eppure con malattie che possono arrivare ad un tasso di letalità del 50%,
come nel caso del tetano, nessun legislatore si è mai sognato di imporre il relativo vaccino all’intera popolazione.



Ciò, evidentemente, sulla base del diverso tasso di rischio
che tali malattie comportano tra le varie fasce di età e le diverse categorie professionali.


Ebbene, in estrema sintesi, adottando il medesimo, ragionevole criterio sanitario seguito finora,

dovrebbe risultare chiaro come il sole che l’obbligo vaccinale per una malattia con un tasso di letalità

apparente piuttosto basso non ha molto fondamento,

se non quello di compiacere il partito unico del terrore

e i suoi molti addentellati dell’informazione e della cosiddetta scienza ortodossa.



D’altronde basterebbe leggere con attenzione i numeri pubblicati dall’Istituto Superiore di Sanità

per comprendere l’assurdità del medesimo obbligo vaccinale.



I dati aggiornati al 17 agosto del 2021 confermano ciò che già i primi rilevamenti evidenziavano;

ossia che il Covid-19 è una malattia grave quasi esclusivamente per le fasce più fragili della popolazione

e che, di converso, i soggetti sostenuti da un valido sistema immunitario non correvano e tuttora non corrono soverchi rischi.



Tant’è che il totale dei casi asintomatici, paucisintomatici e lievi, divisi per fasce di età, non lascia adito a dubbi:


0-9 anni = 99,1%

10-19 = 99,5%

20-29 = 99,0%

30-39 = 97,4%

40-49 = 96,8%

50-59 = 94,5%

60-69 = 89,0%

70-79 = 80,8%

80-89 = 76,6%

90+= 82,4%

Ora, segnalando che queste significative percentuali si basano sui casi ufficiali,

molto sottostimati secondo alcuni studi dell’Organizzazione mondiale della sanità

(in particolare quello divulgato nel settembre del 2020 da MiKe Ryan,
capo delle operazioni di emergenza dell’Oms, valutava la diffusione del contagio
da 10 a 20 volte superiore, abbattendo drasticamente il tasso di letalità del Covid-19),


è ragionevole sostenere la stringente necessità di un obbligo vaccinale, alias Tso, per tutti i cittadini?



Io penso francamente di no,

anche considerando che i rischi di reazioni avverse post-vaccinazione

possono essere superiori a quelli della malattia per tutte le persone in ottima salute.
 
Di fronte ad una malattia che nella gran parte dei casi

colpisce duramente gli individui già affetti da gravi e gravissime patologie, spesso multiple,

sembrerebbe logico seguire la stessa linea fin qui adottata per l’influenza stagionale:

vaccinare i fragili

e consentire al resto della popolazione di optare per l’immunità vaccinale

o per quella naturale determinata dal contagio.



Tutto questo almeno in un mondo normale.


Ma dato che soprattutto in Italia con l’arrivo del Covid-19 abbiamo annichilito i più elementari nessi di causalità,

trasformando un virus banale per le persone in buona salute in una sorta di peste del terzo millennio,

l’arrivo insensato dell’obbligo vaccinale sembra oramai nella allucinante logica delle cose.



D’altro canto, nel proliferare di ducetti che a tutti i livelli invocano misure degne di una repubblica delle banane

– come l’idea folle del democratico compagno che governa la Toscana di mettere agli arresti domiciliari chiunque non si vaccini

oramai ci aspettiamo qualsiasi abominio liberticida.


In tal senso sembra proprio che gli anticorpi democratici

per contrastare l’inverosimile deriva sanitaria in atto

sono oramai attivi in ben pochi individui, ahinoi!
 
Si sa già come funziona.
Si mandano avanti dei fomentatori, che nulla hanno a che vedere con il POPOLO
e si aspetta l'effetto che fa, facendo di un filo d'erba, un fascio.
E poi si chiedono le limitazioni alle libertà di pensiero ed espressione.
Alla propria capacita di DECIDERE del proprio destino.
Della vita.

Hanno sempre fatto così...dai tempi lontani.

Ed ecco un esempio di giornalaio adepto al "potere".
Lui sì negazionista. Lui sì portatore di demagogia.



Certe tendenze bisognerebbe fermarle per tempo,

correggendo subito quel che c’è da correggere


nel modo di affrontare i problemi,

nel modo di darne conto e nel modo di discuterne,

per evitare un’escalation di violenza e imbarbarimento del dibattito

che è ovviamente un male in sé,

ma può avere anche pesanti ricadute sulla campagna di vaccinazione in un momento delicatissimo,

e rivelarsi dunque un male al quadrato, anzi al cubo.


Prima di tutto occorre che se ne facciano carico politici,
giornalisti e opinionisti, sindacalisti e intellettuali,
conduttori televisivi e personaggi pubblici in generale.

Ma a questo punto è importante che se ne faccia carico anche il governo,


tagliando la testa al toro e spingendo la sua riluttante maggioranza

– indovinate chi sono i più riluttanti? –

a prendere la strada dell’obbligo vaccinale per tutti.



Adesso, dinanzi alle violenze, da sinistra si levano indignate accuse ai partiti di destra
colpevoli di avere legittimato e cavalcato il delirio no vax, ovviamente senza nessun riferimento ai Cinquestelle,
che pure di questa roba detengono il copyright, perché la destra non ha fatto altro che copiare da loro.

Enrico Letta invita giustamente tutti i partiti a non ammettere più alcuna ambiguità su questo terreno,
ma continua a passare sotto silenzio le mille ambiguità – per non dire di peggio, e andrebbe detto di molto peggio –
che su green pass e misure di sicurezza vengono quotidianamente dai sindacati, e da Maurizio Landini in particolare.


La verità è che in questi anni, purtroppo,

la lunga semina populista e antipolitica,

anzitutto da parte del mondo dell’informazione,

ha creato un’amplissima vulnerabilità di gregge,

che ci rende particolarmente permeabili a qualsiasi campagna di disinformazione,

alla diffusione virale di qualunque pericolosa fregnaccia
,

quale che ne sia l’origine, colposa o dolosa (ammesso che in questo campo la distinzione sia sempre possibile).


Occorre alzare un argine,

va fatto adesso,

e bisogna che tutti diano una mano.


Senza un sussulto di responsabilità, da parte di ognuno,
è concreto il rischio di venire travolti, dai contagi e dalla demagogia.
"dinanzi alle violenze" .... azz... migliaia di persone in strada e l'unico episodio che continuano a mandare in onda i tg è questo incredibile atto di violenza:rolleyes:... e cioè lo smontaggio di un gazebo (che tra l'altro nulla aveva a che fare con la manifestazione, visto che era chiaramente un atto di rabbia nei confronti di chi ha spudoratamente tradito le aspettative degli elettori).
Non aspettavano altro che un pretesto per alimentare l'odio e l'hanno trovato.
 
Ed in tv danno spazio persino a questi "elementi".
E poi gli esagitati, i violenti, sono "gli altri".



"Il ministro Luciana Lamorgese

richiami in servizio Bava Beccaris che sa come trattare questa gente. Questi terroristi".



Se c'è un clima di violenza e di tensione sul vaccino anti-Covid
sembra chiaro che le parole di Giuliano Cazzola non porteranno di colpo la calma tra no vax ed esperti.

L'ex sindacalista ed esponente di +Europa lunedì 31 agosto a Stasera Italia
, il programma condotto da Veronica Gentili su rete 4,
si lascia prendere dalla foga e si lancia in una citazione incendiaria.

Il tema è quello dei blocchi alla circolazione annunciati dai no green pass
nei prossimi giorni per l'introduzione dell'obbligo di certificato sui mezzi di trasporto.


"Uno che ha paura di farsi un vaccino perché deve bloccare le stazioni?
Se lo faccia e stia buono. La ministra richiami in servizio il 'feroce monarchico Bava che con il piombo gli affamati sfamò'"

ribadisce Cazzola lasciando lo studio senza parole.

Il riferimento storico è a Fiorenzo Bava Beccaris,
il generale italiano famoso per aver represso nel sangue i Moti di Milano del 1898 f
acendo sparare sulla folla e causando 83 morti e numerosi feriti.
Un bagno di sangue che portò indirettamente nel 1900 al regicidio di Umberto I
per mano dell'anarchico Gaetano Bresci che ammise di voler vendicare i morti di Milano.



"Ma perché dice queste cose e poi si lamenta che l'attaccano?", lo riprende la Gentili.

"Ma perché questi sono dei terroristi, non hanno nessuna scusa, non meritano nulla, Meritano la celere che li bastoni",
continua l'ex sindacalista che sull'argomento non si tiene e ogni tentativo della conduttrice
di ricondurre la discussione su binari mento estremi risulta vano,
tanto che toglie la parola a Cazzola e tira in ballo l'ex ministro Giulio Tremonti.

Cazzola: "il ministro Lamorgese faccia una cosa: richiami in servizio Bava Beccaris, che sa come trattare questa gente, questi terroristi" Bava Beccaris, il feroce monarchico Bava con il piombo gli affamati sfamò"I novax sono dei terroristi meritano la celere che li bastoni" pic.twitter.com/DaYsUhMEWh
— Ortigia-PR (@OrtigiaP) August 30, 2021
 
Vorrei parlare di economia, di macroeconomia, e di finanza,
ma, purtroppo, la recente pandemia ha dato libero sfogo a quanto di peggio c’è nell’uomo
e, purtroppo, ha anche permesso che questo peggio fosse proposto a centinaia di migliaia di telespettatori in TV.


Siamo giunti a Cazzola che invoca il piombo dei cannoni di Bava Beccaris
contro coloro che protestano contro il Green Pass, e che potrebbero essere benissimo vaccinati.

Detto di sua propria voce a Controccorrente, di fronte a Veronica Gentili e a un affranto Giulio Tremonti:






Incredibile il confronto fra chi protesta contro una misura voluta dallo stato
ed i “Terroristi”, letteralmente da restare senza parole.

Per i meno storicamente dotti ricordiamo che il Generale Bava Beccaris fece sparare su una folla di operai,
neppure in uno sciopero ufficiale, durante i moti del 6-9 maggio 1898, causando 81 morti fra i civili.
I morti in totale furono 83, di cui un poliziotto ed un soldato, per capire come andarono le cose.

In realtà i moti furono a senso unico, cioè il generale fece sparare cannonate anche a mitraglia sugli operai per strada,
giungendo a spianare un convento perché temeva che qualcuno potesse trovarvi rifugio.



MHS_canister_shot.jpg



Proiettile a mitraglia, seconda metà XIX secolo.


Erano i primi momenti in cui i socialisti potevano sedere in parlamento,
ma erano una sparuta minoranza con i repubblicani, in un’assemblea ancora eletta rispetto al censo.


download-4.png

In rosso i socialisti, verde chiaro i repubblicani, arancione i radicali blu l’opposizione costituzionale, verde la maggioranza dei “Ministeriali”



Alla base della folle reazione vi era il terrore dei bempensanti per i socialisti,
tanto che Bava Beccaris per quest’opera fu decorato da Re Umberto I per “Servigi resi all’umanità”.
Gaetano Bresci attentò poi alla vita di Umberto per vendicare questi morti.


Secondo voi, in una visione storica, prevalsero i socialisti o Bava Beccaris.


Alla storia passerà il “Facepalm” di Tremonti alle parole di Cazzola


facepalm.jpg



e l’imbarazzo della Gentili.

Però l’imbarazzo dovrebbe essere negli autori che invitano tali personaggi in TV…
 
Parte l’ultimo aereo dall’aeroporto Karzai di Kabul,
portandosi via gli ultimi militari US della più lunga guerra combattuta da Washington, e partono da sconfitti.


Eppure, ancora sino a poche settimane fa, avrebbe potuto andare diversamente.

Quando si è liquefatto il governo Gazhi,
più impegnato nella digitalizzazione del paese e nella raccolta di denaro che nella sua difesa,
i talebani hanno contattato i comandi USA per capire come gestire il vuoto di potere che si trovavano davanti.

Quindi offrirono agli USA di mantenere il controllo della città, come dice il Washington Post, ma andò diversamente.

Nel vuoto di potere , la legge e l’ordine hanno cominciato a crollare, con segnalazioni di bande armate che si muovevano per le strade.



In un incontro di persona organizzato frettolosamente, alti leader militari statunitensi a Doha, tra cui McKenzie,
il comandante del comando centrale degli Stati Uniti, hanno parlato con Abdul Ghani Baradar, capo dell’ala politica dei talebani.


“Abbiamo un problema”, disse Baradar, secondo il funzionario degli Stati Uniti.
“Abbiamo due opzioni per affrontarlo: tu [l’esercito degli Stati Uniti] ti assumi la responsabilità di proteggere Kabul o devi permetterci di farlo”.


Per tutto il giorno, Biden era rimasto risoluto nella sua decisione di ritirare tutte le truppe americane dall’Afghanistan.

Il crollo del governo afghano non gli aveva fatto cambiare idea.


McKenzie, a conoscenza di quegli ordini, disse a Baradar che la missione degli Stati Uniti

era solo quella di evacuare cittadini americani, alleati afgani e altri a rischio.

Gli Stati Uniti, disse a Baradar, avevano bisogno dell’aeroporto per farlo.



Sul posto, secondo altri due funzionari statunitensi, è stata raggiunta un’intesa:

gli Stati Uniti potrebbero avere l’aeroporto fino al 31 agosto.

Ma i talebani avrebbero avuto il controllo della città.



Quindi gli USA hanno ceduto il controllo della città in modo volontario,

lasciando poi che anche ISIS circolasse liberamente

e compisse gli attentati in cui sono morti molti cittadini americani.


Inoltre Kalil Haqqani, ricercato per i contatti con Al Quaeda e con una taglia da 5 milioni di dollari da parte dell’FBI,

è diventato responsabile della sicurezza in città........


The result of this decision by President Biden & Gen. McKenzie is that Khalil Haqqani—an al Qaeda-linked terrorist with a $5 million U.S. bounty on his head—was placed in charge of security of Kabul. pic.twitter.com/4OKP2d5wWg
— John McCormack (@McCormackJohn) August 29, 2021





Bel colpo nonno Joe!
 
Metamorfosi bassettiana.


Esisteva un Matteo Bassetti diverso, quando andava qualche volta a parlare online

e non era diventato una star dell TV e maestro della moda.


Un Matteo Bassetti del 2020 quando partecipava a dirette streaming con Di Donno,

l’esperto della terapia sierologica, recentemente scomparso.


Un Bassetti che parlava del Covid-19 come di una banale malattia influenzale,

anzi che non capiva, sulla base dei numeri, il perché di tutta questa attenzione al Covid.


Del resto faceva pochi più morti per numero di malati dell’influenza del 2009….



Se non lo ascoltaste con le vostre orecchie non ci credereste, eppure è qui.
 

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