-"Visto il periodo dell'anno che volge al termine,
so che come minimo da parte mia vi aspettate due parole,
sulle cui annuire o dissentire.
Ebbene...
...poteva andare meglio, decisamente meglio, punto. "
Abbassò lo sguardo, gli trasudava rammarico,
contraendo la bocca in una smorfia da selfie
mentre si fustigava l'interno guancia con i canini.
In questa breve pausa raggruppò i fogli degli appunti
che erano aperti a ventaglio sul tavolo, come fossero carte da giuoco.
Poi li alzò e li sbattè sul tavolo per allinearli verticalmente.
Nel silenzio generale che già da prima si era venuto a creare
era chiaro per tutti che il discorso era già finito e in fin dei conti
non c'era molto da aggiungere, anzi niente.
Chi per consapevolezza degli andamenti
chi artefice degli eventi e chi vittima o tutte e due le cose,
ben sapeva che le parole che avrebbe pronunziato
non potevano essere differenti che da quelle udite.
Si, il rinfresco c'era anche se niente di faraonico.
Il personale che lo serviva si era già accordato su come spartirsi
la grande rimanenza che non sarebbe nemmeno uscita dai frigo o dai forni
che non era solo li che ormai l'assembramento aveva luogo più
per ottemperare all'obbligo morale di far vivere quel rito collettivo,
ritenuto una volta un diritto d'istituzione, piuttosto che per un frizzante momento di convivio.
Ma inaspettatamente riprese a parlare.
"...Io, si Io...,
io credo nella luce! Buon Natale a Tutti."
A quel punto effettivamente aveva concluso, forse nel peggiore dei modi.
Prese gli occhiali dal tavolo riponendoli nella tasca della giacca
e la tirocinante a cui aveva fatto cenno gli porto celermente il paltò e la bombetta.
Chi soffocava con la mano un ridolino, chi sbigottito, chi osservava l'orologio e
cercava dentro di se di riorganizzarsi visto che se l'era cavata presto, il brusio in sala era in crescendo
mentre si spegneva quel timido applauso che in pochi di istruzione montessoriana
avevano dato il via.
Che fosse stato in malattia o che gli fosse venuta la sindrome da Natale di Crunch?
O Depistaggio sulle future strategie?
O semplicemente si vergognava dei discorsi degli anni prima e non voleva ripetersi?
La verità era che Terenzio era solo vecchio,
e qualcuno lo aveva anche detto aggiungendoci un dispregiativo,
era sempre stato vecchio solo che adesso il fisico lo rendeva evidente.
La sala rapidamente andava svuotandosi. L'autista lo aspettava a motore caldo, si accomodò dietro.
e l'ammiraglia si perse nel traffico come ognuno si perdette dentro i fatti suoi.