cosa fecero sil book prima di vederla da 0.89 a 1.00 euro. in 2 gg??
I 2 ordini da 100.000 in vendita che hanno messo da stamattina, servivano da tappo, per non far salire e per convincere qualcuno a vendere.
Ora Pero', li hanno Tolti.
Furbacchioni...................
hanno appena tappatocon + di 100mila pz a 0,912....ma metà le hanno già pappate.....
perche sale falck?
FOCUS su Greentech Energy System
di a cura dell'Ufficio Studi
Abbiamo incontrato il top management della società. Greentech Energy System ha le idee chiare sul proprio futuro, nel breve termine la crescita è destinata a continuare ma...
Abbiamo incontrato il top management di GreenTech Energy System [G3E.CO], utility danese di modeste dimensioni focalizzata sulle energie rinnovabili.
Quotata nell’ottobre del 2007 (a un prezzo di 95 corone) a dispetto al listino di Borsa e del nome è italianissima. Il pacchetto di controllo è infatti nelle mani di GWM Renewables Energy II società che tra maggio e settembre 2011 ha raccolto, prima attraverso una fusione e poi un’opa amichevole (a un prezzo di 18,85 corone), il 71,49% del capitale.
GWM Renewables Energy fa riferimento a un pool di investitori quali: il money manager Sigeri Diaz Pallavicini e la società farmaceutica Rotthafharm (famiglia Rovati) che possiedono il 70,63%, Intesa Sanpaolo con il 12,5% e Pirelli Solar Utility con il 16,87%.
GreenTech Energy System è un green power generator puro con una capacità installata lorda a fine 2011 di 290 Megawatt (229 al netto delle quote di terzi). Il portafoglio impianti in esercizio è diversificato sia sul piano tecnologico (86% eolico, 14% fotovoltaico),che geografico: 62% Italia, 17% Germania, 10% Danimarca, 10% Spagna, 1% Polonia. La società dichiara inoltre una pipeline di 770 Megawatt: 90 in costruzione e 681 autorizzati o in fase di sviluppo.
L’anno appena concluso ha mostrato una crescita significativa: +31% la potenza installata lorda; +67% la produzione elettrica (pari a 302GWh e con un load factor del 21%). Sul piano dei risultati il 2011 si è chiuso con un fatturato di 46,8 mln eu (su cui gli incentivi pesano ancora per il 60% e pari a un valore medio di 131 eu/MWh), un Ebitda di 19 mln eu (con un’incidenza sul fatturato del 40,6%) e una perdita netta dopo le minorities di 19,2 mln eu ma in miglioramento rispetto al rosso di 54,6 mln eu del 2010. La posizione finanziaria netta alla fine dello scorso esercizio era negativa per 182,9 mln eu, a fronte di un patrimonio netto di 238,2 mln eu.
Il 2012 sarà un altro anno importante per il gruppo. Il management ha in programma la realizzazione di ulteriori 90 megawatt di potenza lorda (dei quali 62 in Polonia), +31% YoY, che porteranno la produzione a 460-470GWh, il fatturato a 62-67 mln eu (+27%), l’Ebitda a 35-38 mln eu (+75%) e l’indebitamento finanziario netto a 235-240 mln eu (pari a 7x l’Ebitda).
Dal punto di vista strategico il management punta a fare di GreenTech Energy System il più importante mid cap player della green power generation con un obiettivo entro il 2014 di 1.0 Gigawatt di potenza installata. Un’operazione che passerà sia attraverso le linee interne che esterne. Possibile infatti che nel corso dei prossimi mesi sia portata a termine un’operazione di integrazione con un altro operatore quotato/non quotato che porti in dote capacità produttiva sufficiente ad avvicinare l’obiettivo di potenza installata di lungo termine. Raggiunta la taglia “obiettivo” il management sia spetta che sarà più facile reperire le risorse finanziarie (di debito e di rischio) necessarie per esercitare le opzioni di crescita, tecnologiche e geografiche, che si presenteranno sul mercato dopo il 2014 ovvero al raggiungimento della grid parity.
GreenTech Energy System ha le idee abbastanza chiare sul suo futuro ma la strada da fare è ancora lunga e irta di ostacoli. La concorrenza è inoltre abbastanza agguerrita, a cominciare dall’Italia. Il nostro Paese ospita infatti il principale operatore incumbent del settore ovvero Enel Green Power (EGP) e almeno 2/3 società quotate con ambizioni di occupare una posizione di leadership tra i mid cap player:
Falck Renewables, Alerion e Kinexia.
Il gruppo appartenente alla famiglia Falck appare in vantaggio rispetto a GreenTech Energy System con una potenza installata lorda a fine 2011 di 684MWp e una pipeline di progetti in costruzione e autorizzati di circa 200MWp da realizzare nel corso dei prossimi 2/3 anni. Le vendite di fine 2011 dovrebbero attestarsi a 249 mln eu, l’Ebitda a 130 mln eu, l’utile netto oltre 18 mln eu e l’indebitamento a 780 mln eu (6x l’Ebitda). Un gap che si presenta anche sul piano valutativo. Ai prezzi attuali Falck Renewables tratta 7 volte l’Ebitda e 10 volte l’utile 2012. La società Danese invece tratta, sui valori di Piano, 13 volte l’Ebitda mentre l’esercizio dovrebbe chiudersi ancora una volta in perdita.
Il premio resta anche rispetto alle società comparabili, ed è più evidente restringendo il campo alle sole società quotate in Italia (si veda la tabella sottostante).
In conclusione mettiamo in evidenza come tra i punti di forza di GreenTech vi siano: una buona diversificazione e redditività del portafoglio esistente; la sostenibilità della pipeline di breve termine grazie alle partnership sul piano dell’investimento e lo sviluppo con EDF EN e Polska Grupa Energetyczna e alla generazione di cassa che si dovrebbe attestare sui 30-35 mln eu.
Tra i punti di debolezza segnaliamo: la bassa visibilità sullo sviluppo della pipeline di lungo termine sui cui pesa anche il rischio di change in law crescente in tutta Europa con l’approssimarsi della grid parity, l’assenza di un appeal speculativo considerato che la società non è scalabile e strategicamente si pone più come predatore che preda in un’ottica di consolidamento; le elevate valutazioni rispetto alle società comparabili.
Ma proprio questa mattina la stampa finanziaria rumoreggia che Rotthafarm sarebbe nel mirino del colosso statunitense Mylan (10 mld di dollari di capitalizzazione). Valore dell'operazione 2 miliardi di euro. In caso di una uscita di scena della famiglia Rovati dal farmaceutico e un suo maggiore impegno finanziario in Greentech allora la storia cambierebbe...