Impregilo (IPG) Impregilo... e News Finanziarie!

Arrivati alla fine del primo semestre, i mercati azionari sono alle prese con una fase di negatività che dura ormai da diverse settimane. A Piazza Affari l’indice S&P/Mib ha già violato i minimi dell’anno, dando vita ad una prima reazione dopo essere venuto a contatto con l’area dei 29.000. Per capire quanto possa essere credibile un rimbalzo nel breve, con uno sguardo rivolto ai titoli che offrono spunti operativi interessanti, abbiamo sentito per Voi Alessandro Chini, Analista tecnico di Financial Trend Analysis.

Per l’indice S&P/Mib ritiene che l’area dei 29.000 raggiunta nella seduta di martedì possa rappresentare un minimo dal quale ripartire o c’è il rischio di discese anche al di sotto di tale livello? Quali le attese per le prossime settimane?

Per l’S&P/Mib, siamo andati a testare in area 29.500 l’ultimo dei ritracciamenti di Fibonacci di quello che era stato il rialzo degli ultimi cinque anni. Anche in questo caso si tratta di un livello abbastanza importante, ma volendo c’è spazio ancora per una discesa verso i 28.000 punti. Se questo dovesse avvenire nel corso delle prossime settimane, potrebbe essere il preludio per un immediato rimbalzo.
L’area dei 28.000 è da assumere come riferimento per il medio termine, perché se si scendesse al di sotto ci troveremmo di fronte ad un mercato che inizierebbe davvero a far paura.
Anche per l’S&P/Mib inizia a farsi sentire l’ipervenduto sugli oscillatori non solo di brevissimo e guardando alla distanza che c’è tra i prezzi attuali e la media mobile a 200 sedute che oggi passa in area 35.750 punti circa, si nota un divario consistente rispetto alle quotazioni raggiunte. Storicamente, quando si è arrivati ad un gap simile, il mercato ha cercato di avvicinarsi alla media, e questo è accaduto sia nelle fasi di rialzo che in quelle di ribasso. Per questo credo che con una discesa a 28.000 dovremmo essere prossimi ad una fase di rimbalzo, ma fino a quando si sta al di sotto dei 35.000, il quadro di fondo resta impostato al ribasso.

Su quale livello di prezzo invece si potrebbe pensare effettivamente alla possibilità di una prosecuzione del recupero per l’S&P/Mib?

Di strada ce n’è sempre da fare abbastanza e potremmo prendere come riferimento il massimo del 17 giugno scorso, segnato a 31.188 punti. Questo perché a marzo è stato un livello importante, facendo da supporto per quasi una settimana, e oltre questi prezzi si inizierebbe a vedere un minimo di luce in fondo al tunnel.
Questo sempre nell’ottica di un rimbalzo, fermo restando che per il momento ci possono essere delle buone occasioni tra i titoli dell’S&P/Mib, da sfruttare però nell’arco di qualche giornata.
In tale contesto, è bene puntare su quei titoli che nell’ultimo anno, in termini di forza relativa, sono riusciti a fare meglio del mercato o a muoversi in linea con l’indice. Personalmente non condivido il concetto in base al quale si ritiene che le azioni che hanno fatto peggio prima o poi si possono riprendere. Anzi, se un titoloè meno performante in un mercato che rimbalza, è uno di quelli presi più di mira nella fasi di discesa. Una chiara dimostrazione in tal senso giunge dall’analisi dei protagonisti del settore editoriale e media, come Seat Pagine Gialle o la stessa Mondadori, passando per l’Espresso e Mediaset.

La flessione che ha penalizzato i titoli del settore bancario è da sfruttare per nuovi acquisti o è prematuro aprire nuove posizioni al rialzo? Quali strategie ci può suggerire per i protagonisti del comparto?

Il settore si presenta ancora molto rischioso e se da una parte ci può essere un rimbalzo nel breve, guardando in avanti ci troveremmo di fronte a dei pericoli simili a quelli dell’indice. Non è detto che si sia arrivati sui minimi e se si dovesse scendere ancora, credo che protagonisti in negativo potrebbero essere le azioni del settore bancario.
Guardando ai singoli titolo, per Intesa Sanpaolo un bel supporto è a 3,5 euro e si può acquistare fissando uno stop sotto questo livello. Si tratterebbe di un’operazione con un rischio limitato, nella consapevolezza di un’operazione quasi speculativa che punta ad un ritorno verso 3,9/3.95 euro.
Discorso analogo per Unicredit che per ora sembra aver trovato un supporto tra 3,9 e 4 euro, e visto che siamo vicino ad un’area supportiva, si potrebbe azzardare un acquisto, liquidando però la posizione in caso di discese su nuovi minimi.
Non molto diversa la situazione per Ubi Banca che è tornato sui minimi di marzo, in area 14,6 euro, riconosciuti nella seduta di martedì scorso. Non è da escludere un ritorno fino ai 15,6/15,7 euro.

Il settore petrolifero, anche alla luce delle elevate quotazioni dei prezzi dell’oro nero, offre ancora interessanti opportunità? Quali i titoli su cui focalizzare l’attenzione?
Nel settore energy ci potrebbero essereancora delle occasioni, a partire da Saipem che storicamente ha sempre fatto bene. Non è da escludere che il titolo possa tornare anche sui massimi assoluti in area 32. Anche Tenaris, dopo l’impennata delle ultime giornate, sta consolidando e mantiene un certo appeal. Per Saipem si potrebbe tentare un acquisto anche sui livelli attuali, perché fino a quando le quotazioni si manterranno al di sopra dei 26.5/26,5 si conferma interessante. Su Tenaris aspetterei prima un consolidamento e sui ripiegamenti è comunque da acquistare, ricordando che lo scenario cambierebbe in caso di discese sotto i 19,5/19,7 euro.
Sugli altri protagonisti del settore manterrei non poca cautela, come per ENI che a mio avviso ha un livello cardine intorno ai 23 euro. Il ribasso realizzato fino ad ora è correttivo e fino a quando si manterrà sopra i 23 euro potrà ripartire da un momento all’altro, tenendo presente che si tratta di un titolo tipicamente da cassettista che nel lungo termine difficilmente delude.

Fiat continua a perdere terreno, dopo aver perso la soglia dei 12 euro. Dove potrà arrestarsi la discesa del titolo? Quali indicazioni operative ci può fornire in merito?

Fiat a mio avviso è stato pompato in maniera anche un po’ sbagliata nei mesi scorsi e guardando il grafico, dai massimi del 2007 in area 24, il titolo ha più che dimezzato il suo valore. Sceso sotto il supporto dei 12 euro, il quadro tecnico si è un po’ complicato e ora è da vedere se quest’area sarà riconquistata. In tal caso ci potrebbe essere qualche spiraglio per un recupero più consistente, ma in assenza di ciò Fiat è destinato a scendere anche sotto 10 euro. Il supporto successivo lo si individua a 9,3 euro, e il rischio che si arrivi fin qui è elevato, ma è anche vero che un ritorno sopra i 12 euro potrebbe far sperare.
Ad oggi non riesco atrovare motivi particolarmente positivi, per cui non c’è fretta di acquistare, preferendo attendere un’eventuale discesa sui 9,3/9,5 euro, intervenendo in alternativa su ritorno sopra i 12 euro.

Su quali altri titoli consiglierebbe di puntare l’attenzione ora? In particolare tra le blue chips quali presentano spunti grafici interessanti?

Tra gli altri vorrei segnalare Fastweb che in settimana ha dato un buon segnale superando quota 21,5 euro e scommetterei sul fatto che un giorno o l’altro il titolo potrebbe essere delistato. Se la notizia dovesse venire fuori in maniera ufficiale, Fastweb potrebbe tornare sui massimi di febbraio, quando eravamo in area 26 euro, con un potenziale di crescita da non sottovalutare.
Per Telecom Italia mantengo la view che avevo assunto già un anno fa, quando tutti pensavano che potesse diventare una seconda Fiat, pronta a ripartire. Personalmente ero convinto che si potesse andare anche più giù, tanto che il titolo è sceso sotto i 2 euro e poi sotto 1,5 euro, arrivando fino a 1,15 euro. Un rimbalzo c’è già stato ma è necessario percorrere ancora molta strada per avere un segnale convincente. Un’indicazione in tal senso si avrebbe con un ritorno al di sopra di 1,5 euro e almeno fino a quel momento eviterei di impostare posizioni al rialzo sul titolo.
 
chart_index.asp


Gli ultimi 6 mesi....
 
14:11 - Borsa: bancari e auto affondano i listini, spicca Tenaris (+4%) -2-



A Londra Lse cede il 10%, male Carrefour (-6%) a Parigi

(Il Sole 24 Ore Radiocor) - Milano, 26 giu - Tra i pochi
titoli a mantenersi in positivo sull'S&P/Mib, Buzzi Unicem
(+2,39%) e Lottomatica (+1,12%): quest'ultima si e' mostrata
piuttosto volatile durante il corso della mattinata non
traendo particolare beneficio dal rafforzamento di De
Agostini nel capitale della societa' dove ora il gruppo
novarese detiene il 60%. In controtendenza rispetto agli
indici il comparto energetico (+0,08% Eni e +0,10% Saipem
che ha siglato contratti onshore per 1,1 miliardi in Sud
America e Ucraina), mentre Generali (+0,28%) beneficia della
raccomandazione "neutral" assegnata da Ubs che in precedenza
indicava un giudizio "sell" sul titolo. Fanno meglio dei
listini i difensivi A2a (-0,26%), Snam Rete Gas (-0,65%) e
Terna (-0,61%). Nel settore petrolifero, andamento opposto
per Erg e Saras: il titolo del gruppo genovese sale
dell'1,25% grazie al "buy" di Ubs motivato con il recente
accordo tra Erg e Lukoil, mentre Saras, su cui la stessa Ubs
ha tagliato il target price a 4,5 euro, cede il 2,89%
Nella giornata da dimenticare dei bancari si mostrano
pesanti anche Bpm (-3,97%), Mps (-3,20%) e Banco Popolare
(-3%). Guardando ad altri settori, male Impregilo (-4,59%) e
Atlantia (-3%) che paga lo scioglimento della holding di
controllo Schemaventotto, mentre prevalgono i realizzi su
Finmeccanica (-2%) che in giornata rendera' nota l'entita'
dell'aumento di capitale al servizio dell'acquisizione della
statunitense Drs.
Nel settore telefonico, Telecom Italia scivola del 2,2%,
mentre vola Tiscali (+4,2%) nell'attesa di novita' sulla
cessione del gruppo sardo: in un'intervista a La Repubblica,
l'a.d. di Telecom, Franco Bernabe', ha detto di seguire da
vicino la vendita di Tiscali alimentando la speculazione sul
titolo.
A Parigi, male Carrefour (-6,16%) con i broker delusi dalla
riorganizzazione del marchi Champion, tra i finanziari e'
Dexia (-6,3%) la peggiore. Nel comparto auto, -4% Bmw a
Francoforte e -5,3% Michelin. Giu' Adidas (-3,5%) che paga
anche l'outlook poco confortante fornito ieri da Nike. A
Londra Lse cade di quasi il 10% dopo il balzo della vigilia:
per Merrill Lynch il titolo, su cui e' stato tagliato il
target a 880 pence da 920 pence, non ha elementi attrattivi
nel breve termine nonostante la performance negativa
realizzata sui listini da inizio anno.
fon-

(RADIOCOR) 26-06-08 14:11:38 (0256) 5 NNNN
 
future usa peggiorano decisamente, seguiti da indici europei, penso a seguito di26/06/2008 13:31 - Lennar: perdita secondo trimestre peggiora a 120,9 mln USD
Lennar, il secondo maggior costruttore edile degli Stati Uniti, ha comunicato di avere chiuso il secondo trimestre dell'esercizio in corso con ricavi pari a 1,05 mld di dollari, in calo del 61% rispetto al corrispondente periodo dello scorso anno ed in linea con le attese del mercato. La perdita netta è stata di 120,9 mln, o 76 centesimi per azione, in miglioramento rispetto ai 244,2 mln del secondo trimestre del 2007. Il dato è peggiore delle attese degli analisti
 
Azz.....se ne sono accorti pure loro che siamo nel guano!!!

14:21 - Salari: Sacconi, quarta settimana problema serio, serve scossa -2-



(Il Sole 24 Ore Radiocor) - Roma, 26 giu - Secondo Sacconi
c'e' "un'emergenza sociale, una condizione di poverta'
assoluta, difficile da intercettare", fronteggiata dal
Governo con la carta prepagata ma c'e' un minor potere di
acquisto dei salari che determina il problema della quarta
settimana. Al tavolo con le parti sociali, ha detto Sacconi,
"dobbiamo trovare la promessa di completamento" della
detassazione delle parti variali del salario per ampliare le
fasce che ne beneficiano e "un volume piu' ampio di risorse
trasferite trasferito al lavoro soggetto a tassazione".
Secondo il ministro del Lavoro, occorre tornare a un sistema
selettivo di "detrazioni per le famiglie con nucleo piu'
ampio" e utilizzare la "leva fiscale sulle pensioni piu'
basse" per tutelare il potere di acquisto.
Tri

(RADIOCOR) 26-06-08 14:21:35 (0259) 5 NNNN
 
Us market mover: +1% PIL primo trimestre, come attese

Finanzaonline.com - 26.6.08/14:31

Gli analisti si attendevano un valore prossimo al punto percentuale rispetto al +0,9% della lettura precedente
 
Us market mover: invariate le nuove richieste sussidi disoccupazione


Il dato dell'ultima settimana è risultato invariato a quota 384 mila. Gli analisti si attendevano un rialzo pari al 2,1%
 
Pre market Usa: crolla l'auto

- 26.6.08/14:06

Si prevede un'apertura difficile a Wall Street per i titoli dell'auto statunitensi. Queste almeno sono le indicazioni che arrivano dall'andamento dei titoli a stelle e strisce quotati a Francoforte. In Germania il titolo General Motors cede il 7,3%, mentre Ford arretra del 4,37%. In Europa lo stoxx di settore cede invece il 3,8%.
 
Se ne vanno pure loro!!!

14:41 - Impregilo: Deutsche Bank scende sotto il 2% del capitale



(Il Sole 24 Ore Radiocor) - Milano, 26 giu - Deutsche Bank
ha ridotto lo scorso 20 giugno la sua partecipazione nel
capitale di Impregilo sotto la soglia rilevante. L'istituto
bancario e' sceso sotto il 2% del general contractor rispetto
al 2,457% che deteneva in precedenza.
Tmm

(RADIOCOR) 26-06-08 14:41:35 (0281) 5 NNNN
 

Users who are viewing this thread

Back
Alto