Nicolina ha scritto:
Acerra e' stata la loro rovina!!
Ma ogni discesa puo' essere sempre un occasione d'acquisto non dimenticando il famoso equity swap....
E te credo..ha dovuto affrontare rispettivamente :
1) I Rifondaroli..delle sublimi TDC!!!
2) I verdi..con Pecoraro..hai detto tutto no?
3) I vescovi....si perche' ancheloro..hanno incoraggiato la gente a ..protestare.. ma
4) LA CAMORRA ORGANIZZATA!!!!
Questo e' l'ultimo articolo del Sole24ore
Rifiuti, 25 arresti a Napoli
Indagato anche il prefetto
commenti - | | 27 maggio 2008
Venti euro per bruciare un cassonetto, 50 per un blocco stradale, 100 per una giornata di protesta: esiste un tariffario della camorra per le agitazioni in piazza. La denuncia arriva da Italo Bocchino, capogruppo vicario del Pdl alla Camera, intervistato dal Giornale. Per la camorra, spiega il deputato, controllare il territorio fa parte della sua missione: trae vantaggio dall'inefficienza e guadagni dall'emergenza. Insomma dietro alle manifestazioni c'è la regia, spiega Bocchino, di chi vuole alzare la tensione e paga la manovalanza sperando che il Governo centrale si spaventi. «Si stima - spiega il deputato - che negli ultimi 14 anni metà dei soldi stanziati per lo smaltimento dei rifiuti in Campania, quindi mille miliardi, siano finiti nelle casse della criminalità organizzata che li ha percepiti mettendo in campo la sua capacità imprenditoriale, terreni, imprese di trasporti, discariche private più o meno legali».
In azione i Carabinieri del Noe. Intanto i Carabinieri del Noe (Nucleo tutela ambiente) hanno eseguito 25 ordinanze di custodia cautelare ai domiciliari: nel mirino dipendenti e funzionari del Commissariato ai rifiuti della regione Campania. I reati contestati sarebbero traffico illecito di rifiuti, falso ideologico e truffa ai danni dello Stato. L'operazione, denominata "rompiballe", trae spunto da un'intercettazione telefonica sul trattamento improprio delle ecoballe frantumate e sversate in discariche. Un avviso di garanzia è stato inviato dalla Procura anche al prefetto di Napoli, Alessandro Pansa, legato a un atto da lui firmato e contenente delle prescrizioni che la Fibe - la società legata a Impregilo che si è occupata in questi anni del ciclo dei rifiuti in Campania e che è sotto inchiesta assieme al presidente della Regione Antonio Bassolino - doveva seguire in vista della scadenza del mandato a commissario per l'emergenza rifiuti del prefetto.Tra i destinatari delle notifiche di custodia cautelare ci sarebbero Michele Greco, attuale dirigente della Regione Campania e precedentemente alla Protezione civile. Ai domiciliari anche Marta De Gennaro, già vice del sottosegretario Guido Bertolaso e responsabile del settore sanità della Protezione civile. Titolari dell'inchiesta che ha portato agli arresti domiciliari sono i Pm della Procura della Repubblica di Napoli, Paolo Sirleo e Giuseppe Loviello, gli stessi magistrati che condussero l'inchiesta sull'attività del Commissariato per i rifiuti che ha portato al rinvio a giudizio di personaggi eccellenti tra cui i vertici della società Impregilo e il presidente della Regione Campania Antonio Bassolino, commissario dell'emergenza rifiuti in Campania per alcuni anni.
