E qui porrei un'analogia tra i rapporti pittura/incisione e quelli tennis/tennis da tavolo, volgarmente ping-pong.
Questi ultimi sono due sport aventi ciascuno la propria specifica dignità, magari differiscono in popolarità, ma questo cambia e si inverte a seconda di luoghi e periodi. Non solo: vi sono analogie e differenze, punti comuni e specificità. Però è un fatto che praticamente ogni tennista è almeno un buon giocatore di pingpong, mentre non è vero il contrario. Così come è probabile che almeno metà dei pugili categoria peso massimo stenderebbe al primo round il bravissimo campione del mondo dei pesi mosca

. E ancora molto si potrebbe dire sulla divisione sportiva tra maschi e femmine, sugli sport indoor o all'aria aperta ecc. Esiste la MotoGp ed esiste la Superbike, la prima credo sia molto più popolare, ma alla fine sono due cose diverse, e la seconda credo possa anche essere più spettacolare, talvolta o spesso.
Beh, con questo voglio dire solo una cosa, e riguarda la grafica. Come ha notato Giustino, ci può essere chi si "innamora" della tecnica, come dire, prima di avere maturato qualcosa da dire. Ecco allora che il lavoro avrà un'espressione più simile ad un esercizio tecnico che alla realizzazione di un pensiero artistico.
Non vuol dire che sia necessario essere grandi artisti anche, che so, nel disegno o nella pittura, per realizzarsi nella grafica. Vuol dire solo che se uno si compra una chitarra e si esercita solo su essa senza ascoltare e studiare altro, potrà diventare un buon creatore di intrattenimento, difficilmente un artista della musica.
Diciamo che un artista può anche ignorare la grafica, ma un grafico non può ignorare l'arte.