Au reperage: la tua ipotesi di varie inchiostrazioni della stessa lastra, stampata a piu' riprese con i vari colori, era interessante, pero' in realta' au reperage non e' altro che la classica incisione a colori con una lastra per ogni colore. Quando invece i vari colori si mettono tutti insieme nella lastra e stampi in una volta sola si parla di invece gravure a la poupee (la tastiera non mi permette corretto francese con eccenti ecc.)In realtà bisogna approfondire un tecnicismo, oltre alla acquaforte e acquatinta a colori “au repérage”, e cioè precisamente come avviene la realizzazione dell'acquaforte a colori (il dubbio mi è venuto guardando la prima stampa): diverse stesure di colore su lastra unica?
Attendiamo per entrambi i dubbi @baleng (benritrovato!).
Au reperage: la tua ipotesi di varie inchiostrazioni della stessa lastra, stampata a piu' riprese con i vari colori, era interessante, pero' in realta' au reperage non e' altro che la classica incisione a colori con una lastra per ogni colore. Quando invece i vari colori si mettono tutti insieme nella lastra e stampi in una volta sola si parla di invece gravure a la poupee (la tastiera non mi permette corretto francese con eccenti ecc.)
Fare un'acquaforte a colori con una sola lastra è piuttosto difficile a meno che le parti di differente colore siano distanti fra loro così che nell'inchiostratura e soprattutto nella pulitura i colori non si mischino. Ci vogliono almeno due lastre per ottenere 2 colori più quelli intermedi dati dalla sovrapposizione. Nel ritratto di Sarah Bernahrdt le lastre sono probabilmente 3, una per il nero o blu scuro, una per il rosso e una per il giallo che col nero dà quella specie di verde sulla testa e sugli orecchini. In quell'incisione la tecnica non è solo acquaforte ma anche acquatinta.
Sperando di non fracassare gli attributi con le mie domande...ma quindi bisogna avere due o addirittura lastre con lo stesso disegno? Considerando che nell'acquaforte il disegno viene effettuato direttamente sulla lastra mi chiedo come si fa a farli uguali più volte. Con un modello "esterno" di partenza riportato in qualche modo sulle varie lastre?
Ottimo, inizio a capirci di più. Sai, appartengo alla scuola della frammentazione dell'atomo.Le tecniche possono essere diverse. Io conosco solo quella dove si fa il disegno su carta e si riporta in ogni lastra la parte relativa a ogni colore. Questo si può fare ritagliando le figure oppure utilizzando carta trasparente. Si incide ogni lastra all'acquaforte e/o acquatinta e poi si stampa.
Nel caso di disegno con figure, il tutto deve essere fatto con estrema precisione. Le lastre devono essere perfettamente della stessa dimensione e nella stampa bisogna fare estrema attenzione che la lastra venga messa nella giusta posizione.
Nel mio percorso ho fatto diverse esperienze con 2 lastre ma non sono mai rimasto soddisfatto del risultato e sono giunto alla conclusione che l'incisione calcografica è meglio farla di un solo colore.
Anche nella serigrafia per ogni colore si deve predisporre una diversa matrice. Però è più facile perchè si fa il disegno su pellicole trasparenti.