La nuova Galleria d'Arte Moderna di Bologna si inaugura nel 1975 proprio con una vasta antologica dell'opera di
Luciano DE VITA, comprensiva di grafica, dipinti, sculture e di quattro grandi scenografie. Nella stessa sede, nel 1983, De Vita partecipa alla mostra collettiva su L'Informale in Italia. Espone successivamente a Berlino (Intergrafik, 1984) e alla XI Quadriennale di Roma (1986). Nel maggio 1992 l'amico Andrea Emiliani ne presenta l'intero corpus grafico e una selezione di dipinti nelle sale di Palazzo Pepoli a Bologna.
Luciano De Vita muore a Bologna il 14 luglio 1992.
L’urlo, acquaforte per la cartella Nel mio giardino, mm 415 x 322, editore Galleria de’ Foscherari, Bologna, 1970
Acquaforte per la cartella
Nel mio giardino, mm 490 x 508, editore Galleria de’ Foscherari, Bologna, 1970
La fucilazione, 1970, acquaforte a due matrici, mm 560 x 455. Fa parte della cartella di dodici acqueforti
“Nel mio giardino”. Notare come De Vita riutilizza qui una lastra degli anni ’50 (vedi sopra, mio post datato 11 settembre) ridotta e sagomata in forma diversa, una pratica che De Vita adotta in questi anni in diversi suoi lavori.
(continua)