Incisioni antiche e moderne: Galleria di immagini

Martin SCHONGAUER è il primo nome importante che si incontra nella storia dell’arte incisoria. Nato probabilmente a Colmar, in Alsazia, intorno al 1450, figlio di un orafo, studente all’Università di Lipsia, erede della cultura gotica fiorita in Alsazia e lungo il Reno, è autore di circa 115 incisioni, tutte siglate e nessuna datata. Con lui do inizio alla pubblicazione di una serie di immagini (una sessantina…) tratte da L’arte del segno – Albori e sviluppo dell’incisione europea – dal XV al XVIII secolo, a cura di Liliana Frigieri Leonelli, edito da Cassa di Risparmio di Vignola, 1984.

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Fuga in Egitto, bulino, 258 x172

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La Vergine folle (1475 ca. o 1491), bulino, 149 x 108

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La grande crocifissione, 1465-67, bulino, 290 x 195
 
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Martin SCHONGAUER è il primo nome importante che si incontra nella storia dell’arte incisoria. Nato probabilmente a Colmar, in Alsazia, intorno al 1450, figlio di un orafo, studente all’Università di Lipsia, erede della cultura gotica fiorita in Alsazia e lungo il Reno, è autore di circa 115 incisioni, tutte siglate e nessuna datata. Con lui do inizio alla pubblicazione di una serie di immagini (una sessantina…) tratte da L’arte del segno – Albori e sviluppo dell’incisione europea – dal XV al XVIII secolo, a cura di Liliana Frigieri Leonelli, edito da Cassa di Risparmio di Vignola, 1984.

attenzione eh perchè da qui in poi ti marco strettissimo !
 
attenzione eh perchè da qui in poi ti marco strettissimo !
Oltre ai soliti noti (Dürer, Rembrandt, Piranesi, Goya) sui quali mi soffermerò poco visto che ne ho già pubblicate qui molte opere, tratterò artisti meno noti, almeno a chi non conosce particolarmente a fondo la storia dell'arte in fatto di incisioni.
 
Contemporaneo di Schongauer era Israel van Meckenem (1440 ca.-1503), attivo all’inizio in Svizzera e in Alsazia al seguito del Maestro ES, un incisore del quale si conoscono solo le iniziali. Alla morte di quest’ultimo, van Meckenem eredita una quarantina di lastre e le rielabora. Lo stesso farà con lastre di Schongauer, Holbein e Dürer finché, dopo il 1480 e un soggiorno nelle Fiandre, elabora un suo stile personale.

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Doppio ritratto dell’artista e di sua moglie Ida (1490?), bulino, 129 x 174

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Il gran sacerdote rifiuta l’offerta di Gioacchino, 1490, bulino, 265 x 184
 
Israel van Meckenem è un grande artista, e il fatto che il 99,99% degli italiani non lo abbia nemmeno mai sentito nominare è una disgrazia. Io stesso l'ho conosciuto solo entrando nel mondo della grafica, assurdo.
 
Israel van Meckenem è un grande artista, e il fatto che il 99,99% degli italiani non lo abbia nemmeno mai sentito nominare è una disgrazia. Io stesso l'ho conosciuto solo entrando nel mondo della grafica, assurdo.
Anch'io non ne avevo mai sentito parlare prima, eppure mi ritengo abbastanza ferrato in tema di storia dell'arte da Cimabue in poi, con tutti i testi che ho letto...
 
Anche io non lo conoscevo prima del post di graphic art daily...è stato uno dei rarissimi casi in cui sono andato immediatamente a cercare informazioni e i risultati d'asta ma ho scoperto mio malgrado che, nella nicchia della grafica, è decisamente apprezzato (e presente in tutti i principali musei)!
 
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In Italia, nello stesso periodo, a Firenze opera Antonio del Pollaiolo (1431-98), orafo-scultore che fa pratica presso Vittore Ghiberti e frequenta anche la bottega del Finiguerra.
“Esecutore di dipinti, disegni e cartoni, egli è altresi' padrone di un mordente grafismo che, nell’esecuzione su lastra, si avvale di ogni mezzo tecnico: egli infatti niella, scolpisce, incide, dipinge in un ritmo continuo, in una disciplina che regge e sostiene l’ammasso delle figure, in una tensione diretta a cogliere quel potenziale dinamico della vita che se ancora, in qualche crudezza, ripropone alcune suggestioni di scuola tedesca o gotica, già si avvale delle grandi eredità di artisti come Andrea del Castagno e Donatello”. (op. cit.)

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La battaglia degli uomini nudi, 1471-72, bulino, 393 x 604

“Questa stampa è giustamente considerata la prima stampa d’arte italiana e non soltanto per la cultura formale che essa detiene, ma per la conduzione tecnica assolutamente personale e aderente alla necessità peculiare ed espressiva dell’incisione. Ciò spiega anche come il Pollaiolo non abbia lasciato seguaci”. (op.cit.)

PS: Io confesso di preferire i nordici…
 
Israel van Meckenem
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Visto l'apprezzamento che ha riscosso questo antico Maestro pubblico altre due immagini, le ultime di cui dispongo, tratte dal libro L'Arte del segno.

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La visita alla filatrice, bulino, 161 x 110

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La decapitazione di San Giovanni Battista (ca.1480), bulino, 211 x 155
 

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