Incredibile

[rainman]

Non sono misantropa.
Solo che preferisco stare da sola perché le persone mi esauriscono, dopo un po'.
Nel senso che mi azzerano, quasi sicuramente anche per colpa mia, le risorse.
Adesso che le ho recuperate, riscoperte, misurate, incanalate come desidero non ho nessuna voglia di rischiare di nuovo di essere risucchiata in dinamiche che non voglio replicare.
Mi dispiace, perché ho vissuto anni bellissimi di impegno civile, di produzione intellettuale, di costruzione di qualcosa di grande ed era molto bello farne parte, era bello capire di cosa sono capace ma alla fine sono rimasta con un pugno di mosche in mano, una stanchezza cronica e infinita addosso e troppa frustrazione.
Non ne vale la pena.

Ecco, non voglio più essere saccheggiata. Magari le persone non si rendono conto di averlo fatto, perché io mi sono fatta saccheggiare, senza accorgermene.
Però basta. Visto che non sono capace di porre fine a certe dinamiche, le evito a priori.
Spero di riuscire per sempre, sinceramente, ma la vedo dura perché io mi sento naturalmente portata al dono, in senso ampio.

Vedremo.

Alice di ritorno dal paese delle meraviglie ha capito che bisogna aiutare le aquile a volare;
non aiutare i polli a volare

 

[Claire]

Alice di ritorno dal paese delle meraviglie ha capito che bisogna aiutare le aquile a volare;
non aiutare i polli a volare

No. Le aquile sono come i polli.
Anche loro esauriscono.
Non vedo differenza alcuna, se non che riescono a volare.
Poi se ne vanno e tu, che volavi meglio di loro, resti a terra, sfinita.
La stessa cosa con i polli, non volano, ma zampettano via. E tu resti come prima.

Che differenza c'è?

Nessuna.

Allora mi centellino. Sto per i fatti miei

 

[Claire]

Poi ci sono i peggiori.
Aquile e polli che tornano o restano ma continuano a dirti che non hai fatto, non sei abbastanza, che devi continuare, sempre e sempre a farti mangiare. E sono pure stupidi, perché non vedono, non si accorgono che non avrebbero bisogno di chiedere niente, perché quando io sono coinvolta, mi do sempre tutta. Ma a loro non basta. Non vedono, non capiscono. Forse pensano che io sia infinita. Che io tiri fuori qualcosa di nuovo e sorprendente sempre.


E no, basta.
Io di volatili non ne voglio più sapere. Specialmente maschi, tra i quali ho trovato, appunto, il maggior numero di esemplari di questo tipo.

 

[rainman]

Poi ci sono i peggiori.
Aquile e polli che tornano o restano ma continuano a dirti che non hai fatto, non sei abbastanza, che devi continuare, sempre e sempre a farti mangiare. E sono pure stupidi, perché non vedono, non si accorgono che non avrebbero bisogno di chiedere niente, perché quando io sono coinvolta, mi do sempre tutta. Ma a loro non basta. Non vedono, non capiscono. Forse pensano che io sia infinita. Che io tiri fuori qualcosa di nuovo e sorprendente sempre.


E no, basta.
Io di volatili non ne voglio più sapere. Specialmente maschi, tra i quali ho trovato, appunto, il maggior numero di esemplari di questo tipo.

non ci siamo capiti, soprattutto io non ho capito quando salti di palo in frasca, colpamia, e non ho nessuna voglia o pretesa di mettermi in cattedra, va bene così.

Ma tu non sai riconoscere un pollo da un aquila.

 

[Claire]

non ci siamo capiti, soprattutto io non ho capito quando salti di palo in frasca, colpamia, e non ho nessuna voglia o pretesa di mettermi in cattedra, va bene così.

Ma tu non sai riconoscere un pollo da un aquila.

E che ne sai tu?

 

[rainman]

E che ne sai tu?

diciamocelo, tutti vogliamo innamorarci, perché?
Perché è un esperienza che ci fa sentire completamente vivi, ci rigenera, risveglia tutti i sensi, ingigantisce ogni emozione;
la ns realtà quotidiana è scossa e siamo catapultati in paradiso;
può durare anche un solo momento, un ora un pomeriggio, ma questo non toglie una virgola al suo valore perché ci lascia dei ricordi preziosi che conserveremo per tutta la vita.
Ho letto un articolo qualche tempo fa che diceva che quando ci innamoriamo sentiamo Puccini nella testa, adoro questa immagine, credo succeda perché la sua musica esprime pienamente il desiderio di incontrare la passione della ns vita e l’amore romantico, e mentre ascoltiamo la Boheme o Turandot o mentre leggiamo cime tempestose o guardiamo Casablanca un po’ di quell’amore rivive anche dentro di noi;

quindi la domanda è:
perché le persone hanno sete di amore pur sapendo che potrebbe esserci una data di scadenza e che potrebbe essere doloroso e devastante;
per me, io credo che sia perché come alcuni di voi già sapranno, finché l’amore dura;
non c’è cosa più meravigliosa.