Infine c'è chi vende le "tue abitudini".
Google in primis. Ma anche altri.
Naturalmente, ci sono aziende interessate a comprare le abitudini della gente.
Se io voglio vendere aspirapolveri, oppure assicurazioni sulla vita, o viagra, o soluzioni per la ricrescita di capelli, e le propongo casualmente alle persone avrò una certa percentuale di successo.
Ma se qualcuno mi fornisce una lista di persone selezionate in base a criteri oggettivi (età, sesso, frequentazioni, abitudini, convinzioni politiche e/o religiose, ecc.) le mie probabilità di successo aumentano drammaticamente.
E, quindi, con molto meno sforzo (e, quindi, meno costi) otterrò risultati (e guadagni) migliori.
Ecco che hai monetizzato la conoscenza delle abitudini.
Che poi tutto ciò sia legale (e questo dipende dai singoli stati) o etico è tutto un altro discorso.
Business is business.