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Comunque le migrazioni sono un fenomeno che ha tre caratteristiche che non si potranno mai cambiare:
1) sono esistite da sempre
2) non si possono arrestare
3) sono estremamente complesse.
Il primo passo è riconoscere queste caratteristiche e non avere la pretesa di liquidarle in due parole, né di sostenere di essere favorevoli o contrari.
Non ha senso.
Occorre poi chiedersi se questo fenomeno rappresenti più una opportunità o un problema e domandarsene le ragioni.
Chiedersi anche se sia preferibile che sia un fenomeno per lo più illegale o invece se non sia meglio che sia legale.
E infine, sarebbe utile agire su quelle che sono le prime, basilari attività da compiere all'arrivo dei migranti:
1) sveltire di parecchio le procedure per l'eventuale concessione dello status di rifugiato (che chiedono in tantissimi)
2) agevolare il migrante che affermi di essere solamente sbarcato in Italia e di avere un altro Paese come meta. Non ha senso bloccarlo mesi in un hotspot di accoglienza, col visto temporaneo
3) fare qualcosa contro chi sfrutta a qualsiasi titolo i migranti, dallo scafista, al proprietario di casa che affitta appartamenti mezzi fatiscenti per al massimo due persone a 10 poveracci, dall'imprenditore agricolo a quello edile che li assume per due euro all'ora e li usa, loro sì, come schiavi.
Qui mi fermo perché io non ho alcuna competenza sul campo ed essendo la questione complessa, non voglio dire cavolate.
E beh bisogna capirli e d'altronde le fondamenta della loro politica si basano non su questioni di uguaglianza come proclamano, ma sul fatto ben celato che non sopportano di vedere qualcuno che stia un pocino meglio di loro, non c'è niente che li faccia andare in bestia più di questo.
Mia figlia ha parecchi studenti cinesi . Non parlano italiano e neanche inglese. Eppure il rettore del poli ha fatto un accordo con la Cina per laureare tutta sta gente. 18 a tutti
Alla base del livore che dico sopra cosa c'è se non tristezza, depressione, scontento e soprattutto io penso profonda disistima di sé da proiettare sul prossimo? Mentre fatico a capire di quale depressione parli a sinistra. Ovvio, visto le prospettive elettorali, che non ci sia grande ottimismo oggi come oggI. Questo è vero, ma il progressista è mediamente molto più positivo e soddisfatto dei retrogradi.
Alla base del livore che dico sopra cosa c'è se non tristezza, depressione, scontento e soprattutto io penso profonda disistima di sé da proiettare sul prossimo? Mentre fatico a capire di quale depressione parli a sinistra. Ovvio, visto le prospettive elettorali, che non ci sia grande ottimismo oggi come oggI. Questo è vero, ma il progressista è mediamente molto più positivo e soddisfatto dei retrogradi.
Già e sono chiusi nel loro circo come una setta ideologica con i suoi assolutismi inattaccabili pronti a dichiarare guerra a tutti coloro che avversano il loro sacro disegno. Però si riempono sempre la bocca del concetto di "democrazia"....
E beh bisogna capirli e d'altronde le fondamenta della loro politica si basano non su questioni di uguaglianza come proclamano, ma sul fatto ben celato che non sopportano di vedere qualcuno che stia un pocino meglio di loro, non c'è niente che li faccia andare in bestia più di questo.