c'e' poco da chiedersi o da scervellarsi, il paese e' diventato un porcile, e' un dato di fatto
Ammettiamo che sia vero.
E ammettiamo che gli italiani siano un popolo diligente, altruista, onesto, in una parola perfetto, che non approfitta di bonus, prepensionamenti, raccomandazioni e sussidi, e che il marcio venga solo dall'esterno.
Ebbene: la visione del porcile è molto simile a quella che, qualche decina di anni fa, c'era nell'Italia del nord, quando enormi flussi di meridionali si trasferivano al nord per lavorare in fabbrica. Erano bassi, sporchi, brutti, pochissimo (o zero) scolarizzati, puzzavano, parlavano male l'italiano.
Ma al nord non si facevano abbastanza figli per le esigenze di Fiat, Pirelli e delle migliaia di altre aziende grandi e piccole, e quindi occorrevano queste creature immonde.
Certo, l'alternativa era fermare la crescita dell'industria, oppure concedere permessi temporanei e poi ricacciarli al loro paesello.
1) Se fosse possibile tornare indietro nel tempo, sarebbe stato il caso di respingere la feccia sulla linea del Po?
2) Il fatto che uno dei partiti che adesso non vuole gli stranieri ("prima gli italiani"), una ventina d'anni fa non voleva i terroni ("prima i lombardi" o "prima i veneti") non fa un po' ridere?