Telecom Italia (TIT) Interessa come titolo sta ciofeca? (5 lettori)

Doh!

Nuovo forumer
nic.73 ha scritto:
Sulla borsa italiana arrivano acquisti a 21.800 di mibtel. Presto però cederà anche questo ultimo supportino. L'S&P 500 è ormai orientato verso i 1.150 punti che tradotti in euro sono 718. La realtà è che il trend discendente 2000-2003 è stato solo interrotto dal rimbalzo 2003-2007. E se oggi il demente aumenterà i tassi ci sarà da ridere.

perchè usi il "se"?
è sicuro che alzerà i tassi, no?
 

Odinow

Forumer storico
Gli 850 operatori 1254 fuori da Telecom Italia

Le prime vittime dei tagli agli organici Telecom Italia saranno proprio gli operatori del servizio informazioni elenco abbonati.

5.000 licenziamenti collettivi in 120 giorni a altri 5.000 licenziamenti nel 2009, secondo quanto già deciso per i primi 5.000 e preannunciato per le eccedenze del 2009, dallo stesso Antonio Migliardi, capo del personale Telecom e responsabile diretto di questa "soluzione finale".

Questa operazione di taglio selvaggio del personale, circa il 20% della forza lavoro Telecom Italia in un anno, ha come primo risultato l'eliminazione di un settore storico di Telecom Italia: il servizio telefonico di informazione elenco abbonati 1254, l'ex storico e vecchio 12, che dopo la liberalizzazione del settore ha perso molto traffico, aumentato i prezzi del 100% e ha ceduto il passo al molto più pubblicizzato 1240 di Seat.

Cedere il servizio 1254 a Seat, oggi guidata dall'ex direttore generale (fino a poche settimane fa) di Telecom Italia Massimo Castelli, potrebbe essere una soluzione, salvo bocciatura da parte dell'Antitrust, che potrebbe condannare l'eventuale eccessiva concentrazione di quote di mercato.

Cedere il 1254 con tutti gli operatori, oppure cacciare gli operatori e cedere il servizio vuoto? È una scelta che verrà valutata dai vertici, anche nell'ambito della difficile trattativa sindacale che si prospetta. Un fatto è certo: per la Telecom il servizio è chiuso.
 

Odinow

Forumer storico
Telecom, le cessioni sostengono i corsi

Telecom Italia perde terreno a fine mattinata, ma nelle ultime 5/10 sedute ha evidenziato un’ottima tenuta: l’indice di forza relativa rispetto all’indice Mibtel ha infatti messo a segno un netto incremento. Molto probabilmente la capacita’ del titolo di incassare con disinvoltura l’ondata di vendite che nelle ultime settimane si e’ abbattuta sui mercati azionari e’ dovuta all’avvicinarsi della vendita degli asset relativi ad Alice France, la divisione ADSL transalpina che puo’ contare su 900mila abbonati.

Ieri Thomas Reynaud, direttore finanziario di Iliad, la societa’ con cui Telecom Italia il 9 giugno scorso ha avviato trattative in esclusiva, ha affermato che la linea di credito necessaria a finanziare l’operazione è in via di strutturazione e che il procedimento dovrebbe essere completato nel giro di due settimane. L’operazione vedra’ il coinvolgimento di ben otto istituti di credito tra i quali troviamo i quattro global coordinator: Societe Generale, BNP Paribas, Calyon e Royal Bank of Scotland.
Il finanziamento dovrebbe ammontare a poco piu’ di un miliardo di euro, mentre il valore di Alice France sarebbe stato determinato sulla base di un enterprise value pari a circa 800 milioni di euro, cifra sottoposta ad alcune clausole come normalmente avviene in queste operazioni.

Restando sul fronte estero registriamo lo stop imposto dall’autorita’ argentina per le telecomunicazioni alle intenzioni di Telecom Italia di esercitare l’opzione call sulla quota della famiglia Werthein in Sofora, la holding che controlla Telecom Argentina, di cui Telecom ha gia’ il 50%. Secondo l’autorita’, Telecom dovra’ prima avere il nulla osta del governo argentino in quanto potrebbero crearsi distorsioni della concorrenza nel mercato telefonico. Questo a causa della presenza della spagnola Telefonica nel nucleo di azionisti stabili di Telecom Italia riuniti in Telco. Telefonica opera gia’ nel Paese mediante Telefonica de Argentina.
 

Odinow

Forumer storico
Trader Vincente che ne pensi del cross $EUR ti posto un 2 grafici x dirti ciò che ne penso io.
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dove IV ha bucato la linea anche se di poco, e I se buca in basso è destinato a ritracciare prima al II e poi se non basta al III

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Odinow

Forumer storico
Anche gli indicatori MACD RSI e OS mi danno l'impressione che sia probabile uno scenario del genere.
Di conseguenza X la borsa dovrebbe aprirsi un periodo X un rimbalzo.
Anche perchè come dicevo già tempo fa gli indicatori del NAS DJI e del SP500 erano a fondo corsa, devono rifiatare.
Che ne pensi? nel breve chiaro non nel lungo, i tuoi TP li ho già memorizzati, ma così solo un opinione.
 

Odinow

Forumer storico
TELECOM: BARCLAYS DETIENE IL 2% PER GESTIONE RISPARMIO
(ANSA) - MILANO, 3 LUG - Barclays detiene indirettamente dallo scorso 26 giugno il 2,038% di Telecom Italia a titolo di gestione di risparmio. Lo si apprende dalle comunicazioni alla Consob sulle partecipazioni rilevanti. Nel dettaglio la quota fa capo a diverse controllate del gruppo inglese: Barclays global investor (0,611%), Barclays global investors Deutscheland (0,242%), Barclays global investors Na (0,819%) e Barclays global fund advisor (0,366%) (ANSA).
 

Odinow

Forumer storico
Telecom: i soci Telco non svalutano la loro partecipazione del 24,5%

I nuovi padroni di Telecom, raggruppati in Telco, non svaluteranno la propria partecipazione nel gruppo di tlc. La decisione - secondo quanto risulta a Il Messaggero - sarebbe stata presa nel cda della cassaforte che si è svolto mercoledì pomeriggio a Milano. E sarebbe maturata sulla base del giudizio espresso da una primaria banca d'affari internazionale. Che, su richiesta degli stessi soci Telco (Telefonica (Madrid:
TEF.MC - notizie) , Mediobanca (Milano: MB.MI - notizie) , Generali, Intesa SanPaolo (Milano: ISP.MI - notizie) e Sintonia) avrebbe elaborato una cosidetta fairness opinion. Stando alla quale, in sostanza, non ci sarebbe motivo di svalutare la partecipazione in Telecom.
 

Odinow

Forumer storico
OT però che cazzaroli

YouTube consegnerà tutti i dati degli utenti a Viacom

Un tribunale americano ha deciso che la privacy deve passare in secondo piano, quando si tratta di difendere il diritto d'autore.

Viacom, che aveva denunciato YouTube (e quindi Google) per violazione del diritto d'autore, ha intenzione di difendere i propri diritti con ogni mezzo: ha infatti chiesto alla corte che le sia dato accesso a tutti quei dati che siano in grado di provare la colpevolezza del popolare servizio di hosting video.

Tra le richieste avanzate dalla major c'è anche il codice che sta alla base del motore di ricerca di Google: ciò servirebbe per capire in che modo Google stessa incoraggi la violazione del copyright su YouTube.

Sfortunatamente per Viacom il giudice si è accorto che, se questa richiesta venisse rispettata, il segreto che ha reso Google ciò che è oggi sarebbe rivelato; un segreto "dall'enorme valore commerciale" di cui Viacom potrebbe approfittare. Quindi, niente da fare: Google riesce con successo a difendere la proprietà intellettuale che possiede.

Chi Google invece non risce a difendere sono i propri utenti: Viacom ha chiesto che le vengano consegnati tutti i log di YouTube. Si tratta di circa 12 Terabyte in cui sono registrati tutti i dati degli utenti che abbiano mai guardato un video, direttamente sul sito o incorporato in un'altra pagina web. Id di login, ora e data della visione, indirizzo Ip dell'utente: tutto - ha detto il giudice - deve essere consegnato.

La motivazione addotta da Viacom per le proprie richieste fa leva sul fatto che i video illegali genererebbero una quantità di traffico maggiore rispetto a quelli amatoriali: analizzando i log questo sarebbe facilmente rilevabile.

Non solo: Viacom aveva originariamente preteso anche i dati riguardanti tutti i video privati (cioè quelli visibili solo da persone autorizzate da chi ha effettuato l'upload). Qui il giudice ha deciso contro Viacom e a favore di Google, che ravvisava una violazione dell'Electronic Communications Privacy Act.

L'attività pubblica di ogni utente di YouTube è comunque ora nelle mani di Viacom, che la userà per controllare (con enorme fatica, vista la massa in informazioni che le sono state date) tutte le violazioni dei diritti da lei detenuti fino all'ultimo fotogramma, passando con indifferenza dall'ultima puntata di Spongebob al video del matrimonio di zia Adele.

La Electronic Frontier Foundation ha tuttavia fatto notare che, secondo la legge federale, i tribunali non possono richiedere che vengano rivelate informazioni personali che possono identificare i singoli a meno che non sia assolutamente necessario e che le richieste di Viacom "potevano essere soddisfatte in altro modo".

Inoltre, sempre dal punto di vista legale, avrebbe dovuto essere garantito agli utenti di YouTube il diritto di contestare l'ordinanza della corte, in quanto prima di una mossa del genere le persone interessate andrebbero preventivamente avvisate.

Unendo tutti i dati in suo possesso, la major potrà ricostruire l'attività precisa di un dato utente e, usando l'indirizzo Ip, arrivare anche a rintracciarlo, se questa dovesse diventare la sua priorità. A nulla sono valse le proteste di Google.
 

Doh!

Nuovo forumer
Re: OT però che cazzaroli

Odinow ha scritto:
YouTube consegnerà tutti i dati degli utenti a Viacom

Un tribunale americano ha deciso che la privacy deve passare in secondo piano, quando si tratta di difendere il diritto d'autore.

Viacom, che aveva denunciato YouTube (e quindi Google) per violazione del diritto d'autore, ha intenzione di difendere i propri diritti con ogni mezzo: ha infatti chiesto alla corte che le sia dato accesso a tutti quei dati che siano in grado di provare la colpevolezza del popolare servizio di hosting video.

Tra le richieste avanzate dalla major c'è anche il codice che sta alla base del motore di ricerca di Google: ciò servirebbe per capire in che modo Google stessa incoraggi la violazione del copyright su YouTube.

Sfortunatamente per Viacom il giudice si è accorto che, se questa richiesta venisse rispettata, il segreto che ha reso Google ciò che è oggi sarebbe rivelato; un segreto "dall'enorme valore commerciale" di cui Viacom potrebbe approfittare. Quindi, niente da fare: Google riesce con successo a difendere la proprietà intellettuale che possiede.

Chi Google invece non risce a difendere sono i propri utenti: Viacom ha chiesto che le vengano consegnati tutti i log di YouTube. Si tratta di circa 12 Terabyte in cui sono registrati tutti i dati degli utenti che abbiano mai guardato un video, direttamente sul sito o incorporato in un'altra pagina web. Id di login, ora e data della visione, indirizzo Ip dell'utente: tutto - ha detto il giudice - deve essere consegnato.

La motivazione addotta da Viacom per le proprie richieste fa leva sul fatto che i video illegali genererebbero una quantità di traffico maggiore rispetto a quelli amatoriali: analizzando i log questo sarebbe facilmente rilevabile.

Non solo: Viacom aveva originariamente preteso anche i dati riguardanti tutti i video privati (cioè quelli visibili solo da persone autorizzate da chi ha effettuato l'upload). Qui il giudice ha deciso contro Viacom e a favore di Google, che ravvisava una violazione dell'Electronic Communications Privacy Act.

L'attività pubblica di ogni utente di YouTube è comunque ora nelle mani di Viacom, che la userà per controllare (con enorme fatica, vista la massa in informazioni che le sono state date) tutte le violazioni dei diritti da lei detenuti fino all'ultimo fotogramma, passando con indifferenza dall'ultima puntata di Spongebob al video del matrimonio di zia Adele.

La Electronic Frontier Foundation ha tuttavia fatto notare che, secondo la legge federale, i tribunali non possono richiedere che vengano rivelate informazioni personali che possono identificare i singoli a meno che non sia assolutamente necessario e che le richieste di Viacom "potevano essere soddisfatte in altro modo".

Inoltre, sempre dal punto di vista legale, avrebbe dovuto essere garantito agli utenti di YouTube il diritto di contestare l'ordinanza della corte, in quanto prima di una mossa del genere le persone interessate andrebbero preventivamente avvisate.

Unendo tutti i dati in suo possesso, la major potrà ricostruire l'attività precisa di un dato utente e, usando l'indirizzo Ip, arrivare anche a rintracciarlo, se questa dovesse diventare la sua priorità. A nulla sono valse le proteste di Google.


si.....e poi intenti tu un processo ad ogni utente?!?! :D:D
 

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