Perché le crisi finanziarie che nascono dall'esplosione del debito generano disoccupazione e povertà?
Premetto che il debito al servizio dei consumi e quello diretto all'acquisizione d'immobili ed alla gestione d'impresa, quando è pagato, genera ricchezza, perchè non distrugge il denaro, mezzo convenzionale di pagamento su cui si fondano l'economie sviluppate, quindi condicio sine qua non per il loro sano sviluppo.
Nell'ipotesi opposta, cioè quando non è pagato, il debito distrugge denaro, perché la carta rappresentata dal debito non si converte in denaro, quello che deve restituire il debitore. Denaro che viene meno al circuito dell'economia reale, ed ovviamente a quello della finanza, generando problemi di solvibilità grave del sistema, se il debito impagato non è soddisfatto da un'ampia platea di debitori. E' ciò che sta avvenendo in forma allarmante in USA ma anche in alcuni Stati europei, inclusa la Spagna, dove è crollato il mercato immobiliare, con mutuatari che si trovano a dover pagare un mutuo ben più caro del valore attuale di mercato dell'appartamento comprato per scopo solamente speculativo, senza badare al prezzo d'acquisto artificiosamente gonfiato por los taxadores. Essi vanno in banca e restituiscono le chiavi dell'immobile e lo abbandonano, dopo aver inutilmente tentato di trovare un compratore offrendogli l'immobile al solo subentro nel pagamento del mutuo.
Il sistema così grippato, ed oberato di carta dal valore pari quasi allo zero, non è in grado se non con altra iniezione di denaro, di finanziare l'ulteriore richiesta di denaro a debito. Le banche e le istituzioni finanziarie creditrici, nelle cui casse non arriva il denaro a cambio dei pagherò diventati carta straccia, sono anche esse debitrici del sistema e devono liquidare asset azionari per reperire quella liquidità che serve loro per non dichiarare default.
I consumi crollano, perché i debitori indebitati fino al collo non hanno denaro per largheggiare nei consumi; con il crollo dei consumi, le imprese erogatrici di servizi - anche le tlc, e quelle produttrici di beni vedono anche crollare il loro fatturato; sono costrette a procedere licenziamenti, generando altra massa di persone che si troveranno senza denaro necessario per alimentare i consumi.
Un effetto domino che alla fine genera disoccupazione, povertà.
Come si risolve la situazione? I governi dovranno abbandonare le politiche restrittive di bilancio, dovranno fare programmi di sviluppo sociale, con totale carico per lo Stato, quindi dei cittadini. Questo spiega il crollo dell'Euro. Il dollaro USA ha già dato: ora deve dare l'Euro e devono dare i cittadini europei, che dovranno indebitarsi anche per il rilancio dell'economia. Un tempo il problema si risolveva anche con le guerre, tentazione che oggi ha preso a qualche Stato.
Questo alimenterà i rischi inflattivi, e quindi ancora di più il rischio di tassi in tensione, e di svalutazione degli asset azionari, i cui utili, quando ci saranno, saranno corrosi in termine di valore reale dall'inflazione.
Panorama buio del tutto sfavorevole alle borse, che non possono che andare giù.