Intermedio o C86 (2 lettori)

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cba

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buon giorno
alla ricerca di segnali
giorni addietro avevo ipotizzato una tabella percentuale sul rialzo( nei primi trenta gg) ipotetico dal minimo presunto di tutto l'ambaradam sulla sua ripartenza..andavamo da valori statistici a partire dal 2009 che andavano dal 9 a 28%(caso eliminato nella media come il piu basso) quindi si era scritto in media tra 12 e 17%( volendo tener conto del 28%) ( i valori ricorrenti sono 9 9 9 13 15 e 16%

al momento siamo a circa 8%
ora guardavo un'altra cosa, sempre in ambito statistico...ipotetico ritraccio

mi accorgo di avere un indicatore nel grafico CCI( sinceramente non ricordo bene che è)
ebbene, praticamente tutte le volte sulla ripartenza dell'intermendio è andato in divergenza nel primo mese rispetto l'ultimo mensile..ora è già in divergenza
i ritracci dal massimo del mensile sul nuovo intermedio sono stati in un range tra i 700 e 2400 punti(l'unico caso in cui il mensile successivo ha chiuso sotto il precedente,era l'inizio del 2 semestrale 2009)
i valori di ritraccio sono stati 700 700 700 1700 1000 2400 600
tranne che nei primi 2 trimestali 2011 il minimo sul nuovo mensile del nuovo trimestrale non è stato distantissimo dal precedente
non credo ci sia molto da aggiungere se non che aspettare di vedere come si muovono
A mio modo di vedere, a naso , valutando quanto accaduto, in particolar modo se non riuscissero a forzare troppo oltre i valori attuali, cosa tra le meno probabili, nel caso di un avvitamento terrei in debito conto il fatto che ci siamo trovati sul minimo del semestrale( sul nostro) di pochissimo positivo rispetto il precedente...è un buona cosa per il long, ma mi è parsa una reazione un po isterica....del tipo mo ti frego

prima tutto di cacca: grecia , debito usa, banche, stress test, rating e via dicendo...ora in 1 giornata , tutto sistemato
prudenza...vedrem
 

thespecialist

de culibus....
per capire dove sbaglio...

grafico di generali day
(non guardate le medie che non c'entrano un amazza coi cicli)
mi chiedo ma i prezzi non avrebbero dovuto chiudere sulla linea rossa tirata dal minimo di in inizio del 2° annuale e che congiunge il min del 1° semestrale ?

dove sbaglio ?:-?

(ho anche disegnato un inpotetico ultimo mensile a mo di lingua così come ha fatto a maggio 2010)

Rilevo invece che la linea nera che congiunge i min dei mensili dell'ultimo intermedio ha fatto perfettamente il suo dovere essendo stata rotta al ribasso

ora posto anche UCG dove si vede che la linea rossa ha invece interecettato il minimo del 2° annuale...
 

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magnolia651

Vediamo come butta oggi
Ciao Magnolia:).....mi permetto di sollevare delle obiezioni ;)

Indubbiamente l'agricoltore italiano ha dei vantaggi fiscali non indifferenti. Ti faccio però presente un paio di cose che penso di poter affermare con cognizione di causa, da membro del settore in oggetto:

1) i ritorni economici di chi fa agricoltura (ceralicoltura, ortofrutticoltura: ho esperienza in entrambi i campi non operativa ma a livello di conti..) sono storicamente molto esigui. Basti pensare quanto costava un quintale di grano nei primi anni 80 per capire quanto il settore negli ultimi 2 decenni sia andato in difficoltà. Inoltre la struttura di mercato quasi sempre rende il produttore inerme di fronte ai soprusi dei pochi compratori. La terra ha reso pochissimo negli ultimi 10 anni. Fotovoltaico a parte, dove forse 1 mw (se lo realizza un'azienda che conduce almeno 80 ettari) esentasse è un pò troppo, lo riconosco, il settore è in una situazione di crisi latente che solo oggi, in periodo di depressione generalizzata, appare meno pesante da chi ha un punto di vista interno.

2) agricoltura è sinonimo di produzione di derrate alimentari e mantenimento dell'equilibrio ambientale. Queste due esigenze sociali debbono necessariamente essere protette, dato il loro incomparabile valore strategico....

Un'ultima cosa: il settore costa tanto a livello di contributi pubblici ma è anche vero che una fetta considerevole di questa ricchezza finisce nelle tasche di tanti burocrati che , aimè, non fanno altro che ostacolare chi lavora, al fine di legittimare una loro funzione in realtà insesistente.

:ciao:

Mi ero ripromesso di non tornarte sull'argomento ma mi ci tiri per i capelli.
Mi dici perchè un settore che rende poco deve essere sovvenzionato?
Mi dici perchè un settore che non c'entra nulla col fotovoltaico che è attività di impresa deve essere agevolato anche in questo?
Mi stai citando motivazioni che sono lesive della libera concorrenza.
Ci rendiamo conto del fatto che investire 100 lire nell'agricoltura e 100 lire nella produzione di tondino dovrebbero avere lo stesso livello di tassazione, pena una pericolosa asimmetria?
Ci rendiamo conto che tra coop e agricoltura esiste un sommerso legalizzato che non contribuisce alle casse dell'erario?
Ci rendiamo conto che se un bar o un ristorante bio è gestito da un agricoltore dentro un fondo rurale ha un livello di tassazione risibile rispetto ad un bar o ristorante bio gestito da un imprenditore in città e che è la stessa attività?

Io non sto dicendo che agricoltura sono il male dell'Italia, per l'amor di Dio. Ma in un'epoca di sacrifici non puoi strizzare tanti e lasciare altri indenni.

Vi ricordo per inciso che il Brunello e il Sassicaia, per fare due nomi, ma anche il Livio felluga e lo spumante Ferrari sono prodotti top di gamma da imprenditori agricoli che godono di un extraprofitto legato alla qualità ed al nome, ma pagano le tasse sulla rendita catastale. Sono esempi concreti che dovrebbero fare riflettere. Gli vogliamo concedere che una bottiglia costi anche 20 € alla produzione. Ma se arriva al pubblico a 120 a secondo dell'annata (Sassicaia e Brunello li superano spesso...) diciamo che l'enoteca li ha pagati 60, ci possono essere 6 di costo di distribuzione (agente), ma al produttore arrivano ricavi per quasi 3 volte il costo "industriale". Conosco pochi settori che possono vantare questi esempi di redditività. Aggiungiamoci i contributi e le altre agevolazioni.... E' o non è distorsione rispetto alla società metalmenccanica di Reggio Emilia che sulla prima lira di reddito paga il 27,5 % e l'Irap anche se ha un risultato negativo? Guarda non penso che tali livelli di margini a livello industriale (non di sell out al dettaglio, perchè allora dovresti compararlo con il 120 del mio esempio....) ci siao nel settore della moda e del c.d. prodotto di lusso tipo Ferragamo, Bulgari o Gucci. Immagino che il prezzo praticato al distributore o al negozio indipendente si attesti intorno al moltiplicatore 2/2,2 rispetto al costo di produzione, che è già un botto...
 
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kenshiro

Forumer attivo
L'intermedio dovrebbe essere partito il 27 giugno.

Ci troviamo a mio avviso nel secondo T-1 con ogni probabilità su massimi del tracy.
 

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