Intervista a Michael Marcus

Fleursdumal

फूल की बुराई
Le interviste del libro (“Market Wizards” di Jack Schwager), sono vivaci e piene di aneddoti colorati, ma sono anche quando di più importante è stato scritto sulla speculazione di borsa. Ho conosciuto un trader di Paul Tudor Jones che mi ha detto che "Market Wizards" è la lettura obbligatoria per chi va a lavorare con Tudor Jones. Questo perchè è l'unico libro in cui hai la possibilità di leggere la storia dei trader più famosi del mondo raccontata da loro stessi.

In ogni caso questo libro è il più famoso di tutti i libri di speculazione che esistono. Ho deciso di farne tradurre alcuni estratti, in particolare le interviste di Michael Marcus, Paul Tudor Jones, Ed Seykota, Richard Dennis, Bruce Kovner, Marty Schwartz perchè è veramente scoraggiante vedere che si continua a avvicinarsi alla borsa senza aver letto niente o al massimo qualche libretto italiano o libro americano di seconda mano solo perchè è tradotto.


--- L'intervista a MICHAEL MARCUS (prima parte) ---

Michael Marcus è stato uno dei top dieci trader nel mondo degli ultimi 30 anni.
Ha iniziato nel 1971-1972 con $3,0000 soldi presi a prestito dalla madre e dopo alcuni rovesci (narrati in questa intervista) è diventato un trader della famosa Commodity Corporation a fianco di Ed Seykota, dove nei primi 10 anni di attività ha moltiplicato il capitale del 2.500%. Da diversi anni opera in proprio usando un misto di trading system e di trading discrezionale.

La lezione che viene ogni intervista è diversa e sempre molto interessante perchè riflette l'esperienza reale dei pochi che partendo da poche migliaia di dollari hanno messo assieme fortune di decine o centinaia di milioni.

Nella prima parte di questa intervista Michael Marcus mostra come per diversi anni ha dovuto provare e riprovare, sempre in proprio e continuando a perdere, prima di acquisire le regole di base della speculazione.

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(da “Market Wizards” di Jack Schwager, 1989, Harper Business ) ------------------------------------------------------------------------------.

Quando ti sei interessato per la prima volta ai futures?

Ero più o meno uno studente. Nel 1969 mi sono laureato alla Johns Hopkins, Phi Beta Kappa, tra i primi della mia classe. Ho preso il mio Ph.D. in psicologia alla Clark, e mi aspettavo di vivere la vita di un professore. Attraverso un amico comune, incontrai un tizio di nome John, che sosteneva di poter raddoppiare i miei soldi ogni due settimane, come un orologio. Mi suonava bene tutto questo. ( ride) Non credo di avergli neppur domandato in che modo potesse farlo. Era un'idea che mi piaceva tanto che non volevo sciupare le cose cercando di conoscere troppi fatti. Avevo paura che mi sarebbe venuto meno il coraggio.

Non eri scettico? Non ti sembrava un po' come un venditore di auto usate?.

No, non avevo mai fatto alcun investimento prima, ero ingenuo. Ho ingaggiato John, che era un junior a scuola da me, per trenta dollari alla settimana come consulente nel trading di commodities. Occasionalmente, ci mettevo patatine e soda. Lui sosteneva che era possibile sopravvivere con una dieta del genere.

E' tutto quello che lo pagavi? Non c'erano incentivi- patatine extra- se lui aveva successo?.

No.

Quanti soldi hai deciso di mettere per entrare nel business?.

Circa 1000 dollari che avevo messo da parte.

Poi cosa è successo?.

La mia prima volta in un ufficio di intermediazione fu molto, molto eccitante. Mi vestii con l'unico completo che possedessi e andammo a Baltimora, negli uffici della Reynolds Security. Era un ufficio molto grande, elegante, che faceva pensare a un mucchio di vecchio denaro. C'era mogano dappertutto e l'ufficio era permeato da un tono basso, reverenziale. Faceva molta impressione.
Il punto su cui si accentrava l'attenzione era rappresentato da un grande pannello su cui erano segnati i prodotti, di fronte all'ufficio, di quelli che cambiavano con un click alla vecchia maniera. Era molto eccitante sentire quel click, click, click. C'era una galleria da cui gli operatori potevano guardare il pannello, ma era così lontano che che dovevamo usare il binocolo per vedere i prezzi.
Anche questo era eccitante, perchè era come vedere una corsa di cavalli.
Il primo momento in cui mi sono reso conto che le cose potevano diventare preoccupanti fu quando una voce uscì dagli altoparlanti raccomandando l'acquisto della soia.
Guardai verso John, aspettandomi di vedere un'espressione di sicurezza e rassicurazione sulla sua faccia. Invece lui mi guardò e domandò ''Pensi che dobbiamo farlo?'' (ride) Immediatamente percepii che John non ne sapeva assolutamente nulla. Mi ricordo che la soia aveva un andamento tranquillo: 78,30; 78,40; 78,30; 78,40.
Facemmo l'ordine e, non appena ne avemmo in ritorno la conferma, quasi misticamente, i prezzi cominciarono ad andare giù con il loro click click.
Appena saputo che io ero entrato in gioco, il mercato lo prese come un segnale per iniziare a scendere. Penso di aver avuto un buon istinto anche allora, perchè subito dissi a John . '' Non stiamo combinando nulla di buono, andiamocene!'' Perdemmo circa 100 dollari in quel trade.
Quello successivo fu col mais, e successe la stessa cosa. John mi domandò se dovevamo fare l'affare e io dissi '' Bene, proviamo col mais'' Il risultato fu uguale.

Non sapevate proprio nulla di quello che stavate facendo? Non avevate letto nulla sulle commodities e sul trading?.

No, nulla.

Sapevate quanto vi costava ad ogni punto?.

Sì.

Apparentemente era l'unica cosa che sapevate.

Sì. L'affare successivo riguardava il frumento e andò come gli altri. Dopo ritornammo al mais e questo affare andò meglio: impiegammo tre giorni a perdere i nostri soldi. Misuravamo il successo dal numero di giorni che impiegavamo a perdere.

Abbandonavate sempre dopo circa 100 dollari di perdita?.

Sì, anche se in un affare persi almeno 200 dollari. Ero sotto di 500 dollari quando John se ne uscì con un'idea '' che avrebbe salvato la giornata''. Avremmo comprato pancette di maiale di agosto e venduto pancette di febbraio perchè lo scarto era più ampio delle spese di immobilizzo (il costo complessivo per prendere la consegna in agosto, immagazzinarla e riconsegnarla in febbraio). Disse che non avremmo potuto perdere in questo affare.
Capii vagamente l'idea e fui d'accordo per l'affare. Fu la prima volta che decidemmo di uscire per pranzo. Le altre volte eravamo stati troppo occupati a guardare il pannello, ma pensammo che era un affare di quelli in cui '' non si può perdere'', così potevamo anche andare.

Al nostro ritorno, mi sentii quasi annientato. Ricordo quella sensazione di shock, sgomento ed incredulità. Non dimenticherò mai l'immagine di John- era un ragazzo grassoccio, con occhiali spessi ed opachi- che si alza verso il pannello dei prezzi, pestando e agitando i pugni e gridando: ''Nessuno vuole fare un profitto garantito ?'' . Dopo, ho imparato che i maiali di Agosto non erano consegnabili a fronte di un contratto di febbraio. La logica dell'affare era viziata fin dall'inizio.

John aveva mai fatto del trading prima?.

No.

Allora da dove aveva tirato fuori questa storia che avrebbe raddoppiato i tuoi soldi ogni due settimane?

Non so, ma dopo questo affare, io ero annientato. Così dissi a John che, alla luce di quanto era successo, pensavo di saperne quanto lui- cioè nulla- perciò lo avrei licenziato. Basta patatine, basta soda. Non dimenticherò mai la sua risposta. Mi disse:''Stai facendo il più grosso errore della tua vita!'' Gli chiesi cosa avrebbe fatto.

Disse:'' Andrò alle Bermuda a lavare piatti per mettere insieme il capitale sufficiente a commerciare. Poi diventerò milionario e andrò in pensione'' La cosa che mi fece divertire molto fu che non disse ''Vado alle Bermuda e cerco un lavoro per mettere insieme il capitale per il commercio.'' Fu molto specifico: sarebbe andato a lavar piatti per poter fare i suoi commerci.

Che cosa successe poi a John?.

Non ne ho idea. Per quel che so, potrebbe essere alle Bermuda ed essere un milionario grazie all'aver lavato dei piatti.
Dopo ciò, riuscii a mettere insieme altri 500 dollari e feci alcuni affari con l'argento. Persi anche quelli. I miei primi otto affari, cinque con John e tre da solo, furono tutti in perdita.

Non ti è mai venuto in mente che forse il trading non era per te?.

No. Sono sempre andato bene a scuola, così pensavo che fosse solo un problema di avere la furbizia del mestiere. Mio padre, che era morto quando avevo 15 anni, aveva lasciato un 'assicurazione di 3000 dollari, che decisi di incassare nonostante il parere contrario di mia madre. Ma sapevo che avevo bisogno di imparare qualcosa prima di riprendere col trading. Lessi i libri di Chester Keltner sul frumento e sulla soia e mi abbonai anche al suo notiziario, che dà consigli di affari. Seguii il suo primo consiglio, che era di comprare frumento, e funzionò. Penso che realizzai il 4 per cento per staio ( 200 dollari) in quell'affare. Era la mia prima vincita ed era proprio eccitante.

Poi, nel periodo tra i notiziari, il mercato scese al mio prezzo originale d'acquisto, così comprai di nuovo e feci un profitto da solo. Mi sentii come se stessi sviluppando un certo fiuto per il commercio. Anche all'inizio, mi piaceva la sensazione di fare le cose da me.

Quello che successe dopo fu solo pura fortuna. Comprai tre contratti per il mais di dicembre nell'estate del 1970, basandomi sulle raccomandazioni di Keltner.
Fu l'estate in cui la malattia devastò i germogli del mais.

Quando fu la tua prima grossa vincita?.

Un affare che metteva insieme l'acquisto di mais, frumento e soia, in parte su suggerimento del notiziario ed in parte grazie al mio intuito. Alla fine di quella estate gloriosa, avevo accumulato 30.000 dollari, una somma principesca per me, che provenivo da una famiglia della media borghesia. Pensai che fosse la più bella cosa nel mondo.

Come decidesti quando prendere i profitti?.

Ne presi alcuni quando il mercato stava salendo ed alcuni quando iniziava a scendere. Globalmente ho avuto buonissimi utili.

Così, istintivamente, stavi facendo la cosa giusta anche allora?.

Sì. Poi quell'autunno frequentai una scuola di specializzazione a Worcester, Massachusetts, ma mi resi conto che non avevo voglia di pensare alla mia tesi. Invece di andare in classe, spesso sgusciavo all'ufficio della Paine Webber a Worcester per fare trading.
Me la passavo benissimo. Feci pochi soldi, non molti. Ero shoccato di vedermi saltare frequentemente i corsi, dal momento che ero stato uno studente assiduo alla Johns Hopkins. Realizzai che la laurea l'avevo, e nel dicembre 1970 abbandonai la scuola e andai a New York. Ci restai per un po'.
Quando mi chiedono che cosa ho fatto, dico molto pomposamente che ho speculato. Suonava bene.

Nella primavera del 1971 i grani tornarono di nuovo interessanti. Girava una teoria che la batteriosi avesse superato l'inverno- cioè che fosse sopravissuta e che avrebbe attaccato i germogli di nuovo. Decisi che quella volta mi sarei messo in buona posizione per la malattia.

Era una teoria di Keltner o solo una voce del mercato?.

Penso che anche Keltner ci credesse. Mi feci prestare da mia madre 20.000 dollari, aggiunsi i miei 30.000 e scommisi tutto sulla batteriosi. Comprai il numero massimo possibile di contratti per mais e frumento per 50.000 dollari di copertura. All'inizio il mercato restò fermo perchè c'era abbastanza paura della malattia da tenere su i prezzi. Non guadagnavo ma non perdevo. Poi un giorno – non lo dimenticherò mai – c'era un articolo sul Wall Street Journal con un titolo ''C'è più malattia sul pavimento dell'ufficio del commercio di Chicago che nei campi di mais del Midwest'' (ride).
Il mercato del mais aprì nettamente più basso ed abbastanza in fretta andò all'importo minimo.
(In molti mercati dei futures, il massimo di fluttuazione giornaliera del prezzo è delimitato da un limite specifico. Il limite più basso si riferisce al calo di questa grandezza, mentre il limite più alto si riferisce ad un quadagno equivalente. Se, come in quel caso, il prezzo d'equilibrio che sarebbe risultato dall'interazione delle forze del mercato libero stava sotto il limite minimo del prezzo, allora il mercato bloccherà il limite minimo – ad esempio – gli affari virtualmente cesseranno. Motivo: ci sarà un abbondanza di venditori, ma virtualmente nessuno intenzionato a comprare al prezzo bloccato al limite minimo.)

Stavi guardando il collasso del mercato?.

Sì, ero nell'ufficio di intermediazione a guardare il pannello mentre i prezzi cadevano.

Hai pensato di ritirarti durante la discesa prima che il mercato fosse bloccato al minimo? (limit-down).

Ho pensato che avrei dovuto ritirarmi, ma mi limitavo a guardare. Ero totalmente paralizzato. Speravo che il mercato girasse. Guardavo e guardavo e poi dopo il blocco al minimo non potevo più venirne fuori. Ebbi tutta la notte per pensarci, ma in realtà non avevo scelta. Non avevo altri soldi e dovevo uscirne. Il mattino dopo liquidai all'apertura tutte le mie posizioni.

Il mercato era di nuovo nettamente al ribasso all'apertura ?.

No, non nettamente, circa di 2 centesimi.

Quanto hai perduto nell'affare quando lo hai liquidato?.

Ho perso i miei 30.000 dollari, più 12.000 dei 20.000 di mia madre. Quella fu la mia lezione per l'aver scommesso tutto quanto avevo.

Cosa hai fatto dopo ?.

Ero veramente depresso. Decisi che avrei dovuto andare a lavorare. Dal momento che c'era recessione in quel momento, pensai che probabilmente non avrei potuto ottenere un lavoro veramente buono e avrei dovuto cercare di sistemarmi com una posizione inferiore. Vidi che persino quando mi sottoponevo ad interviste per posizioni per le quali ero insolitamente ben qualificato, non sembrava che fossi in grado di avere alcun lavoro. Alla fine realizzai che non riuscivo ad avere quei lavori perchè non volevo realmente averli.
Una delle migliori opportunità di lavoro che trovai fu un posto di analista ricercatore per le materie prime ai Reynold Securities. Scoprii che era più facile avere questa posizione migliore perchè loro capivano che la volevo davvero. Imparai che se miri a qualcosa che vuoi davvero, hai una probabilità molto più alta di ottenerlo perchè ti sta più a cuore.
Comunque, c'era una divisoria di vetro tra il mio ufficio e quello in cui stavano i broker. Avevo ancora il pallino del trading ed era proprio doloroso guardarli fare trading e fare festa.

Mentre tu stavi facendo solo ricerca ?.

Esatto, perchè agli analisti era decisamente proibito fare trading. Ma decisi che questo non mi avrebbe fermato. Chiesi un prestito di nuovo a mia madre, a mio fratello, alla mia ragazza ed aprii un conto presso un'altra ditta.
Elaborai con il mio broker un complicato sistema in codice per evitare che la gente al mio ufficio venisse a sapere che stavo violando i ruoli. Ad esempio, se dicevo ''c'era il sole'' significava una cosa, se dicevo ''è nuvoloso'' significava qualcosa d'altro.
Mentre cercavo di scrivere i miei report, continuavo a sbirciare attraverso la vetrata per vedere i prezzi sul grande pannello nell'ufficio principale. Quando vincevo, cercavo di nascondere il mio buon umore, quando perdevo, dovevo essere sicuro di non mostrare nulla in faccia. Penso che nessuno mai sospettasse, ma io mi sentivo in uno stato maniaco-depressivo per tutto quel tempo.
Mi sentivo torturato perchè volevo essere libero di fare del trading senza dover ricorrere a questa elaborata finzione.

In quel periodo hai guadagnato o perso soldi ?.

Ho perso. Era lo stesso vecchio ciclo del farmi prestare soldi e perderli in modo consistente.

Sapevi cosa stavi facendo di sbagliato ?.

Buona domanda. Di fondo, non avevo alcuna reale conoscenza dei principi del trading; stavo facendo tutto male. Poi nell'ottobre del 1971, mentre ero nell'ufficio del mio broker, incontrai una di quelle persone a cui attribuisco il mio successo.

Chi era ?.

Ed Seykota. E' un genio ed un grande trader che ha avuto un successo fenomenale. Quando lo incontri la prima volta aveva appena preso la laurea al MIT ed aveva sviluppato uno dei primi programmi per computer per sistemi tecnici di verifica e commercio. Ancora non so come Ed avesse così tanta conoscenza di trading così giovane.
Ed mi disse ''Penso che tu dovresti lavorare qui. Stiamo mettendo in piedi un gruppo di ricerca e tu puoi fare affari con il tuo conto''. Sembrava fantastico; il solo problema era che il direttore delle ricerche della ditta rifiutava di assumermi.

Perchè ?.

Non riuscivo a capire perchè, dal momento che scrivevo bene e avevo esperienza. Quando io lo pressai per avere un motivo, mi disse ''Non posso assumerti perchè tu sai già troppo e io voglio addestrare qualcuno''. Dissi '' Guarda, farò tutto quello che vuoi''. Alla fine lo convinsi ad assumermi.
Era davvero fantastico, perchè c'era Ed da cui imparare, e lui era già uno di successo. Era, di fondo, uno che seguiva il trend, che utilizzava principi classici del trading. Mi insegnò come ridurre le perdite, così come l'importanza di restare quando i futures guadagnano.
Ed mi forniva un eccellente modello di ruolo. Ad esempio, una volta, ero short di argento e il mercato iniziava giusto a mantenersi verso il basso, mezzo penny al giorno, un penny al giorno. Tutti gli altri sembravano fare i gradassi, parlando del perchè l'argento avrebbe dovuto salire perchè era così basso, ma Ed restava short. Disse ''il trend è verso il basso, e io resterò short finchè non cambia''. Ho imparato la pazienza da lui, per il modo in cui seguiva il trend.

L'esempio di Ed ti ha trasformato in un trader ?.

Non all'inizio. Io continuavo a perdere, anche con Ed lì.

Ti ricordi cosa stavi ancora facendo di sbagliato in quel periodo ?.

Penso che non fossi ancora paziente a sufficienza per aspettare una situazione chiara e definita.

Hai pensato di accodarti a Ed, visto che era così pieno di successo ?.

No, non riuscivo a fare così.

Hai mai pensato semplicemente di smettere ?.

A volte ho pensato che forse avrei dovuto smettere col commercio perchè era doloroso continuare a perdere. In ''Fiddler on the roof'' c'è una scena in cui il protagonista alza gli occhi e parla con Dio. Io avrei voluto alzare gli occhi e dire ''Sono davvero così stupido?''.
E mi sembrava di udire una risposta chiara ''No, non sei stupido. Devi solo continuare''. E così ho fatto.
In quel periodo, ero molto in amicizia con un broker di Shearson quasi in pensione, molto gentile, pieno di comprensione e di successo, di nome Amos Hostetter.
Gli piaceva quello che scrivevo e avevamo l'abitudine di parlare. Amos rinforzò molte delle cose che Ed mi aveva insegnato. Stavo acquisendo gli stessi principi da due persone.

Elaboravi raccomandazioni per la ditta in quel periodo ?.

Sì.

E come andavano a finire ?.

Erano migliori perchè io ero più paziente. Comunque, ero del tutto a corto di soldi e di persone che avrebbero potuto prestarmeli. Ma avevo ancora una strana forma di fiducia che avrei potuto di nuovo in qualche modo rientrare nel verso giusto. Guadagnavo solo 12.500 dollari l'anno, ma riuscivo a risparmiarne 700. Poichè non era neppure abbastanza per aprire un conto, aprii un conto congiunto con un amico che mise lui pure 700 dollari.

Eri tu ad avere il controllo totale del conto comune ?.

Sì, il mio amico non sapeva nulla dei mercati. Eravamo nel luglio 1972 e, in quel momento, in un regime di prezzi controllati. Da quanto si poteva supporre anche il mercato dei futures era sotto controllo.

E' il congelamento dei prezzi di Nixon ?.

Sì.Per quanto mi ricordo, il prezzo del compensato era teoricamente congelato a 110 dollari per 1000 feet quadrati. Il compensato era uno dei mercati che avevo analizzato per la ditta. Il prezzo era cresciuto fino a circa 110 dollari, e io feci uscire una newsletter “orso”, in cui dicevo che anche se gli approvvigionamenti erano scarsi, dal momento che i prezzi non potevano oltrepassare i 110 dollari, non c'era nulla da perdere a stare short a 110.

Come faceva il governo a mantenere i prezzi ai limiti stabiliti? Che cosa evitava che la fornitura e la domanda imponessero un prezzo più alto ?.

Era contro la legge che i prezzi andassero più alti.

Vuoi dire che i produttori non potevano far pagare di più ?.

Esatto. Quello che stava succedendo era che il prezzo veniva mantenuto artificialmente basso e c'è una legge economica che un prezzo artificialmente basso produce uno short. Così si svilupparono degli short nel compensato, ma anche il mercato dei futures era sotto restrizione. Comunque, nessuno era sicuro; era una specie di area grigia.
Un giorno, mentre guardavo il pannello delle quotazioni, il prezzo raggiunse i 110 dollari; poi raggiunse i 110.10; poi i 110.20.
In altre parole il prezzo dei futures lavorava al 20% al di sopra del tetto legale. Così cominciai a chiamare in giro per vedere cosa sarebbe successo, ma nessuno sembrava saperlo.

Il mercato del compensato era l'unico che eccedeva il prezzo congelato ?.

Sì. Comunque non succedeva nulla. Mi sembra che il mercato abbia chiuso quel giorno in qualche punto al di sopra dei 110 dollari. Il giorno dopo aprì circa a 110.80. Feci i seguenti ragionamenti: se lasciano quotare oltre i 110 oggi, possono lasciare commerciare comunque. Così comprai un contratto. Alla fine, il compensato andò a 200 dollari. Dopo l'acquisto del primo contratto, e la crescita dei prezzi, era solo questione di reinvestire e tenere la posizione.

Era il tuo primo affare grosso dopo l'insuccesso nel mercato del mais?

Sì.

Il mercato a pronti del compensato restò a 110 dollari ?.

Il mercato dei futures funzionava come un approvvigionamento da ultima spiaggia per gli utilizzatori che non potevano approvvigionarsi altrimenti.
In fondo, creava un doppio mercato, una sorta di mercato nero legale ?.

Sì. Quelli che erano stati boicottati perchè non avevano alcuna relazione di lunga durata con i produttori potevano comprare il compensato ad un prezzo più alto sul mercato dei futures. I produttori erano arrabbiatissimi al pensiero di dover vendere al prezzo legale congelato.

Perchè i produttori non hanno giusto venduto futures e consegnato in base a contratto, in opposizione alla vendita sul mercato a pronti al prezzo controllato ?.

I più intelligenti lo stavano imparando, ma era l'infanzia del trading dei futures nel compensato e molti produttori non erano così sofisticati. Alcuni produttori forse non erano sicuri che fosse legale fare ciò. Anche se pensavano poi che lo fosse, i loro avvocati devono aver detto ''Forse la gente può comprare compensato a qualsiasi prezzo nei futures, ma è meglio che noi non vendiamo e spediamo al di sopra del tetto legale''. Ci si faceva molte domande.

Il governo cercò mai di interferire col mercato dei futures ?.

Non esattamente, ma ritornerò su questo. In pochi mesi,700 dollari erano cresciuti a 12.000 nel mercato del compensato.



=> Era l'unico business che avevi in piedi?.

Sì. Poi mi venne la brillante idea che lo stesso short ci sarebbe stato nel legname. Scommisi ogni cosa in un affare proprio come avevo fatto con quello del mais/frumento, aspettandomi che anche il legname sarebbe andato oltre il tetto del prezzo.

=> Come si comportava il legname in quel momento?.

Non faceva nulla. Guardava il compensato andare da 110 a 200 dollari. Dal momento che erano entrambi prodotti del legno, e il legname era anche in short di offerta, ragionai che il legname poteva crescere- e avrebbe potuto. Comunque, dopo che ebbi comprato legname a circa 130 dollari, il governo ricollegò quanto era successo col compensato e prese la decisione di non permettere la stessa cosa col legname.
Il giorno dopo in cui ero diventato long, un qualche ufficiale governativo se ne venne fuori con l'annuncio che sarebbero diventati più severi con quelli che speculavano sul legname e che stavano cercando di portare il mercato per la stessa via del compensato. Il mercato del legname crollò su questa affermazione. Ero così giù che stavo quasi per essere rovinato di nuovo.Ci fu un periodo di due settimane in cui continuarono a fare la stessa affermazione. Il mercato si stabilizzò proprio ad un livello al di sopra del quale sarei stato spazzato via. Avevo soldi a sufficienza solo per stare fermo nella mia posizione.

=>Il mercato era a 130 quando hai comparto. A quanto era in quel momento?.

Circa a 117 dollari.

=> Così, anche se la grandezza del calo era molto più piccola del prezzo raggiunto nel compensato, perdesti almeno altrettanti soldi, visto che avevi una posizione più consistente nel legname di quanto non la avessi avuta nel compensato.

Giusto.In quelle due settimane ero costantemente in pericolo di essere spazzato via. Sono state le peggiori due settimane della mia vita. Andai tutti i giorni all'ufficio pronto a darci sù.

=> Volevi farlo per smettere di star male o per salvare qualche soldo?.

Tutte e due le ragioni. Ero così nervoso che non riuscivo a far smettere di tremare le mie mani.

=> Quanto vicino sei andato ad essere di nuovo spazzato via?.

I miei 12.000 dollari erano andati a 4000 .

=> Ti sei detto '' Non posso credere di averlo fatto di nuovo?''.

Sì, ed è stata l'ultima volta che l'ho fatto. L'ultima volta che ho puntato tutto su un unico affare.

=>Poi cosa è successo?.

Riuscii a restare fermo, ed il mercato alla finè cambiò. C'era uno short ed il governo non sembrava avere la volontà di fermare il mercato dei futures.

=> A darti la capacità di restare fermo è stata qualche informazione o coraggio?.

Soprattutto disperazione, benchè ci fosse un qualche punto di sostegno nei grafici che il mercato non sembrava poter neutralizzare. Così stetti fermo. Alla fine di quell'anno, i 700 dollari, che avevo portato a 12.000 e poi sotto, a 4.000, erano adesso 24.000. Dopo quell'esperienza così spaventosa, non ho più commerciato al di sopra delle mie possibilità.L'anno dopo, il 1973, il governo iniziò a ritoccare i controlli del prezzo. Dal momento che questi avevano creato numerosi short artificiali, quando i controlli furono ritoccati ci fu un enorme corsa verso l'alto delle borse. Tutto salì. I prezzi raddoppiarono in molti mercati, ed io fui capace di trarre vantaggio dall'incredibile leva offerta dai bassi margini dei futures. Le lezioni apprese da Seykota sullo stare sui mercati seguendo i trend più consistenti rese davvero. Nel 1973, il mio conto crebbe da 24.000 a 64.000 dollari.

=> In quel periodo, stavamo vedendo qualcosa di completamente nuovo. Ricordo quei mercati. Persino dopo che i prezzi erano saliti solo del 10 per cento della loro crescita potenziale, storicamente, sembrava come lo spostamento prodotto da un prezzo molto alto. Che cosa ti fece capire che i prezzi avrebbero potuto salire tanto di più?.

A quel tempo, politicamente ero di destra e questo si accompagnava bene con l'essere un allarmista sull'inflazione.La teoria che il demoniaco
governo stesse costantemente attuando un deprezzamento monetario diede la prospettiva migliore per fare business nei mercati inflattivi della metà degli anni 70.

=> Era la teoria giusta nel momento giusto.

Certo. I mercati erano così ''fertili''per fare trading che avrei potuto fare molti errori e comunque guadagnare.

=> Trading esclusivamente sul long?.

Sì. Tutto stava andando su. Anche se stavo realizzando molto bene, feci un terribile sbaglio. Durante il grandioso rialzo del mercato della soia, quello che andò da 3.25 a quasi 12 dollari, impulsivamente realizzai i miei profitti e mi liberai di tutto.Stavo cercando di essere fantasioso invece di stare col trend. Ed Seykota non si sarebbe liberato di nulla finchè non fosse cambiato il trend. Così Ed restava ed io ero fuori e guardavo in agonia come la soia raggiunse il limite massimo per dodici giorni consecutivi. Ero molto competitivo, ed ogni giorno entravo nell'ufficio sapendo che lui era dentro ed io fuori. Odiavo andare al lavoro, perchè sapevo che la soia sarebbe stata di nuovo al limite e io non potevo entrare.

=> Questa esperienza di non essere in un mercato in corsa fu più grave o no di quella di perdere soldi?.

Molto di più. Tanto di più che un giorno sentii che non potevo più sopportarlo e presi dei tranquillanti per alleviare la mia angoscia mentale. Dal momento che questo non funzionò, qualcuno disse ''perchè non prendi qualcosa di più forte, la torazina?.''
Mi ricordo di aver preso questa torazina a casa e di essere andato al lavoro con la metropolitana. Le porte iniziarono a chiudersi mentre stavo entrando e caddi. All'inizio non feci alcun collegamento con la torazina. Comunque, tornai a casa e caddi proprio sulla porta di casa. Era forte così. Mi mise del tutto fuori gioco e non andai al lavoro quel giorno. Quello fu il punto basso della mia carriera nella speculazione.

=> Non hai mai gettato la spugna e sei rientrato nel mercato della soia?.

No, avevo paura di perdere.

=> Nonostante questo errore, hai detto che hai portato il tuo conto fino a 64.000 dollari entro la fine dell'anno. Cos'è successo dopo?.

A quel tempo ,occasionalmente dovevo andare al Cotton Exchange. Avevo una spinta di adrenalina quando sentivo quelli che facevano trading che urlavano e strillavano. Sembrava il posto più eccitante del mondo. Ma avevo saputo che bisognava poter far vedere 100.000 dollari per entrare. Dal momento che virtualmente non avevo alcun patrimonio al di fuori del mio conto di borsa, non potevo qualificarmi.
Continuavo a far soldi sui mercati, e dopo parecchi mesi avevo superato i 100.000 dollari. Nello stesso tempo, Ed Seykota mi raccomandò di andare long col caffè. Feci così, ma misi un fermo vicino al prezzo massimo al di sotto del mercato nel caso andasse giù. Il mercato andò giù e io fui subito stoppato Ed, comunque, poichè seguiva i trend maggiori, non aveva alcuno stop e finì per restare bloccato in un prezzo al limite minimo di mercato per molti giorni di seguito.
Ogni giorno, Seykota era bloccato in una posizione di perdita, mentre io ero fuori. Questa era l'esatto contrario della situazione della soia, quando era lui ad essere in una posizione di vincita ed io ero fuori.
Non ci potevo fare niente, ma mi sentivo pieno di gioia.Mi domandavo ''Che tipo di posto è mai questo che la gioia più grande si trova quando qualcun altro se la sta passando brutta?.'' A quel punto capii che stavo diventando troppo competitivo, e decisi di diventare agente di borsa al N.Y Cotton Exchange.

=> Sembra persino più competitivo.

Sì, forse, ma non lo era.

=> Non avevi nessun dubbio sull'essere un agente di borsa- il fatto che stavi riducendo il tuo campo di opportunità ad un solo mercato?.

Avevo qualche timore. Per come è andata, avrei dovuto essere molto preoccupato. Comunque, il pensiero di fare il trading in borsa era molto eccitante. La verità era che mentre ero molto bravo a scegliere i trade, ero una frana nella parte esecutiva. Ero molto timido, troppo per urlare a voce alta per farmi sentire in borsa. Finii per affidare i miei ordini ad un agente mio amico, che li trattava per me. Andò avanti per alcuni mesi, finchè realizzai cosa stavo facendo.

=> Il tuo approccio ai mercati era quello del position trader anche se eri in borsa?.

Sì, ma era al di là della timidezza.

=> Così, presuppongo che molti giorni tu non facessi neanche trading.

Esatto.

=> C'era qualche vantaggio ad essere in borsa?.

No, non per me. Ma ho imparato molto da quell'esperienza, e la raccomanderei a chiunque voglia diventare un miglior trader. Ho usato per anni quello che ho imparato lì.

=> Che tipo di cose hai imparato?.

Si sviluppa un senso soprattutto subconscio del mercato in borsa. Si impara a misurare il movimento dei prezzi dall'intensità delle voci nel ring. Ad esempio, quando è attivo ed in movimento e poi diventa quieto, è spesso un segno che non andrà molto più in là. Ancora, quando il ring è moderatamente rumoroso ed all'improvviso diventa molto rumoroso, invece di essere un segnale che il mercato è pronto per esplodere, come si può pensare, indica di fatto che sta andando verso una maggior quantità di ordini opposti.

=> Ma come usi questo tipo di informazioni una volta fuori dalla borsa?. Hai detto che le cose che hai imparato in borsa ti hanno aiutato dopo.

Ho imparato l'importanza dei punti grafici giornalieri , come dei primi high giornalieri. Stando ai punti chiave giornalieri, potevo prendere delle posizioni più ampie di quelle che potevo poi tenere, e se non funzionava immediatamente, lo avrebbe fatto in fretta. Ad esempio , ad un punto critico giornaliero, potevo prendere una posizione da venti contratti, invece che da tre-cinque contratti come potevo tenere, usando uno stop estremamente vicino. Il mercato o decollava e partiva o io ero fuori. Certe volte potevo fare 300, 400 punti o più, con solo un rischio di 10 punti. Questo succedeva perchè, essendo stato in borsa, sapevo come il mercato risponde a quei punti giornalieri.
Il mio trading in quei giorni era un po' come essere un surfer. Stavo cercando di colpire la cresta dell'onda nel momento giusto. Ma se non funzionava, io ne venivo fuori. Era un bel colpo fare alcune centinaia di punti senza rischiare quasi niente. Più tardi ho usato questa tecnica del surfer come un desk trader. Benchè l'approccio funzionasse molto bene allora, non penso che avrebbe funzionato bene nei mercati di oggi.

=> E' perchè i mercati sono diventati più mutevoli?.

Certo. Allora, se il mercato raggiungeva un punto grafico giornaliero, poteva superarlo, partire all'insù e non guardare più indietro. Oggi spesso rientra.

=> Qual'è allora la risposta?.

Io penso che il segreto sia diminuire il numero dei trade che si fanno. I migliori trade sono i soli in cui tutte le tre cose sono a tuo favore: i dati fondamentali, quelli tecnici e il tono del mercato. Innanzitutto, i dati fondamentali devono suggerire che c'è uno squilibrio di offerta o domanda, che potrebbe andare a finire in un maggior movimento. Secondariamente, il grafico deve mostrare che il mercato si sta muovendo nella direzione suggerita dai dati fondamentali. Da terzo, quando escono le news, il mercato deve reagire in un modo che riflette il tono psicologico giusto. Ad esempio, un mercato ''toro'' dovrebbe passar sopra a news ''orso'' e rispondere con molta forza a news ''toro''. Se riesci a restringere la tua attività solo a questo tipo di trade, devi per forza guadagnare, in ogni mercato, in qualsiasi circostanza.

=> E' questo modo più ristretto di intendere il trade che hai da ultimo adottato?.

No, perchè di fondo il gioco mi piaceva troppo. Sapevo che avrei dovuto stare solo in quegli ottimi trade, ma trading per me era un piacere e un hobby. Sostituì molte cose nella mia vita. Misi il piacere del divertimento davanti ai miei stessi criteri. Comunque, la cosa che mi ha salvato è che quando un trade incontra tutti i miei criteri, ci entro con una posizione 5/6 volte maggiore di quella che utilizzo negli altri trade.

=> I tuoi profitti venivano dai trade che incontravano i criteri?.

Sì.

=> Gli altri trade andavano in pareggio?.

Gli altri andavano in pareggio e mi divertivano.

=> Hai tenuto nota di quali erano in modo da capire come andavano le cose?.

Solo mentalmente. Il mio scopo negli altri trade era giusto quello di andare in pareggio. Sapevo che i soldi veri sarebbero stati fatti con i trade che soddisfacevano i miei criteri. Ci saranno sempre trade che soddisfano quelle richieste, ma possono essere pochi, così si deve essere molto più pazienti.

=> Perchè sono meno quei trade?. Il mercato è diventato più sofisticato?.

Sì. Ci sono molti più trader professionali rispetto ai miei primi tempi.Allora potevo raggiungere un obiettivo semplicemente conoscendo le indicazioni che mi avevano insegnato Ed Seykota e Amos Hostetter. Oggi tutti conoscono quei principi. Si fanno trade in stanze piene di computers e persone brillanti. Allora, guardavi il cartellone e avresti comprato mais quando si spostava all'insù un punto grafico chiave. Un ora dopo l'operatore del silos per cereali avrebbe ricevuto una chiamata dal suo broker e avrebbe potuto comprare. Il giorno dopo, l'ufficio di brokeraggio avrebbe raccomandato il trade, spingendo il mercato un po' più in sù. Il terzo giorno, avremmo avuto un riacquisto di scoperto da parte di quelli che avevano sbagliato, e poi qualche nuovo acquisto da parte dei dentisti del mondo, che alla fine avevano avuto il suggerimento che era il momento giusto di comprare. Allora, io ero uno dei primi a comprare perchè ero uno dei pochi trader professionali in gioco. Avrei liquidato vendendo ai dentisti molti giorni dopo.

=> Stai parlando di trade a breve termine. Non facevi trade per movimenti maggiori?.

Ho fatto qualche trade del genere, ma spesso realizzavo i miei profitti in due o tre giorni solo in quel tipo di trade.

=> Quando rientravi nel mercato?.

Bè, i dentisti non avrebbero mantenuto le loro posizioni, perchè avevano comprato al momento sbagliato. Così quando il mercato fosse ritornato indietro, io sarei rientrato. Oggi il momento in cui il mercato oltrepassa un punto grafico chiave è avvertito da una folla intera di trader.

=> Così le speculazioni il “seguito in ritardo” non c'erano più?.

Certo, l'operatore del silos di cereali ha già scommesso. I dentisti non contano perchè il loro livello di partecipazione al trade è infinitesimale.

=> E' perchè oggi hanno i loro soldi investiti con managers dei fondi invece di fare trade loro stessi?.

Certo, e anche se i dentisti sono ancora lì, loro fanno dei trade da un lotto, che è una posizione senza significato quando i managers dei fondi stanno facendo trade a centinaia a clip.Adesso si deve quasi fare al contrario. Ci si deve domandare,''Non è forse vero che tutti i miei amci professionisti del trade son già dentro, così chi c'è ancora che compra?.''Non ci si doveva preoccupare di questo prima, perchè rimaneva sempre qualcuno che comprava- la gente che riceveva le informazioni o reagiva più lentamente. Oggi, tutti sono ugualmente decisi, ugualmente veloci.

=> I mercati sono più inclini alle false rotture?.

Sì, molto di più.

=> I sistemi che seguono i trend sono allora destinati alla mediocrità?.

Penso di sì. Penso che l'era del seguire il trend sia finita finchè e a meno che ci sia un particolare squilibrio del mercato che annulla tutto il resto. (La siccità del 1988 nella zona dei cereali, che si sviluppò subito dopo quest'intervista, è l'esempio perfetto del tipo di eccezione che Marcus descrive.) Un'altra eccezione ci sarebbe se entrassimo in un ambiente fortemente inflattivo o deflattivo.

=> In altre parole, a meno che non ci sia qualche forza molto potente, che possa travolgere tutto il resto.

Sì.

=> Negli ultimi cinque - dieci anni i mercati sono cambiati per il fatto che i manager professionisti adesso sono responsabili di una proporzione molto più ampia dell'attività speculativa, contrariamente ai piccoli speculatori che tendono a commettere ogni tipo di errore?.

I mercati sono cambiati. La prova è che Richard Dennis, che ha operato bene per molti anni, ha perso oltre il 50 per cento dei fondi che governava nel 1988. L'approccio dei sistemi che seguono il trend non funziona più. Il problema è che una volta che hai individuato un trend ed hai preso posizione, qualsiasi altro può farlo. Dal momento che non c'è rimasto nessuno che compra, il mercato cambia direzione e ti spinge fuori. Una delle ragioni per le quali non abbiamo più molti trend buoni è che le banche centrali prevengono il fatto che le fluttuazioni delle valute si sottraggano dal controllo prendendo il verso contrario del trend.

=>Non hanno sempre fatto così?.

Non credo. Se guardi il grafico del debito del tesoro delle banche centrali straniere, vedrai che è cresciuto in maniera astronomica negli ultimi pochi anni. Le banche straniere sembra che stiano rilevando da investitori privati stranieri per finanziare i nostri debiti da speculazione.

=> Cosa pensi che significhi per il trading, e hai cambiato il tuo stile di trading a causa di ciò?.

Una volta, speculavo molto sulle valuta. Ad esempio, negli anni dopo la prima elezione di Reagan in cui il dollaro era molto forte, io avevo preso una posizione consistente in 600 milioni di marchi tra il mio conto personale e quello della compagnia. A quel tempo, si trattava di circa 300 milioni di dollari. Era un buon tetto. Ero probabilmente uno dei maggiori speculatori in valuta del mondo, banche incluse. Era molto faticoso, perchè era un mercato aperto 24 ore. Quando andavo a dormire, dovevo svegliarmi quasi ogni due ore per controllare i mercati. Mi sarei sintonizzato con ogni centro più importante dall'apertura: Australia, Hong Kong, Zurigo e Londra. Ha ucciso il mio matrimonio. Oggi, cerco di evitare le valute, perchè mi sento che è una situazione del tutto politica; devi individuare che cosa faranno le banche centrali.

=> Quando speculavi attivamente con le valute, stavi su la notte perchè avevi paura di venir sorpreso nella parte sbagliata di una fluttuazione importante prima dell'apertura dei mercati negli Stati Uniti?.

Sì.

=> Hai sempre speculato così, o sei rimasto preso abbastanza volte che hai cominciato a fare trading ventiquattro ore su ventiquattro?.

E' successo abbastanza volte da rendermi sospettoso.

=> C'era una grande manovra di diosavanzo che avresti potuto evitare speculando all'estero?.

Esatto. Ad esempio, ricordo una volta, alla fine del 1978, il dollaro era malandato, ogni giorno a un nuovo minimo. E' successo nel periodo in cui cooperavo e speculavo con Bruce Kovner. Avevamo l'abitudine di parlare per ore ogni giorno. Un giorno, ci accorgemmo che il dollaro era diventato misteriosamente forte. C'era un intenso movimento del prezzo che non poteva venire spiegato da nessuna informazione. Ci liberammo subito delle nostre posizioni di valuta long. Quel week-end, il PresidenteCarter annunciò un programma di sostegno al dollaro. Se avessimo aspettato fino alla prossima sessione di trading negli States, saremmo rimasti senza nulla. Questa situazione illustra uno dei principi in cui credevamo, cioè che i grandi giocatori, inclusi i governi, facevano sempre vedere le loro carte. Se vedevamo un movimento a sorpresa del prezzo, contrario a noi, che non capivamo, spesso venivamo fuori e cercavamo il motivo dopo.

=> Mi ricordo bene quel mercato. I mercati dei futures di valuta erano bloccati limit-down per molti giorni in fila dopo quell'annuncio.Devi essere uscito proprio vicino al top di quel mercato.

In quella speculazione abbiamo fatto una grande uscita. Comunque, il punto è che credo, che le banche centrali europee vengono informate dei maggiori cambi che stiamo per fare, e spesso agiscono prima degli annunci della politica degli Stati Uniti. Di conseguenza, la fluttuazione del prezzo si fa vedere prima in Europa, anche se avviene a causa di qualcosa a cui noi diamo inizio. Se è un'azione iniziata dagli europei, la fluttuazione del prezzo sicuramente si avrà prima lì. Io penso che le ore migliori per speculare sono spesso in Europa. Se avessi un periodo in cui intendessi dedicare la mia vita al trading, vorrei vivere in Europa.

=> Andiamo indietro e aggiungiamo qualcosa alla tua storia di trader. Dove sei andato dopo aver deciso di smettere con la Borsa?.

Ricevetti una chiamata da Amos Hostetter, che mi aveva conosciuto da Shearson. A quel tempo, stava speculando un po' anche per la Commodities Corp. Amos mi disse che sarebbe stato bene considerare di entrare nella Commodities Corp. come trader. A quel tempo, le loro teorie erano che ingaggiavano tutti quei gran econometristi come trader. Avevano gente come Paul Samuelson con loro. Venne loro l'idea di invitarmi ad un incontro.La prima domanda era, ''Che articoli ha scritto; in quali giornali è stato pubblicato?.'' Io avevo un B.A. in arti liberali ed era tutto. Sulla riga c'era scritto ''Specula solo''. Tutti pensarono che fosse buffo.

=> Ma non erano in affari per far soldi speculando?.

Non credevano che fosse possibile fare davvero dei soldi senza avere un Ph.D. Ma Amos li convinse a darmi un'opportunità. Ritengo di essere stato il primo trader senza Ph.D. che loro abbiano mai ingaggiato. Mi fecero iniziare con 30.000 dollari nell'agosto 1974. Dopo circa dieci anni, avevo portato quel conto ad 80 milioni di dollari. Quelli sono stati davvero dei begli anni.

=> Hai moltiplicato gli originali 30.000 dollari in 80 milioni oppure hanno aggiunto dei soldi lungo la via?.

Dopo i primi pochi anni mi diedero altri 100.000 dollari per speculare. Dopo di allora, ne prendevano sempre via. In quegli anni, erano in fase espansionistica e tassarono i trader del 30 per cento all'anno per pagare per le loro spese.

Così dovevi fare un 30 per cento all'anno per tenere a livello il tuo conto. Devi avere avuto qualche anno di incredibile ritorno data la crescita del tuo conto-particolarmente alla luce di quell'handicap.

Facevo almeno il 100 per cento all'anno per anni ed anni.

=> Quale è stato il tuo anno migliore?.

Deve essere stato il 1979. E' stato un anno incredibile. Ho preso oro quando andò su oltre 800 dollari.

=> Hai preso tutto il movimento?.

Ero dentro e fuori, ma ricordo di averne preso una gran parte - 100 dollari ad oncia alla volta. Era un tempo avventuroso. In quei giorni, compravo oro in Australia, Hong Kong lo mandava su di 10 dollari, cresceva di altri 10 a Londra, ed al momento in cui apriva N.Y. ero in grado di vendere con 30 dollari di profitto.

=> Sembra che ci fosse un vantaggio enorme a comprare oro nei mercati stranieri piuttosto che negli States.

Allora, mi era di vantaggio stare in California, perchè io ero già sveglio a speculare in Hong Kong mentre i miei colleghi di N.Y. dormivano. Ricordo quando ho sentito dell'invasione dell'Afghanistan nei notiziari televisivi. Ho chiamato Hong Kong per vedere se qualcuno lo sapeva, ma sembrava di no; il prezzo non stava cambiando. Ero in grado di acquistare 200.000 once d'oro prima che qualcun altro sapesse cosa stava succedendo.

=> Cioè 2.000 contratti!. Hai avuto qualche problema di liquidità per il fatto che occupavano posizione di tale ampiezza ad Hong Kong?.

No, mi diedero la roba, ma ovviamnete si sono ubriacati per farlo. Mi venne detto nella mia ultima visita ad Hong Kong che non avrei dovuto visitare la borsa dell'oro. Alcuni ancora ricordano quell'episodio.

=> Sapevano chi c'era dall'altra parte del trade?.

Sì, lo sapevano.

Pensavano che tu sapessi qualcosa?.

No, probabilmente pensarono solo che io fossi matto, a entrare e comprare tutto quell'oro. Poi, quando la notizia venne fuori circa cinque dieci minuti dopo , tutti iniziarono ad affannarsi. Ebbi un guadagno immediato di 10 dollari ad oncia su 200.000 once.

=> E' difficile da credere che tu abbia potuto fare una valutazione in base alle notizie della televisione.

Lo so. E' stata la prima, l'ultima e la sola volta, ma l'ho fatto.

=> Quel particolare mercato dell'oro terminò con una salita ed una ricaduta quasi verticali. Sei uscito in tempo?.

Sì, venni fuori a 750 dollari durante la crescita. Mi son sentito male, quando ho visto l'oro andare su a circa 900 dollari. Ma più tardi, quando tornò indietro a 400, mi sentii molto meglio.

=> Alla fin dei conti, sei uscito molto bene. Che cosa ti ha suggerito che eravamo vicini al top?.

Allora, avamo molti mercati selvaggi. Uno dei miei convincimenti era di uscire quando la volatilità e il momentum diventavano assolutamente dissennati. L'unico modo che utilizzavo per misurarli era con i giorni limite. Allora, era normale che ci fossero tante situazioni in cui il mercato sarebbe andato per un numero consecutivo di giorni al limite up. Nel terzo giorno di limite up, avrei iniziato a diventare molto, molto cauto. Quasi sempre sarei uscito al quarto giorno di limite up. E, se fossi in qualche modo sopravvissuto con qualche parte della mia posizione così a lungo, avevo una regola imperativa di uscire nel quinto giorno di limite up. Mi obbligavo ad uscire dal mercato in quella situazione di volatilità.

=> La tua trasformazione da trader perdente in uno di grande successo coincise con la grande fase toro nelle borse che va dai primi alla metà degli anni 70. Quanto dei tuoi primi successi era dovuto alla tua abilità di trader e quanto al mercato?.

Onestamente, penso che i mercati erano così buoni, che se compravi e tenevi non potevi perdere. Ci sono tante storie di altri successi. Vennero create delle fortune.

=> Ma molte di quelle persone non hanno mantenuto le loro fortune.

E' vero. Ma io fui molto fortunato. Quando i mercati diventarono di nuovo difficili, io ero un buon trader. Allora, avevo davvero imparato il mio mestiere. Inoltre, allora, avevo il vantaggio di essere diventato molto esperto in un mercato: il cacao. Per almeno due anni, non trattai nulla eccetto cacao, per le informazioni e l'aiuto che mi venivano da Helmut Weymar (il fondatore delle Commodities Corp). Helmut era un incredibile esperto nel cacao. Scrisse un libro che era così profondo che non riuscivo a capire neanche la copertina. Inoltre, aveva ogni tipo di amicizia in quel business. Con la conoscenza e le informazioni avute da Helmut ed i suoi amici, mi sentivo di conoscere l'universo del cacao come non avevo mai conosciuto alcun mercato prima.


Questa fase del trading quasi esclusivo col cacao ovviamente si concluse. Che cosa successe?.

Helmut si ritirò dal trade del cacao.

Presumo che Helmut non avesse successo quanto te nel trading.

Lasciami solo dire che ho speculato sulle informazioni di Helmut molto meglio di quanto non fece lui.

Escludendo i primi anni in cui perdevi, ci furono dei trade che spiccano perchè particolarmente traumatici?.

Ma, io non mi sarei mai permesso di venir imbrigliato in disatri potenzialmente intimidatori. La situazione peggiore mi capitò durante il periodo in cui speculavo pesantemente in valuta. Stavo andando bene e mi potevo permettere di avere una posizione consistente. Quella volta avevo una posizione veramente ampia in marchi quando la Bundesbank entrò e decise di punire gli speculatori. Io chiamai proprio quando questo stava succedendo e scoprii che ero fuori di 2 milioni e mezzo di dollari in circa cinque minuti. Così uscii, piuttosto che vedere la perdita dei due milioni e mezzo diventare una di dieci milioni di dollari. Poi fui costretto ad affrontare la fastidiosa esperienza di guardare il mercato che recuperava interamente la caduta.

Quanto tempo dopo che eri rientrato?.

Circa mezzora.

Sei rientrato?.

No, a quel punto mi avevano tolto tutta l'energia.

In retrospettiva, pensi di aver fatto la cosa giusta tirandoti fuori da quel trade?.

Sì, ma ancora mi dispiace pensare che se me ne fossi stato lì seduto senza far nulla, sarei stato O.K. invece di perdere 2 milioni e mezzo di dollari.

Investivi parte dei soldi che guadagnavi nel trade, oppure continuavi a metterli nel tuo conto?.

Io ho fatto molti cattivi investimenti ed ho perso una parte notevole dei soldi fatti speculando. Quando facevo del trade alla grande, volevo avere una ragione per continuare a farlo, così spendevo soldi in modo selvaggio. Nello stesso momento, ho posseduto circa dieci case ed è finita che ho perso soldi in ognuna di esse. Alcune le ho vendute senza avervi trascorso neanche una notte. Avevo un servizio di charter e ci ho perso molti soldi. Ad un certo punto, mi resi conto che per ogni dollaro fatto trading, il 30 per cento andava al governo, il 30 per cento serviva a supportare i miei apparecchi, ed il 20 per cento a supportare le mie proprietà. Così mi decisi alla fine a vendere tutto.

Sembra come se tu fossi tanto saggio come trader quanto eri ingenuo come investitore.

Sì, ero incredibilmente ingenuo. Di moltissime transazioni patrimoniali - soprattutto in California - ho perso soldi in tutte eccetto una. Sono probabilmente l'unica persona vivente che può arrogarsi questo dubbio elemento distintivo.

Perchè pensi di avere avuto così poco successo nei tuoi investimenti?.

Facevo tutto sulla spinta delle emozioni. Non analizzavo nulla.

In un certo senso, stavi ripetendo l'errore dei tuoi primi anni di esperienza come trader: coinvolgerti in qualcosa di cui non sapevi nulla e perdere soldi. Non è suonato alcun campanello?. Sembra quasi che tu abbia un istinto autodistruttivo che ti porta a perdere i tuoi soldi in qualche modo.

Assolutamente sì. Ho perso probabilmente più della metà dei soldi che ho fatto.

Durante il periodo in cui facevi tutte queste sciocchezze, nessuno ha cercato di scuoterti per le spalle e di dirti ''Capisci quello che stai facendo?.''

Sì, ma ogni volta che qualcuno del mio staff lo faceva, lo fulminavo. A quel tempo, impiegavo sessanta o settanta persone. Oltre a tutti i miei business in perdita, dovevo far su un gruzzolo solo per pagare gli stipendi. Francamente, molti dei soldi che ho guadagnato se ne sono semplicemente andati nelle fogne.

Queste perdite hanno avuto un impatto emotivo come quello delle perdite nel trading?. La ragione di questa domanda è che mi sembra che tu parli molto spassionatamente di queste perdite negli investimenti.

Sì, mi dispiace realizzare che matto sono stato, ma ho imparato a non essere così attaccato alle cose materiali. L'ho accettato come una lezione di vita. Ho imparato che non ho bisogno di avere una casa in ogni posto bello del mondo, posso stare in un hotel e passeggiare sulla spiaggia o inerpicarmi su per un sentiero. Oppure, se proprio voglio viziarmi, posso affittare un aereo; non devo acquistarlo.

Va bene, questo ha certamente senso, ma quello che voglio dire è che sospetto che se tu avessi perso la stessa quantità di denaro nel trading, sarebbe sta un'esperienza molto più traumatica. E' perchè il tuo ego non era attaccato a queste altre imprese?.

Sì, sono sicuro che è vero. Spesso penso che, almeno, sono stato bravo in una cosa. Mi sembra che il trading sia l'unica cosa nella quale sono veramente bravo. Se non fosse per questo, probabilmente avrei finito pulendo scarpe.

Pensi che essere un buon trader sia una capacità innata?.

Penso che essere nella schiera superiore dei trader di successo richieda una abilità innata, un dono. E' come essere un grande violinista. Ma essere un trader competente e guadagnare è una abilità che si impara.

Essendo passato attraverso l'intera esperienza del trading, dal fallimento all'estremo successo, quale consiglio di base potresti dare ad un trader che inizia o ad uno che perde?.


La prima cosa che direi è di scommettere sempre meno del 5 per cento del tuo denaro in ogni singola idea. In questo modo ti puoi sbagliare più di venti volte; ci vorrà molto tempo per perdere i tuoi soldi. Voglio sottolineare che il 5 per cento si applica ad una idea. Se tu prendi una posizione long in due diversi mercati di cereali correlati, questa è ancora una sola idea. La seconda cosa che consiglierei è di usare sempre degli stop. Voglio dire di inserirli, perchè questo ti obbliga ad uscire ad un certo punto.

Prima di entrare hai sempre messo il punto al quale saresti uscito?.

Sì. Ho sempre fatto così. Si deve fare così.

Nel tuo caso penserei che tu non potessi mettere uno stop a causa dell'ampiezza dei tuoi ordini.

Sì, ma può farlo il mio broker.

Quando piazzi un ordine per entrare in una posizione, è accompagnato da un ordine per uscire?.

Certo. Un'altra cosa è che se la posizione non sembra così giusta appena la prendi, non sentirti imbarazzato a cambiare idea ed uscire.

Così, se metti su il trade e cinque minuti dopo non sembra giusto, non ti dici ''Se esco in fretta, il mio broker penserà che sono un idiota?.''

Sì, è così. Se diventi insicuro su una posizione, e non sai cosa fare, devi solo uscire. Puoi sempre rientrare. Quando c'è un dubbio, esci e facci su una bella dormita. L'ho fatto molte volte e il giorno dopo ogni cosa era chiara.

Qualche volta rientri subito dopo essere uscito?.

Sì, spesso il giorno dopo. Finchè sei dentro non puoi pensare. Quando sei fuori, puoi pensare lucidamente di nuovo.

Quale altro consiglio daresti ad un novello trader?.

Forse la regola più importante è quella di restare sugli ordini che vinconoe tagliare quelli che perdono. Sono entrambi ugualmente importanti. Se non stai con quelli che vincono, non sarai capace di pagare le tue perdite. Inoltre devi seguire le tue proprie idee. Perchè io ho così tanti amici che sono trader di talento, che ogni tanto devo ricordare a me stesso che se cerco di fare trading alla loro maniera, con le loro idee, perderò. Ogni trader ha punti di forza e di debolezza. Alcuni sono bravi a restare sugli ordini vincenti, ma possono anche tenere un po' troppo a lungo quelli che perdono. Altri possono bloccare i loro vincenti un po' troppo presto, ma sono veloci a prendersi le perdite. Fino a quando resti attaccato al tuo stile personale, riesci a prendere il buono ed il cattivo del tuo approccio. Quando cerchi di incorporare lo stile di un altro, spesso finisci col peggio di entrambi gli stili. L'ho fatto tante volte.

E' un problema perchè non hai lo stesso tipo di fiducia in un trade che non è tuo?.

Esattamente. In ultima analisi, hai bisogno di avere il coraggio di mantenere la posizione ed affrontare il rischio. Se ti viene in mente ''Sono in questo trade perchè c'è Bruce,'' allora non avrai il coraggio di restarci attaccato. Così puoi anche non esserci dentro in prima posizione.

Parli ancora con gli altri trader dei mercati?.

Non troppo. Negli anni, mi è soprattutto costato denaro. Quando parlo con gli altri trader, cerco di mantenere una grande consapevolezza del fatto che devo ascoltare me stesso. Cerco di prendere le loro informazioni senza esserne troppo influenzato.

Penso che stiamo parlando di trader di talento, e questo nondimeno non fa differenza
. Se non è la tua propria idea, ti causa confusione nel tuo trading?.

Certo. Devi essere consapevole che il mondo è molto sofisticato e domandare a te stesso:'' Quanti ci sono a muoversi su questa particolare idea?.'' Devi stare attento se il mercato ha già svalutato la tua idea.

Come puoi fartene un'idea?.

Usando gli indicatori classici riferiti al momentum ed osservando il tono del mercato. Quanti giorni dietro fila il mercato è restato giù o su?. Qual'è la lettura degli indici di sentiment?.

Puoi pensare a qualche buon esempio di tono del mercato che ti ha spinto a rovesciare la tua idea in un trade?.

L'illustrazione più classica a cui posso pensare è uno dei mercati toro della soia alla fine degli anni 70. In quel periodo, la soia era in un grandissimo short. Una delle cose a spingere su il mercato erano i report settimanali del governo che indicavano forti ordini per l'export e forti vendite. Io stavo mantenendo una posizione long molto pesante nella soia e qualcuno dalla Commodities Corp. mi chiamò per mostrarmi le ultime previsioni dell'export. Disse, ''Ho novità buone e novità brutte.'' Io risposi. '' O.K., quali sono le buone?.'' '' Quelle buone sono che la previsione degli ordini per l'esportazione è fantastica. Quelle cattive sono che tu non hai un limite di posizione ( il massimo permesso di ampiezza di una posizione speculativa).'' Si aspettavano che il mercato sarebbe stato al limite up per i prossimi tre giorni. Di fatto, cominciai a sentirmi un po' depresso di non aver una posizione più ampia. Il giorno dopo, feci entrare un ordine per comprare più contratti all'apertura, propio nel caso avessi fortuna ed il mercato si muovesse prima di bloccarsi al limite up. Mi sedetti a gustarmi il divertimento. Il mercato aprì al limite up come ci si aspettava. Subito dopo l'apertura, notai che venivano registrate molte battute, come se il mercato stesse lavorando al limite up. Poi i prezzi scivolarono via dal limite up proprio quando il mio broker chiamava per riferire sui miei ordini. Il mercato iniziava ad andare giù. Mi dissi, ''Si pensava che la soia restasse tre giorni al limite up, e non possono nemmeno tenere il limite la prima mattina.'' Chiamai immediatamente il mio broker e freneticamente gli dissi di vendere, vendere, vendere!.

Sei uscito con tutta la tua posizione?.

Non solo, ma ero anche così ecciatto che persi il conto di quanto stavo vendendo. Mi era successo per caso di essere short di una considerevole quantità di soia, che ricomprai a 40-50 centesimi di meno. E' stata l'unica volta che ho guadagnato molto da un errore.

Mi ricordo una situazione come quella. Era il mercato toro del cotone dove i prezzi raggiunsero quasi 1 dollaro a pound. Ancora oggi, ricordo che ero long col cotone e la previsione settimanale dell'export venne fuori mostrando mezzo milione di balle di cotone per l'export verso la Cina. Era la previsione più toro che avessi mai visto nell'export del cotone. Ma invece di aprire al limite up il giorno dopo, il mercato aprì solo circa 150 punti più in alto e poi cominciarono i movimenti. Questa dimostrò di essere il livello giusto.

Un altro esempio interessante, mi ricordo, si ebbe quando eravamo in un periodo veramente inflazionistico e tutti i mercati della borsa operavano con degli eccessi di rialzo o ribasso. In un giorno particolarmente violento quasi tutti i mercati raggiunsero il limite up. Quel giorno, il cotone andò al limite up, ritornò indietro e per quel giorno finì solo di poco più alto. Quello era il punto più alto del mercato. Ogni altra cosa rimase bloccata al limite up, ma il cotone non vide più la luce del giorno.

E' la regola implicita che se trovi un comportamento comune nei mercati, vendi quello che è più lento non appena inizia a calare?.

Devi assolutamente ridurre una puntata quando il mercato reagisce molto in relazione ad ogni altra cosa. Quando le novità sono buone e il mercato non può andare oltre, allora devi essere sicuro di essere short.

Quale tipo di false credenze sui mercati mette in difficoltà la gente?.

Penso che la causa principale dell'incapacità finanziaria sia credere che puoi contare sugli esperti per aiutarti. E' possibile, se conosci l'esperto giusto. Ad esempio, se ti capita di essere il barbiere di Paul Tudor Jones, e lui sta parlando del mercato, non è una cattiva idea stare ad ascoltare. Tipicamente, comunque, questi cosiddetti ''esperti'' non sono trader. Il tuo broker nella media non potrà mai essere in milioni di anni un trader. Sono stati persi più soldi dando retta ai broker che in qualsiasi altra maniera. Trading richiede un coinvolgimento personale intenso. Devi fare tu i tuoi compiti, questo è il consiglio che dò alla gente.

Qualche altra falsa credenza?.

La folle convinzione che c'è cospirazione nei mercati. Ho conosciuto molti dei grandi trader del mondo, e posso dire che il 99 per cento delle volte il mercato è più grande di qualsivoglia persona e prima o poi va dove vuole andare. Ci sono eccezioni, ma non durano a lungo.

Hai attribuito molto del tuo successo a Ed ed Amos che ti hanno insegnato i principi del trading. Hai insegnato a tua volta ad altri trader?.

Sì. Il mio miglior risultato, nel senso che è diventato il miglior trader con cui io abbia mai lavorato, ed anche un buon amico, è Bruce Kovner.

Quanto del suo successo lo attribuisci al tuo addestramento e quanto era semplicemente il suo talento?.

La prima volta che ho incontrato Bruce, era uno scrittore ed un professore; nel tempo libero, faceva un po' di trade. Rimasi stupito dalla vastità della conoscenza di trading che aveva accumulato in così poco tempo. Ricordo il primo giorno che l'ho incontrato, ho cercato di impressionarlo con concetti complicati. Ecco qua, un trader di professione che, in quei giorni, spendeva quindici ore al giorno a fare del trading e ad analizzare i mercati, e non potevo trovare nulla che lui non capisse. Ho riconosciuto il suo talento immediatamente.

Questo si riferisce alla sua intelligenza, ma c'era qualcosa in lui che ti ha detto che sarebbe diventato un buon trader?.

Sì, la sua obiettività. Un buon trader non può essere rigido. Se riesci a trovare qualcuno che è realmente aperto a vedere qualsiasi cosa, allora hai trovato l'ingrediente grezzo di un buon trader- e io lo vidi subito in Bruce. L'ho saputo dal primo momento in cui l'ho conosciuto che sarebbe stato un grande trader. Quello che cercai di fare fu convogliare verso Bruce i principi che Ed e Amos mi avevano insegnato, assieme ad alcune delle abilità che avevo acquisito da me. Il mio miglior trading mi capitò quando io e Bruce stavamo collaborando; abbiamo fatto alcuni trade fenomenali. Ci furono anni in cui io ero su del 300 per cento e lui del 1000 per cento. Aveva un dono veramente grande.

Pensi di esserti arenato come trader?.

Assolutamente. Nel 1983 ho iniziato a spegnermi nel trading. Ho sentito che dovevo ricaricare le batterie.

Quanto è importante il coraggio nel trading?.

Il coraggio è molto importante. Non conosco alcun gra
 
figuratevi boys , mi sono accorto però che l'intervista non l'ho postata completa e aggiungo l'ultimo pezzo:

Quanto è importante il coraggio nel trading?.

Il coraggio è molto importante. Non conosco alcun grande trader professionista che non lo abbia. Essere un trader di successo richiede coraggio: il coraggio di sbagliare, il coraggio di aver successo e il coraggio di continuare ad andare avanti quando l'andare diventa difficile.

Hai qualche altro obiettivo a parte il trading oggi?.

Ho fatto karate per molti anni. Sono già ad un livello alto, ma vorrei diventare cintura nera. Inoltre, ho fatto uno studio sulle tradizioni spirituali e c'è ancora un po' di lavoro che vorrei fare per quello.

Sembri molto vago a questo proposito. Vuoi esserlo?.

E' molto difficile parlare di quello. Fammi vedere come posso metterla. Albert Einstein diceva che l'unica domanda veramente importante è se l'universo è amichevole. Io penso che sia importante per tutti arrivare al punto in cui si sentono dentro che l'universo è amichevole.

Tu ci sei a quel punto?.

Ci sono vicino.

Ma non è da lì che sei partito?.

No. Sono partito dal sentimento che fosse un posto non amichevole.

Ti vedi fare trading ancora per dieci o venti anni?.

Sì, è troppo divertente per smettere. Non voglio fare molto denaro. Finirò probabilmente per perderlo di nuovo in proprietà.

L'aspetto del divertimento rimane se operi tredici ore al giorno?.

No. Se il trading è la tua vita, è un modo tortuoso di eccitarsi. Ma se sei in equilibrio, allora ci si diverte. Tutti i trader di successo che hanno continuato nel trading prima o poi sono arrivati a questo punto. Hanno una vita equilibrata, si divertono al di fuori del trading. Non puoi reggerlo se non hai altri punti centrali. Alla fine, resti imbrigliato nel fare troppo trading o nel diventare eccessivamente disturbato da insuccessi temporanei.

Quando ti imbatti in una serie in perdita, come la affronti?.


Nel passato, ho spesso tentato di combatterla facendo trading ancora di più dopo che avevo iniziato a perdere, ma di solito non funziona. Poi ho iniziato a ridurre molto in fretta fino a fermarmi completamente se le cose andavano male abbastanza. Ma di solito non va così male.

Affronti spesso una lotta per uscire dalla via che avevi intrapreso?.

A volte, ma il più delle volte sarei stato meglio se mi fossi fermato. Ho avuto problemi nell'arrivare a farlo, perchè sono uno che combatte per natura. La modalità tipica è: perdo, combatto come il diavolo, perdo di nuovo, poi riduco, o qualche volta mi fermo fino a che non entro in un percorso migliore.

Per quanto a lungo sei stato fermo?.

Di solito tre, quattro settimane.

Quando sei in un serie in perdita, è perchè non sei in sincronia con i mercati, o c'è un modo migliore per descriverlo?.

Io penso che, in ultima ragione, le perdite generano perdite. Quando inizi a perdere, questo introduce elementi negativi nella tua psicologia; conduce al pessimismo.

Ci sono veramente molti pochi trader che abbiano avuto un successo pari al tuo. Cosa pensi che faccia la differenza?.

Io sono veramente molto aperto. Io sono disposto a prendere un' informazione che è difficile accettare emozionalmente, ma che riconosco nonostante tutto vera. Ad esempio, ho visto altri far soldi molto più in fretta di me solo per finire a dare indietro ogni cosa perchè quando iniziano a perdere non riescono a stare fermi. Quando io ho avuto una cattiva serie in perdita, sono stato capace di dire a me stesso, ''Non devi semplicemente più fare il trade''. Quando un mercato si muove contro le mie aspettative, sono sempre stato capace di dire, ''Ho sperato di fare un mucchio di soldi in questa posizione, ma non sta funzionando, ne vengo fuori.''

Tieni un resoconto del tuo attivo e passivo su base giornaliera?. Ne tracci uno schema in qualche modo?.

L'ho fatto molto nel passato.

Ti è stato di aiuto?. Pensi che sia una buona idea per i trader tener un grafico del passivo?.

Penso di sì. Se il trend del passivo è down, questo è un segnale di ridurre e rivalutare. Oppure se vedi che stai perdendo denaro molto più in fretta di quanto tu non ne stia guadagnando, questo dovrebbe funzionare da segnale.

Ci sono dei consulenti a cui presti attenzione?.

La mia lettera sul mercato favorita in termini di leggibilità, immaginazione e conoscenza del soggetto è la California Technology Stock Letter (CTSL Publishing Partners, 155 Montgomery Street, Suite 1401, San Francisco, CA 94104). Mi piacciono anche le lettere sul mercato di Marty Zweig (The Zweig Letter, The Zweig Forecast, P.O. Box 360, Bellmore, NY 11710) e di Richard Russell (Dow Theory Letters, Dow Theory Letters Inc., P.O. Box 1759, LaJolla, CA 92038).

Dai trader che ho intervistato, Zweig è probabilmente uno dei più menzionati.

Hai sempre qualcosa di valido da Marty Zweig. E' molto di buon senso.

A giudicare dalle lettere che hai citato, capisco che fai trade anche di titoli azionari. Per quanto tempo lo hai fatto?.

Negli ultimi due anni più o meno.

Ti comporti coi titoli diversamente da come ti comporti con i futures?.

Sono più paziente.

Il processo di selezione è diverso?.

No, io guardo il grafico, i dati fondamentali e l'azione del mercato. Penso che tu possa fare trade di qualsiasi cosa al mondo in questo modo.

Ti concentri in qualche particolare tipo di titoli?.

Non tratto i titoli Dow. Preferisco quelli piccoli, che non sono dominati da grandi speculatori professionali che sono come squali che si mangiano l'un l'altro. Il principio di base è che è meglio fare trade con il dollaro australiano piuttosto che con il marco, e con il titolo OTC piccolo piuttosto che col titolo Dow grande.

Quali sono i dati fondamentali che cerchi in un titolo?.

Mi piace utilizzare qualcosa che ho trovato in ''Investor's Daily: the earning per share (EPS)''. ( La classificazione EPS è basata sul paragone tra la crescita degli utili per azione di un titolo relativa a tutti gli altri titoli. Per maggiori dettagli sull'EPS, si possono vedere le interviste di William O'Neil e di David Ryan.) Io combino l'EPS con il mio senso della potenzialità del mercato azionario. Se una compagnia ha già saturato la sua piccola nicchia nel mondo, un EPS alto non è importante. Ma in quei titoli in cui l'EPS è in crescita, e c'è ancora tanta torta da mangiare, la situazione è più attraente. Io guardo anche il rapporto prezzo/utili (P/E) assieme all'EPS. In altre parole, mentre vedo una compagnia con una forte crescita degli utili, voglio anche vedere quanto il mercato sta pagando per quella crescita di utili.

Allora ti piace vedere un EPS alto unito a un P/E basso.

Sì, è la migliore combinazione. Sono sicuro che c'è il modo di inserirli tutti e due in un computer e di estrapolarne un buon sistema.

Cosa ne pensi della forza relativa (una misura della performance del prezzo di un titolo relativa a tutti gli altri titoli) che è un altro indicatore chiave nel' Investor's Daily?.

Non penso che aiuti molto. La forza relativa ti dice quello che un titolo ha già fatto. Molto spesso, nel tempo in cui arrivi ad una previsione di forza relativa alta, il titolo si è già esaurito.

C'è qualcos'altro che cerchi in un titolo?.

Io guardo all'industria di base. Ad esempio, proprio adesso (maggio 1988) succede che si è toro nelle aliquote delle petroliere e, in generale, nel settore navale.

Per quale motivo?.

Offerta e domanda. Le aliquote delle petroliere sono come i prezzi della borsa; seguono una modalità ciclica classica. I prezzi vanno alti e tutti fanno molti soldi, così costruiscono un sacco di navi e i prezzi vanno giù. Poi le navi vengono demolite e i prezzi vanno su di nuovo. Abbiamo avuto aliquote basse per molti anni e abbiamo demolito ogni anno molte petroliere. Così stiamo entrando nella parte del ciclo in cui i prezzi vanno su di nuovo.

La difficoltà del trading cresce all'aumentare dell'entità del conto?.

Sì, perchè sei costretto a competere in meno ed in meno mercati nei quali operano altri grandi profesionisti.

Io penso davvero che se riesci a fare del trade in un mercato, puoi farlo in tutti. I principi sono gli stessi. Trading è emozione. E' psicologia di massa, avidità e paura. E' tutto lo stesso in ogni situazione.
 
Sottoscrivo tutto quello che hai detto sul libro. E' davvero una lettura indispensabile, l'unico libro che si DEVE leggere. Forse il secondo Market Wizards e' ancora piu' interessante del primo.

Volevo chiederti: ti sei preso tu la briga di tradurre o hai trovato il testo in rete?

grazie

Aik
 
Ciao Aik, questi brani del libro li ho trovati sul sito di cobraf.com , dove li danno a puntate , c'è anche quella su Bruce Kovner che magari si può postare più tardi.
 
Fernando'S ha scritto:
Hai poi postato qualcosa su Bruce Kovner ??
ciao e grazie

Sì Fernando, ma chissà in quale remota pagina è andato a finire. Metto gli appunti che avevo salvato qui.


I “Market Wizards” : BRUCE KOVNER parte I





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Le interviste del libro “Market Wizards” di Jack Schwager sono quanto di più importante è stato scritto sulla speculazione di borsa. Ho conosciuto ad esempio un trader di Paul Tudor Jones che mi ha detto che ''Market Wizards'' è la lettura obbligatoria per chi va a lavorare con Tudor Jones. Questo perchè è l'unico libro in cui hai la possibilità di leggere la storia dei trader più famosi del mondo raccontata da loro stessi. In ogni caso questo libro è il più famoso di tutti i libri di speculazione che esistono. Ho deciso di farne tradurre alcuni estratti, in particolare le interviste di Michael Marcus, Paul Tudor Jones, Ed Seykota, Richard Dennis, Bruce Kovner, Marty Schwartz.
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Questa è la parte iniziale dell'intervista a Bruce Kovner, una leggenda nel mondo del trading alla pari con Soros o Buffett.

Kovner era un assistente di scienze politiche e ha iniziato come trader con circa 35mila dollari per Commodity Corp. (la società che negli anni '70 e '80 prendeva trader a contratto per speculare sulle commodities affidando loro un piccolo capitale). Partendo con 35mila dollari per diversi anni Kovner ha ottenuto rendimenti tra il 500 e il 1000%. Ora ha un suo fondo, Caxton Corp che però non accetta più denaro da circa 10 anni perchè arrivato sopra la soglia dei 2 mila miliardi di lire la performance risentirebbe della dimensione.

Di tutte le interviste questa è quella che mi sembra più utile in assoluto(oltre che impressionante per la storia che racconta) e quasi tutti i passaggi andrebbero sottolineati e riletti attentamente.

---------- L'intervista a BRUCE KOVNER (prima parte) ---------------

.........................Il mio terzo trade è stato quello che mi ha fatto entrare davvero nel business. All'inizio del 1977, si era sviluppato uno short apparente nel mercato della soia. Era un mercato regolato dalla domanda. Ogni settimana il crush era più alto di quanto ci si aspettasse e nessuno credeva alle previsioni. ( Il crush è la quantità di soia trasformata per venir utilizzata come alimenti di soia e olio di soia.) Io stavo guardando lo scarto luglio/novembre (la "spread" la differenza di prezzo tra il contratto del vecchio raccolto di luglio e il contratto del nuovo raccolto di novembre.) Dal momento che sembrava che stessimo per finire la soia, io pensai che il contratto del vecchio raccolto di luglio estendesse il suo premium al contratto del nuovo raccolto di novembre. Questo spread aveva lavorato in un consolidamento limitato vicino al premium di 60 centesimi di luglio. Pensai che mi sarei potuto facilmente fermare proprio al di sotto del consolidamento a un premio di circa 45 centesimi. Allora, io non realizzai come può essere volatile lo scarto. Io puntai su uno scarto (cioè, comprai soia di luglio e nello stesso tempo vendetti soia di novembre.) di circa 60 centesimi e quello si allargò a 70. Poi misi sul mercato un altro scarto. Continuai a piramide.

Quanto era grande la posizione a cui sei arrivato?.

Alla fine ho raggiunto una posizione di circa 15 contratti, ma non prima di aver cambiato agenzia di brokeraggio. Quando ho iniziato, facevo trade con una piccola agenzia di intermediazione. Il capo della compagnia, che era un vecchio trader di borsa, ogni giorno rivedeva i trade e stava attento a quello che facevo. Allora io avevo portato la mia posizione a circa dieci o quindici contratti. Il margine in un singolo contratto outright era di 2.000 dollari, mentre il margine di scarto era solo di 400. Lui mi disse, ''La posizione di scarto che stai usando si comporta come una posizione outright long. Farò salire i tuoi margini da 400 a 2.000 dollari a contratto. (I margini dello scarto sono più bassi dei margini outright, dal momento che riflettono l'assunto che una posizione netta short o long sarà considerevolmente più volatile di una posizione di scarto. Ragione: in uno scarto, la porzione di contratto long della posizione è probabile che controbilanci almeno parzialmente il movimento del prezzo nella posizione di contratto short. In una situazione di short, comunque, uno scarto tra i raccolti, come essere long con la soia di luglio e short con la soia di novembre, può rivelarsi volatile tanto quanto una posizione long o short netta.)

Ovviamente era molto consapevole dei rischi della tua posizione.

Sì. Era consapevole che io avevo solo messo un margine di 400 dollari a scarto, su uno scarto che si comportava come una posizione long netta.

Non si sbagliava di molto.

Aveva ragione, ma io ero furioso. Così spostai il mio conto presso un'altra agenzia di intermediazione, il cui nome passerò sotto silenzio, per ragioni che saranno presto chiare.

Eri arrabbiato perchè pensavi che non si comportasse bene, o-

Beh, non sono sicuro che non si comportasse bene, ma sicuramente sapevo che era un ostacolo per i miei obiettivi. Spostai il conto presso un'agenzia importante, e presi un broker che non era veramente competente. Il mercato continuò a salire e io continuai ad aggiungere contratti alla mia posizione. Avevo messo il mio primo spread sul 25 febbraio; il 12 di aprile il mio conto era salito a 35.000 dollari.

Ti limitavi ad aggiungere alla tua posizione perchè il mercato saliva, oppure avevi un piano?.

Avevo un piano. Avrei aspettato finchè il mercato non avesse raggiunto un certo livello e si fosse poi ritirato di una specifica quantità prima di aggiungere un'altra unità. Il mio procedere a piramide non era un problema. Il mercato era entrato in una sequenza di movimenti al limite up. Il 13 aprile, il mercato raggiunse un nuovo record al rialzo. L'emozione era terribile. Il mio broker mi chiamò a casa e disse, ''La soia sta andando alle stelle. Sembra che luglio stia andando al limite up e che novembre di sicuro lo segua. Sei matto a restare short coi contratti di Novembre. Lasciami far salire i tuoi short di novembre, e quando il mercato nei prossimi giorni va al limite up, guadagnerai molto di più.'' Io gli diedi ragione e coprimmo la mia posizione short di novembre.

Tutta?!.

Tutta. (ride a voce alta)

Sotto la spinta della decisione del momento?.

Era un momento di pazzia. Quindici minuti dopo, il mio broker mi richiama e sembra disperato. ''Non so come dirtelo, ma il mercato è al limite down!. Non so se posso tirarti fuori.'' Ebbi uno shock. Urlai di tirarmi fuori. Il mercato si spostò appena un poco dal limite down e io potei uscire.

Finisti per uscire al limite down?.

Uscii tra il limite down e appena sopra il limite down. Posso dirti la dimensione della perdita. Al momento in cui coprii la mia posizione short di novembre lasciandomi con un long netto per luglio, ero su a circa 45.000 dollari. Alla fine del giorno, avevo 22.000 dollari nel conto. Ebbi un vero e proprio shock emotivo. Non potevo credere di essere stato così stupido- di avere tanto fallito nel capire il mercato, nonostante l'avessi studiato per anni. Avevo male allo stomaco e non mangiai per giorni. Pensai di aver gettato via la mia carriera di trader.

Ma avevi ancora 22.000 dollari, a paragone del tuo gruzzolo iniziale di soli 3.000 dollari Mettendo le cose in prospettiva, stavi ancora bene economicamente..

Sicuramente. Stavo bene, ma-

A causarti la shock fu la stupidità dell'errore o la somma che hai dovuto dare indietro?.

No, non erano per niente i soldi. Penso che fosse la realizzazione che c'era veramente del ''fuoco'' lì. Fino ad allora, avevo portato i 3.000 dollari a 45.000 senza un momento di pena.

Mentre andavi sù, hai pensato ''E' semplice''?.

Era semplice.

Ti è passato per la testa che l'andamento del mercato potesse andare nell'altro senso?.

No, ma chiaramente, la mia decisione di far salire la parte short della mia posizione di scarto in mezzo al panico dimostrava una totale mancanza di comprensione del rischio. Penso che quello che mi preocupava tanto fosse la realizzazione che avevo perso un processo razionale che pensavo di avere. In quel momento, capii che i mercati sono davvero capaci di toglierti soldi ad ogni bit con la stessa velocità con cui te li danno. Mi fece molta impressione. Di fatto, ero molto fortunato ad uscire con 22.000 dollari.

Presumo che la tua azione immediata quel giorno abbia probabilmente evitato un disastro.

Assolutamente sì. Dopo, il mercato scese così in fretta come era salito. Forse, se non avessi fatto il mio stupido errore, avrei potuto fare l'errore di rincorrere il mercato down.

Che cosa successe allo scarto?.

Collassò. Alla fine, andò al di sotto del livello dal quale avevo cominciato a comprare.

Dal momento che liquidasti la tua posizione nel giorno in cui il mercato e lo scarto erano al top, avresti dato indietro una parte dei profitti anche se non era a causa della disastrosa decisione che ti ha costretto fuori dal mercato.

Può essere vero, ma per me, quello era il mio trade '' che andava in rovina''. Fu il punto più vicino per me all'andare in rovina e, psicologicamente, mi sentivo come se ci fossi andato.

E' stato il tuo trade più penoso?.

Sì. Assolutamente.

Anche se alla fine si è poi risolto con una notevole quantità di denaro nel trade?.

Ho moltiplicato i miei soldi di quasi sei volte in quel trade. Ero, oviamente, indebitato in modo folle, e non capivo il rischio della mia posizione.

Essere uscito interamente dalla tua posizione subito dopo che il tuo broker ti ha chiamato per dirti che il mercato era al limite down è stato un problema di panico o pensi di aver avuto una specie di senso comune istintivo a proposito del controllo del rischio?.

Non sono sicuro. In quel momento, ero messo a confronto con la realizzazione che avevo assestato un duro colpo a quanto pensavo di sapere di quella disciplina. Anche oggi, quando succede qualcosa che disturba il mio equilibrio emotivo e il mio senso di cos'è il mondo, io chiudo tutte le posizioni che si riferiscono a quell'evento.

Hai un esempio recente?.

19 ottobre 1987 -la settimana in cui crollò il mercato azionario. Il 19 e il 20 ottobre io chiusi tutte le mie posizioni perchè sentivo che nel mondo stava succedendo qualcosa che io non capivo. La prima regola del trading - ci sono probabilmente molte prime regole - è il non restare preso in una situazione in cui puoi perdere molti soldi per ragioni che non riesci a capire.

Torniamo al periodo successivo al trade con la soia. Quando cominciasti di nuovo a fare trade?.

Circa un mese dopo. Dopo pochi mesi il mio conto tornò a 40.000 dollari. Attorno a quel periodo, risposi ad una richiesta per un posto di assistente alle Commodities Corp. Fui intervistato da Michael Marcus nel suo abituale modo idiosincrasico. Mi fece ritornare alle Commodities Corp. parecchie settimane dopo. Disse, ''Bene, ho buone notizie e cattive notizie. Le cattive sono che non ti impieghiamo come assistente, le buone sono che ti impieghiamo come trader.''

Quanti soldi ti diedero le Commodities Corp. per fare trade?.

35.000 dollari.

Facevi dei trade anche con i tuoi soldi in quel periodo?.

Sì, ed è una cosa di cui sono molto felice. Le Commodities Corp. avevano una politica che permetteva di fare trading con un conto personale, assieme a quello della compagnia, e io e Michael eravamo trader molto aggressivi.

Eri influenzato da Michael?.

Oh sì, molto. Michael mi insegnò una cosa che era di importanza fondamentale.

Era un bel vantaggio. Qual'era la linea di forza?.

Mi insegnò che avrei potuto fare milioni di dollari. Mi mostrò che se ti applichi, possono succedere grandi cose. E' veramente facile non vedere che puoi davvero farlo. Mi mostrò che se prendi una posizione e usi disciplina, puoi alla fine farlo.

Sembra come se ti avesse dato fiducia.

Sì. Mi insegnò inoltre un'altra cosa che è assolutamente critica: ti capita con regolarità di commettere degli errori; non c'è niente di sbagliato in questo. Michael mi ha insegnato a dare il mio miglior giudizio, poi sbagliare, formulare un altro miglior giudizio, poi sbagliare, formulare il terzo miglior giudizio, e poi raddoppiare i tuoi soldi.

Sei uno dei trader più di successo nel mondo. C'è solo un ristretto numero di trader del tuo calibro. Cosa ti rende diverso dalla media?.

Non sono sicuro che si possa davvero definire perchè alcuni trader lo sono ed altri no. Quanto a me, posso pensare a due elementi importanti. Primo, ho la capacità di configurarmi assetti del mondo diversi da quello odierno e credo davvero che possa accadere. Posso immaginare che i prezzi della soia possano raddoppiare o che il dollaro può cadere a 100 yen. Secondo, sotto pressione resto razionale e disciplinato.

Si possono insegnare le capacità necessarie al trade?.

Solo limitatamente. Negli anni, ho cercato di addestrare forse trenta persone, e solo quattro o cinque di loro sono diventati buoni trader.

Cosa è successo agli altri venticinque?.

Sono fuori dal business - e questo non ha nulla a che vedere con l'intelligenza.

Quando paragoni quelli addestrati alla maggioranza, trovi qualche tratto che li distingue?.

Sono forti, indipendenti, ed estremamente ostinati. Sono capaci di prendere posizioni che gli altri non riescono a prendere. Sono disciplinati abbastanza da prendere posizioni della giusta ampiezza. Un trader avido spesso scoppia. Conosco alcuni trader veramente ispirati che non sono mai riusciti a mantenere i soldi che hanno fatto. Un trader alla Commodities Corp. - non voglio farne il nome - mi colpiva sempre perchè era brillante. Le idee che gli venivano erano fantastiche; i mercati nei quali si fissava erano spesso quelli giusti. Intelletualmente, conosceva i mercati molto meglio di me, però io facevo i soldi e lui no.
 
BRUCE KOVNER parte II (la madre di tutte le interviste)



Per quello che vale il mio giudizio l'intervista a Bruce Kovner di oggi è quanto di meglio esista sulla tecnica della speculazione.

Kovner spiega qui esattamente come usa l'analisi tecnica e quella fondamentale. Mi sembra che ogni parola di questa intervista sia degna di riflessione, tenendo presente che chi parla ha messo assieme partendo dal niente uno dei maggiori hedge fund del mondo.

Va tenuto presente che a differenza di Soros o altri Kovner non ha ha mai scritto niente su di sè, non è mai comparso sui giornali e non ha mai dato interviste, eccetto questa.

Nota:
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Questa è la seconda parte dell'intervista a Bruce Kovner in "Market Wizards" un libro del 1988. Kovner è una leggenda nel mondo del trading alla pari con Soros o Buffett o Tudor Jones.
Bruce Kovner era un assistente di scienze politiche e ha iniziato come trader con circa 35 mila dollari per Commodity Corp. (la società che negli anni '70 e '80 prendeva trader a contratto per speculare sulle commodities affidando loro un piccolo capitale). Partendo con 35mila dollari, per diversi anni Kovner ha ottenuto rendimenti tra il 500 e il 1000%. Ora ha un suo fondo, Caxton Corp che però non accetta più denaro da circa 10 anni perchè arrivato sopra la soglia dei 2 mila miliardi di lire la performance risentirebbe della dimensione.



-------------------------------------- parte II -----------------------------------------------------
Cosa c'era di sbagliato in quel che faceva?.

La grandezza della posizione. Faceva trading troppo alla grande. Per ogni contratto che io prendevo, lui ne prendeva dieci. Ogni anno avrebbe potuto raddoppiare i suoi soldi in almeno due occasioni, ma finiva sempre a terra.

Usi sempre l'analisi dei fondamentali nel prendere le tue decisioni?.

Io lavoro quasi sempre guardando il mercato; non faccio trading solo sulla scorta di informazioni tecniche. Le uso molto ed è eccessivo, ma non posso tenere una posizione senza capire perchè il mercato dovrebbe spostarsi.

Vuoi dire che virtualmente ogni posizione che prendi ha dietro di sè una ragione legata ai dati fondamentali?.

Penso che vada bene detto così. Ma vorrei aggiungere che l'analisi tecnica può chiarire spesso lo scenario di fondo. Ti darò un esempio. Negli ultimi sei mesi, avevo molte buone argomentazioni per pensare che il dollaro canadese andasse giù e molte altre per pensare che andasse su. Non mi era chiaro quale interpretazione fosse corretta. Se tu mi avessi puntato una pistola alla tempia e mi avessi costretto a scegliere una direzione del mercato, probabilmente avrei detto ''giù''. Poi fu annunciato il patto commerciale U.S.A./Canada, che cambiò l'intero quadro. Di fatto, il mercato pochi giorni prima aveva avuto un breakout nella parte superiore, mentre i negoziati stavano concludendosi. In quell'istante, mi sentii del tutto a mio agio dicendo che uno dei punti principali nella valutazione del dollaro canadese era appena cambiato, e che il mercato aveva già scelto. Prima dell'accordo, mi sembrava come se il dollaro canadese fosse in cima ad una collina ed io non fossi sicuro se sarebbe rotolato indietro o in avanti. Quando il mercato si mosse, ero preparato ad andare con quel movimento perchè c'era una combinazione di due elementi importanti: un importante cambiamento nei fondamentali (benchè non fossi brillante a sufficienza da sapere verso quale direzione avrebbe spinto il mercato) e un breakout del prezzo tecnico nella parte superiore .

Che cosa significa che non eri brillante abbastanza da sapere in quale direzione l'annuncio del patto commerciale avrebbe spostato il mercato?. Dal momento che il commercio U.S.A./Canada è una componente molto più grande del commercio canadese di quanto non lo sia di quello statunitense, non sarebbe stato logico pensare che l'accordo sarebbe stato toro per il dollaro canadese?.

Avrebbe potuto andare diversamente. Avrei potuto altrettanto facilmente arguire che l'accordo commerciale a causa dell'eliminazione delle barriere commerciali avrebbe consentito alle importazioni dagli Stati Uniti di sommergere gli interessi canadesi. Ci sono tuttora degli analisti che sono d'accordo con questa argomentazione. Io penso semplicemente che ci siano dei trader ben informati che ne sanno molto più di me. Sapevano dove andare, e si sono espressi sul mercato comprando dollari canadesi.

La generalizzazione di questo esempio significa che quando avviene uno sviluppo significativo di un fondamentale, il movimento iniziale del mercato è spesso un buon segnale del trend a lungo termine?.

Esattamente. Il mercato fa da guida perchè ci sono persone che ne sanno più di te. Ad esempio, l'Unione Sovietica è un buonissimo trader.

Un buon trader in quali mercati?.

Nelle valute, e nei cereali in un certo senso.

Come si può sapere cosa stanno facendo i Sovietici?.

I Sovietici agiscono attraverso banche commerciali e dealers, e ne vieni a sapere.

Mi sembra piuttosto contraddittorio che un paese che è così scarso nel governo della propria economia sia un buon trader.

Sì, ma se lo domandi alle persone che sono nel business, scoprirai che lo sono.

Perchè, o in che modo?.

E' uno scherzo, ma forse leggono qualche volta la nostra posta. I Sovietici ( e qualche volta altri governi) occasionalmente hanno informazioni in anticipo. Perchè non dovrebbero?. Hanno l'intelligence meglio sviluppata nel mondo. Si sa molto bene nel comune senso di intendere le cose che i Sovietici ( e altri) sono capaci di ficcanasare nelle comunicazioni commerciali. Questo può succedere perchè le grandi agenzie del trading di commodity , quando devono fare telefonate molto delicate, ogni tanto usano dispositivi di interferenza . Io penso che ci siano centinaia di meccanismi difficili da capire che governano il mercato, che entrano in gioco prima che l'informazione raggiunga il povero trader seduto alla sua scrivania. Ma una cosa che colpisce senza dubbio il mercato è una grossa vendita o domanda.

Non è forse questa la razionalizzazione di base per l'analisi tecnica?.

L'analisi tecnica ha molto a che vedere con quello che è vero e molto a che vedere con quello che è sciocco.

E' un'affermazione interessante. Che cosa è vero e che cosa è magia nera?.

Ci sono molte esgerazioni che vengono collegate all'analisi tecnica da quei tecnici che affermano che predice il futuro. L'analisi tecnica segnala le impronte del passato, non predice il futuro. Devi usare la tua intelligenza per trarre conclusioni su quello che l'attività passata di qualche trader può dire sull'attività futura di altri trader. Per me, l'analisi tecnica è come un termometro. I fondamentalisti che affermano che non presteranno alcuna attenzione ai grafici sono come il medico che dice che non misurerà la temperatura al paziente. Ma, ovviamente, questo sarebbe da matti. Se partecipi responsabilmente al mercato, vuoi sempre sapere a che punto sta il mercato- se è caldo ed eccitabile, oppure freddo e stagnante. Vuoi conoscere ogni cosa possibile del mercato, in modo che ti faccia da sponda. L'analisi tecnica riflette la posizione dell'intero mercato e, quindi, può assumere un comportamento inusuale. Per definizione, qualsiasi cosa che dà origine ad una nuova modalità nel grafico è qualcosa di inusuale. E' molto importante per me studiare i dettagli dell'azione del prezzo per vedere se posso osservare qualcosa su come ognuno sta esprimendo la preferenza. Studiare i grafici è assolutamente necessario e mi allerta sui disequilibri esistenti e sui cambiamenti potenziali.

Ti è capitato qualche volta di fare un trade perchè hai guardato i grafici e hai detto '' Ho già visto prima questo andamento, ed è spesso un segnale anticipato dell'avanzamento del mercato?.'' Cioè, anche senza avere ragioni fondamentali?.

Sì, lo faccio a volte. Vorrei solo aggiungere, come trader che ha avuto grandi risultati e che è stato su molti mercati, che non c'è niente che mi sconcerti sui movimenti del prezzo tranne che una modalità di trading che nessuno capisce.

Questo implica che tu di solito vai coi breakout?.

Certo.

Ma i mercati sono spesso inclini ai falsi breakout. Ci dev'essere qualcos'altro sotto.

Le congestioni dense nelle quali avviene un breakout per ragioni che nessuno capisce di solito sono in un rapporto rischio elevato/trade consistenti.

Cosa mi dici dei breakout che succedono perchè c'è stata qualche storia sul Wall Street Journal quel giorno?.

Sarebbe meno rilevante. Il principio di Heisenberg in fisica serve come analogia per i mercati. Se qualcosa viene osservato molto da vicino, ci sono alte probabilità che venga alterato durante il processo. Se il mais si trova in consolidamento stretto e poi ha un breakout il giorno in cui il Wall Street Journal riporta una storia su uno short potenziale di mais, è probabile che il movimento del prezzo da sostenere sia molto più piccolo. Se tutti ritengono che non ci sia ragione perchè ci sia un breakout nel mais, e all'improvviso succede, le chance che ci sia sotto un motivo importante sono molto più grandi.

Sembra che tu stia dicendo che meno spiegazioni ci sono per un movimento dei prezzi, meglio è.

Bhe, io la penso così. Più un andamento del prezzo viene controllato da vicino dagli speculatori, più è facile essere in balia di falsi segnali. Più il mercato è il prodotto di un'attività non speculativa, maggiore è il significato dei breakout tecnici.

L'uso enormemente crescente di sistemi che seguono il trend computerizzati ha accresciuto la frequenza di falsi segnali?.

Penso di sì. Il fatto che ci sono bilioni di dollari là fuori utilizzati in sistemi tecnici che usano medie di movimento o altri approcci ricognitivi di modalità semplice aiuta a produrre molti più falsi segnali. Ho sviluppato sistemi simili io stesso, cosicchè posso sapere quando gli altri sistemi raggiungeranno il bersaglio. Se è chiaro che i prezzi si stanno muovendo perchè questi bilioni stanno entrando dentro il mercato, è molto meno interessante di quando c'è un breakout perchè i Russi stanno comprando.

Mettiamo il caso che tu comperi in un breakout nella parte superiore da una fase di consolidamento, e il prezzo inizia a muoversi contro di te, vale a dire si riallinea all'indietro. Come sai quando uscire?. Come riesci a sapere la differenza tra un piccolo arretramento e un cattivo trade?.

Quando entro in una posizione, ho uno stop predeterminato. E' il solo modo in cui riesco a dormire. So quando esco prima di entrare. L'ampiezza della posizione in un trade è determinata dallo stop, e lo stop è determinato su base tecnica. Ad esempio, se il mercato è nel mezzo di una linea di trade, non ha senso mettere il tuo stop all'interno di quella linea, perchè è facile che tu ne sia messo fuori. Metto sempre il mio stop dietro qualche barriera tecnica.

Non incorri nel problema che molta altra gente possa usare lo stesso punto di stop, e che il mercato possa venir attirato a quel livello di stop?.

Non ci penso mai, perchè lo scopo di una barriera tecnica- e ho studiato gli aspetti tecnici del mercato a lungo- è che il mercato non dovrebbe andare lì se hai ragione. Io cerco di evitare una soluzione che gli operatori di borsa possono trovare facilmente. Qualche volta posso mettere il mio stop in un punto ovvio, se penso che è troppo lontano o troppo difficile da raggiungere con facilità. Per fare un esempio attuale, in un recente venerdì pomeriggio, le obbligazioni produssero un velocissimo breakdown al di fuori di un'estesa linea di trade. Per quanto potevo capire, il movimento del prezzo era del tutto una sorpresa. Mi sentii del tutto a mio agio nel vendere le obbligazioni nella premessa che , se avessi avuto ragione sul trade, il mercato non lo avrebbe riportato indietro through a certain amount di un precedente consolidamento nella parte superiore. Quello era il mio stop. Dormii con facilità tenendo quella posizione, perchè sapevo che sarei stato fuori dal trade se ciò fosse successo.

Parlando di stop, presumo che, per l'entità del tuo trading, i tuoi stop siano sempre mentali, o non è necessariamente vero?.

Mettiamola così: ho organizzato la mia vita in modo tale che gli stop se ne prendano cura. Non sono mai in borsa, ma non sono mentali.

Che cosa ti dice che stai sbagliando in un trade per una posizione maggiore?. Il tuo stop limiterà la tua perdita iniziale, ma se tu credi ancora nell'analisi dei fondamentali al di sotto del trade, penso che proverai di nuovo. Se sei in errore a riguardo della direzione generale del mercato, non avrai una serie di perdite ?. A quale punto getti la spugna sull'idea del trade?.

Prima di tutto, una perdita di denaro mi fa andare più piano, così restringo la mia posizione. Secondariamnte, nella situazione che hai descritto il cambiamento nello scenario tecnico mi farà ripensare. Ad esempio, se sono orso nel dollaro e entra un high significativo nel mezzo, mi toccherebbe rivalutare le mie idee.

Prima hai detto che hai sviluppato i tuoi sistemi basati sul seguire il trend per avere un indicatore di dove una grande quantità di soldi regolata con questi sistemi si pensa possa penetrare il mercato. Li usi per operare con qualche parte dei soldi che maneggi?.

Sì, circa il 5%.

E' questo il livello al quale te ne fidi ?. Ritengo che non sia negativo un 5 per cento, potrebbe essere peggio.

Soprattutto, i miei sistemi producono denaro, ma hanno caratteristiche di volatilità e problemi legati al controllo del rischio che non mi piacciono. Ma dal momento che mi offrono una diversificazione dal mio altro trading, in misura modesta li utilizzo.

Pensi che sia mai possibile sviluppare un sistema che operi bene come un buon trader?.

Non mi sembra possibile, perchè le caratteristiche di apprendimento di un sistema così dovrebbero essere davvero molto sviluppate. I computers sono bravi ad ''apprendere'' solo quando ci sono chiare gerarchie di informazioni e precedenti. Ad esempio, i sistemi esperti per la diagnostiica medica sono molto buoni dal momento che le regole sono molto chiare. Il problema con lo sviluppo di sistemi esperti nel trading è che le ''regole'' del trading e degli investimenti continuano a cambiare. Ho passato del tempo con persone che sviluppano sistemi esperti ed abbiamo concluso che il trading era un misero candidato per questo tipo di approccio, perchè le decisioni di trading coinvolgono troppi tipi di conoscenze e le regole per interpretare le informazioni cambiano di continuo.

Il fatto che operi con quantità così tanto maggiori di denaro rispetto ai tuoi primi tempi lo rende più difficile?.

Ci sono veramente molti pochi mercati con liquidità sufficiente per la migliore ampiezza possibile dei miei trade.

Con quanti soldi stai attualmente operando?.

Con più di 650 milioni di dollari.

Penso che più della metà sia dovuta alla rivalutazione del capitale.

Sì, i profitti dell'anno scorso, da soli, erano circa 300 milioni di dollari.

Quali sono alcuni mercati in cui hai problemi a fare trading per la mancanza di liquidità?.

Un esempio di mercato che mi piace moltissimo, ma nel quale la liquidità è spesso scarsa, è quello del rame. Nel rame, adesso sono elefante.
 
BRUCE KOVNER parte III (da 30 mila a 300 milioni di $)




Kovner spiega qui di seguito come opera. Mi sembra che ogni parola di questa intervista vada sottolineata, tenendo presente che chi parla ha messo assieme partendo da poche migliaia di dollari uno dei maggiori hedge fund del mondo, Caxton Corp, basato nelle British Virgin Islands, per entrare nel quale occorre mettersi in lista per anni anche se si ha qualche miliardo da investire.

L'intervista a Bruce Kovner di oggi è quanto di meglio esista sulla tecnica della speculazione. E qui la trovate già tradotta gratis in italiano. Se proprio si deve leggere qualcosa riguardo alla speculazione e si deve scegliere un solo testo, di tutto quello che esiste di stampato prenderei questo. A differenza di Soros o altri Kovner non ha ha mai scritto niente su di sè, non è mai comparso sui giornali e non ha mai dato interviste, eccetto questa.


ALCUNE NOTE SU BRUCE KOVNER

Kovner è il più importante trader del mondo nei mercati delle valute interbancarie e dei futures in generale. Negli ultimi dieci anni ha realizzato una media annuale dell'87 per cento di profitti. solo nel 1987 ha realizzato più di 300 milioni di dollari di profitti per sè ed i suoi fortunati investitori. I 2.000 dollari con cui era partito nel 1978, aumentati a 30 mila quando è passato a lavorare per Commodities Coro. erano diventati dieci anni dopo oltre 100 milioni di dollari e attualmente gestisce intorno al miliardo di dollari in hedge fund.
Laureatosi ad Harvard in scienze politiche, ha lasciato ben presto l'insegnamento per dedicarsi alla politica. Dopo aver guidato alcune campagne, abbandonò anche la politica, nonostante il ruolo di consulente ricoperto per diversi stati ed agenzie federali. Alla fine degli anni 70 diresse la propria attenzione ai mercati finanziari, che studiò intensamente per circa un anno, concentrandosi soprattutto sui mercati dei tassi di interesse e sui futures.
A lui si deve la scoperta di alcune anomalie, tra cui quella che nei futures la differenza di prezzo tra due contratti non contigui nel tempo spesso parte ad operare a livelli vicini allo zero.
Kovner è una leggenda nel mondo del trading alla pari con Soros o Buffett o Tudor Jones, era un assistente di scienze politiche e ha iniziato come trader con circa 35 mila dollari per Commodity Corp. (la società che negli anni '70 e '80 prendeva trader a contratto per speculare sulle commodities affidando loro un piccolo capitale). Partendo con 35mila dollari, per diversi anni Kovner ha ottenuto rendimenti tra il 500% e il 1000%. Ora ha un suo fondo, Caxton Corp che però non accetta più denaro da circa 10 anni perchè arrivato sopra la soglia dei 2 mila miliardi di lire la performance risentirebbe della dimensione.



-------------------------------------- parte III -----------------------------------------------------


Quale tipo di fondo si può muovere con agio in un mercato come il rame, prima che diventi un problema?.

Direi che, in un giorno, puoi muovere con agio da 500 a 800 contratti; con meno agio, qualcosa di più. Ma il volume di rame è normalmente di 7.000/10.000 contratti e molti di questi sono trading locali o spreads. Al contrario, nel mercato dei T-bond puoi muovere 5.000 contratti senza alcun problema. Puoi muovere quantità molto ampie anche nel mercato delle valute interbancarie.

Puoi operare in un mercato come il caffè, che non ha molta liquidità, ma a volte sviluppa trend enormi?.

Sì, ho operato nel caffè lo scorso anno e ho guadagnato qualche milione di dollari. Adesso, se sto lavorando con 600 milioni di dollari e ci metto dentro 2 milioni di dollari di profitti per trade con il caffè, non mi interessa davvero granchè. Infatti potrebbe persino essere controproduttivo, dal momento che il tempo e l'energia che impiego a concentrarmi sul caffè diminuisce la mia attenzione sui mercati delle valute, nei quali opero molto più pesantemente.

Sembra che tu abbia raggiunto un livello tale di quantità di denaro da gestire,che impedisce le tue performace. Dal momento che possiedi fondi personali consistenti, hai mai pensato di operare solo con i tuoi soldi ed evitare tutti i mal di testa relativi alla gestione di denaro?.

Sì, ma ci sono molte ragioni per cui non lo faccio. Benchè io investa moltissimi dei miei soldi personali nei miei fondi, la porzione dei miei fondi che è denaro gestito per altri rappresenta una doppia opzione call. (In analogia con un' opzione che ha profitti potenziali illimitati nel caso di una crescita del prezzo, ma un rischio limitato al suo costo nel caso di un ribasso.) Non dico questo per fare l'insolente, dal momento che la mia reputazione tra i miei investitori è estremamente importante per me, ma una doppia opzione call è una posizione molto migliore di una posizione simmetrica vincita/perdita.

Esiste un limite pratico alla quantità di denaro che puoi gestire?.

Nella maggior parte dei mercati futures di commodity c'è certamente. Comunque, nelle valute, nelle rate di interesse e in alcune commodity come il petrolio grezzo ci sono limiti, ma sono molto alti. Pianifico di gestire con molta attenzione la crescita futura dell'ampiezza dei fondi che sto gestendo.

Quando tu immetti ordini in mercati che non sono fra quelli con maggiore liquidità, cioè non nei T-bond e non nelle maggiori valute, trovi che i tuoi ordini spostino il mercato?.

Possono farlo, ma non ho mai reso toro un mercato.

A questo proposito, uno spesso sente di storie di trader molto potenti che cercano di spingere il mercato su o giù. Funziona?.

Non credo. Si può fare per un breve periodo, ma alla fine porterà a commettere molti errori. Di solito finisce in atteggiamenti arroganti e nella perdita del contatto con le strutture che stanno sotto il mercato, sia fondamentali che tecniche. I trader che conosco che hanno stimato troppo la loro abilità e hanno cercato di rendere toro il mercato, alla fine hanno fatto l'errore di fare trading troppo al di sopra e sono andati sotto.

Senza far nomi, puoi fare un esempio?.

C'è un esempio recente di una organizzazione inglese di trading che ha incontrato seri problemi perchè ha cercato di monopolizzare il mercato del petrolio grezzo. All'inizio hanno avuto successo, ma poi hanno perso il controllo e i prezzi del grezzo sono scesi di 4 dollari.

Quale è stato il risultato finale?.

Hanno perso circa 40 milioni di dollari e l'organizzazione ha dei problemi.

Tu stai gestendo probabilmente più denaro di ogni altro trader di futures al mondo. Come affronti lo stress emotivo quando ti capita un periodo in cui perdi?.

Il carico emotivo legato al trading è fondamentale; ogni giorno posso perdere milioni di dollari. Se rendi personali queste perdite, non puoi fare trading.

Le perdite dunque non ti impensieriscono assolutamente più?.

La sola cosa che mi disturba è una gestione cattiva del denaro. Ogni tanto, ho una perdita che è davvero troppo grande. Ma non ho mai avuto grandi difficoltà con il processo della perdita di denaro, dal momento che le perdite erano il prodotto di tecniche affidabili di trading . Far crescere la parte short della forbice della soia di luglio e di novembre era un esempio che mi spaventava. Ho imparato molto a proposito del controllo del rischio da quell'esperienza. Ma come processo di un giorno-dentro e un giorno-fuori, avere delle perdite non mi interessa.

Hai avuto degli anni in perdità?.

Sì, nel 1986 ho perso circa il 16%.

E' stato a causa di tuoi errori o della natura del mercato?.

Una combinazione dei due. Il mio problema principale era che si trattava del primo mercato fortemente orso nelle commodity che io sperimentavo, e i mercati orso hanno caratteristiche diverse dai mercati toro.

Si trattava di essere abituato a mercati che stanno sempre in fase di rialzo?.

No, il problema era che la caratteristica principale di un mercato orso è quella di produrre movimenti netti al ribasso seguiti in fretta da veloci rimbalzi. Avevo sempre venduto troppo tardi e venivo stoppato in quella che in seguito si sarebbe dimostrata parte di un ampia fluttuazione in una congestione. In un mercato orso, devi usare sempre e solo dei rimbalzi contrari al trend per entrare in una posizione.

Quali altri errori hai compiuto quell'anno?.

La mia gestione del denaro era scarsa. Seguivo troppi trade correlati.

La tua fiducia in te stesso ne è stata scossa?. Sei ritornato al tavolo da disegno?.

Ci sono ritornato e ho disegnato molti sistemi di gestione del rischio. Feci moltissima attenzione alle correlazioni di tutte le mie posizioni. Da allora, ho misurato ogni giorno il mio rischio totale sul mercato.

Quando tratti le valute, usi il mercato interbancario o quello dei futures?.

Uso solo il mercato interbancario, a meno che io non stia facendo un arbitraggio contro il IMM. ( L'Intenational Monetary Market -IMM- è una succursale del Chicago Mercantile Exchange e di gran lunga il più famoso cambio di futures di currency) La liquidità è enormemente migliore, i costi di transazione sono più bassi, ed è un mercato 24 ore su 24, cosa che è importante per noi perchè facciamo trading letteralmente 24 ore su 24 al giorno.

Quale parte del tuo trading è dedicata alle valute?.

In media circa il 50/60 % dei nostri profitti provengono dal trading di valute.

Presumo che tu tratti valute al di là delle cinque che vengono trattate attivamente dal IMM.

Noi operiamo con qualsiasi valuta abbia molta liquidità Virtualmente con tutte le valute dell'Europa (incluse quelle dei paesi scandinavi), tutte le più importanti valute dell'Asia e del Medio-Oriente. Le valute incrociate sono probabilmente il più importante veicolo di trading che noi usiamo e che non si possono usare nell'IMM. (Le valute incrociate sono un trade che coinvolge due paesi stranieri. Ad esempio, comprare sterline inglesi e vendere una egual quantità sulla base del dollaro di marchi tedeschi è un cross). Non si possono utilizzare le valute incrociate all'IMM perchè hanno ampiezze fisse di contratto.

Ma potresti fare un cross all'IMM rendendo consona alle due valute l'ampiezza del numero di contratti in modo da rendere uguale il valore in base al dollaro di ogni posizione.

Ma è molto più esatto e diretto usare il mercato interbancario. Ad esempio le valute incrociate Sterlina inglese/Marco tedesco e Marco tedesco/Yen giapponese sono grandemente utilizzate e molto attive.

Credo che quando fai un cross Marco/Yen tu gli dia un prezzo in dollari e non in una delle due valute.

Certo. Dici semplicemente: Comprare 100 milioni di dollari di marchi e vendere 100 di yen. Nel mercato interbancario il dollaro è l'unità di cambio in tutto il mondo.

In situazioni nelle quali lo sviluppo a sorpresa di una notizia o l'uscita di una statistica economica non in linea con le aspettative causano nelle valute una risposta decisa del prezzo, il mercato interbancario reagisce meno violentemente del mercato dei futures oppure quelli che fanno gli arbitraggi tengono i due mercati collegati?.

I due mercati sono arbitrati bene, ma quelli sono momenti in cui un arbitro molto veloce renderà dei soldi. I mercati sono sì un po' fuori linea, ma non di molto.

La reazione del prezzo del mercato interbancario a eventi del genere sarà meno estrema?.

Certamente, perchè quello che succede nei futures è che i locali tornano indietro e lasciano che gli stop entrino in vigore. L'unica cosa che spinge all'indietro i mercati sono gli operatori di arbitraggi che hanno la banca dall'altra parte.

Quale percentuale del trading del mercato interbancario rappresenta l'attività commerciale, o trade speculativi coperti o scoperti?.

Il Fed ha fatto uno studio proprio su questo. Non ho i dati in mano, ma si tratta soprattutto di un mercato di copertura. Le banche sono i principali speculatori, e qualche giocatore come me.

C'è un motivo per cui il mercato dei futures non è stato capce di catturare una percentuale più alta di trading di valute mondiali?.

Il mercato dei futures delle valute non è efficiente in parecchi degli aspetti principali . In primo luogo, per una copertura c'è bisogno solo di una data e di una richiesta specifica in dollari.Ad esempio, se ho bisogno di una copertura di 3,6 milioni di dollari per il 12 aprile, la banca la dà senza problemi. Il mercato dei futures, comunque, funziona solo per date specifiche e con contratti dall'ampiezza fissa, così l'operatore non è coperto con esattezza.

Allora in effetti non c'è modo che i futures possano competere, dal momento che il mercato interbancario può ritagliare a misura una copertura per ogni cliente.

E' vero. Inoltre l'attività avviene all'interno delle normali relazioni commerciali bancarie. Cioè molto spesso l'operatore vuole mostrare alla propria banca che ha raggiunto dei profitti, in modo da poter chiedere, sulla loro scorta, dei prestiti.

Mi puoi parlare della metodologia he segui nella tua analisi fondamentale?. Come fai a determinare quale sarebbe il prezzo giusto per un mercato?.

Io assumo che il prezzo per un mercato in qualsiasi dato giorno sia il prezzo corretto, poi cerco di immaginarmi quali cambiamenti avverranno, che altereranno quel prezzo. Uno dei compiti di un buon trader è di immaginarsi scanari alternativi. Io cerco di immaginarmi alcunie differenti immagini mentali di come potrebbe essere il mondo ed aspetto che una di queste trovi conferma. Si continua a tentarle una alla volta. Inevitabilmente molte di queste immagini si riveleranno errate- cioè solo alcuni elementi dell'immagine si dimostrano corretti. Ma poi, improvvisamente, vedrai che in un'immagine scattano nove su dieci elementi. Questo scenario diventa allora la tua immagine della realtà del mondo. Lascia che ti dia un esempio. Il venerdì successivo a quel 19 ottobre in cui crollò il mercato azionario ebbi problemi a dormire, cosa del tutto insolita per me. Ma sono sicuro di non essere stato l'unico trader rimasto sveglio tutta la notte. Per tutta la settimana avevo combattuto col pensiero di come gli eventi di quella settimana avrebbero impattato sul dollaro. Provavo con diverse visioni del mondo. Una di queste era il panico totale- il mondo che giungeva alla fine, economicamente. In quello scenario, il dollaro diventa il rifugio politicamente più sicuro e, come risultato, può esserci un rialzo straordinario del dollaro. Infatti, al martedì di quella settimana, il dollaro crebbe davvero drammaticamente mentre molta gente ritirava i propri soldi da al tri posti. Nei tre giorni successivi c'era una terribile confusione. Alla fine della settimana, il dollaro aveva cominciato di nuovo a perdere terreno. Fu a quel punto che tutto si riunì nella mia mente. Mi diventò del tutto chiaro che data la necessità di una azione di stimolo, dettata dal tremendo panico finanziario in tutto il mondo, data la riluttanza della Bank of Japan e della Bundesbank tedesca ad adottare misure potenzialmente inflazionistiche e i deficit ancora pesanti del commercio statunitense, l'unica soluzione era che il Segretario del Tesoro Baker lasciasse che il dollaro fosse venduto. Qualcuno doveva giocare un ruolo di stimolo, e quel qualcuno sarebbero stati gli Stati Uniti. Come risultato, il dollaro si sarebbe ribassato e non sarebbe più stato interesse delle altre banche centrali difenderlo. Ero assolutamente convinto che fosse la sola cosa che Baker poteva fare.

Hai capito tutto questo nel tardo venerdì. Era troppo tardi per agire sui mercati?.

Sì, ed era un fine settimana molto teso perchè ritenni che il dollaro potesse aprire molto più in basso. Aspettai che aprissero i mercati dell'Est domenica notte.

Fai molto trading al di fuori dell' orario degli U.S.A.?.

Sì. Primo, ho monitors ovunque io vada, a casa e nella casa di campagna. Secondo, ho uno staff al lavoro 24 ore su 24.

Il tuo staff deve avvisarti immediatamente nel caso succeda qualcosa di importante?.

Assolutamente sì. Innanzitutto abbiamo scale di priorità di chiamata in ogni valuta. Se una valuta ha un breakout da una variazione che avevamo identificata anticipatamente, il mio staff ha l'istruzione di chiamare.

Ricevi spesso chiamate di notte?.

Ho un assistente, e le cose stanno che gli è permesso svegliarmi a casa due volte all'anno. Ma davvero non è necessario molto spesso. Io so quello che sta succedendo per tutto il tempo, quando i mercati sono al lavoro. Casa mia è equipaggiata con monitors per il trading e con linee dirette. Inoltre uno dei lavori del mio assistente è quello di stare sveglio e prendere le chiamate. Probabilmente ne riceve tre o quattro a notte.

Vuoi dire che deleghi le decisioni notturne?.

Noi realizziamo uno scenario per ogni valuta almeno una volta alla settimana. Definiamo la variazione che ci aspettiamo per ogni valuta e cosa dobbiamo fare se ci sono dei breakout da quelle variazioni.

Così il tuo assistente sa che se la valuta X va a 135….

Deve o vendere o comprare. Queste decisioni sono già state prese. Ma hanno l'istruzione di chiamarmi se il Primo Ministro si dimette, o se c'è una rivalutazione inaspettata di una delle valute più importanti, o qualsiasi cosa non renda più valido il recente scenario.

Ci sono volte in cui finisci col fare trading di notte?.

Certo, molte.

Ovviamente non puoi operare 24 ore su 24. Come organizzi il tuo tempo per equilibrare il tuo tempo di lavoro con quello della tua vita familiare?.

Genralmente cerco di mantenere il tempo di lavoro tra le 8 della mattina e le 6 o le 7 del pomeriggio. L'Est è molto importante, e se i mercati di valute sono molto attivi, io mi occuperò dell'Est, che apre alle 8 di sera.La sessione pomeridiana a Tokyo lavora fino alle 24. Se i mercati sono in un periodo di movimenti notevoli, andrò a letto per un paio d'ore e mi sveglierò per prendere l'apertura del prossimo mercato. E' eccitantissimo ed interessantissimo.

Per vedere l'ondata rotolare da paese a paese?.

Sì. Quando sei davvero coinvolto, lo schermo è come se ti raggiungesse e ti afferrasse. Il modo in cui cambiano le quote: diventano più grandi; diventano più selvagge. Io ho contatti in tutto il mondo in ognuno di questi mercati e so cosa succede. E' un gioco tremendamente eccitante. Ci sono opportunità in ogni momento. mettendo per un minuto da parte il trading, una delle ragioni per le quali sono in questo business è che trovo l'analisi degli eventi politici ed economici nel mondo straordinariamente affascinante.

Dal modo in cui lo racconti, sembra che l'intero processo sia un gioco costante, piuttosto che un lavoro. Davvero lo prendi così?.

Non sembra un lavoro- tranne che quando perdi soldi- allora ti sembra sì un lavoro (ride). Per me, l'analisi del mercato è come una straordinaria scacchiera multidimensionale. Il piacere è puramente intellettuale. Ad esmpio, se ti figuri i problemi che il Ministro delle Finanze della Nuova Zelanda deve affrontare e come può cercare di risolverli. Molte persone pensano che questo suoni ridicolmente esotico. Per me, non è per nulla esotico. Qui c'è un tizio che governa questo piccolo paese ed ha davanti un vero assortimento di problemi. Deve capire come vedersela con Australia, Stati Uniti e i sindacati che lo stanno facendo diventare matto. Il mio lavoro è fare il puzzle con lui ed immaginarmi cosa deciderà, e quali saranno le conseguenze delle sue azioni che nè lui nè il mercato anticiperà. Questo per me è, in se stesso, un divertimento straordinario.

Per seguire tutti questi diversi mercati, so che tu leggi una quantità spaventosa di letteratura economica. Fai anche attenzione alle lettere informative dei vari mercati?.

Ricevo un ''guru report'' ogni giorno.

Cosa c'è dentro?.

Tutti gli scrittori di newsletter che hanno un largo seguito. Gente come Prechter, Zweig, Davis, Eliades, e così via.

Usi il guru report come metro di misura di un'opinione contraria?.

Cerco di non fare troppo il sapientone perchè durante i movimenti maggiori del prezzo loro avranno ragione per una porzione di questo. Quello che davvero sto cercando è un consenso che il mercato non sta confermando. Mi piace sapere che ci sono molte persone che sbaglieranno.

Così se tu vedi che molti dei membri sulla tua lista guru sono toro in un momento in cui il mercato non sta salendo, e tu hai alcune ragioni fondamentali per essere orso, sarai ancora più convinto della tua opzione?.

Sì, molto di più.

Pensi che la gente possa fare trade con profitto solo seguendo i guru?.

Probabilmente, ma io ho l'impressione che per fare soldi, si debba mantenere una posizione con molta convinzione. Questo è molto difficile se stai seguendo qualcun altro. Ci sono comunque dei bravi guru. Ad esempio, nel mercato azionario, mi piace Marty Zweig. Usa un eccellente controllo del rischio. Al contrario di alcuni altri guru, non crede di predire il futuro; osserva semplicemente cosa sta succedendo e fa scommesse razionali.

Parli sia dell'importanza del controllo del rischio che della necessità di avere convinzione nel tenere una posizione. Quanto rischio sei disposto ad assumerti in un trade?.

Innanzitutto cerco con molta forza di non rischiare più dell'1 per cento del mio portfolio in un unico trade. Secondo, studio la correlazione dei miei trade per ridurre la mia esposizione. facciamo un'analisi giornaliera a computer per vedere come sono correlate le nostre posizioni. Grazie ad un'amara esperienza ho imparato che un errore nella correlazione delle posizioni sta alla radice di alcuni dei più gravi errori di trading. Se tu hai otto posizioni fortemente correlate, allora stai operando da una posizione che è altrettanto larga otto volte.

Questo significa che se sei toro sia in marchi tedeschi che in franchi svizzeri, decidi quale valuta preferisci e piazzi l'intera tua posizione long in quella valuta?.

Sì, è proprio così. Ma persino più importante è l'idea di fare un trade long in un mercato contro uno short in un mercato correlato. Ad esempio, proprio adesso benchè io sia in uno short netto col dollaro, sono long con lo yen e short col marco tedesco. In ogni mio trade, se sono long in qualcosa mi piace essere short in qualcos'altro.

Le valute incrociate come Marco tedesco/Yen si muovono più lentamente delle singole valute?.

Non necessariamente. Ad esempio, recentemente l'incrocio sterlina/marco era in una congestione annuale approssimativamente tra 2,96 e 3,00. Alla fine, circa un mese fa, c'è stato un breakout. Il giorno del breakout ha minacciato il topo della variazione circa venti volte. La Bank of England ha continuato a difenderla. Ma poi ha ceduto. Non appena il valore dell'incrocio ha sfondato il livello 3,01, non ci sono stati trade. In effetti, non c'erano trade fino a quando non raggiunse 3,0350. Così si è virtualmente spostato di un intero 1 per cento senza trading.

E' inusuale per il mercato interbancario?.

Molto inusuale. Significava che tutti stavano sorvegliando il livello 3,00. Una volta realizzato che la Bank of England non sarebbe intervenuta, nessuno voleva vendere.
Un breakout di quel tipo, violento e veloce- è più affidabile di un tipico breakout?.

Sì, molto più attendibile.

Persino se i tuoi fill sono peggiori?.

Terribili eseguiti. Peggiori sono gli eseguiti, meglio fai il trade. In quel caso, dopo aver fatto trade per un paio d'ore tra 3,04 e 3,02 il valore salì a 3,11.

Credi che i valori dei cross diano migliori opportunità di trade di posizioni nette o short o long nel dollaro?.

Sì, perchè ci sono molte meno persone che fanno attenzione ai valori dei cross. La regola generale è: meno viene osservato, migliore è il trade.

Il tuo stile di trading coinvolge una sintesi di analisi dei fondamentali e dei dati tecnici. Ma se ti dicessi, Bruce, ti mettiamo in un stanza e tu puoi avere sia tutte le informazioni sui fondamentali che vuoi, sia tutti i grafici e gli input tecnici che vuoi, tranne uno solo, quale sceglieresti?.

E' come chiedere a un dottore se preferisce trattare un malato con la diagnostica o con un grafico che tiene monitorate le sue condizioni. Hai bisogno di entrambi. ma, se proprio non c'è scelta, adesso i fondamentali sono più importanti. Negli anni 70 era molto più facile fare soldi usando solamente i dati tecnici. C'erano molti meno falsi breakout. Oggi ognuno tiene un grafico e ci sono moltissimi sistemi di trading tecnico. penso che questo cambiamento abbia reso la vita molto più difficile a chi fa trade coi dati tecnici.

Pensi che l'approccio del sistema di seguire il trend alla fine si autoditruggerà sotto il peso della sua stessa grandezza e il fatto che questi sistemi usano approcci simili?.

Penso di sì. L'unica cosa che salverà questi sistemi tecnici è un periodo di inflazione alta, quando le metodologie semplici che seguono il trend funzioneranno di nuovo. Comunque non ho alcun dubbio che se si hanno tassi stabili e moderati di inflazione i sistemi tecnici di trading si elimineranno a vicenda.

Torniamo al mercato azionario. Pensi che il mercato azionario si comporti diversamente dagli altri mercati, e se sì, come?.

Il mercato azionario ha molti più controtrend short. Dopo che il mercato è salito, vuole sempre tornare a scendere. I mercati di commodity sono guidati dalla domanda e dall'offerta di beni fisici; se c'è un vero short i prezzi tenderanno a mantenere il trend verso l'alto.

Così, se il mercato degli indici di Borsa è molto più mutevole, ci sono approcci tecnici che possano funzionare?.

Forse, ma quelli continuano a cambiare. Ho trovato che un sistema decisionale molto long riuscirà ad acchiappare gli aumenti più consistenti del mercato azionario, ma bisogna usare stop molto ampi.

Allora devi essere davvero molto long per filtrare il rumore.
Molto più long di quanto la maggior parte dei trader possa affrontare perchè la strategia implica gestire rivalutazioni molto consistenti. Come approccio alternativo, uno dei trader che conosco se la cava molto bene nei mercati degli indici di Borsa cercando di immaginarsi come il mercato azionario possa danneggiare la maggioranza dei trader. Per lui sembra funzionare.

Come può quantificarlo?.

Guarda i numeri del Sentiment di mercato, ma fondamentalmente si tratta puramente di quel che lui intuisce.

Alcuni critici hanno attribuito il crash dell'ottobre 1987 al “program trading”. Tu cosa ne pensi?.

Penso che fossero implicati due elementi diversi. Primo, prezzi di gran lunga troppo alti hanno lasciato il mercato azionario vulnerabile al ribasso, che veniva scatenato anche da rate crescenti di interesse ed altre cause fondamentali. Secondo, quel ribasso veniva accentuato dalla pesante vendita proveniente da pensioni e fondi che erano coinvolti nel cosiddetto portafoglio assicurativo.

Parliamo di portafoglio assicurativo in opposizione al “program trading” di tipo-arbitragista. ( Il portafoglio assicurativo implica sistematicamente la vendita dei futures degli indici di Borsa quando i prezzi di Borsa scendono -e la copertura di quelli short quando i prezzi salgono- per ridurre il rischio del portafoglio. Il trading normalmente consiste nel comprare e vendere futures degli indici di Borsa contro una posizione opposta in un paniere di azioni quando i prezzi di entrambe sono fuori linea.

E' giusto. Il solo modo per cui si possa dire che l'arbitraggio ha contribuito al problema, per non dire che l'ha aiutato, è che se non fosse stato per l'arbitraggio “program trading” non si sarebbe mai sviluppato un portafoglio assicurativo.

Allora gli operatori di arbitraggi devono solo essere biasimati per aver reso possibile il portafoglio assicurativo?.

Sì. Se leggi la relazione di Brady, vedrai che gli assicuratori entrarono nel mercato con bilioni di dollari di vendite in poche ore. Il mercato non poteva assorbirle. Il portafoglio assicurativo fu una idea terribile; erano assicurazioni solo di nome. Di fatto, non era niente altro che un massiccio ordine di vendita titoli a quotazione prefissata. Se non ci fosse stato da vendere alcun portafoglio assicurativo il mercato sarebbe ancora sceso nettamente, ma niente a che vedere con il ribasso di 500 punti di cui siamo stati testimoni.

Ritieni che i grandi trader abbiano un talento speciale?.

In un certo senso. Per definizione, ci può essere solo un gruppo relativamente piccolo di trader superiori, perchè il tradin è un gioco a somma zero.

Dove sta l'equilibrio, nel trading con successo, tra talento e duro lavoro?.

Se non lavori molto, è estremamente difficle diventare un buon trader.

Ci sono dei trader che possono andare avanti per capacità innate?.

Lo puoi fare per un po'. Ci sono molti eccellenti per un anno nel trading. E' facile trovare qualcuno che ha una forte sensazione che lo zucchero andrà a 40 centesimi, o che le forbici nel rame si apriranno drammaticamente, e che quella sola idea si rivelerà giusta. Per esempio, recentemente ho sentito dire di un trader che ha realizzato 27 milioni di dollari con le variazioni del rame lo scorso anno e poi ha perso virtualmente tutto.

Che consigli daresti ad un trader che inizia?.

Direi per prima cosa che la gestione del rischio è il dato più importante da capire bene. Stai "piccolo" (come posizione), Stai "piccolo" (come posizione, Stai "piccolo" (come posizione), è il secondo consiglio che darei. Qualsiasi posizioni tu ritenga di dover tenere, dimezzala almeno. La mia esperienza con i novizi mi dice che operano tre volte troppo alla grande. Si prendono il 5 o il 10 per cento del rischio in un trade quando dovrebbero prendersi l'1 o il 2.

Oltre a fare trading troppo alla grande, quali altri errori fanno tipicamente i novizi?.

Personalizzano i mercati. Un errore comune è pensare il mercato come un nemico personale. Il mercato è ovviamente totalmente impersonale; non gli interessa se guadagni o no. Quando un trader dice ''Desidero'' oppure ''Spero'' si è messo in un modo distruttivo di pensare perchè distoglie l'attenzione dal processo di diagnosi.
 

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