Val
Torniamo alla LIRA
Cosa succede oggi. Il più delle volte il Comune affida ad un Tecnico esterno la stesura del progetto,
con il calcolo di tutti i costi "conosciuti" dal Tecnico, al momento proprio della redazione del progetto.
Primo cavillo. Il Tecnico si avvale del "listino prezzi" depositato presso la Camera di Commercio
che secondo il mio parere personale (da verifiche di fatto effettuate) è nettamente superiore ai prezzi di mercato.
C'è ampio spazio per la riduzione dell'offerta finale.
Secondo cavillo. Sempre, ribadisco sempre, in corso di esecuzione dei lavori si verificano degli "intoppi" - strano vero ? -
che fanno lievitare il prezzo finale dell'appalto. Con conseguente nota di revisione. Che il Comune approva nella quasi totalità
dei casi, altrimenti l'Azienda sospende il lavoro.
Quindi quello che esce come "sconto" rientra come "imprevisto".
E queste sono le 2 fasi che dovrebbero essere riviste.
Primo: Il Tecnico deve consegnare - solo al Comune - un secondo calcolo, quello "reale" dei costi di produzione di quel manufatto.
Secondo: abolire le note di revisione. L'Azienda, prima di procedere all'offerta deve "verificare" la congruità dei lavori da eseguire.
E formulare un'offerta "pacchetto chiuso".
Terzo : superato il termine finale di esecuzione dei lavori (ed oggi quasi nessuna opera rispecchia questo termine)
l'appalto viene chiuso, l'azienda eliminata dall'elenco partecipanti e riaperto nuovo appalto.
A questo punto un addetto del comune controlla che la nuova azienda non sia quella nata ieri.....come sopra indicato.
Certo. Non è facile........ma che lavorino negli uffici comunali. Li paghiamo anche per questo. Non solo per le pause caffè.
con il calcolo di tutti i costi "conosciuti" dal Tecnico, al momento proprio della redazione del progetto.
Primo cavillo. Il Tecnico si avvale del "listino prezzi" depositato presso la Camera di Commercio
che secondo il mio parere personale (da verifiche di fatto effettuate) è nettamente superiore ai prezzi di mercato.
C'è ampio spazio per la riduzione dell'offerta finale.
Secondo cavillo. Sempre, ribadisco sempre, in corso di esecuzione dei lavori si verificano degli "intoppi" - strano vero ? -
che fanno lievitare il prezzo finale dell'appalto. Con conseguente nota di revisione. Che il Comune approva nella quasi totalità
dei casi, altrimenti l'Azienda sospende il lavoro.
Quindi quello che esce come "sconto" rientra come "imprevisto".
E queste sono le 2 fasi che dovrebbero essere riviste.
Primo: Il Tecnico deve consegnare - solo al Comune - un secondo calcolo, quello "reale" dei costi di produzione di quel manufatto.
Secondo: abolire le note di revisione. L'Azienda, prima di procedere all'offerta deve "verificare" la congruità dei lavori da eseguire.
E formulare un'offerta "pacchetto chiuso".
Terzo : superato il termine finale di esecuzione dei lavori (ed oggi quasi nessuna opera rispecchia questo termine)
l'appalto viene chiuso, l'azienda eliminata dall'elenco partecipanti e riaperto nuovo appalto.
A questo punto un addetto del comune controlla che la nuova azienda non sia quella nata ieri.....come sopra indicato.
Certo. Non è facile........ma che lavorino negli uffici comunali. Li paghiamo anche per questo. Non solo per le pause caffè.