Ipi Spa (IPI) IPI

(Il Sole 24 Ore Radiocor) - Milano, 13 mag - La citta' di Torino ha aggiudicato a Ipi e a Yard, in raggruppamento temporaneo di imprese, la commercializzazione di diversi immobili che l'Amministrazione Comunale ha deciso di vendere attraverso un'operazione di cartolarizzazione. L'operazione ha un valore complessivo di circa 40 milioni di euro su un portafoglio complessivo di oltre 78 milioni. IPI - Yard hanno gia' avviato la predisposizione del Piano Industriale per la massima valorizzazione delle aree e dei fabbricati in vendita. Mau (RADIOCOR) 13-05-10 20:49:51 (0422)IMM 5 NNNN GIOVEDI' 13 MAGGIO 2010
http://archivio-radiocor.ilsole24ore.com/articolo-811594/ipi-yard-commercializzazione

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Ipi: Gabbiano Immobiliare rilevera' 5% azioni Coppola (MF)
MILANO (MF-DJ)--Sara' Gabbiano Immobiliare srl a liberare le azioni di Ipi rimaste in mano a Danilo Coppola. Si tratta di un pacchetto del 5,4% (pari a 3.853.360 azioni) che l'immobiliarista non era riuscito a consegnare all'opa lanciata nell'ottobre scorso. Erano stati due gli ostacoli giuridici che avevano impedito che Coppola con la sua Finpaco Properties aderisse all'offerta a 1,9 euro per azione: da un lato, il sequestro giudiziario su 3.450.000 azioni da parte della procura di Roma, dall'altro un pegno costituito su tutto il pacchetto di Coppola a favore di Bim per i finanziamenti concessi negli anni. Delistata Ipi, Coppola e' rimasto azionista di minoranza senza possibilita' di mobilizzare il pacchetto. Almeno fino ad ora. Poche settimane fa, si legge in un articolo di MF, la procura di Roma ha dissequestrato le azioni. Tuttavia, resta valido il pegno a favore della banca: si tratta di una garanzia, spiegano fonti vicine a Coppola, che ora e' legata alla ristrutturazione del debito effettuato l'anno scorso dall'immobiliarista romano con la banca torinese guidata da Pietro D'Agui'.
Ora pero' Coppola vuole liberarsi da questo vincolo per poter trattare la vendita delle azioni ai Segre, naturali destinatari del pacchetto di azioni essendo gia' al 94% circa di Ipi. Per farlo i legali dell'immobiliarista avrebbero trovato la soluzione: utilizzare la societa' Gabbiano Immobiliare 2003, una delle dieci societa' ufficialmente fuori dal gruppo Coppola su cui la procura di Roma ha indagato per l'ipotesi di bancarotta fraudolenta. Nell'ambito dell'accordo con il Fisco sarebbe stata trovata la strada del concordato fallimentare per la Gabbiano. Secondo quanto riferiscono fonti legali di Coppola, nell'ambito dell'omologa di Gabbiano le azioni Ipi passeranno dalla Finpaco alla Gabbiano stessa, sicche' il debito con Bim verrebbe estinto per una quota pari al valore delle azioni (non e' chiaro tuttavia come, con quali soldi e se Bim accettera' questa ipotesi) e una volta rientrato nella piena disponibilita' delle azioni sara' avviata la trattativa con i Segre. red/alb

(END) Dow Jones Newswires July 08, 2010 02:53 ET (06:53 GMT)
Copyright (c) 2010 MF-Dow Jones News Srl.- - 02 53 AM EDT 07-08-10
 
Da Montecarlo alle banche, adesso Coppola ci riprova
L'Esselunga di Caprotti aprirà a Porta Vittoria.
La storia - Cassa per 90 milioni, ma potrà essere utilizzata solo per il nuovo quartiere.
L'Esselunga di Caprotti aprirà a Porta Vittoria.
C'è Bernardo Caprotti con la sua Esselunga che ha già firmato in gran segreto per sbarcare in Porta Vittoria. C'è il Banco Popolare, la ex Bpl, che ha messo sul banco 90 milioni e che sta adesso bussando con grande discrezione alle porte di altre banche (tra cui dovrebbero esserci Bim e Unicredit) esposte nei confronti di Danilo Coppola per raddoppiare a 180. Ci sono le recenti vacanze a Montecarlo. E c'è Finanza & Mercati, cioè i giornali, vecchia passione dei furbetti del quartierino. Coppola ha già firmato il compromesso con il liquidatore della società PerlaFinanza, Aldo Bruno, per rilevare l'immobile in via Tristano Calco che contiene la redazione del quotidiano finanziario meneghino sopravvissuto al disastro, nonostante tutto. La cifra esatta non si conosce: ma dovrebbe essere di circa 1,8 milioni. Se poi questi soldi saranno sufficienti per ripianare i debiti del gruppo e riportare la società editrice in bonis si saprà solo a settembre, quando dovrebbero chiudersi alcune transazioni extragiudiziali. La redazione potrà rimanere con un affitto inferiore al leasing attuale, circa 15 mila euro al mese. Il ritorno di Danilo Coppola, una condanna a sei anni per la scalata dei furbetti del quartierino a Bnl e Antonveneta, è un puzzle. Alcuni vecchi pezzi ci sono ancora. Altri, giurano i suoi collaboratori, no. Si torna ai primi amori, per dire così: immobili, giornali e banche. A essere precisi bisognerebbe scrivere il ritorno di Silvia Necci, la moglie, visto che tutto passa per la signora Coppola dopo il sequestro giudiziario dei suoi beni tra cui un 5% dell'Ipi che ormai vuol dire il Lingotto in mano agli amici di un tempo, i torinesi Segre. Per adesso si notano due varianti: uno - seguendo il consiglio dei nuovi advisor ingaggiati proprio durante l'estate - Coppola ha lasciato perdere la finanza intesa come trading di azioni. Due: al taglio di capelli ormai noto ha aggiunto una barbetta, come si diceva una volta, alla Mickey Rourke. Dettaglio da gossip. Sulla nuova vita ha messo il timbro l'Agenzia delle Entrate grazie anche al contributo dello Studio Vitale-Romagnoli. Per ora Coppola ha versato 60 milioni. Ne mancano 138. Mentre c'è un piccolo giallo su altri 80 milioni che l'immobiliarista ex amico di Stefano Ricucci avrebbe già versato nel 2009 ma che non è chiaro se si sommino o meno alla nuova transazione che dovrebbe essere tombale. La domanda che tutti si fanno a Milano è: da dove arrivano i soldi? Cosa sia rimasto della galassia di Coppola, con le sue Tikal e Micop, è difficile capirlo. Pare che con pazienza certosina sia stato tutto messo in ordine tirandone pure fuori delle mini-plusvalenze. Ma dati non ce ne sono. L'unica certezza è che Saviotti - che non ha certo gradito l'eredità lasciatagli da Gianpiero Fiorani e che dal suo arrivo combatte con la ristrutturazione dei debiti di Coppola - non ha voluto correre rischi: i 90 milioni dovranno essere usati "esclusivamente" per Porta Vittoria, l'area passata in un tipico giro da bolla immobiliare da Fs a Zunino (con Ipi), poi a Coppola per finire ai Segre e, di ritorno, a Coppola per 134 milioni (il pagamento è ancora in corso). Insomma: sono in molti a dover credere al rilancio di Porta Vittoria, unica via per rivedere almeno parte del proprio denaro. D'altra parte le potenzialità sembrano esserci: Porta Vittoria non è periferia milanese come la desertica area su cui aveva puntato Luigi Zunino. E infatti, oltre a Caprotti, la Porta Vittoria Spa affidata a Mancini avrebbe raccolto l'interesse del gruppo di hotel di lusso di Dubai, Jumeirah, che da poco ha aperto a Londra e New York. Ma è anche vero che i tempi sono cambiati e bisogna fare i conti anche con CityLife che per ora non ha raggiunto il cuore (e il portafoglio) dei milanesi. Coppola confida ai suoi collaboratori di avere la formula d'oro: gli appartamenti saranno venduti solo quando i 40 mila metri quadrati di Porta Vittoria avranno una loro anima, tra un paio di anni. Nel frattempo si vedrà. Intanto c'è chi giura di aver visto Coppola usare il suo vecchio aereo privato Falcon.
Massimo Sideri12 agosto 2010(ultima modifica: 13 agosto 2010)© RIPRODUZIONE
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Da Montecarlo alle banche, adesso Coppola ci riprova - Corriere della Sera
 

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