Le teorie complottistiche sono basate su alcuni fatti e su alcune ipotesi (più o meno verosimili) che vengono trattate come fatti.
Ora ne ho pronta una nuova che, nella sezione disagio, farebbe scalpore... se non fosse che riguarda il proprietario di uno dei sederi più venerato e leccato dai complottisti registrati all'Albo Ufficiale dei Disagiati.
Partiamo dai fatti INNEGABILI.
Qualcuno potrebbe forse negare che esiste una potente
industria degli armamenti? NO
Qualcuno potrebbe forse negare che la potente industria degli armamenti, storicamente, si comporti spesso non come una serie di aziende che competono lealmente in un mercato trasparente, bensì opera tramite
lobby nei paesi democratici, e arriva a
sovvertire l'ordine pubblico nei paesi del terzo mondo, per vendere più armi? NO
Qualcuno potrebbe forse negare che l'industria degli armamenti sia
insaziabilmente avida di profitto, e punti ad inarrestabili aumenti del fatturato e degli utili, anche
corrompendo i leader di varie nazioni per perseguire i suoi obiettivi? NO
Ebbene... questa malvagissima industria degli armamenti ha avuto un'intuizione che alla fine è quasi banale.
L'industria degli armamenti ha constatato che c'è un leader botulinato di uno stato i cui abitanti, soggiogati da decenni di violenta dittatura e abolizione del libero pensiero, sono abituati a credere a qualunque cagàta proposta dal loro leader senza porsi domande.
Un leader eletto in modo formalmente democratico, ma di fatto un dittatore.
L'industria degli armamenti ha appurato che questo leader non ha alcun interesse per la sua popolazione, bensì solo per i suoi patrimoni che detiene ovviamente all'estero (non si fida della banche del suo paese), e che spesso ha intestato a prestanome chiamati "oligarchi".
L'industria degli armamenti quindi ha proposto a questo leader un congruo pagamento in nero in conti in paesi conniventi, in cambio di minacce ai danni dell'Europa.
L'Europa ha reagito lentamente, ma nel giro di 2 anni l'industria degli armamenti ha ottenuto quel che voleva: fiumi di milioni di euro destinati all'acquisto di armi.
L'avido dittatore è contento, l'avida industria degli armamenti è contenta.
Oltre a chi ha dovuto essere coinvolto nelle minacce e nelle azioni del dittatore botulinato, ci rimettono solo i cittadini europei.
Quindi
Putin è un burattino in mano all'industria degli armamenti.