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FMI concluso monitoraggio Kazakistan,
con giudizio non troppo severo :
Kazakistan/ Fmi esorta a risolvere problemi settore bancario
di Apcom
Il rapporto della missione del fondo ad Astana
Roma, 18 mag. (Apcom-Nuova Europa) -
Nonostante abbia fatto passi "appropriati"
con i suoi provvedimenti anticiclici per affrontare la tempesta economica mondiale,
il Kazakistan deve rispondere con ricette più efficaci alla minaccia contro il suo sistema bancario in difficoltà.
E' questa la valutazione del Fondo monetario internazionale (Fmi), espressa nelle conclusioni preliminari della missione Fmi,
che dal 5 al 15 maggio ha condotto ad Astana una serie di discussioni previste dall'Articolo IV del suo accordo istitutivo.
"La recessione globale e le difficoltà che il sistema bancario nazionale sta vivendo influenzano negativamente l'economia del Kazakistan",
premette il documento, pubblicato oggi sul sito internet della Banca nazionale kazaka.
"L'attività - continua - ha proseguito a indebolirsi e le nostre attuali attese sono che l'economia si contrarrà del 2 per cento rpima di riprendersi leggermente nel 2010".
A queste problematiche, il governo di Astana ha risposto varando un programma anti-crisi economicamente consistente.
La valutazione degli esperti dell'istituzione di Bretton Woods su questi provvedimenti è complessivamente positiva.
"Noi sosteniamo la direzione generale presa sulla base del Programma anti-crisi del governo
e notiamo che la realizzazione del piano si sta dipanando velocemente in un buon numero di aree chiave", spiega il documento.
Tuttavia, c'è una carenza.
"A nostro modo di vedere - puntualizza il Fmi - una più chiara e complessiva soluzione delle attuali difficoltà nel settore bancario
è necessaria per ristabilire la fiducia nel setitema,
porre le basi per un settore finanziario funzionante che vada avanti e contribuire a un miglioramento del clima degli investimenti".
E' necessaria, per la missione Fmi,
"una strategia complessiva" per il settore bancario,
anche perché la contrazione dell'economia fa pensare che
"un ulteriore deterioramento nella qualità degli asset sia inevitabile".
La missione chiede che venga fatta una diagnosi completa delle banche kazake.
In particolare, gli esperti dell'istituzione finanziaria citano la situazione di Bta Bank e Alliance Bank,
due tra i più grandi istituti di credito del paese,
il cui controllo è stato assunto dallo stato proprio per la loro esposizione debitoria, in particolare verso l'estero, che li metteva a concreto rischio default.
La prospettiva dell'intervento statale nel settore bancario, secondo la missione Fmi,
deve essere "realizzare uno stabile sistema bancario che si basi principalmente sull'afflusso di capitali interno,
in particolare depositi denominati in tenge (la valuta kazaka, ndr.),
piuttosto che sul prestito dall'estero in valuta estera".
Inoltre, con delicatezza, lo stato deve anche puntare a uscire dal settore,
magari facendo ritornare la proprietà di banche al settore privato.
Contestualmente, è necessario che sia "rafforzato il sistema di regolazione e supervisione del settore finanziario e emigliorata la 'governance' delle banche".
Positiva invece la valutazione sull'andamento dell'inflazione, che dovrebbe essere contenuta entro il 9 per cento nel 2009,
per poi scendere gradualmente nel 2010.
Altrettanto bene la politica di cambio adottata da Astana, col tenge agganciato al dollaro,
almeno finché non verranno risolti i problemi del sistema finanziario.
La missione Fmi, infine, ha chiesto al Kazakistan attenzione sull'efficacia nell'utilizzo delle risorse messe in campo dal bilancio pubblico.
"La politica fiscale sta fornendo un considerevolo sostegno all'economia.
Con il debito pubblico basso e i finanziamenti prontamente disponibili,
il fatto di permettere agli stabilizzatori fiscali di operare e di sostenere la spesa pubblica, come sta facendo il governo, è appropriato", spiega la missione Fmi.
"Tuttavia - precisa -, data la scala delle risorse impegnate nel piano anti-crisi e il bilancio di quest'anno, il focus principale dovrebbe essere ora quello di un utilizzo efficace di questa spesa".
con giudizio non troppo severo :
Kazakistan/ Fmi esorta a risolvere problemi settore bancario
di Apcom
Il rapporto della missione del fondo ad Astana
Roma, 18 mag. (Apcom-Nuova Europa) -
Nonostante abbia fatto passi "appropriati"
con i suoi provvedimenti anticiclici per affrontare la tempesta economica mondiale,
il Kazakistan deve rispondere con ricette più efficaci alla minaccia contro il suo sistema bancario in difficoltà.
E' questa la valutazione del Fondo monetario internazionale (Fmi), espressa nelle conclusioni preliminari della missione Fmi,
che dal 5 al 15 maggio ha condotto ad Astana una serie di discussioni previste dall'Articolo IV del suo accordo istitutivo.
"La recessione globale e le difficoltà che il sistema bancario nazionale sta vivendo influenzano negativamente l'economia del Kazakistan",
premette il documento, pubblicato oggi sul sito internet della Banca nazionale kazaka.
"L'attività - continua - ha proseguito a indebolirsi e le nostre attuali attese sono che l'economia si contrarrà del 2 per cento rpima di riprendersi leggermente nel 2010".
A queste problematiche, il governo di Astana ha risposto varando un programma anti-crisi economicamente consistente.
La valutazione degli esperti dell'istituzione di Bretton Woods su questi provvedimenti è complessivamente positiva.
"Noi sosteniamo la direzione generale presa sulla base del Programma anti-crisi del governo
e notiamo che la realizzazione del piano si sta dipanando velocemente in un buon numero di aree chiave", spiega il documento.
Tuttavia, c'è una carenza.
"A nostro modo di vedere - puntualizza il Fmi - una più chiara e complessiva soluzione delle attuali difficoltà nel settore bancario
è necessaria per ristabilire la fiducia nel setitema,
porre le basi per un settore finanziario funzionante che vada avanti e contribuire a un miglioramento del clima degli investimenti".
E' necessaria, per la missione Fmi,
"una strategia complessiva" per il settore bancario,
anche perché la contrazione dell'economia fa pensare che
"un ulteriore deterioramento nella qualità degli asset sia inevitabile".
La missione chiede che venga fatta una diagnosi completa delle banche kazake.
In particolare, gli esperti dell'istituzione finanziaria citano la situazione di Bta Bank e Alliance Bank,
due tra i più grandi istituti di credito del paese,
il cui controllo è stato assunto dallo stato proprio per la loro esposizione debitoria, in particolare verso l'estero, che li metteva a concreto rischio default.
La prospettiva dell'intervento statale nel settore bancario, secondo la missione Fmi,
deve essere "realizzare uno stabile sistema bancario che si basi principalmente sull'afflusso di capitali interno,
in particolare depositi denominati in tenge (la valuta kazaka, ndr.),
piuttosto che sul prestito dall'estero in valuta estera".
Inoltre, con delicatezza, lo stato deve anche puntare a uscire dal settore,
magari facendo ritornare la proprietà di banche al settore privato.
Contestualmente, è necessario che sia "rafforzato il sistema di regolazione e supervisione del settore finanziario e emigliorata la 'governance' delle banche".
Positiva invece la valutazione sull'andamento dell'inflazione, che dovrebbe essere contenuta entro il 9 per cento nel 2009,
per poi scendere gradualmente nel 2010.
Altrettanto bene la politica di cambio adottata da Astana, col tenge agganciato al dollaro,
almeno finché non verranno risolti i problemi del sistema finanziario.
La missione Fmi, infine, ha chiesto al Kazakistan attenzione sull'efficacia nell'utilizzo delle risorse messe in campo dal bilancio pubblico.
"La politica fiscale sta fornendo un considerevolo sostegno all'economia.
Con il debito pubblico basso e i finanziamenti prontamente disponibili,
il fatto di permettere agli stabilizzatori fiscali di operare e di sostenere la spesa pubblica, come sta facendo il governo, è appropriato", spiega la missione Fmi.
"Tuttavia - precisa -, data la scala delle risorse impegnate nel piano anti-crisi e il bilancio di quest'anno, il focus principale dovrebbe essere ora quello di un utilizzo efficace di questa spesa".