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Gold Standard
Bruxelles, 2 mag. (askanews) - Il Segretario di Stato Usa per l'Energia Rick Perry, ha lanciato un avvertimento piuttosto esplicito gli europei sul legame fra l'impegno dell'Ue ad aumentare considerevolmente le importazioni di gas naturale liquefatto (Gnl) americano e la continuazione delle esportazioni di automobili europee, e soprattutto tedesche, verso gli Stati Uniti. Perry ne ha parlato durante un punto stampa insieme al commissario Ue all'Energia, Miguel Arias Canete, oggi a Bruxelles, rispondendo a un giornalista che chiedeva perché le imprese europee dovrebbero preferire il gnl americano al metano russo, molto meno caro.
"Se vi basta comprare il prodotto meno caro che potete trovare sul mercato, senza considerare se la fornitura è disponibile 24 ore su 24, sette giorni su sette, in ogni periodo dell'anno; se tutto quello che vi interessa è il basso costo delle forniture, allora - ha osservato Perry con un sorriso allusivo - potreste non acquistare una Bmw, una Mercedes Benz o un'altra di quelle belle auto che vengono dall'Ue: potreste comprare auto meno care altrove, ma potrebbero non essere altrettanto affidabili. Il punto è lo stesso con il gas russo: se chiedete ai nostri amici ucraini, vi diranno che la disponibilità e l'affidabilità della fornitura non ci sono sempre", ha concluso il segretario di Stato Usa all'Energia.
Il punto stampa di Perry e Canete è avvenuto a margine del primo "business forum" Ue-Usa sul gas naturale liquefatto, organizzato oggi a Bruxelles, che fa seguito all'intesa di Washington del 25 luglio scorso fra il presidente americano Donald Trump e il presidente della Commissione europea, Jean-Claude Juncker, formalizzata in una "dichiarazione congiunta". In quell'occasione, Juncker aveva chiesto a Trump di non attuare la sua minaccia di imporre dazi all'importazione di auto europee (prevalentemente tedesche) negli Stati Uniti, e si era impegnato in cambio, a soddisfare le richieste del presidente americano di aumentare sostanzialmente le importazioni nell'Ue di soja e di Gnl provenienti dagli Usa.
A questo proposito, la Commissione ha diramato oggi una nota in cui afferma che, nei nove mesi successivi alla dichiarazione congiunta del 25 luglio 2018, le importazioni complessive di Gnl dagli Usa nell'Ue sono aumentate del 272% rispetto al periodo precedente, per un totale di 10,4 miliardi di metri cubi. In termini di importazioni totali di Gnl da parte dell'Ue, la quota proveniente dagli Stati Uniti è stata del 13,4% negli ultimi sei mesi, rispetto al 2,3% registrato prima della dichiarazione congiunta.
Dall'inizio del 2016, l'Ue ha ricevuto oltre 110 carichi di Gnl dagli Stati Uniti. Nel 2017 l'Europa ha rappresentato oltre il 10% delle esportazioni totali di Gnl dagli Usa, rispetto al 5% del 2016. Nel 2018, il mercato Ue aveva assorbito circa l'11% delle esportazioni americane di Gnl, mentre nei 9 mesi successivi alla dichiarazione congiunta (agosto 2018 - aprile 2019), questa quota è salita a circa il 30%.
Interessante. Mi chiedo però come in un regime di libero scambio un'autorità politica (commissione europea) possa decidere da chi le aziende private debbano comprare se u.s.a. o russia.