Il prezzo delle obbligazioni e delle azioni di emittenti in default sono numeri al lotto, dietro ci possono essere 1000 e uno motivi di rialzo/ribasso certo è che raggiunte certi valori la situazione è chiara a tutti. Mai dimenticarsi degli specialisti del settore distressed, la speculazione c'è sempre, a qualcuno fanno sempre gola i macchinari e i terreni e comprare al 2% del valore significa che con 100,200k ti siedi al tavolo delle trattative per 10,20 mio di carta nominale... Per quanto fallita vale sempre 300/400 mio circa, le banche da sole non possono decidere di calare il sipario e farsi liquidare, la % di consensus in questi casi può richiedere anche l'unanimita', e' chiaro che ora c'è chi tira per la liquidazione e chi per la ristrutturazione: chi ha obbligazioni in primis mentre chi ha linee di credito garantite + i governi locali per il discorso occupazione (1000 posti) per la ristrutturazione che se va bene ti danno azioni in cambio di obbligazioni con un hair cut che qui secondo me è superiore all'80%. Quanto al disguido lessicale propendo per l'equivoco, non avevo letto in tedesco, quindi volevano dire tasso di recupero (recovery rate) se non sbaglio perfino Florenz e' ancora lì e quindi ecco spiegato l'errore marchiano infatti nell'articolo della Frankfurter Z. si stupiscono di come il tribunale fallimentare abbia concesso l'autogoverno, una sorta di charter 11 che tende alla continuità aziendale mediante la ristrutturazione da sottoporre (a tutti) i creditori che votano (o respingono) il piano di vivibilità accettando perdite anche ingenti in conto capitale. Ecco l'importanza di unire i circa 10 mila (stima) obbligazionisti sotto una o più bandiere per sedersi al tavolo delle trattative in contrapposizione alle banche che hanno le garanzie più efficaci sul patrimonio aziendale. Mi sembra infine che l'espressione dell'amministratore giudiziario "appare chiaro che in questo scenario per i creditori il tasso di recupero sia estremamente ridotto" propende per la continuità del business vendendo gli asset non core per soddisfare i debiti garantiti a breve e/o le esigenze di casse. Da vedere poi l'interesse di attori finanziari istituzionali per la baracca. Credo però che dalla real politik sia già arrivato l'imput a continuare. Non ci dimentichiamo che tra qualche mese votano e che tutto il mondo è paese. Chi come me sta passando per le forche gaudi e di Abengoa e Pacific Ex & Prod. sa di cosa parlo. Quello che è certo è che abbiamo comprato autentica shaisse. Cosa vuoi sperare?