Buonasera lavoratori della domenica ... in Usa è ancora peggiore caro Gipa ...
McCain: «Lasciamo fallire qualche grande banca»
|
8 MARZO 2009
Gm: i sindacati canadesi accettano il congelamento dei salari
Il senatore repubblicano chiede un messaggio forte al mercato, mentre secondo quanto scrive Fortune, sarebbe pronto il nuovo piano di salvataggio del governo
John McCain, senatore repubblicano sconfitto da Barack Obama nella corsa alla Casa Bianca, critica il piano del governo americano per il salvataggio delle grandi banche statunitensi. «Penso che debba essere presa una decisione difficile e credo che questa decisione sia di lasciar fallire alcune banche», ha dichiarato a Fox News Sunday. Ciò mentre la rivista americana Fortune anticipa che è in arrivo al Congresso un progetto di legge che consegna alla Fdic, l'Agenzia federale americana per l'assicurazione dei depositi, la temporanea autorità di prendere in prestito d al governo più di 500 mila dollari per assicurare i depositi, a fine anno il limite era di 250 mila dollari. La norma è funzionale ad agevolare il piano di rilancio del sistema bancario americano.
Il messaggio di McCain ha fatto eco a un altro intervento di un uomo chiave del congresso americano, sempre di espressione repubblicana, ossia Richard Shelby, membro di alto di spicco del Banking Committee. «Se queste banche sono morte, seppelliamole», ha affermato Shelby al programma dell'Abc "This Week" aggiungendo: «Seppelliamo le piccole banche. Ma dovremmo valutare l'opportunità di sotterrarne una di quelle grandi per mandare un messaggio forte al mercato». Né McCain né Shelby hanno fatto riferimento a casi specifici o a banche particolari ma quando è stato fatto il nome di Citigroup, Shelby ha risposto: «Continua a essere un figlio problematico». Proprio nei giorni scorsi, il valore del titolo Citi è sceso per la prima volta sotto la soglia di un dollaro, toccando un minimo di 0,986 dollari, salvo poi recuperare. La società, che ha visto la capitalizzazione ridursi dagli oltre 270 miliardi di dollari di due anni fa ai circa 5,4 miliardi di dollari attuali, è penalizzata dai continui timori sul settore bancario e sulla sua effettiva capacità di evitare la nazionalizzazione.
Per Gm la soluzione migliore è la bancarotta
Il senatore McCain è intervenuto anche sul caso General Motors e anche per il gruppo automobilistico di Detroit ha paventato «la bancarotta». McCain ritiene che per GM sia la soluzione migliore «per uscire da questa fase più forte, snella e competitiva».
Intanto i sindacati canadesi del settore automobilistico hanno accettato il congelamento dei salari nell'ambito del piano di ristruttirazione della casa automobilistica, mentre la cancelliera tedesca, Angela Merkel, ha condizionato gli aiuti alla filiale europea Opel alla revisione del piano stesso.
8 MARZO 2009
una settimana calda ci attende.. ma non solo .. il tempo delle scelte non è più procrastinabile .. il tempo delle scelte impopolari è arrivato .. tempo circa 30 giorni e sapremo come finirà ..