Val
Torniamo alla LIRA
Ma stattene lì in costa azurra, buono buono e rilassati.
Tanto più del 5% non andrai a prendere.
Il partito è destinato al fallimento ed alla liquefazione.
Silvio Berlusconi, lascia intendere a taluni che i suoi ministri non li ha designati lui ma sono stati preferiti da Draghi
e a talaltri che li ha scelti lui per le loro doti imponendoli a Draghi.
Il perché di questa doppiezza, reale o falsa che sia, è presto detto.
Se i ministri, peraltro politicamente dei tapini senza portafoglio,
senza incarichi definiti e tangibili
ma con attribuzioni residuali piuttosto evanescenti,
figureranno bene nell’azione governativa, il merito sarà di Berlusconi;
se invece faranno qualche brutta figura, il demerito andrà a chi li ha voluti.
Nel corso dell’animata discussione non è mancato chi ha estremizzato le posizioni,
ponendo senza retorica la domanda brutale:
“Brunetta, Carfagna, Gelmini il callido Berlusconi li ha gettati nel governo per intralciarlo o per rincalzarlo?”.
La domanda, seppure formulata in linguaggio estraparlamentare, non è apparsa peregrina all’attento e partecipe uditorio.
Da un po’ di tempo, infatti, Forza Italia si autodefinisce “popolare, cristiana, europeista, moderata, riformatrice, liberale”.
È davvero abbastanza, comunque si consideri la definizione.
Perciò, la delegazione ministeriale forzista è poco per il partito?
Troppo per il governo?
Viceversa?
Tanto più del 5% non andrai a prendere.
Il partito è destinato al fallimento ed alla liquefazione.
Silvio Berlusconi, lascia intendere a taluni che i suoi ministri non li ha designati lui ma sono stati preferiti da Draghi
e a talaltri che li ha scelti lui per le loro doti imponendoli a Draghi.
Il perché di questa doppiezza, reale o falsa che sia, è presto detto.
Se i ministri, peraltro politicamente dei tapini senza portafoglio,
senza incarichi definiti e tangibili
ma con attribuzioni residuali piuttosto evanescenti,
figureranno bene nell’azione governativa, il merito sarà di Berlusconi;
se invece faranno qualche brutta figura, il demerito andrà a chi li ha voluti.
Nel corso dell’animata discussione non è mancato chi ha estremizzato le posizioni,
ponendo senza retorica la domanda brutale:
“Brunetta, Carfagna, Gelmini il callido Berlusconi li ha gettati nel governo per intralciarlo o per rincalzarlo?”.
La domanda, seppure formulata in linguaggio estraparlamentare, non è apparsa peregrina all’attento e partecipe uditorio.
Da un po’ di tempo, infatti, Forza Italia si autodefinisce “popolare, cristiana, europeista, moderata, riformatrice, liberale”.
È davvero abbastanza, comunque si consideri la definizione.
Perciò, la delegazione ministeriale forzista è poco per il partito?
Troppo per il governo?
Viceversa?