la dittatura delle banche (Grecia, Usa, bailout > debito pubblico) (2 lettori)

big_boom

Forumer storico
Helga è la proprietaria di un bar, di quelli dove si beve forte.
Rendendosi conto che quasi tutti i suoi clienti sono disoccupati e che quindi dovranno ridurre le consumazioni e frequentazioni, escogita un geniale piano di marketing, consentendo loro di bere subito e pagare in seguito. Segna quindi le bevute su un libro che diventa il libro dei crediti (cioè dei debiti dei clienti).
La formula “bevi ora, paga dopo” è un successone: la voce si sparge, gli affari aumentano e il bar di Helga diventa il più importante della città. Lei ogni tanto rialza i prezzi delle bevande e naturalmente nessuno protesta, visto che nessuno paga: è un rialzo virtuale. Così il volume delle vendite aumenta ancora.
La banca di Helga, rassicurata dal giro d’affari, le aumenta il fido. In fondo, dicono i risk manager, il fido è garantito da tutti i crediti che il bar vanta verso i clienti: il collaterale a garanzia.
Intanto l’Ufficio Investimenti & Alchimie Finanziarie della banca ha una pensata geniale. Prendono i crediti del bar di Helga e li usano come garanzia per emettere un’obbligazione nuova fiammante e collocarla sui mercati internazionali: gli Sbornia Bond.
I bond ottengono subito un rating di AA+ come quello della banca che li emette, e gli investitori non si accorgono che i titoli sono di fatto garantiti da debiti di ubriaconi disoccupati. Così, dato che rendono bene, tutti li comprano.
Conseguentemente il prezzo sale, quindi arrivano anche i gestori dei Fondi pensione a comprare, attirati dall’irresistibile combinazione di un bond con alto rating, che rende tanto e il cui prezzo sale sempre. E i portafogli, in giro per il mondo, si riempiono di Sbornia Bond.
Un giorno però, alla banca di Helga arriva un nuovo direttore che, visto che in giro c’è aria di crisi, tanto per non rischiare le riduce il fido e le chiede di rientrare per la parte in eccesso al nuovo limite.
A questo punto Helga, per trovare i soldi, comincia a chiedere ai clienti di pagare i loro debiti. Il che è ovviamente impossibile essendo loro dei disoccupati che si sono anche bevuti tutti i risparmi.
Helga non è quindi in grado di ripagare il fido e la banca le taglia i fondi.
Il bar fallisce e tutti gli impiegati si trovano per strada. Il prezzo degli Sbornia Bond crolla del 90%. La banca che li ha emessi entra in crisi di liquidità e congela immediatamente l’attività: niente più prestiti alle aziende. L’attività economica locale si paralizza.
Intanto i fornitori di Helga, che in virtù del suo successo, le avevano fornito gli alcolici con grandi dilazioni di pagamento, si ritrovano ora pieni di crediti inesigibili visto che lei non può più pagare. Purtroppo avevano anche investito negli Sbornia Bond, sui quali ora perdono il 90%.
Il fornitore di birra inizia prima a licenziare e poi fallisce. Il fornitore di vino viene invece acquisito da un’azienda concorrente che chiude subito lo stabilimento locale, manda a casa gli impiegati e delocalizza a 6.000 chilometri di distanza. Per fortuna la banca viene invece salvata da un mega prestito governativo senza richiesta di garanzie e a tasso zero.
Per reperire i fondi necessari il governo ha semplicemente tassato tutti quelli che non erano mai stati al bar di Helga perché astemi o troppo impegnati a lavorare.
Bene, ora potete dilettarvi ad applicare la dinamica degli Sbornia Bond alle cronache di questi giorni, giusto per aver chiaro chi è ubriaco e chi sobrio.


segue



Per evitare che questa situazione si presenti ancora in futuro, le autorità di vigilanza hanno approvato una regola restrittiva: non sarà possibile dare da bere a credito più di 12 bicchieri per ogni bicchiere pagato cash. Questa idea e’ venuta in un paese che si chiama Basilea 3 e serve per impedire la bolla speculativa basata sul credito.
Contrariamente a quello che si saremmo aspettati, si sono arrabbiati tutti. I baristi, i clienti, le banche, gli osservatori. Tutti pensano che la soluzione a un eccesso di credito sia …nuovo credito!!!
Helga ha finito per fare attività politica per un gruppo che sostiene le idee che hanno causato i suoi problemi. E fa politica in una stato d’animo arrabbiato, per giunta.






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big_boom

Forumer storico
visto questo per oggi basta, altrimenti mi scoppia la prostata


[ame=http://www.youtube.com/watch?v=75Vs0NjtLJ8]Tremonti: I nostri soldi vanno alle banche francesi e tedesche - YouTube[/ame]
 

big_boom

Forumer storico
la banca italiana MPS chiede allo stato 3.9 miliardi in prestito anziche' 3,4 come richiesto in precedenza (qualche spicciolo in piu' e' meglio grazie) ...


se vi avanza qualche spicciolo vi mando le mie coordinate swift avrei assolutamente bisogno di un bailout di salvataggio
se volte emetto i miei bond individuali a scadenza 2100 e interessi al 4.5% :D


[ame="http://www.youtube.com/watch?v=zHF4WtIeuyQ"]Una voragine incombe sul sistema bancario - YouTube[/ame]
 
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tontolina

Forumer storico
scandalo Deutsche Bank che, secondo alcune rivelazioni, avrebbe nascosto una maxi perdita di $12 miliardi per evitare il suo salvataggio da parte del governo tedesco.

http://www.wallstreetitalia.com/article.aspx?IdPage=1468515


Alert: Deutsche Bank nasconde maxi perdita per evitare bailout

Lo scandalo viene fuori. Tutto avvenuto con la complicità della stessa Sec, in cui il responsabile per il rispetto delle regole di mercato era un alto funzionario della banca tedesca. L'Europa trema. Quanti altri scheletri nell'armadio delle banche europee?




Ingrandisci la foto


Deutsche Bank nei guai. La banca più importante europea ha nascosto ingenti perdite per evitare un bailout dello stato.



Roma - La notizia è di quelle bomba. Non solo perchè coinvolge la banca più importante d'Europa, per lo più tedesca - con la Germania che si comporta sempre da inappuntabile maestrina, pronta a rimettere in riga i paesi che non osservano le regole (sue soprattutto)-, ma perchè mette in evidenza l'intreccio di sporchi interessi, con il coinvolgimento delle autorità americane, Sec in primis. Facendo sorgere, ovviamente, il giustificato interrogativo: quanti altri casi del genere ci sono? Come sono messi, davvero, i conti delle altre banche europee?

A rivelare lo scandalo è il Financial Times, che riporta come Deutsche Bank abbia nascosto durante la crisi finanziaria ben 12 miliardi di perdite per evitare il salvataggio governativo. Tutto è saltato fuori grazie a tre ex dipendenti della banca, che hanno presentato un esposto alle autorità americane. Autorità che sono colpevoli almeno quanto Deutsche Bank. Si parla proprio della Sec. La persona responsabile di monitorare il rispetto delle regole di mercato presso la commissione, all'epoca, era infatti Robert Khuzami: che era anche numero uno della divisione legale di Deutsche Bank. Tutto questo mentre Deutsche Bank organizzava i propri trucchetti.

Secondo l'accusa dei banchieri, Deutsche Bank evitò accuratamente di registrare le perdite al valore "mark-to-market" delle perdite accusate durante il precedente periodo della crisi finanziaria, che colpì i mercati del credito nel periodo compreso tra il 2007 e il 2009.

Ovviamente, la banca ha già iniziato a difendersi, affermando che le accuse provengono "da persone che non sono a conoscenza, o non hanno nessuna responsabilità, riguardo a fatti e informazioni di rilievo". Ma i tre non hanno dubbi: il colosso ha volutamente truccato una posizione gigantesca che aveva sui derivati e, se non lo avesse fatto, avrebbe dovuto bussare alla porta del governo.
 
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big_boom

Forumer storico
Giovanni Sabatini, direttore dell'associazione delle banche italiane (ABI), con la ridicola tesi che "la lotta al contante è una vera e propria battaglia di civiltà"

ma si ricorda che le banche guadagnano su tutti i pagamenti, salvo quelli in contanti.
Con le carte di credito, bancomat ecc. lucrano le provvigioni addebitate ai negozianti, le commissioni sui movimenti di conto corrente, gli interessi (fino al 24,9% annuo) sulle carte di revolving ecc. Inoltre costringono la gente a tenere i soldi sul conto, senza corrispondergli praticamente nessun interesse.

Blog di Beppe Grillo - L'indecenza delle banche
 

tontolina

Forumer storico
Hacker rubano 36 milioni di euro sui conti di 30 banche europee via sms



Colpiti anche clienti italiani. L’attacco attraverso un trojan dormiente sui Pc che si è trasferito sugli smartphone
Oltre 36 milioni di euro, sui conti di 30 banche europee. Una cifra da capogiro.

Rubata da un gruppo di hacker anche di clienti italiani.
A darne notizia è stato il Financial Times nell’edizione online, rilevando che si tratterebbe del primo caso di furto che ha preso specificatamente di mira le procedure di sicurezza sui servizi bancari via internet che sfruttano i cellulari.


VIRUS DORMIENTI - Secondo il quotidiano finanziario infatti, questa frode ha sfruttato un «trojan» a due stati, un virus che rimaneva inizialmente dormiente sui PC degli utenti, e da lì si trasferiva sui loro smartphone. A questo punto il trojan, avendo infettato entrambi i terminali, poteva registrare i codici di verifica che venivano inviati sui cellulari e utilizzarli per creare una sessione di online banking in parallelo. Con quest’ultima venivano effettuati trasferimenti su altri conti. Secondo una società spcializzata sulla sicurezza nell’online banking, la Guardian Analitics, si tratterebbe del secondo furto di rilievo di questo genere dall’inizio dell’anno. La frode avrebbe riguardato 30 mila utenti bancari online di Germania, Italia, Spagna e Olanda, dice il Financial Times.
LA DINAMICA - Nel frattempo Check Point e Versafe, società che si occupano di sicurezza online, hanno pubblicato un report in cui viene spiegata la dinamica dell’attacco. Il malware, sempre guidato dai server di comando dei criminali, ha prima infettato i computer delle vittime e poi compromesso i loro dispositivi mobili, in modo da intercettare gli Sms per bypassare il processo bancario di autenticazione a due fattori. Con le informazioni sottratte e il numero di autenticazione della transazione (Tan), gli hacker hanno poi eseguito un trasferimento automatico di fondi dai conti delle vittime verso account di appoggio in tutta Europa, con transazioni dal valore variabile tra 500 e 250.000 Euro.

« Si tratta di un attacco costruito su misura per superare i sistemi di sicurezza online delle banche, oggi tipicamente costituiti da due distinti livelli. Quando un cliente deve effettuare una transazione online, riceve un numero di autenticazione per la specifica transazione (Transaction Authentication Number, Tan) via Sms sul suo cellulare. Questo Tan viene poi inserito sul sito per confermare l’operazione, che finalmente può avvenire..

Il problema inizia quando il cliente clicca sul link sbagliato, che scarica sulla sua macchina un trojan personalizzato», spiega David Gubiani, Technical manager di Check Point Software Italia. Che aggiunge: «Al primo ingresso sul sito di online banking, all’utente viene richiesto di inserire il numero di cellulare, al quale viene inviata una richiesta di aggiornamento “delle procedure di sicurezza”, che quindi appare inviata dalla banca stessa. Quando però l’utente attiva questa procedura, scarica una variante mobile del trojan, chiamata “Zeus in the mobile” (Zitmo), appositamente progettata per intercettare gli Sms della banca contenenti il numero Tan. Alla prima operazione utile, il trojan lo intercetta e lo usa per trasferire soldi dal suo conto bancario». L’allarme arriva solo quando il cliente scopre un ammanco sul suo conto. Denuncia la cosa alla banca, che a sua volta chiede al suo provider di sicurezza di investigare. Ed è così che è stato scoperto Eurograbber.
ANDROID E BLACKBERRY - Nello specifico, sono stati presi di mira dispositivi mobili Android e Blackberry, a conferma di un trend crescente di attacchi verso dispositivi Android. «Gli attacchi informatici sono in costante evoluzione per sfruttare al meglio le tendenze che si verificano sul mercato. Poiché il mobile banking continua a guadagnare spazio, vediamo attacchi più mirati in quest’area, ed Eurograbber ne è un primo esempio», ha affermato Gabi Reish, Head of Product Management di Check Point Software Technologies.
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coded by nessus
 

big_boom

Forumer storico
tecnicamente non e' impossibile tirare fuori una password da una connessione internet :cool:

vi svelo un trucco semplice semplice si crea un transparent proxy ....

tontolina meglio se non scrivo il resto :-o
 

big_boom

Forumer storico
bilancio di fine mandato della tecnocrazia Monti & co. (goldman sachs, Morgan s. etc..)

a me viene da pensare che e' in atto tramite questi personaggi una colossale speculazione contro l'europa e gli usa e non finira' certo qui.

ma una cosa e' certa dal 2008 ad oggi sono riusciti a far ricapitalizzare le banche europee e usa con i soldi dei cittadini i primi con le tasse e gli Usa con la perdita di potere di acquisto
si tratta di miliardi oltre ogni nostra immaginazione e talmente tanti soldi che non so ancora perche' gli accettiamo in cambio nel nostro lavoro


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