Stai usando un browser molto obsoleto. Puoi incorrere in problemi di visualizzazione di questo e altri siti oltre che in problemi di sicurezza. . Dovresti aggiornarlo oppure usarne uno alternativo, moderno e sicuro.
Sulle stroncature sono generalmente molto attento con gli autori in vita perché potrebbero leggermi e quindi offendersi o restarci male o rispondermi giustamente con un perentorio "provaci tu, scimunito, a tirar fuori qualcosa di nuovo".
Inoltre, anche per quelli passati a miglior vita, è difficile fare confronti o stilare classifiche: a parte alcuni rarissimi "mostri sacri" che abitano l'Olimpo dell'arte e stanno quindi per i fatti loro, vedrei di mettere tutti gli altri in seconda classe. Pari merito. Così non scontentiamo nessuno.
Quanto ai legittimi dubbi di Baleng, mi ha aiutato molto in passato ad entrare meglio nell'ottica eclettica dell'arte moderna e di oggi un libretto di Angela Vettese - Si fa con tutto. Il linguaggio dell'arte contemporanea - ed. Laterza che con modici 22 euro ti prende per mano per comprendere meglio l'uso dei più svariati mezzi e materiali utilizzati.
Lo consiglio vivamente.
Certo, di fronte a certi stravaganti prodotti il libretto non serve per emozionarci, ma almeno si capisce cosa vuole mostrarci l'autore e a poco a poco si rischia di entrare in sintonia. Forse anche con Jeff Koons.
Fermo restando che rispetto tutti gli artisti o presunti tali, la domanda fondamentale è la stessa. Ho TOT € disponibili. Su quale artista ed opera voglio spenderli?
Con quel budget posso comprare cinque quadri di artisti come Vattelappesca, Tafazzi, Catteggiami oppure uno solo di Paolini. Che compro? Qui decide il gusto e la cultura personale. A parità di spesa, la scelta è la conseguenza di quei due fattori. Per cui come dico sempre la qualità della collezione non lo fa il budget ma il gusto, la cultura e l'occhio per l'acquisto giusto.
Catalano ti risponderebbe: meglio cinque di uno giusto al prezzo di uno del Vattelapeska
In realtà ultimamente ti vedo impegnato su più fronti in nome del giusto acquisto al prezzo giusto. Anche questo ricorda Catalano Hai tutta la mia solidarietà per quei pisquani che su ebbau sparano offerte offensive (so che esistono), ma capisci che quella è pure una conseguenza del fatto che vi sono in quel mercato margini enormi (dal punto di vista di chi lo vede come un investimento, ovviamente).
Un tizio qualunque probabilmente si immagina che un commerciante, mercante o gallerista di quadri dovrebbe pagare 9 quello che vende a 10. In pratica dovrebbe vivere di altro, oppure vendere anche di notte. In realtà, anche vendendo al doppio un mercante fa fatica a galleggiare, esistono mille spese cui normalmente non si pensa. Però ha un senso anche il punto di vista di chi cerca di pagare il meno possibile, proprio perché è a conoscenza di queste percentuali. Senza contare che esiste anche una specie di mercato tra privati, il cui punto di riferimento è semplicemente quello ufficiale, scontato
Non sono innocente rispetto a ciò, però non sono state trovate alternative valide ...
Gilbert & George sono viventi, e quindi, secondo i parametri suggeriti dal buon @sans souci non ne dovrei parlare.
E infatti non ne parlo. Ho un avatar da rispettare.
Se però qualcuno vuole confutare il loro inserimento in questo 3d, benvenuto.
Gilbert & George sono viventi, e quindi, secondo i parametri suggeriti dal buon @sans souci non ne dovrei parlare.
E infatti non ne parlo. Ho un avatar da rispettare.
Se però qualcuno vuole confutare il loro inserimento in questo 3d, benvenuto.
Se ti dico che alcune cose non mi dispiacciano ?Mi fanno venire in mente i Monty Phyton, che incarnavano lo humour britannico più dissacrante.Ed anche un po' Portobello e Carnaby Street.Certo,alla lunga si ripetono,caricature di sè stessi all'infinito.
Non ho mai considerato Pino Pinelli e non ho cambiato idea. Dunque non ne parlo. Solo una cosa:
ma tutti quelli che l'hanno comprato nello scorso decennio, soprattutto sino a metà periodo, hanno davvero visto moltiplicarsi il suo valore? Siccome tra questi c'è anche il nostro @Cris70 (anche se non l'avesse comprato, ma so che ne aveva l'intenzione quindi dovrebbe essere informato) , spero che almeno lui possa farci sapere.
Perché, ovviamente, secondo me era una moda tanto per fare qualcosa di diverso, nulla più, anche se fornita di commentoni cervellotici.
Io penso che per un amante dell'arte moderna/contemporanea sia particolarmente attraente circondarsi di colore, di colori accesi e uniformi, al confronto con i quadri del passato sempre pieni di racconto, quindi di sfumature.
E tra i colori specialmente i tre fondamentali in forma monocromatica.
Pinelli ti dà la possibilità, a prezzo assai possibile, di accontentare il tuo occhio con l'aggiunta della tridimensionalità materica, a prescindere da quanto egli realmente voglia esprimere: la medesima decoratività di Faccincani, come leggo qui sopra, in termini maggiormente rigoristi. Questo, ritengo, il suo maggior pregio.