Re:
fibo76 ha scritto:
maurizioferrero1 ha scritto:
la cosa che risalta all'occhio e che mi ha stupito ma non mi fatto cambiare idea sui targets di arrivo e reverse.. e ' stata la immunita' dei nostri listini rispetto al tracollo degli indici del ansdaq.
Si vero, è stata un'apertura e una giornata anomala quella di venerdì su tutti i mercati europei in realtà, non solo sul mib30, rispetto alla pesante chiusura americana di giovedì sera.
Il 24 gennaio con fib a 23000, il minisp era a 880, adesso ci ritroviamo noi a 23000 e il minisp a 855. E la cosa è abbastanza comune a tutti gli indici europei rispetto al minisp.
Altra cosa senz'altro degna di nota è il fatto in questa ultima fase di ribasso il mininasd ha tenuto bene rispetto al minisp. Dalla chiusura del 14 gennaio con mininasd a 1092 e minisp a 930 alla chiusura di ieri, hanno entrambi perso circa il 9%, cosa un po' strana, visto che il nasdy generalmente sovraperforma l'sp sia al rialzo che al ribasso.
Queste "anomalie" tra i listini americani e i listini europei, vi sono sempre state, vi sono e vi saranno sempre.
Basta confrontare i grafici storici, per accorgersi che, nel primo semestre dell'anno vi è una minore sincronia tra le 2 sponde dell'Atlantico.
Sincronia che invece risulta maggiormente marcata nel secondo semestre.
Asincronia dovuta anche alla diversa composizione degli indici, alla stagionalità e allo stacco dei dividendi.
Altrimenti basterebbe trovare una formula matematica che stabilisce che ad ogni punto S&P corrispondono tot punti Mib30, tot punti Dax, tot punti Cac40.......e il gioco è fatto.Si studia solo un'indice e il resto viene a cascata.
Basti pensare che il Nasdaq nel 2002 ha fatto il suo top a gennaio a 2098,88. Lo S&P sempre a gennaio a 1176,97.Mentre noi eravamo in area 31000-32500.
Il Dow Jones a marzo a 10673,1.Come il Dax a 5467,31.
Il nostro massimo annuale è arrivato addirittura il 17 aprile a 33548.
E di esempi così ve ne sono a iosa.Nel 2001, nel 2000........Basta andare a consultare i grafici.
Quindi non è detto che a massimi o minimi assoluti degli indici americani debbano giocoforza corrispondere massimi o minimi assoluti sugli indici europei.Tali massimi o minimi potrebbero essere solamente relativi.
Ovviamente vale anche il contrario.
Non mi meraviglierei se stessimo vivendo, come in genere accade, una normale fase di asincronia tra i listini europei e i listini americani.
Niente di nuovo sotto il sole........