La posta del cuore. (1 Viewer)

cicoriabagnata

Forumer storico
questa non l'ho capita... :-?

oibò, non sono una cima... :tristezza:
quindi gradirei una riformulazione per comprendere questa perla di saggezza, grazie

Una persona sta con un'altra persona per uno e uno solo motivo: non importa la comunione di interessi, affinità elettive, classe d'appartenenza, cultura ecc. ecc.
Ogni persona sta con un'altra perchè quell'altra risponde alla sua più profonda e vitale esigenza.
L'esigenza profonda che ognuno possiede ha a che fare con la propria identità, cioè con un punto nevralgico relativa alla propria identita.
Ovviamente l'esigenza prioritaria nella maggior parte dei casi non cambia durante la propria esistenza, e si forma in una sofferenza prolungata dell'età adolescenziale.
 

Petronio_arbiter

Chiamatemi Nuanda
Se fosse uno di quelli che ha solo quella roba in testa, e solo quella risorsa nel suo repertorio di modi per tollerare la vita, non starebbe con me, o meglio io non mi sognerei di stare con lui.
Come vedi il problema non si pone.
Non e' che uno/a si mette col primo venuto e poi dedica la vita a studiare il modo di sopportarlo e/o addomesticarlo... :cool:

capito tutto, sei una bella volpina :cool:

siamo su versanti opposti: preferisco di gran lunga vivere la mia vita circondato da persone che me la rendono ancora più intensa di quella vissuta individualmente... certamente sono persone che generano un gran numero di problemi, grattacapi e crisi, tuttavia fanno crescere ed imparare a sfidare se stessi, e soprattutto fan vivere una vita "piena"...
molto, ma molto di più di una zerbino/a compiacente e servizievole, IMHO :-o

A prescindere, per esperienza ti avverto: son proprio gli "addomesticati dormienti" quelli che ad un certo punto esplodono e la combinano grossa... :Y
 

Petronio_arbiter

Chiamatemi Nuanda
Una persona sta con un'altra persona per uno e uno solo motivo: non importa la comunione di interessi, affinità elettive, classe d'appartenenza, cultura ecc. ecc.
Ogni persona sta con un'altra perchè quell'altra risponde alla sua più profonda e vitale esigenza.
L'esigenza profonda che ognuno possiede ha a che fare con la propria identità, cioè con un punto nevralgico relativa alla propria identita.
Ovviamente l'esigenza prioritaria nella maggior parte dei casi non cambia durante la propria esistenza, e si forma in una sofferenza prolungata dell'età adolescenziale.

azz, quasi quasi faccio prima a cercare di capire il tuo post precedente :D

vabbè, mi piace la tua analisi, ma lasci aperto il punto che sarebbe interessante approfondire:
come ognuno di noi può capire qual è la propria più profonda e vitale esigenza?

La si può capire anche degli altri? Vicini od estranei? :mmmm:

Ad esempio; secondo te qual è "la più profonda e vitale esigenza" di Rocco Siffredi? e di Silvio Berlusconi? :specchio:
 

tashtego

Forumer storico
capito tutto, sei una bella volpina :cool:

siamo su versanti opposti: preferisco di gran lunga vivere la mia vita circondato da persone che me la rendono ancora più intensa di quella vissuta individualmente... certamente sono persone che generano un gran numero di problemi, grattacapi e crisi, tuttavia fanno crescere ed imparare a sfidare se stessi, e soprattutto fan vivere una vita "piena"...
molto, ma molto di più di una zerbino/a compiacente e servizievole, IMHO :-o

A prescindere, per esperienza ti avverto: son proprio gli "addomesticati dormienti" quelli che ad un certo punto esplodono e la combinano grossa... :Y

Non hai capito una sega.
Io non sto con uno zerbino, sto con una persona che mi ha scelta e che ho scelto perche' le nostre nature sono compatibili e hanno interessi e sensibilita' simili, e perche' ci piacciamo e ci rispettiamo immensamente a vicenda. Ed e', come lo sono io, una persona abbastanza evoluta e intellettualmente sviluppata da poter essere lasciata senza di me qualche giorno senza che ceda all'impulso di saltare addosso alla colf o di entrare in un bar a rimorchiare la prima tettona disponibile.
Degli zerbini me ne faccio ancora meno che dei galletti in fregola cronica.
Ora, avendo fornito al pubblico questa superflua spiegazione, ti suggerisco di evitare ulteriori provocazioni, perche' sarebbero una perdita di tempo. Per te, intendo.;)
 

cicoriabagnata

Forumer storico
azz, quasi quasi faccio prima a cercare di capire il tuo post precedente :D

vabbè, mi piace la tua analisi, ma lasci aperto il punto che sarebbe interessante approfondire:
come ognuno di noi può capire qual è la propria più profonda e vitale esigenza?

La si può capire anche degli altri? Vicini od estranei? :mmmm:

Ad esempio; secondo te qual è "la più profonda e vitale esigenza" di Rocco Siffredi? e di Silvio Berlusconi? :specchio:

1) Capire l'esigenza prioritaria di un essere umano è pressochè impossibile se non su un lettino dello psicoterapeuta, in quanto è un segreto tenuto attentamente nascosto, spesso addirittura non razionalizzato (rimane, cioè, a livello inconscio).
2) E' possibile, invece, individuare l'esigenza priotiraria di se stessi, focalizzando l'attenzione sui propri insuccessi o grandissimi rischi.

Per dire qualcosa su Berlusconi dovrei conoscere le sue partner, la moglie, la Veronica ecc. ecc.; diversamente ho solo piccoli indizi, del tipo che Silvio ha sofferto alquanto da ragazzo, probabilmente per il proprio aspetto, e l'esigenza prioritaria che potrebbe aver cercato nei suoi rapporti more uxore è che il partner mai pretendesse da lui dimostrazioni di potere, di successo, di affermazione....sì, può sembrare paradossale ma è così che funziona. :-o
E' solo un'ipotesi, perchè bisognerebbe conoscere almeno almeno, ripeto, la Veronica e passare molto tempo con lei a chiaccherare anche del suo rapporto con Silvio, ma prossimamente sarò molto impegnato quindi non avrò tempo. :-o
 

Petronio_arbiter

Chiamatemi Nuanda
Non hai capito una sega.
Io non sto con uno zerbino, sto con una persona che mi ha scelta e che ho scelto perche' le nostre nature sono compatibili e hanno interessi e sensibilita' simili, e perche' ci piacciamo e ci rispettiamo immensamente a vicenda. Ed e', come lo sono io, una persona abbastanza evoluta e intellettualmente sviluppata da poter essere lasciata senza di me qualche giorno senza che ceda all'impulso di saltare addosso alla colf o di entrare in un bar a rimorchiare la prima tettona disponibile.
Degli zerbini me ne faccio ancora meno che dei galletti in fregola cronica.
Ora, avendo fornito al pubblico questa superflua spiegazione, ti suggerisco di evitare ulteriori provocazioni, perche' sarebbero una perdita di tempo. Per te, intendo.;)

mi spiace se ti sei sentita provocata, non era mia intenzione

come puoi osservare rileggendo, nei miei post cito delle situazioni "estreme", rare ed opposte tra loro...

e siccome nessuno di noi è Picasso o Paul Newman, la verità sta nel mezzo...

Quanto al fatto che non capisco una sega è ovvio, scrivo qui proprio per cercare di capire, a piccoli sorsi :)
 

tashtego

Forumer storico
mi spiace se ti sei sentita provocata, non era mia intenzione

come puoi osservare rileggendo, nei miei post cito delle situazioni "estreme", rare ed opposte tra loro...

e siccome nessuno di noi è Picasso o Paul Newman, la verità sta nel mezzo...

Quanto al fatto che non capisco una sega è ovvio, scrivo qui proprio per cercare di capire, a piccoli sorsi :)

Nessun problema... :)
 

Petronio_arbiter

Chiamatemi Nuanda
Caro Andersen, un conto è quanto si è belli o brutti, un conto come ci si percepisce.

e altro conto ancora è essere consapevoli di come ti percepiscono gli altri :-o

tornando al Silvio: ma lui crede davvero che questo stuolo di donne disposte ad accompagnarlo lo facciano per la sua bellezza fisica e/o savoir faire? :rolleyes:

se lo crede, è un completo idiòta

se non lo crede, è un grande ipocrita nonché bugiardo

Attendo confutazioni alle due verità soprascritte :cool:
 

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