La posta del cuore. (1 Viewer)

cicoriabagnata

Forumer storico
Ha ragione, signor Cicoria! :bow:
Il problema e' che spesso si comincia a stare insieme ad una persona quando ancora la propria personalita' ed individualita' non sono del tutto formate. Poi , negli anni, magari noi (maschio o femmina) si cresce, ma la persona che abbiamo davanti non cresce e non e' disposta ad accettare quelle che sono le nostre vere esigenze emerse col tempo, perche' il lui o la lei che ci stanno di fronte non hanno fatto gli stessi progressi e sono rimasti bloccati nelle proprie comode certezze stantie. La vera sfida e' riuscire a far crescere anche la persona che si ha davanti perche' sappia gestire felicemente le differenze... anzi la prima sfida e' gestire il proprio progresso e subito dopo quello eventualemente mancato dell'altro/a.... insomma, un bel casino, caro sig. Cicoria! La cosa importante e' capire il problema ed avere la pazienza di costruira la soluzione. :rolleyes: ma se qualcuno ce la fa, ce la possono fare tutti, noi non abbiamo meno di altri .... no? :rolleyes::rolleyes::):)

Per carità, cara mia,....chi non cresce in modalità e velocità diversa dal proprio partner?!?!?!?, ma questo è quasi irrilevante, perchè ciò che ci lega ad una persona è solo e una sola cosa: sappiamo che non ci chiederà mai l'unica cosa che mai vorremmo che qualcuno ci chiedesse!
Il resto è ornamento.
Detto ciò, la sfida è non stare lì ad analizzare, gestire, equilibrare, capire il problema, cercare la soluzione ecc. ecc.
Mi va di farmi una crociera? La "estorco" (non è che tutti i giorni o ogni mese pretendo cose del genere! una tantum....), poi farò del tutto per far stare bene pure lui, ma senza domandarmi se sta soffrendo o divertendosi....insomma, fare più che pensare :up:
 

MissT

Forumer storico
Per carità, cara mia,....chi non cresce in modalità e velocità diversa dal proprio partner?!?!?!?, ma questo è quasi irrilevante, perchè ciò che ci lega ad una persona è solo e una sola cosa: sappiamo che non ci chiederà mai l'unica cosa che mai vorremmo che qualcuno ci chiedesse!
Il resto è ornamento.
Detto ciò, la sfida è non stare lì ad analizzare, gestire, equilibrare, capire il problema, cercare la soluzione ecc. ecc.
Mi va di farmi una crociera? La "estorco" (non è che tutti i giorni o ogni mese pretendo cose del genere! una tantum....), poi farò del tutto per far stare bene pure lui, ma senza domandarmi se sta soffrendo o divertendosi....insomma, fare più che pensare :up:

:rolleyes:mi sono fatta troppe pippe:lol:
 

Claire

ἰοίην
Gentile Cicoriabagnata, come faccio a uscire dalla spirale zuccherosa e infantile nella quale piombo ogni volta che ho i figli a casa da scuola?
Come posso arginare la loro onnipresenza? Come posso frenare la loro tendenza ad espandersi e ad invadere i miei spazi vitali? Qui tra film per bambini e giochi, discorsi infantili e beghe tra fratello e sorella, ho quasi voglia di fumare un sigaro, per fare qualcosa di adulto :eek:
:help:
 

cicoriabagnata

Forumer storico
Gentile Cicoriabagnata, come faccio a uscire dalla spirale zuccherosa e infantile nella quale piombo ogni volta che ho i figli a casa da scuola?
Come posso arginare la loro onnipresenza? Come posso frenare la loro tendenza ad espandersi e ad invadere i miei spazi vitali? Qui tra film per bambini e giochi, discorsi infantili e beghe tra fratello e sorella, ho quasi voglia di fumare un sigaro, per fare qualcosa di adulto :eek:
:help:

Cara Claire,
si metta un tailler grigio con frustino, spenga tv, computer, nintendo ed ogni gioco dei pupilli. Metta la cavalcata delle Valchirie a tutto volume ed inizi ad impartire ordini e comandi: ad ogni rimostranza, punisca senza pietà, urli, minacci, terrorizzi, privi! Tolga ogni dolce: renda disponibile solo frutta e verdura! Si faccia servire come una satrapa, comodamente seduta nella sua poltrona impartendo comandi e servizi vari.
Alleverà così due germogli che non trastullerano inutilmente nei giochi infantili ma con obbedienza avranno cura di Lei quando, anziana e stanca, avrà maturato il diritto d essere servita, accudita e riverita da figli riconoscenti!
 
Ultima modifica:

Petronio_arbiter

Chiamatemi Nuanda
Il post promesso dedicato alle lettrici.

Avvertenze: il post che riprendo è di Claire, ma potrebbe essere di qualsiasi lettrice (ne sono certo), quindi è solo uno spunto e non parlo a lei in particolare, sed erga omnes.
Solo la superficialità, ma chi legge non lo è (ne sono certo), ricondurrebbe quanto segue, o sua parte, ad un pensiero maschilista, che, invece, non sfiora minimamente chi scrive; mi credano.

Ora il post!
Sono ormai una quarantina d'anni che le donne italiane (ma potremmo dire, occidentali) si sono ingrovigliate nei loro pensieri, intrecciandoli in un intrico che si autoalimenta Vi fate 5000 problemi, 10000 scrupoli, 45000 domande, 820000 esami....cercate di tornare liquide.
Probabilmente gran causa del problema è stato passare da un sano realismo a un idealizzazione patinata.
"Vorrei che andassimo in crociera perché tutti e due ne abbiamo voglia e ci piace l'idea. A lui non piace." Questo capita nelle pubblicità della Mulino Bianco, ma la realtà è quella di soggetti che hanno inevitabilmente desideri ed esigenze diverse: partiamo da questo presupposto! Ed è importante partire da esso perchè questo ci ricorda che se mio marito non vuole venire in crociera non è perchè (purtroppo) non siamo nell'armonia dell'amore perfetto ecc. ecc. ecc.: ci ricorda che è normalissimo che desideri fare una cosa diversa da me per il semplice fatto che non è me!
"Mi sentirei in colpa a fargli fare una cosa che proprio non gli piace...."; vedete i problemi che vi fate??? e ve li fate perchè partite dal presupposto errato che 2 persone per amarsi dovrebbero essere armonicamente nella stessa lunghezza d'onda ecc.ecc.. Ma che male c'è e, quindi, perchè farsi una colpa (e farsi 8 seghe mentali) se per una volta lui fa una cosa che non gli va??? (per esperienza, poi, aggiungo che scoprirebbe pure di divertirsi) Quante cose fate voi che non vi va di fare?? Una volta la faccio io e una volta la fai tu!! Questo è normalissimo...ma se in mezzo ci mettiamo 18000 ragionamenti e controragionamenti, deduzioni e controdeduzioni....perdiamo il telpo e le occasioni mentre il tempo scorre! Ed allora andiamo in crociera!: magari lui si scopre anche a divertirsi....e poi farai tu una cosa che non ti va di fare ma farà contento lui. E così si fanno le cose, si vive, senza troppo pensare ma, soprattuto, senza farsi bloccare da 100 pensieri che finiscono, poi, ad alimentare una sottile ed inconfessata "rabbia" ecc.

Complimenti per il bel post, descrive situazioni che vedo continuamente attorno a me e fornisce ottimi consigli :up:

mi ha colpito soprattutto un punto:
Ed allora andiamo in crociera!: magari lui si scopre anche a divertirsi....e poi farai tu una cosa che non ti va di fare ma farà contento lui.

ih ih ih... temo che il vero problema sia proprio questo... :jolly:
 

Petronio_arbiter

Chiamatemi Nuanda
Io sono dell'idea che a volte se noi andiamo in crociera e lui resta a casa a strafogarsi di calcio, pizza e rutto libero e' una botta di salute per entrambi.
Basta che non diventi un vizio.

ottimo e condivisibile pensiero... :up:

ma...

e se per ipotesi a lui non interessi né il calcio, né la birra, né rilasci corporei, bensì... :mmmm:

ehm... un po' come Petronio... ehm... avesse... ehm... ben altre preferenze per divertirsi... ehm... ci siamo capiti... ehm... :-o

ebbene, curiosità accademica: riconfermi la bontà delle tue considerazioni, basta che non diventi un vizio? :fiu:
 

Petronio_arbiter

Chiamatemi Nuanda
Ha ragione, signor Cicoria! :bow:
Il problema e' che spesso si comincia a stare insieme ad una persona quando ancora la propria personalita' ed individualita' non sono del tutto formate. Poi , negli anni, magari noi (maschio o femmina) si cresce, ma la persona che abbiamo davanti non cresce e non e' disposta ad accettare quelle che sono le nostre vere esigenze emerse col tempo, perche' il lui o la lei che ci stanno di fronte non hanno fatto gli stessi progressi e sono rimasti bloccati nelle proprie comode certezze stantie.
La vera sfida e' riuscire a far crescere anche la persona che si ha davanti perche' sappia gestire felicemente le differenze... anzi la prima sfida e' gestire il proprio progresso e subito dopo quello eventualemente mancato dell'altro/a.... insomma, un bel casino, caro sig. Cicoria! La cosa importante e' capire il problema ed avere la pazienza di costruira la soluzione. :rolleyes: ma se qualcuno ce la fa, ce la possono fare tutti, noi non abbiamo meno di altri .... no? :rolleyes::rolleyes::):)

altro gran bel pezzo di verità per coppie che si sono formate tra adolescenza e prima maturità, e ora si vivono la disavventura (o l'avventura, a seconda dei casi) di essere sposati da tempo :up: :bow:
 

Petronio_arbiter

Chiamatemi Nuanda
Per carità, cara mia,....chi non cresce in modalità e velocità diversa dal proprio partner?!?!?!?, ma questo è quasi irrilevante, perchè ciò che ci lega ad una persona è solo e una sola cosa: sappiamo che non ci chiederà mai l'unica cosa che mai vorremmo che qualcuno ci chiedesse!
Il resto è ornamento.

questa non l'ho capita... :-?

oibò, non sono una cima... :tristezza:
quindi gradirei una riformulazione per comprendere questa perla di saggezza, grazie
 

tashtego

Forumer storico
ottimo e condivisibile pensiero... :up:

ma...

e se per ipotesi a lui non interessi né il calcio, né la birra, né rilasci corporei, bensì... :mmmm:

ehm... un po' come Petronio... ehm... avesse... ehm... ben altre preferenze per divertirsi... ehm... ci siamo capiti... ehm... :-o

ebbene, curiosità accademica: riconfermi la bontà delle tue considerazioni, basta che non diventi un vizio? :fiu:

Se fosse uno di quelli che ha solo quella roba in testa, e solo quella risorsa nel suo repertorio di modi per tollerare la vita, non starebbe con me, o meglio io non mi sognerei di stare con lui.
Come vedi il problema non si pone.
Non e' che uno/a si mette col primo venuto e poi dedica la vita a studiare il modo di sopportarlo e/o addomesticarlo... :cool:
 

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