Val
Torniamo alla LIRA
Le principali frodi avvengono con il denaro elettronico
La lotta al contante in nessun caso si è dimostrata efficace contro i reati fiscali e le truffe.
Lo dimostrano gli studi scientifici e le statistiche.
Una delle tante è quella proposta dalla CGIA di Mestre che lo dimostra.
“Nonostante l’Italia abbia il limite all’utilizzo del contante più basso d’Europa,
l’evasione fiscale non sembra averne risentito.
Anzi, dall’analisi elaborata dall’Ufficio studi della CGIA, emerge un dato sorprendente:
c’è pochissima correlazione tra la soglia limite all’uso di cartamoneta imposta per legge
e il rapporto tra la base imponibile Iva non dichiarata e il Pil, vale a dire l’evasione fiscale.
Il diffusissimo uso del contante è correlato al fatto che in Italia ci sono quasi 15 milioni di unbanked
– dichiara Giuseppe Bortolussi segretario della CGIA – ovvero di persone che non hanno un conto corrente presso una banca.
Un record non riscontrabile in nessun altro paese d’Europa.
… molte persone di una certa età e con un livello di scolarizzazione molto basso
preferiscono ancora adesso tenere i soldi in casa, anziché affidarli ad una banca.
Del resto, i vantaggi economici non sono indifferenti, visto che i costi per la tenuta di un conto corrente sono in Italia i più elevati d’Europa”
scarica lo studio
Sintesi dello studio della CGIA di Mestre sul rapporto tra uso del contante e l’economia sommersa
L’elusione fiscale permette di aggirare le norme sull’evasione
Come dimostra un nostro recente articolo, l’Olanda da sola sottrae 50 miliardi ai “partners” europei.
Che si tratti di un problema di scontrini fiscali o della circolazione dei contanti?
Se il problema fossero i contanti non esisterebbero i paradisi fiscali in Europa.
L’elusione fiscale è una sorta di evasione a norma di legge sfruttando le leggi comunitarie che non prevedono una fiscalità comune ai Paesi europei.
È risaputo ed è scontato.
Per tali ragioni non c’è alcuna necessità di trasferire in valigette milioni di contanti nei paradisi fiscali come l’Olanda o il Lussembrugo.
Credete forse che la FCA (l’ex FIAT), la Mediaset o la Ferrero trasferiscano fondi neri all’estero? No, è sufficiente trasferirci la sede fiscale.
E ancora dobbiamo ripeterlo per l’ennesima volta; Apple, Facebook, Google, ecc. transano la vendita dei loro prodotti in contanti?
Eppure sono tra i maggiori evasori in Italia.
Credete che le Ferrari e gli yatch degli evasori vengano pagati in contanti?
Sempre che non esistano Ferrari e Yatch da 1.999€…
La questione del contante spesso viene legata alla necessità dello Stato, non soltanto di fare rispettare le leggi, ma anche di far quadrare i conti.
Il Vaticano non paga l’ICI.
Che si tratti di un problema di contante?
Beh, ma visto che con i poteri forti non se ne viene fuori, proviamo con il popolo delle PMI…
Che dite, andrà meglio?
“La fattura elettronica fa flop: a oggi, infatti, risulta recuperato solo un miliardo di Iva evasa.
Un risultato lontano anni luce da quanto annunciato dal Ministero dell’Economia che stimava maggiori incassi per 4 miliardi nel 2019
proprio grazie all’introduzione della nuova fatturazione.
Addirittura, un anno fa dal Festival dell’Economia di Trento, Laura Castelli – allora sottosegretario dell’Economia e oggi vice ministro –
dichiarava che nei primi tre mesi dell’anno la fattura elettronica aveva già permesso di recuperare 1,5 miliardi di euro.”
fonte: Business Insider
Un miliardo; cioè lo 0,7 x 1.000 del PIL.
Una cifra faraonica, non c’è che dire…
Quanto sarà costato alle aziende adeguarsi agli standard fiscali?
La lotta al contante in nessun caso si è dimostrata efficace contro i reati fiscali e le truffe.
Lo dimostrano gli studi scientifici e le statistiche.
Una delle tante è quella proposta dalla CGIA di Mestre che lo dimostra.
“Nonostante l’Italia abbia il limite all’utilizzo del contante più basso d’Europa,
l’evasione fiscale non sembra averne risentito.
Anzi, dall’analisi elaborata dall’Ufficio studi della CGIA, emerge un dato sorprendente:
c’è pochissima correlazione tra la soglia limite all’uso di cartamoneta imposta per legge
e il rapporto tra la base imponibile Iva non dichiarata e il Pil, vale a dire l’evasione fiscale.
Il diffusissimo uso del contante è correlato al fatto che in Italia ci sono quasi 15 milioni di unbanked
– dichiara Giuseppe Bortolussi segretario della CGIA – ovvero di persone che non hanno un conto corrente presso una banca.
Un record non riscontrabile in nessun altro paese d’Europa.
… molte persone di una certa età e con un livello di scolarizzazione molto basso
preferiscono ancora adesso tenere i soldi in casa, anziché affidarli ad una banca.
Del resto, i vantaggi economici non sono indifferenti, visto che i costi per la tenuta di un conto corrente sono in Italia i più elevati d’Europa”
scarica lo studio
Sintesi dello studio della CGIA di Mestre sul rapporto tra uso del contante e l’economia sommersa
L’elusione fiscale permette di aggirare le norme sull’evasione
Come dimostra un nostro recente articolo, l’Olanda da sola sottrae 50 miliardi ai “partners” europei.
Che si tratti di un problema di scontrini fiscali o della circolazione dei contanti?
Se il problema fossero i contanti non esisterebbero i paradisi fiscali in Europa.
L’elusione fiscale è una sorta di evasione a norma di legge sfruttando le leggi comunitarie che non prevedono una fiscalità comune ai Paesi europei.
È risaputo ed è scontato.
Per tali ragioni non c’è alcuna necessità di trasferire in valigette milioni di contanti nei paradisi fiscali come l’Olanda o il Lussembrugo.
Credete forse che la FCA (l’ex FIAT), la Mediaset o la Ferrero trasferiscano fondi neri all’estero? No, è sufficiente trasferirci la sede fiscale.
E ancora dobbiamo ripeterlo per l’ennesima volta; Apple, Facebook, Google, ecc. transano la vendita dei loro prodotti in contanti?
Eppure sono tra i maggiori evasori in Italia.
Credete che le Ferrari e gli yatch degli evasori vengano pagati in contanti?
Sempre che non esistano Ferrari e Yatch da 1.999€…
La questione del contante spesso viene legata alla necessità dello Stato, non soltanto di fare rispettare le leggi, ma anche di far quadrare i conti.
Il Vaticano non paga l’ICI.
Che si tratti di un problema di contante?
Beh, ma visto che con i poteri forti non se ne viene fuori, proviamo con il popolo delle PMI…
Che dite, andrà meglio?
“La fattura elettronica fa flop: a oggi, infatti, risulta recuperato solo un miliardo di Iva evasa.
Un risultato lontano anni luce da quanto annunciato dal Ministero dell’Economia che stimava maggiori incassi per 4 miliardi nel 2019
proprio grazie all’introduzione della nuova fatturazione.
Addirittura, un anno fa dal Festival dell’Economia di Trento, Laura Castelli – allora sottosegretario dell’Economia e oggi vice ministro –
dichiarava che nei primi tre mesi dell’anno la fattura elettronica aveva già permesso di recuperare 1,5 miliardi di euro.”
fonte: Business Insider
Un miliardo; cioè lo 0,7 x 1.000 del PIL.
Una cifra faraonica, non c’è che dire…
Quanto sarà costato alle aziende adeguarsi agli standard fiscali?