Viste le premesse, gli eventi odierni hanno seguito un copione “classico”.
La banca e gli organi istituzionali (e anche parecchie banche d’affari: per limitare le brutte figure?) si sono fatti in 4 per tranquillizzare i mercati.
La comunicazione, da parte della banca, di numeri importanti, e richiesti a gran voce, come quelli del credito di BES verso GES, mirava allo stesso obiettivo.
Non voglio apparire troppo cinico, ma questi non possono che essere messaggi irrilevanti, per chi desiderasse capire come è veramente messa la banca.
D’altronde, quanto affidabili possono essere le dichiarazioni di chi è addirittura costretto a rassicurare i depositanti che i loro risparmi non sono in pericolo?

E soprattutto: quale credibilità hanno gli autori delle comunicazioni di BES?

Cosa avremmo dovuto pensare delle dichiarazioni di un Fiorani o di un Baldassarri, poco prima che uscissero dalle loro banche?
Per sapere come sono messe le cose non si può che attendere Vitor Bento.
L’andamento odierno del titolo azionario BES conferma, mi sembra, questa lettura.
Grande volatilità e chiusura in rosso marcato (-5.50% dalla chiusura precedente; -13.49% dall’apertura).
Riflettiamo: secondo il comunicato BES il “rischio GES” non dovrebbe superare 1.2 bln. Anche volendo credere a queste cifre, come pensiamo si comporteranno gli ispettori BCE nel corso dell’AQR?
In altre parole: il mercato capisce che un aumento di capitale non può mancare e si chiede se quella sarà l’occasione buona per tagliare completamente i ponti con la “famiglia”. Perché se così non fosse, le cose si complicherebbero terribilmente.
In questo contesto i giudizi di Moody’s piovono sul bagnato:
Moody's corta 'rating' do BES em três níveis e avisa para mais descidas | Económico
A proposito di GES va comunque segnalato l’atteggiamento costruttivo del Governo:
Passos pede ao GES para negociar com credores e afasta intervenção estatal | Económico
Sembra evidente che l’auspicio di “sistemare” la pratica GES, vada interpretato, a mio avviso, nel senso che lo stesso Governo si prodigherà per favorire la chiusura della “pratica”.
Fermo restando che:
a)non interverrà direttamente (però sappiamo tutti cosa sia la moral suasion…)
b)viene ribadita la separazione tra BES (che potrebbe arrecare danni irreparabili al Portogallo) e GES.
Sarà comunque un’impresa ardua. Basti pensare che, in aggiunta a tutti i problemi già emersi, ogni calo nel valore del titolo BES allarga il buco nei bilanci GES…
Conclusione: di BES e di GES sentiremo parecchio parlare per i prossimi mesi…